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Regioni.it

n. 4306 - lunedì 30 maggio 2022

Sommario
- Fumo: in Italia circa 800mila fumatori in più rispetto al 2019
- Unioncamere: negli ultimi 10 anni cresciute del 25% le attività che gestiscono le spiagge italiane
- Made in Italy days: il digitale offre possibilità per PMI del Mezzogiorno
- Pnrr - Missione 2, posizione per la consultazione pubblica su connettività in banda ultra larga delle famiglie
- Balneari: Garavaglia, decreti attuativi entro la fine dell'anno
- Consiglio di Stato: parere sul Decreto per modelli e standard per sviluppo assistenza territoriale SSN

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Consiglio di Stato: parere sul Decreto per modelli e standard per sviluppo assistenza territoriale SSN

(Regioni.it 4306 - 30/05/2022) Il Consiglio di Stato (Sezione Consultiva per gli Atti Normativi) nell’Adunanza di Sezione del 10 maggio 2022 ha formulato il proprio parere sullo Schema di decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, concernente il regolamento recante “Modelli e standard per lo sviluppo dell’Assistenza Territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale”, snodo fondamentale per l’attuazione della Misura 6 del Pnnr.
Il prossimo step, prima dell’emanazione del decreto da parte del Governo, è rappresentato dal passaggio alla Corte dei conti.
Il Consiglio di Stato riconosce nel disegno di riforma “un innovativo modello organizzativo dell’assistenza sanitaria territoriale”, basato sulla “rimodulazione dei servizi e delle prestazioni offerte” per fare in modo che siano vicini all’utente “raggiungendolo fino al suo domicilio”, L’obiettivo è quello di “costruire una rete assistenziale territoriale che sia alternativa all’ospedale e che sia accessibile a tutti”.
Secondo la Sezione del Consiglio di Stato occorre distinguere più chiaramente – nell’allegato che dispone gli standard e che costituisce il corpus della riforma – tra le “disposizioni aventi natura squisitamente prescrittiva” e quelle con “funzione evidentemente descrittiva”, anche perché siamo nell’ambito “di una materia di legislazione concorrente” e c’è quindi competenza delle Regioni e delle Province autonome sulla  concretizzazione di standard e modelli organizzativi, motivo per cui “risulta fondamentale la chiara intellegibilità tra parti dispositive e parti meramente descrittive, esplicative, esortative, esemplificative”.
Il Consiglio di Stato propone quindi che il Ministero predisponga “un nuovo allegato ad hoc...nel quale far confluire un elenco degli standard, degli organi e degli uffici, delle competenze, dei procedimenti e degli indicatori aventi natura normativa e, pertanto, cogente, attribuendo, conseguentemente, a quanto non riportato nel detto ulteriore Allegato, natura meramente descrittiva, esemplificativa, esortativa”.
Per il Consiglio di Stato è opportuno fornire alle Regioni un cronoprogramma per l’adozione degli standard, almeno riguardo ad alcuni step essenziali, visto che - si ribadisce – si tratta di materia a legislazione concorrente.

 



( red / 30.05.22 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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