Sommario3

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Fedriga convoca la Conferenza delle Regioni l’8 giugno alle 12.00
Previste Conferenza Unificata e Conferenza Stato-Regioni alle 13.30 e alle 13.45
(Regioni.it 4310 - 07/06/2022) Il Presidente Massimiliano Fedriga ha convocato la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome l’8 giugno alle ore 12.00.
All’ordine del giorno i temi che saranno affrontati dalla Conferenza Unificata e dalla Conferenza Stato-Regioni che il ministro Mariastella Gelmini ha convocato (con modalità di videoconferenza) rispettivamente alle 13.30 e alle 13.45 dello stesso 8 giugno.
La Conferenza delle Regioni affronterà però anche altri temi fra cui:
salute
- proposta di Accordo interregionale per la compensazione della mobilità sanitaria per l’anno 2021, regole tecniche;
- discussione generale su riparto del Fondo Sanitario Nazionale 2022;
politiche agricole
- impatto degli aumenti del prezzo del gasolio sugli operatori della pesca e crisi strutturale del settore;
istruzione
- valutazioni in merito alla proposta di criteri di riparto relativamente al dimensionamento scolastico;
sviluppo economico e politiche agricole
- approvazione documento sulle Filiere della Bioeconomia.
Gli ordini del giorno (ed eventuali integrazioni) della Conferenza delle Regioni, della Conferenza Unificata e della Conferenza Stato-Regioni sono consultabili nella sezione “rapporti istituzionali” del sito www.regioni.it
Integrazione
L’ordine del giorno della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, già convocata in seduta ordinaria per mercoledì 8 giugno 2022 alle ore 12.00 è integrato come segue:
6bis) COMMISSIONE INFRASTRUTTURE, MOBILITA’ E GOVERNO DEL TERRITORIO – Coordinamento Regione Campania
a) Esame della proposta di documento per l’audizione parlamentare sull’erogazione di ristori economici per i danni subiti nel settore del trasporto pubblico locale a seguito dell'emergenza Covid – Punto all’esame della Commissione nella riunione programmata per il 7 giugno 2022;
b) Proposta di emendamenti ed integrazione al documento già approvato dalla Conferenza nella riunione del 25 maggio 2022, al decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, recante “Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina” - Punto all’esame della Commissione nella riunione programmata per il 7 giugno 2022;
8bis) COMMISSIONE DI PROTEZIONE CIVILE – Coordinamento Provincia autonoma di Trento – COMMISSIONE SALUTE – Coordinamento Regione Emilia - Romagna
Ratifica dell’intesa sullo schema Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile finalizzata a consentire il progressivo rientro in ordinario delle misure di contrasto alla pandemia da covid-19 di competenza delle regioni e province autonome di Trento e Bolzano e degli enti locali regolate con ordinanze di protezione civile in ambito organizzativo, operativo e logistico durante la vigenza dello stato di emergenza, ai sensi dell’art. 1 del decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24” recante “Integrazione dell'ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 892 del 16 maggio 2022”.
Integrazione
L’ordine del giorno della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, già convocata in seduta ordinaria per mercoledì 8 giugno 2022 alle ore 12.00 è integrato come segue:
6bis) COMMISSIONE INFRASTRUTTURE, MOBILITA’ E GOVERNO DEL TERRITORIO – Coordinamento Regione Campania
a) Esame della proposta di documento per l’audizione parlamentare sull’erogazione di ristori economici per i danni subiti nel settore del trasporto pubblico locale a seguito dell'emergenza Covid – Punto all’esame della Commissione nella riunione programmata per il 7 giugno 2022;
b) Proposta di emendamenti ed integrazione al documento già approvato dalla Conferenza nella riunione del 25 maggio 2022, al decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, recante “Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina” - Punto all’esame della Commissione nella riunione programmata per il 7 giugno 2022;
8bis) COMMISSIONE DI PROTEZIONE CIVILE – Coordinamento Provincia autonoma di Trento – COMMISSIONE SALUTE – Coordinamento Regione Emilia - Romagna
Ratifica dell’intesa sullo schema Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile finalizzata a consentire il progressivo rientro in ordinario delle misure di contrasto alla pandemia da covid-19 di competenza delle regioni e province autonome di Trento e Bolzano e degli enti locali regolate con ordinanze di protezione civile in ambito organizzativo, operativo e logistico durante la vigenza dello stato di emergenza, ai sensi dell’art. 1 del decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24” recante “Integrazione dell'ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 892 del 16 maggio 2022”.
( red / 07.06.22 )
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Pnrr, Progetti bandiera: domani la firma dei primi 6 protocolli
(Regioni.it 4310 - 07/06/2022) Domani, mercoledì 8 giugno, alle ore 10.00 nella Sala Verde di Palazzo Chigi si svolgerà la cerimonia di firma dei primi Protocolli di Intesa con 6 Regioni per l’avvio dei Progetti bandiera del PNRR. La cerimonia sarà presieduta dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi. Saranno presenti i ministri Gelmini, Messa, Speranza, Cingolani, il sottosegretario Garofoli, il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Fedriga, della Regione Liguria Toti, della Regione Piemonte Cirio, della Regione Umbria Tesei, della Regione Puglia Emiliano, della Regione Basilicata Bardi.
Hydrogen Valley e medicina predittiva sviluppata in centri all'avanguardia, con strumenti altamente innovativi. Sono solo alcuni dei temi al centro dei primi Protocolli di collaborazione, necessari alla realizzazione dei Progetti bandiera, che verranno sottoscritti domani.
Si tratta di un primo 'blocco' di Protocolli, cui ne seguiranno ulteriori con le altre Regioni interessate.
In generale il complesso dei Progetti bandiera si sviluppa soprattutto all'interno delle Missioni 1 ('Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo') e Missione 2 ('Rivoluzione verde e transizione ecologica') per i progetti di 'Hydrogen Valley'. Si segnalano interventi anche sulla Missione 4, 'Istruzione e ricerca' e sulla Missione 6, 'Salute'.
I 21 Progetti bandiera, uno per Regione/Provincia Autonoma, sono previsti dall'articolo 33, comma 3, lettera b) del DL 152/2021, convertito in legge 233/2021 e il coordinamento è affidato al DARA - Dipartimento Affari regionali e Autonomie.
I temi principali dei progetti bandiera presentati o attualmente allo studio sono idrogeno, salute, università e ricerca, dissesto idrogeologico, digitalizzazione della Pubblica amministrazione e risorse idriche. Ad oggi sono stati sottoscritti 2 Protocolli tra il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie (DARA), i ministeri competenti e le rispettive Regioni per un totale di 6 progetti bandiera.
La Regione Liguria ha presentato un Progetto bandiera volto alla realizzazione del primo 'Centro di Medicina Computazionale e Tecnologica', nel territorio genovese degli Erzelli. Il progetto è finalizzato al trasferimento dei risultati della ricerca generati dall'impiego del calcolo computazionale ai modelli biologici ed ai programmi di gestione delle tecnologie robotiche d'impiego biomedico. Il Centro di Medicina Computazionale e Tecnologica darà luogo ad un HUB di infrastrutture scientifiche, tecnologiche e cliniche con l'obiettivo di sviluppare algoritmi espressione di modelli biologici di patologie nelle aree dell'inflammasoma, della genomica delle malattie rare e delle neuroscienze. Inoltre, nell'ambito biomedico sarà promossa la creazione di processi di innovazione in combinazione con i soggetti industriali del settore in apposite 'aree-officine' di sperimentazione e testing. Nello specifico, il Centro di Medicina Computazionale e Tecnologica si propone come centro di integrazione della struttura clinica, destinata ad assicurare la risposta ospedaliera, con le seguenti realtà: un'area di ricerca traslazionale, un centro di ricerca tecnologica e di scienze computazionali e un'area officina di sperimentazione di prototipi e sviluppo di modelli computazionali e tecnologici. Il Protocollo d'Intesa che sarà sottoscritto prevede, dunque, il coinvolgimento del DARA, del Ministero della Salute, del Ministero dell'Università e della Ricerca e della Regione Liguria, ed avrà ad oggetto la realizzazione dell'intervento.
Piemonte, Friuli-Venezia-Giulia, Umbria, Basilicata, Puglia sono le regioni che hanno manifestato la volontà di eleggere a ''Progetto bandiera'' la realizzazione di siti di produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse, le cosiddette 'Hydrogen Valleys', da finanziare nell'ambito del PNRR, Missione 2 'Rivoluzione verde e transizione ecologica', Componente 2 'Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile', Investimento 3.1, la cui titolarità spetta al Ministero per la Transizione Ecologica (MITE).
Il Progetto bandiera 'Hydrogen Valleys' prevede, inoltre, quale parte integrante e complementare, interventi aggiuntivi relativi ad attività di ricerca e sviluppo nel settore dell'idrogeno o per altre attività collaterali, comunque, coerenti con le linee del PNRR, in via di definizione con le Regioni interessate e il MITE attraverso appositi tavoli coordinati dal DARA. Per questi interventi si prevede un finanziamento integrativo di 50 milioni da ripartire tra le 5 Regioni che hanno scelto le Hydrogen Valley quali progettualità bandiera (10 milioni di euro per Regione).
Il protocollo di collaborazione per la realizzazione del Progetto bandiera sarà sottoscritto dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie, dal MITE e dai Presidenti delle 5 Regioni coinvolte (Piemonte, Friuli-Venezia-Giulia, Umbria, Basilicata, Puglia). Nello specifico del protocollo, le parti si impegnano a individuare stabili modalità di interlocuzione, anche attraverso la costituzione di tavoli di confronto tematici, lavorare congiuntamente al fine di favorire l'implementazione del Progetto bandiera secondo i target e le milestone individuati dal PNRR, rimuovere tutti gli ostacoli che potranno sorgere in ogni fase di esecuzione degli impegni assunti per la realizzazione del Progetto. Infine, le parti collaboreranno per individuare 5 progetti di ricerca collaterali ai progetti più propriamente di produzione di idrogeno, al fine di sviluppare anche il settore della ricerca nella filiera dell'idrogeno, nelle sue diverse declinazioni.
PNRR, il Presidente Draghi presiede la cerimonia di firma di Protocolli di Intesa con le Regioni per Progetti bandiera
Hydrogen Valley e medicina predittiva sviluppata in centri all'avanguardia, con strumenti altamente innovativi. Sono solo alcuni dei temi al centro dei primi Protocolli di collaborazione, necessari alla realizzazione dei Progetti bandiera, che verranno sottoscritti domani.
Si tratta di un primo 'blocco' di Protocolli, cui ne seguiranno ulteriori con le altre Regioni interessate.
In generale il complesso dei Progetti bandiera si sviluppa soprattutto all'interno delle Missioni 1 ('Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo') e Missione 2 ('Rivoluzione verde e transizione ecologica') per i progetti di 'Hydrogen Valley'. Si segnalano interventi anche sulla Missione 4, 'Istruzione e ricerca' e sulla Missione 6, 'Salute'.
I 21 Progetti bandiera, uno per Regione/Provincia Autonoma, sono previsti dall'articolo 33, comma 3, lettera b) del DL 152/2021, convertito in legge 233/2021 e il coordinamento è affidato al DARA - Dipartimento Affari regionali e Autonomie.
I temi principali dei progetti bandiera presentati o attualmente allo studio sono idrogeno, salute, università e ricerca, dissesto idrogeologico, digitalizzazione della Pubblica amministrazione e risorse idriche. Ad oggi sono stati sottoscritti 2 Protocolli tra il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie (DARA), i ministeri competenti e le rispettive Regioni per un totale di 6 progetti bandiera.
La Regione Liguria ha presentato un Progetto bandiera volto alla realizzazione del primo 'Centro di Medicina Computazionale e Tecnologica', nel territorio genovese degli Erzelli. Il progetto è finalizzato al trasferimento dei risultati della ricerca generati dall'impiego del calcolo computazionale ai modelli biologici ed ai programmi di gestione delle tecnologie robotiche d'impiego biomedico. Il Centro di Medicina Computazionale e Tecnologica darà luogo ad un HUB di infrastrutture scientifiche, tecnologiche e cliniche con l'obiettivo di sviluppare algoritmi espressione di modelli biologici di patologie nelle aree dell'inflammasoma, della genomica delle malattie rare e delle neuroscienze. Inoltre, nell'ambito biomedico sarà promossa la creazione di processi di innovazione in combinazione con i soggetti industriali del settore in apposite 'aree-officine' di sperimentazione e testing. Nello specifico, il Centro di Medicina Computazionale e Tecnologica si propone come centro di integrazione della struttura clinica, destinata ad assicurare la risposta ospedaliera, con le seguenti realtà: un'area di ricerca traslazionale, un centro di ricerca tecnologica e di scienze computazionali e un'area officina di sperimentazione di prototipi e sviluppo di modelli computazionali e tecnologici. Il Protocollo d'Intesa che sarà sottoscritto prevede, dunque, il coinvolgimento del DARA, del Ministero della Salute, del Ministero dell'Università e della Ricerca e della Regione Liguria, ed avrà ad oggetto la realizzazione dell'intervento.
Piemonte, Friuli-Venezia-Giulia, Umbria, Basilicata, Puglia sono le regioni che hanno manifestato la volontà di eleggere a ''Progetto bandiera'' la realizzazione di siti di produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse, le cosiddette 'Hydrogen Valleys', da finanziare nell'ambito del PNRR, Missione 2 'Rivoluzione verde e transizione ecologica', Componente 2 'Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile', Investimento 3.1, la cui titolarità spetta al Ministero per la Transizione Ecologica (MITE).
Il Progetto bandiera 'Hydrogen Valleys' prevede, inoltre, quale parte integrante e complementare, interventi aggiuntivi relativi ad attività di ricerca e sviluppo nel settore dell'idrogeno o per altre attività collaterali, comunque, coerenti con le linee del PNRR, in via di definizione con le Regioni interessate e il MITE attraverso appositi tavoli coordinati dal DARA. Per questi interventi si prevede un finanziamento integrativo di 50 milioni da ripartire tra le 5 Regioni che hanno scelto le Hydrogen Valley quali progettualità bandiera (10 milioni di euro per Regione).
Il protocollo di collaborazione per la realizzazione del Progetto bandiera sarà sottoscritto dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie, dal MITE e dai Presidenti delle 5 Regioni coinvolte (Piemonte, Friuli-Venezia-Giulia, Umbria, Basilicata, Puglia). Nello specifico del protocollo, le parti si impegnano a individuare stabili modalità di interlocuzione, anche attraverso la costituzione di tavoli di confronto tematici, lavorare congiuntamente al fine di favorire l'implementazione del Progetto bandiera secondo i target e le milestone individuati dal PNRR, rimuovere tutti gli ostacoli che potranno sorgere in ogni fase di esecuzione degli impegni assunti per la realizzazione del Progetto. Infine, le parti collaboreranno per individuare 5 progetti di ricerca collaterali ai progetti più propriamente di produzione di idrogeno, al fine di sviluppare anche il settore della ricerca nella filiera dell'idrogeno, nelle sue diverse declinazioni.
PNRR, il Presidente Draghi presiede la cerimonia di firma di Protocolli di Intesa con le Regioni per Progetti bandiera
( red / 07.06.22 )

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2024, anno europeo delle isole, risoluzione votata dal Parlamento europeo
(Regioni.it 4310 - 07/06/2022) Il 2024 Anno europeo delle isole, sostegno finanziario addizionale alle regioni insulari, che dovrebbero beneficiare anche di più flessibilità sugli aiuti di Stato e sul trasporto aereo e marittimo. Lo chiedono gli eurodeputati in una risoluzione approvata dalla plenaria di Strasburgo con 577 voti favorevoli, 38 contrari e 10 astenuti. I deputati esortano a mettere particolare attenzione alle conseguenze della nuova legislazione su clima e ambiente su questi territori e sottolineano la necessità di misure straordinarie per consentire alle isole di farvi fronte.
"Con la giornata di oggi indichiamo una direzione diversa: quella del superamento dei divari di natura economica, sociale e territoriale tra Regioni e cittadini". Lo dichiara in una nota il Presidentw della Sardegna Christian Solinas dopo il via libera in Europarlamento alla risoluzione Omarjee sulle Isole che, tra le altre cose, porterà all'istituzione di un regolamento ad hoc per i territori insulari per quanto riguarda l'applicazione delle norme sugli aiuti di Stato.
"Un passaggio fondamentale nel percorso verso il riconoscimento della dimensione insulare nelle politiche Ue - sottolinea Solinas - un risultato importante che restituisce dignità a oltre 20 milioni di cittadini europei distribuiti su circa 2.400 isole". Il presidente ricorda che è "anche grazie al contributo della Sardegna che oggi il Parlamento europeo riconosce la condizione insulare come uno svantaggio strutturale permanente, individuando la necessità di elaborare strategie complementari che consentano alle isole di affrontare le sfide e superare gli ostacoli che la loro propria natura comporta".
Solinas parla di "una battaglia che ci vede coinvolti tutti, che come presidente di una grande Regione insulare ho posto al centro del programma di governo, sia sul fronte interno italiano, mediante il riconoscimento del principio di insularità nella Costituzione della Repubblica, sia in sede europea, chiedendo la piena attuazione delle disposizioni del Trattato sul Funzionamento dell'Ue e una strategia specifica che permetta di modulare le politiche della Ue alle sfide dei nostri territori".
La risoluzione prende in considerazione alcuni tra i fattori più incisivi nel mancato sviluppo delle Isole. In particolare, "riteniamo fondamentale - spiega ancora il presidente della Regione - il passaggio in cui si invitano gli Stati membri a utilizzare i fondi provenienti dal Fondo sociale europeo Plus (FSE+) e dal Fondo europeo di sviluppo regionale per sostenere la creazione di posti di lavoro di qualità, promuovere un migliore equilibrio tra attività professionale e vita familiare e fornire opportunità di lavoro nelle regioni a rischio di spopolamento, prestando particolare attenzione a una migliore partecipazione delle donne al mercato del lavoro". Il documento individua nel turismo il principale fattore di crescita economica nelle Isole. "E' però necessario - sostiene Solinas - fornire un sostegno finanziario supplementare specifico per il turismo sostenibile sulle isole, risolvendo il problema del turismo stagionale".
( red / 07.06.22 )
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Pa Social Day 2022: Fedriga, per la Pubblica amministrazione la sfida social è ambiziosa, ma necessaria

(Regioni.it 4310 - 07/06/2022) Il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga, è intervenuto al "PA Social Day 2022" dove ha sottolineato quanto "La sfida dei social' sia ambiziosa" per la pubblica amministrazione", ma necessaria, soprattutto se si vuola dare un contriubuto ad "un’informazione veramente libera" che per essere tale deve fondarsi "su basi di verità". Per questo l’informazione che le pubbliche amministrazioni devono garantire, anche attraverso i social, è fondamentale . Per questo abbiamo bisogno di una pubblica amministrazione che sia all’altezza ed i professionisti della comunicazione sui social debbono trovare spazio nella P.A.
Dai canali social della Conferenza delle Regioni

Dai canali social della Conferenza delle Regioni

( red / 07.06.22 )
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Autonomia differenziata: Gelmini e Giani, prezioso lavoro Stato-Regioni

(Regioni.it 4310 - 07/06/2022) "Credo faremmo l'interesse del Paese se facessimo uscire il dibattito sul tema del regionalismo dalla contesa politica contingente, quella che vede la battaglia per l'autonomia come una battaglia di destra. Non è evidentemente così e va, a mio avviso, a merito del presidente Giani e prima di lui del presidente Bonaccini, aver posto, nelle rispettive Regioni, il tema dell'attuazione della riforma del Titolo V e dell'articolo 116 comma 3, quello che prevede la concessione di maggiori poteri alle regioni e di cui discuteremo nel nostro dibattito". Lo ha detto Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie intervenendo all'evento a Firenze per i 52 anni della Regione.
"Altro punto sensibile del dibattito sull'autonomia, anche se più tecnico, è il suo incrocio con il rispetto dei livelli essenziali di prestazione - ha aggiunto - che devono essere garantiti a tutti sull'intero territorio nazionale, come dispone l'art. 117 lettera m della Costituzione. Il testo della legge quadro di attuazione dell'art. 116 a cui stiamo lavorando parte dall'incontestabile dato di fatto che l'autonomia differenziata è un accordo bilaterale tra lo Stato e la Regione che la chiede". "Pertanto - ha detto ancora Gelmini - la legge quadro sarà rispettosa dei Lep, prevedendo che l'autonomia non potrà essere data per quelle materie e funzioni già definite tali, sebbene possa anche essere l'occasione per dare nuovo impulso al loro processo di definizione assieme ai relativi costi e ai fabbisogni standard".
"Parlare dell'autonomia differenziata significa parlare del bel lavoro che come Conferenza Stato-Regioni stiamo facendo con la ministra Gelmini che sta facendo qualcosa di molto importante, partendo da una legge quadro su cui le singole Regioni potranno inserirsi per valorizzare i profili che hanno di specificità e su cui vale la pena l'autonomia differenziata". Cosi' il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a margine del convegno 'Prospettive del regionalismo con l'autonomia differenziata' in Giunta.
"Parlare di autonomia differenziata - sottolinea Giani - significa, 52 anni dopo la prima volta che si votò per le Regioni, arrivare a renderle piu' protagoniste nelle materie in cui possono svolgere una funzione piu' forte e autonoma". Secondo il presidente della Regione Toscana, "in Toscana dove abbiamo il 20-25% dei beni culturali di tutta Italia sulla loro gestione c'e' una sensibilita' maggiore che ci puo' essere in altre Regioni. Sull'energia: la geotermia l'abbiamo solo noi in Italia e significa che, con l'idroelettrico e il fotovoltaico, arriviamo a piu' del 50% della produzione energetica, di cui il 30% e' dato dalla geotermia".
Il federalismo "è diverso dall'autonomia differenziata soprattutto perché è rispondere a quel principio fondamentale, espresso dal grande toscano Piero Calamandrei che esercito' un ruolo fondamentale nella Carta Costituzionale e coniò per primo la denominazione di una Repubblica improntata al regionalismo e non al federalismo, di intermedia valorizzazione attraverso le Regioni". Cosi' il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, "Ci piace valorizzare questo profilo del regionalismo - sha concluso Giani - che puo' meglio adattarsi, con un ordinamento flessibile ispirato da quella legge quadro che la ministra Gelmini presentera', a quella o quell'altra materia ad esigenze piu' compiute".
( red / 07.06.22 )
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Protesi mammarie: via libera da Stato-Regioni all'istituzione del registro nazionale obbligatorio
Parere favorevole nella seduta del 25 maggio
(Regioni.it 4310 - 07/06/2022) La Conferenza Stato-Regioni ha espresso, nella seduta del 25 maggio 2022, parere favorevole sullo schema di decreto che istituisce il Registro nazionale degli impianti protesici mammari. Sta per completarsi così l’iter del provvedimento che disciplinerà operativamente il registro nazionale delle protesi mammarie, previsto dalla legge 86/2012 e dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 marzo 2017.
Sarà il primo registro sui dispositivi medici impiantabili ad essere obbligatorio in Italia. Sullo schema di provvedimento si era già espresso favorevolmente, l’11 maggio 2021, il Consiglio Superiore di Sanità che ha ritenuto l’organizzazione e il funzionamento del registro ben definiti all’interno del regolamento e ha considerato i dati clinici e sanitari raccolti nel registro di elevato valore scientifico. A novembre 2021 aveva espresso parere favorevole anche il Garante per la protezione dei dati personali.
L'istituzione del registro risponde anche a quanto previsto dal Regolamento EU 745/2017 (articolo 108) che invita le Autorità competenti sui dispositivi medici degli Stati membri ad adottare ogni misura opportuna per incoraggiare l’istituzione dei registri su tipologie specifiche di dispositivi medici.
Il registro nazionale delle protesi mammarie sarà alimentato dai registri regionali e provinciali. Il registro contribuirà alla valutazione indipendente della sicurezza e delle prestazioni a lungo termine e alla tracciabilità delle protesi mammarie su tutto il territorio nazionale.
Le regioni e le province autonome potranno, grazie al registro, effettuare il monitoraggio clinico del soggetto sottoposto a impianto ed essere in grado di richiamarlo in caso di necessità o di sottoporlo a specifici follow up.
Le regioni, le province autonome e il Ministero della salute potranno effettuare il monitoraggio epidemiologico a scopo di studio e ricerca scientifica e per la programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria.
La fase di transizione
Tutti gli operatori sanitari, pubblici e privati, che impiantano o rimuovono protesi sul territorio italiano sono invitati, in attesa del perfezionamento dell'iter di istituizione del registro, ad alimentare la piattaforma informatica www.rnpm.it, a tutela della salute dei pazienti impiantati.
Consulta nella sezione Dispositivi medici la pagina Registro nazionale degli impianti protesici mammari
( red / 07.06.22 )

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
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