Sommario3

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Pnrr, progetti Bandiera: Fedriga, fondamentale la collaborazione fra le istituzioni
(Regioni.it 4311 - 08/06/2022) “E’ fondamentale che le istituzioni collaborino sempre di più per rendere il PNRR un’esperienza di successo e ovviamente accedere ai finanziamenti europei. Occorre la massima sinergia fra i diversi livelli istituzionali, da quelli comunali a quelli regionali a quelli nazionali, affinché le misure possano essere, da una parte attuate velocemente ma soprattutto possano essere utili in prospettiva al Paese”, lo ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, a margine dell’incontro che si è tenuto a Palazzo Chigi sui primi protocolli per la realizzazione dei progetti bandiera del Pnrr.
“Oggi - ha spiegato Fedriga - ci siamo occupati di 6 progetti bandiera: quello della Liguria che riguarda l’IRCCS e cinque che riguardano invece la ricerca sull’idrogeno - quindi energia sostenibile, transizione energetica e soprattutto approvvigionamento energetico - e che coinvolgono 5 Regioni Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Umbria, Basilicata e Puglia.
Questi ultimi progetti saranno le best practices nazionali per quanto riguarda l’applicazione e la ricerca e soprattutto la messa sul campo dell’approvvigionamento ad idrogeno sia per la parte industriale ma penso anche per tutti gli altri settori del mondo produttivo che è fondamentale cercare di far arrivare velocemente nel nostro Paese.
Proprio per questo – ha concluso Fedriga - le Regioni sono protagoniste insieme al Governo nelle azioni necessarie per mettere in campo finanziamenti importanti che - per quanto riguarda gli ambiti legati all’idrogeno - sono molto consistenti: in tutto 4 miliardi di euro da utilizzare su tutto il territorio nazionale”.
Galleria Fotografica: Progetti bandiera: incontro a Palazzo Chigi per i Protocolli di Intesa con le Regioni - 08.06.2022
Dal Canale YouTube di Regioni.it: Progetti bandiera: Fedriga, Protocolli di Intesa con le Regioni
Dal Canale YouTube di Regioni.it: Progetti bandiera: Fedriga, per Pnrr fondamentale la collaborazione istituzionale
( red / 08.06.22 )
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Progetti bandiera, Pnrr: le dichiarazioni del Presidente del Consiglio, Draghi, e dei ministri

(Regioni.it 4311 - 08/06/2022) "Il Pnrr è un piano che parte dal basso e che ha bisogno del vostro contributo - e di quello dei vostri colleghi - per avere successo. Tocca a voi progettare interventi di rilevanza strategica per lo sviluppo dei vostri territori. Siete i protagonisti del Piano, e il Governo vuole sostenervi". Così il premier Mario Draghi ai Presidenti delle Regioni alla firma dei protocolli per i primi progetti bandiera del Pnrr "Gli accordi di oggi - ha detto ancora Draghi - sono un passaggio importante nell'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Sottoscriviamo con le Regioni Liguria, Piemonte, Friuli-Venezia-Giulia, Umbria, Basilicata e Puglia, i primi protocolli d'intesa per la realizzazione dei "progetti bandiera"."La scelta di farlo a Palazzo Chigi - ha sottolineato - è un segno dell'importanza che il Governo dà alle Regioni e agli altri enti territoriali nell'attuazione del PNRR". "Voglio ringraziare tutti i Presidenti delle Regioni e i Ministri direttamente coinvolti. In particolare i Ministri Speranza, Messa e Cingolani, oltre alla Ministra per gli affari regionali Gelmini che ha coordinato le iniziative regionali attraverso il Nucleo PNRR Stato-Regioni". "Il progetto delle regioni Piemonte, Friuli-Venezia-Giulia, Umbria, Basilicata e Puglia - ha spiegato Draghi riferendosi al progetto di Hydrogen Valley - punta a realizzare siti di produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse. Contribuisce a stimolare la crescita, a creare occupazione. Ci avvicina ai nostri obiettivi energetici e climatici, che il Governo è determinato a mantenere e anzi a perseguire con sempre maggiore convinzione". Mentre "Il progetto proposto dalla Regione Liguria serve a realizzare un "Centro di Medicina Computazionale e Tecnologica". Unisce infrastrutture scientifiche, tecnologiche e cliniche in modi innovativi e ha l'ambizione di diventare un punto di riferimento nel settore". "I 'progetti bandiera' intendono premiare - ha aggiunto Draghi - le capacità creative degli enti territoriali, rafforzare la coesione sociale e territoriale. Quelli di oggi sono soltanto i primi, a cui ne seguiranno altri. Sarà un grande piacere presentarli e realizzarli insieme". "Il Governo - ha poi sottolineato il presidente del Consiglio - intende riportare l'Ilva a quello che era quando era competitiva, era la più grande acciaieria d'Europa, non possiamo permetterci che non produca ai livelli a cui è capace di fare, a cui produce anche oggi". "Il coordinamento tra Governo e Regioni non è una cosa banale, è trasmettere un messaggio che viene dalle Regioni al Governo centrale e viceversa, un continuo colloquio. Quando manca questo colloquio finisce il dialogo e si perde tempo, tutto qua". "Il Pnrr - ha osservato Draghi - spesso visto come un grande documento studiato da Bruxelles e Roma e si dimentica che i progetti vengono dai territori. Ogni momento di incontro è un momento di consapevolezza dell'importanza dell'attuazione di questi progetti, d'altronde tocca a voi presentare altri progetti, attuare quelli presentati e questi sono progetti di profondo valore strategico per il territorio".
La firma dei protocolli d'intesa dei primi progetti bandiera del Pnrr "sancisce il protagonismo delle regioni". Lo ha detto la ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, al termine della cerimonia tenutasi a palazzo Chigi. "Il Pnrr passa attraverso la collaborazione tra Regioni e governo. Sono solo i primi progetti", ha spiegato il ministro ribadendo che con la messa in terra dei progetti del Pnrr si arrivera' a costruire un'Italia "piu' verde". Con il Pnrr "si accorceranno le diseguaglianze", ha sottolineato tra l'altro la responsabile degli Affari regionali. "Siamo qui per chiudere i primi sei protocolli d'intesa di progetti bandiera ai quali ne seguiranno molti altri", "cinque di questi riguardano progetti legati all'idrogeno per contribuire alla decarbonizzazione", ha concluso Mariastella Gelmini.
"Era stato concordato che alcuni progetti pilota, o 'bandiera', sarebbero stati concordati con alcune Regioni: parte un progetto in Liguria per un ospedale digitale, una combinazione di tecnologie molto avanzate per la salute, e cinque progetti riguarderanno la creazione di distretti dell'idrogeno in Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Puglia, Umbria e Basilicata". Così il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, nel suo intervento al quarto appuntamento del ciclo 'Italia 2022: Persone, Lavoro, Impresa', piattaforma di dialogo promossa da PwC Italia in collaborazione con il gruppo editoriale Gedi, dal titolo 'Tecnologia e nuovo umanesimo'. "Si costruiranno facilities, idrolizzatori, alimentate solo con energie rinnovabili, il cosiddetto idrogeno verde. Per arrivare all'ultimo milestone del 2026 quando dovranno produrre ciascuno fra 1 e 5 megawatt equivalenti di idrogeno", spiega
Anche la ministra, Maria Cristina Messa, ha partecipato alla cerimonia, nella Sala Verde di Palazzo Chigi, sottoscrivendo il protocollo di collaborazione del “progetto bandiera” per il Centro di medicina computazionale e tecnologica proposto da Regione Liguria.
«Il Centro – ha detto il ministro – si inserisce in un progetto più complesso, legato alla medicina di precisione, nel quale ben si correla anche l’ecosistema dell’innovazione Raise (Robotics and AI for Socio-economic Empowerment), proposto dall’Università degli Studi Genova con il supporto di tutta la Regione rispondendo a uno dei bandi competitivi per le grandi progettualità del PNRR definito dal nostro ministero. Il Centro è una misura che integra ciò che è già presente sul territorio e permetterà di arrivare ai risultati in tempo più brevi e, magari, più precisi»
"Era stato concordato che alcuni progetti pilota, o 'bandiera', sarebbero stati concordati con alcune Regioni: parte un progetto in Liguria per un ospedale digitale, una combinazione di tecnologie molto avanzate per la salute, e cinque progetti riguarderanno la creazione di distretti dell'idrogeno in Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Puglia, Umbria e Basilicata". Così il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, nel suo intervento al quarto appuntamento del ciclo 'Italia 2022: Persone, Lavoro, Impresa', piattaforma di dialogo promossa da PwC Italia in collaborazione con il gruppo editoriale Gedi, dal titolo 'Tecnologia e nuovo umanesimo'. "Si costruiranno facilities, idrolizzatori, alimentate solo con energie rinnovabili, il cosiddetto idrogeno verde. Per arrivare all'ultimo milestone del 2026 quando dovranno produrre ciascuno fra 1 e 5 megawatt equivalenti di idrogeno", spiega
Anche la ministra, Maria Cristina Messa, ha partecipato alla cerimonia, nella Sala Verde di Palazzo Chigi, sottoscrivendo il protocollo di collaborazione del “progetto bandiera” per il Centro di medicina computazionale e tecnologica proposto da Regione Liguria.
«Il Centro – ha detto il ministro – si inserisce in un progetto più complesso, legato alla medicina di precisione, nel quale ben si correla anche l’ecosistema dell’innovazione Raise (Robotics and AI for Socio-economic Empowerment), proposto dall’Università degli Studi Genova con il supporto di tutta la Regione rispondendo a uno dei bandi competitivi per le grandi progettualità del PNRR definito dal nostro ministero. Il Centro è una misura che integra ciò che è già presente sul territorio e permetterà di arrivare ai risultati in tempo più brevi e, magari, più precisi»
Quanto al progetto bandiera legato alla Liguria "credo che sia di particolare importanza e sta dentro una stagione nuova di investimenti che stiamo costruendo sul nostro sistema sanitario nazionale: ricordo che in pochi mesi abbiamo messo 10 miliardi in più sul fondo sanitario nazionale, 20 miliardi sul Pnrr e per la prima volta un polo salute". Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza nel suo intervento. "Entro questo ambito il progetto bandiera della Liguria ha un tasso di innovazione molto molto rilevante e l'obiettivo è mettere a sistema due rivoluzioni fondamentali di questo tempo: da un lato la rivoluzione genomica e dall'altro quella dei big data. Questo - ha aggiunto - ci consentirà di rafforzare nostra capacità su un terreno rilevante come la medicina personalizzata, la medicina di precisione e questo sforzo lo faremo sul territorio".
"Voglio ricordarlo, in pochi mesi sono stati messi 10 miliardi in più sul fondo sanitario nazionale, 20 miliardi sul Pnrr e per la prima volta un Pon salute. Dentro questo ambito, il progetto bandiera che riguarda la regione Liguria, cioè questo centro di medicina computazionale, ha un tasso di innovazione molto molto rilevante", ha aggiunto il ministro, spiegando che "l' obiettivo di fondo è mettere a sistema due rivoluzioni fondamentali di questo tempo: da una lato la rivoluzione genomica, dall'altro la rivoluzione dei big data". "Mettere a sistema queste due rivoluzioni ci consentirà di rafforzare la nostra capacità su un terreno rilevante come quello della medicina personalizzata, della medicina di precisione. Chiaramente questo sforzo lo faremo sul territorio, anche connettendo la nostra iniziativa ai due Irccs che sono già presenti, quello del San Martino e quello del Gaslini che sono due realtà rilevanti del territorio", ha concluso Speranza.
Dal Ministero per gli affari regionali: PNRR: firma dei protocolli di intesa con sei Regioni per l'avvio dei progetti bandiera
Dal Ministero dell'uniersità e della ricerca: PNRR: firmato con regione Liguria il protocollo per progetto bandiera
( red / 08.06.22 )
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Autonomia differenziata: Zaia, non è la secessione dei ricchi
(Regioni.it 4311 - 08/06/2022) "Mettiamo fine a queste leggende metropolitane circa il fatto che l'autonomia è la secessione dei ricchi, un atto di egoismo, la volontà di affamare il Sud o di rubare soldi, perchè veramente ormai si rasenta il ridicolo con certe dichiarazioni". Lo dice il Presidente del Veneto, Luca Zaia, sentito dall'Ansa, in riferimento ad articoli di stampa secondo cui il ddl sull'autonomia differenziata privilegerebbe le regioni più ricche. "La verità è che l'autonomia è prevista dalla costituzione - chiarisce il Governatore - Se ci sono comunità al Sud che oggi non se la passano bene non è colpa dell'autonomia perchè l'autonomia non c'è".
Per Zaia "quindi probabilmente bisogna guardare in faccia la realtà e dire che la colpa di certe situazioni è figlia di anni e anni di malagestio, che pesa moltissimo sulle condizioni di molte comunità. Noi non chiediamo l'autonomia per mettere in difficoltà queste comunità". Dunque l'Italia deve capire "che se non si dà una nuova ossatura, federalista e autonomista come previsto dalla Costituzione, rischia di portare i libri in tribunale. Comunque resta il fatto - puntualizza Zaia - che chi è contro l'autonomia è contro la costituzione e nessuno può dirmi che non sia così. L'autonomia non è un'invenzione della modifica del titolo V del 2001, ma è già presente nella nostra Carta repubblicana dal 1948. E' stata una gestione maldestra e centralista del Paese che ci ha portato ad avere il Paese che abbiamo oggi, ma i padri costituenti avevano già pensato a uno Stato federalista. Ripeto: essere contro l'autonomia vuol dire essere contro la Costituzione.
Questa è la risposta che diamo ai tanti che sventolano il tricolore, parlano di Costituzione ma evidentemente non la conoscono".
"E poi la dimostrazione del fatto che l'autonomia è costituzionale sta nelle parole che spesso il capo dello Stato, con molto stile e con cognizione di casa, offre e utilizza quando parla di autonomia - conclude - . Una certificazione di costituzionalità che arriva da chi è garante della Carta,certificazione arrivata anche della Corte costituzionale, la quale approvò il referendum del 2017".
Per Zaia "quindi probabilmente bisogna guardare in faccia la realtà e dire che la colpa di certe situazioni è figlia di anni e anni di malagestio, che pesa moltissimo sulle condizioni di molte comunità. Noi non chiediamo l'autonomia per mettere in difficoltà queste comunità". Dunque l'Italia deve capire "che se non si dà una nuova ossatura, federalista e autonomista come previsto dalla Costituzione, rischia di portare i libri in tribunale. Comunque resta il fatto - puntualizza Zaia - che chi è contro l'autonomia è contro la costituzione e nessuno può dirmi che non sia così. L'autonomia non è un'invenzione della modifica del titolo V del 2001, ma è già presente nella nostra Carta repubblicana dal 1948. E' stata una gestione maldestra e centralista del Paese che ci ha portato ad avere il Paese che abbiamo oggi, ma i padri costituenti avevano già pensato a uno Stato federalista. Ripeto: essere contro l'autonomia vuol dire essere contro la Costituzione.
Questa è la risposta che diamo ai tanti che sventolano il tricolore, parlano di Costituzione ma evidentemente non la conoscono".
"E poi la dimostrazione del fatto che l'autonomia è costituzionale sta nelle parole che spesso il capo dello Stato, con molto stile e con cognizione di casa, offre e utilizza quando parla di autonomia - conclude - . Una certificazione di costituzionalità che arriva da chi è garante della Carta,certificazione arrivata anche della Corte costituzionale, la quale approvò il referendum del 2017".
( red / 08.06.22 )
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Agricoltura: Intese in Stato-Regioni su provvedimenti per settore vitivinicolo e olivicolo e dei prodotti DOP e IGP
Illustrato riparto fondi irrigui regionali
(Regioni.it 4311 - 08/06/2022) È stata raggiunta l'intesa in Conferenza Stato-Regioni su importanti provvedimentiin materia di agricoltura per il sostegno e allo sviluppo delle filiere agricole, con il via libera a una serie di modifiche relative al Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia e alle modalità per l'assegnazione dei contributi a favore dei produttori di vino DOP, IGP e biologico.
In dettaglio, sono state apportate importanti modifiche al Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia che puntano ad ampliare il raggio di azione per il contrasto dei vettori della Xylella fastidiosa e a includere negli indennizzi anche le operazioni di distruzione delle piante.
È stato inoltre dato il via libera allo schema di decreto, di concerto con il Ministero del Turismo, relativo a criteri e modalità per l'assegnazione di contributi a favore dei produttori di vino DOP, IGP e biologico che esercitano anche attività agrituristica e enoturistica, per favorire la promozione dei territori, anche in chiave turistica, e recuperare le antiche tradizioni legate alla cultura enogastronomica del Paese tramite l'impiego di moderni sistemi digitali.
Nel corso della Conferenza Stato-Regioni è stato illustrato il criterio di riparto regionale dei fondi disponibili per le infrastrutture irrigue, complementare a quello già assegnato con il provvedimento della Missione 2 Componente 4 (M2C4) del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), denominato "Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche". L'assegnazione dei fondi terrà in considerazione un indicatore composito che considera diversi elementi combinati tra loro basati sul fabbisogno finanziario per la realizzazione delle opere (regionale e nazionale) e sul contributo già ricevuto a livello regionale dagli investimenti del PNRR.
( red / 08.06.22 )

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Pnrr e i primi 6 progetti bandiera: le dichiarazioni dei presidenti delle Regioni
(Regioni.it 4311 - 08/06/2022) "Le Regioni sono a disposizione"" ha aggiunto il Presidente del Friuli Venezia Giulia nonché presidente della Conferenza delle
Regioni Massimiliano Fedriga ribadendo la "leale collaborazione" con il governo nella realizzazione dei progetti del Pnnr e in particolare quello della Hydrogen Valley al quale partecipano cinque regioni che ""potranno essere motore di crescita per tutto il Paese". "Abbiamo presentato un progetto per l'Hydrogen Valley. E' la prima regione europea, è la prima Hydrogen Valley europea. E' l'inizio di un percorso", ha spiegato il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, arrivando a Palazzo Chigi.Piemonte, Friuli-Venezia-Giulia, Umbria, Basilicata e Puglia "potranno essere motore di crescita per tutto il Paese". Lo ha concluso il presidente Massimiliano Fedriga.
Il governo, ha aggiunto il Presidente della Puglia Michele Emiliano (vicepresidente della Conferenza delle Regioni), "ha dato disponibilità a cinque regioni per costruire una politica nazionale dell'idrogeno, una fonte che ha bisogno di approfondimenti per essere usata come combustibile sostitutivo dei fossili ma la Puglia può essere la prima regione per fonti alternative e possiamo produrre idrogeno verde. L'idrogeno è una grande opportunità e Puglia e Umbria si occuperanno di siderurgia. Il pnrr ha denaro sufficiente per completare la decarbonizzazione e oggi si apre un metodo di lavoro tra governo e regioni". Non poteva mancare un riferimento sul dossier ex Ilva. "Il presidente Draghi ha preso un impegno per la decarbonizzazione dell'Ilva e per la costruzione di un polo tecnologico a Taranto. È solo l'inizio, le somme necessarie non sono ancora state messe a disposizione ma l'impegno politico di Draghi è stato netto e sono molto soddisfatto", ha detto Emiliano. "Vogliamo trasformare Taranto nel polo dell'idrogeno, il progetto bandiera della Puglia e' un progetto dell'Italia". aveva detto il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, arrivando a palazzo Chigi. "Si consenta alle regioni di dare una mano all'Italia a spendere tutti i soldi" del Pnrr, osserva Emiliano che rilancia la necessita' che le spese passino attaverso un coordinamento delle regioni. "Serve una visione strategica. Oggi si permette alle regioni di entrare in campo", osserva, "si sta aprendo uno spiraglio". "Fino ad oggi le Regioni, salvo alcune cose, non hanno un ruolo nel Pnrr. Adesso hanno uno spiraglio". Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, arrivando a Palazzo Chigi per la cerimonia di firma dei primi Protocolli di Intesa con 6 Regioni per l'avvio dei Progetti bandiera del Pnrr. "Le Regioni - ha aggiunto - sono a disposizione per agevolare e accelerare la spesa".
Regioni Massimiliano Fedriga ribadendo la "leale collaborazione" con il governo nella realizzazione dei progetti del Pnnr e in particolare quello della Hydrogen Valley al quale partecipano cinque regioni che ""potranno essere motore di crescita per tutto il Paese". "Abbiamo presentato un progetto per l'Hydrogen Valley. E' la prima regione europea, è la prima Hydrogen Valley europea. E' l'inizio di un percorso", ha spiegato il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, arrivando a Palazzo Chigi.Piemonte, Friuli-Venezia-Giulia, Umbria, Basilicata e Puglia "potranno essere motore di crescita per tutto il Paese". Lo ha concluso il presidente Massimiliano Fedriga.
Il governo, ha aggiunto il Presidente della Puglia Michele Emiliano (vicepresidente della Conferenza delle Regioni), "ha dato disponibilità a cinque regioni per costruire una politica nazionale dell'idrogeno, una fonte che ha bisogno di approfondimenti per essere usata come combustibile sostitutivo dei fossili ma la Puglia può essere la prima regione per fonti alternative e possiamo produrre idrogeno verde. L'idrogeno è una grande opportunità e Puglia e Umbria si occuperanno di siderurgia. Il pnrr ha denaro sufficiente per completare la decarbonizzazione e oggi si apre un metodo di lavoro tra governo e regioni". Non poteva mancare un riferimento sul dossier ex Ilva. "Il presidente Draghi ha preso un impegno per la decarbonizzazione dell'Ilva e per la costruzione di un polo tecnologico a Taranto. È solo l'inizio, le somme necessarie non sono ancora state messe a disposizione ma l'impegno politico di Draghi è stato netto e sono molto soddisfatto", ha detto Emiliano. "Vogliamo trasformare Taranto nel polo dell'idrogeno, il progetto bandiera della Puglia e' un progetto dell'Italia". aveva detto il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, arrivando a palazzo Chigi. "Si consenta alle regioni di dare una mano all'Italia a spendere tutti i soldi" del Pnrr, osserva Emiliano che rilancia la necessita' che le spese passino attaverso un coordinamento delle regioni. "Serve una visione strategica. Oggi si permette alle regioni di entrare in campo", osserva, "si sta aprendo uno spiraglio". "Fino ad oggi le Regioni, salvo alcune cose, non hanno un ruolo nel Pnrr. Adesso hanno uno spiraglio". Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, arrivando a Palazzo Chigi per la cerimonia di firma dei primi Protocolli di Intesa con 6 Regioni per l'avvio dei Progetti bandiera del Pnrr. "Le Regioni - ha aggiunto - sono a disposizione per agevolare e accelerare la spesa".
"Siamo stati la regione del petrolio, del gas, dell'eolico e ora vogliamo diventare la terra dell'idrogeno, anche in vista della transizione energetica e dell'emancipazione dalle fonti fossili". Lo ha detto - attraverso l'ufficio stampa della Giunta lucana - il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, a margine dell'incontro a Palazzo Chigi con il premier Mario Draghi e altri governatori. L'obiettivo della Basilicata "è puntare ad essere la regione 'Green Hub' di Italia ma soprattutto - ha sottolineato Bardi - a dare benefici concreti a tutti i lucani". "Siamo soddisfatti di poter annunciare formalmente che - ha continuato il governatore lucano - la Basilicata è tra le cinque regioni scelte dal Governo per presentare i progetti bandiera per quanto riguarda le Hydrogen Valleys. Insieme agli altri colleghi presidenti di Regione, siamo stati ricevuti dal premier Draghi, che ringrazio, per la firma dell'accordo e per iniziare un nuovo percorso di sostenibilità e diversificazione che sarà cruciale per il futuro della nostra regione". Bardi ha evidenziato che "attraverso un progetto 'Infrastrutturazione di rete, siti di stoccaggio e distribuzione di Idrogeno (H2) e Metano liquido (GNL) nelle principali aree industriali della regione Basilicata', e la realizzazione in Basilicata di un Centro di alta tecnologia nazionale per la realizzazione di progetti di ricerca e trasferimento tecnologia sulla mobilità ad idrogeno, la Regione Basilicata - ha concluso Bardi - si dimostra in prima linea nelle sfide del futuro".
"Il Piemonte è una delle regioni italiane su cui il governo Draghi intende investire per le politiche dell'idrogeno. Abbiamo presentato una candidatura e siamo stati scelti. Il Piemonte è una realtà che ha necessità di convertire la propria industria automobilistica nelle fonti rinnovabili, ha il Politecnico, ha energia idroelettrica in grado di alimentare la produzione dell'idrogeno verde. Quindi, carte in regola per investimenti che per noi vogliono dire: recuperare aree dismesse ma soprattutto nuova occupazione". Lo ha detto il Presidente del Piemonte, Alberto Cirio, uscendo da Palazzo Chigi dopo la firma dei primi protocolli di intesa con 6 regioni per l'avvio dei progetti bandiera del Pnrr. "E' necessario andare avanti e spendere bene, in fretta, i soldi dell'Europa. Nonostante le tensioni sulle cose importanti questa maggioranza ha sempre retto e sul Pnrr - ha concluso Cirio - c'è sempre stata grande unione".
"Mi fa molto piacere che l'Umbria sia tra le cinque Regioni italiane ad aver firmato oggi a Roma, con il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, il protocollo d'intesa che dà concreto avvio al percorso che porterà, in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, alla realizzazione dei distretti per la produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse e limitrofe''. È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, al termine della cerimonia svoltasi nella Sala verde di Palazzo Chigi. ''Per la nostra Regione, e per quella che è la sua missione nella direzione della transizione ecologica, quello di oggi - ha proseguito la presidente - rappresenta un momento di grande importanza e significato perché avviamo concretamente la realizzazione di un progetto che contribuirà a fare dell'Umbria uno dei poli pilota a livello nazionale per la produzione dell'idrogeno e che si incastona in un più ampio quadro regionale che prevede la messa a disposizione del sistema delle imprese umbre di energia verde. Al raggiungimento di questo obiettivo non è stata affatto estranea l'interlocuzione che abbiamo avuto con il Governo che è stata importante ed ha contribuito a definire progetti ed obiettivi condivisi tra Governo e livelli territoriali. Tutto questo - ha concluso Tesei - nell'esclusivo interesse delle nostre comunità, e per stimolare la crescita e lo sviluppo economico e sociale in maniera sostenibile''. L'Umbria, così come le altre Regioni interessate, avvieranno ora una serie di incontri con il Ministero della Transizione ecologica che condurranno alla realizzazione dei progetti entro giugno 2026.
"Mi fa molto piacere che l'Umbria sia tra le cinque Regioni italiane ad aver firmato oggi a Roma, con il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, il protocollo d'intesa che dà concreto avvio al percorso che porterà, in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, alla realizzazione dei distretti per la produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse e limitrofe''. È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, al termine della cerimonia svoltasi nella Sala verde di Palazzo Chigi. ''Per la nostra Regione, e per quella che è la sua missione nella direzione della transizione ecologica, quello di oggi - ha proseguito la presidente - rappresenta un momento di grande importanza e significato perché avviamo concretamente la realizzazione di un progetto che contribuirà a fare dell'Umbria uno dei poli pilota a livello nazionale per la produzione dell'idrogeno e che si incastona in un più ampio quadro regionale che prevede la messa a disposizione del sistema delle imprese umbre di energia verde. Al raggiungimento di questo obiettivo non è stata affatto estranea l'interlocuzione che abbiamo avuto con il Governo che è stata importante ed ha contribuito a definire progetti ed obiettivi condivisi tra Governo e livelli territoriali. Tutto questo - ha concluso Tesei - nell'esclusivo interesse delle nostre comunità, e per stimolare la crescita e lo sviluppo economico e sociale in maniera sostenibile''. L'Umbria, così come le altre Regioni interessate, avvieranno ora una serie di incontri con il Ministero della Transizione ecologica che condurranno alla realizzazione dei progetti entro giugno 2026.
"Un'altra grande promessa mantenuta" scrive su Facebook il presidente della Liguria, Giovanni Toti.. "Genova diventerà Centro europeo di ricerca sulla salute e il ponente genovese avrà un ospedale di assoluta eccellenza. Il tutto valorizzando la nostra Università, l'Irccs San Martino e l'Istituto italiano di tecnologia. Uno straordinario risultato per la Liguria, tra le prime 6 regioni in Italia a firmare oggi il Protocollo d'intesa a Chigi con il premier Draghi per l'avvio del nostro progetto bandiera del Pnrr, grazie ai 405 milioni di euro di investimenti complessivi che abbiamo ottenuto. Una eccellenza ligure, fatta da liguri per il Paese".
( red / 08.06.22 )
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Intesa Stato-Regioni: 2 milioni per 16 siti italiani nella lista patrimonio mondiale Unesco

(Regioni.it 4311 - 08/06/2022) L'Italia detiene il maggior numero di siti inclusi nella lista Unesco dei patrimoni dell'umanità. Sono 58 e di questi 5 sono siti naturali (Isole Eolie, Monte San Giorgio, Dolomiti, Monte Etna, Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa) mentre dei restanti 53, 8 sono paesaggi culturali: Costiera Amalfitana, Portovenere, Cinque Terre e Isole (Palmaria, Tino e Tinetto), Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula, Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, Val d’Orcia, Ville e giardini medicei in Toscana, Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato, Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.
Oggi in Conferenza Stato-Regioni è stata sancita l'intesa sul Decreto ministeriale che finanzia 16 interventi a favoire di siti italiani iscritti nella "Lista del patrimonio mondiale dell'Unesco" per un ammontare complessivo di oltre 2 milioni di euro.
Oggi in Conferenza Stato-Regioni è stata sancita l'intesa sul Decreto ministeriale che finanzia 16 interventi a favoire di siti italiani iscritti nella "Lista del patrimonio mondiale dell'Unesco" per un ammontare complessivo di oltre 2 milioni di euro.
( red / 08.06.22 )

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
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