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Regioni.it

n. 4273 - lunedì 11 aprile 2022

Sommario
- Vinitaly: riparte con forza il comparto viticolo-enologico
- Pnrr: risorse per dottorati innovativi, trasporti e reti idriche
- Bit: segnali incoraggianti per il turismo 2022
- Pandemia: continuare a stare attenti
- Def: 12 aprile ore 11.45, audizione Conferenza Regioni sul Documento di Economia e Finanza
- Crisi Ucraina: 12 aprile ore 12.35, audizione Conferenza Regioni su effetti economici e umanitari

+T -T
Pnrr: risorse per dottorati innovativi, trasporti e reti idriche

(Regioni.it 4273 - 11/04/2022) Sono stati pubblicati sul sito del ministero dell'Università e della Ricerca i primi due decreti sui dottorati di ricerca finanziati con investimenti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Si tratta di 7.500 borse previste per l’anno accademico 2022/2023, per attività che devono essere avviate entro il 31 dicembre di quest’anno, grazie a 300 milioni di euro di investimento: 5.000 borse per dottorati innovativi che rispondono ai fabbisogni delle imprese e promuovono l’assunzione dei ricercatori da parte di queste ultime, 1.200 per dottorati di ricerca rientranti, comunque, negli ambiti di interesse del PNRR, 1.000 per dottorati per la Pubblica Amministrazione, 200 per il patrimonio culturale e 100 per dottorati in programmi dedicati alle transizioni digitali e ambientali.
Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) rende noto che sono stati stanziati altri 344 milioni di euro del programma europeo React-Eu sono stati assegnati al per finanziare interventi che riguardano la mobilità sostenibile e il potenziamento delle reti idriche in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia da ultimarsi entro il 31 dicembre 2023.
I fondi aggiuntivi a disposizione del Mims saranno destinati per 175 milioni di euro al rinnovo degli autobus del trasporto pubblico locale, con particolare riferimento a quelli sub-urbani e extra-urbani, e per 169 milioni a interventi per aumentare la resilienza delle infrastrutture idriche di approvvigionamento e distribuzione e per migliorare la digitalizzazione delle reti e degli strumenti di misurazione e controllo.
Lo stanziamento di 175 milioni di euro, che potenzia il Programma Operativo Nazionale PON Infrastrutture e Reti 2014-2020, consentirà la sostituzione di circa 437 autobus sub-urbani e extra-urbani.
La misura permetterà l'acquisto di autobus ibridi, a metano, elettrici e a idrogeno. Il riparto delle risorse fra le regioni interessate, predisposto applicando i medesimi criteri e indicatori già utilizzati per il riparto delle risorse del Pnc, è il seguente: Basilicata: 16,6 milioni (42 bus); Calabria: 24,9 milioni (62 bus); Campania: 50,9 milioni (127 bus); Puglia: 37,7 milioni (94 bus): Sicilia: 44,9 milioni (112 bus).
Per quanto riguarda i 169 milioni del React-Eu destinati ad aumentare la resilienza delle infrastrutture idriche, essi saranno utilizzati a finanziare i progetti inseriti nella graduatoria esistente, pubblicata il 7 marzo 2022, volti a migliorare le reti e ridurre le dispersioni. Si tratta dei progetti già selezionati e giudicati ammissibili ma non finanziati in occasione del bando per i 313 milioni di euro del React-Eu.
Il Mims spiega che si tratta di “investimenti in sinergia con i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e del Piano Nazionale Complementare (Pnc).  Nell'ambito del Pnrr, sono stati infatti previsti ulteriori 1,9 miliardi euro per l'acquisto di autobus green per il trasporto pubblico locale urbano mentre 600 milioni di euro dal Pnc sono stati destinati l'acquisto di autobus ecologici per i servizi sub-urbani ed extraurbani”.
La giunta della regione Lombardia ha deciso di destinare un programma di 177 interventi per la difesa del suolo che sarà finanziato con 150 milioni di euro, dando il via libera allo stanziamento di nuove risorse regionali per il Piano 2022, necessarie per programmare lavori di mitigazione sul territorio. Inoltre, ulteriori 74 milioni di euro saranno disponibili, entro il mese di giugno, per i territori lombardi colpiti da alluvioni: i fondi verranno attribuiti a Regione Lombardia nell'ambito del Pnrr, per realizzare altri 128 interventi.
Il 45,7% delle risorse destinate alle aree terremotate del fondo complementare Pnrr è già stato assegnato. Grazie a uno studio dell'Osservatorio Abruzzo - progetto di Fondazione Openpolis, Etipublica, Fondazione Hubruzzo, Gran Sasso Science Institute e StartingUp - è possibile verificare la distribuzione territoriale dei fondi stanziati nelle zone colpite dai sismi del 2009 e del 2016-17 per un importo complessivo pari a circa 814 milioni di euro su 1,78 miliardi.
Il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, sostiene che “in questi anni abbiamo l'obbligo di cambiare l'Italia. Il PNRR rappresenta un vero e proprio booster per realizzare alcune opere, come ad esempio l'alta velocità sulla Salerno-Reggio Calabria. Sulla Brescia-Padova completare la T orizzontale dell'alta velocità del nord, inoltre le traversali Roma Pescara e Napoli-Bari. La Orte-Falconara per connettere Tirreno e Adriatico. E in Sicilia la Palermo-Catania-Messina. Ci sono poi tanti investimenti regionali con i rinnovi dei treni. La cura del treno è ormai una realtà. Vogliamo collegare in senso europeo l'Italia. Pochi avrebbero scommesso sul raggiungimento  da parte del Governo dei 51 obiettivi tra riforme e obiettivi del 2021”.
Si discute anche sugli effetti della crisi della guerra in Ucraina, sulla capacità di spesa nei tempi previsti e sulla necessità o meno di modificare il Pnrr.
Per il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, “valutiamo se con le nuove drammatiche emergenze non valga la pena di riscrivere il Pnrr".
"Noi siamo la prima regione italiana per capacità di usare i fondi Europei – afferma il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano - . E’ possibile che al Sud ci siano regioni che hanno più difficoltà a usare i fondi. Bisogna rivedere la spesa storica, riequilibrare i fondi per la spesa minima. Ma l'idea di dare al Nord i fondi se il Sud fatica a usarli è sbagliata”.
Per Emiliano “adesso bisogna riequilibrare pian piano il meccanismo e  lo si deve fare con i livelli essenziali delle prestazioni: cioè, a determinati bisogni corrisponde un certo tipo di personale e i fondi  per poterli effettuare”.
Il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, sottolinea che “sicuramente si punta ad aumentare la dotazione di risorse per il Trentino. Siamo interessati a vedere che sviluppo ci sarà sul Pnrr: da una parte l'aumento dei prezzi delle materie prime e dell'energia stanno ricalibrando il valore degli interventi pubblici (pensiamo alla circonvallazione ferroviaria di Trento), dall'altro crediamo si possa discutere di un riequilibrio territoriale delle risorse, con maggiori risorse per le regioni e le province del Nord Italia".
Fugatti ha inoltre evidenziato come con la presenza di nuove risorse "si potrebbero aprire scenari interessanti", ad iniziare dalle tratte di collegamento "al tunnel del Brennero, che non riguarda solo la città di Trento"."Sul 40% al Sud la cosa è assodata - sottolinea Fontana - , speriamo che si riescono a spendere questi soldi. E comunque la difficoltà sull'uso dei fondi ci sarà anche al Nord, perché i comuni di piccole dimensioni sono stati spogliati del capitale umano”.
“Il Nord ha bisogno di risposte per la competitività delle regioni, il Centro e il Sud ha bisogno di altre risposte – dichiara il presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli - Non bisogna per forza cercare campanilismi ma rispettare le necessità dei vari territori, il Pnrr deve servire a lasciare un'Italia migliore a chi verrà in futuro”.





( gs / 11.04.22 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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