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Regioni.it

n. 4322 - lunedì 27 giugno 2022

Sommario
- Siccità: Curcio su stato di emergenza, con le Regioni stiamo definendo criteri e misure
- Programma nazionale gestione rifiuti (milestone Pnrr): le osservazioni per l'intesa sul Decreto
- Terzo settore: chieste modifiche per iscrizione enti a Registro unico nazionale (RUNTS)
- Delega al Governo in materia di contratti pubblici: la legge in Gazzetta Ufficiale
- Conferenza Unificata e Conferenza Stato-Regioni: il calendario delle sedute ordinarie Luglio 2022- Gennaio 2023
- Governance economica europea, Raccomandazioni 2022, REPowerEU e ruolo PNRR: il seminario Cinsedo del 20 giugno

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Siccità: Curcio su stato di emergenza, con le Regioni stiamo definendo criteri e misure

Le dichiarazioni dei Presidenti Fedriga, Fontana e Cirio

(Regioni.it 4322 - 27/06/2022) "Per dichiarare lo stato di emergenza è importante capire quali misure adottare per mitigare l'emergenza stessa. I criteri li stiamo definendo con le regioni e soprattutto le misure. Penso nelle prossime giornate, al massimo prossime due settimane avremo chiare le misure e potremo fare la dichiarazione dello stato di emergenza". Lo ha detto il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, a Sky Tg24. "La dichiarazione dello stato di emergenza è un atto del governo formale, non è che di per sé risolva il problema soprattutto in un'emergenza così particolare di mancanza d'acqua".. "L'importante della dichiarazione dello stato di emergenza è capire quali misure si possono mettere in campo per mitigare questa problematica. - ha aggiunto Curcio - Stiamo ragionando proprio da un paio di settimane con le Regioni non tanto sul fatto se dichiararlo o meno, possiamo dichiararlo anche domani, ma non cambia nulla. Quello che dobbiamo fare è dichiararlo una volta che abbiamo chiare quali sono le misure che si possono o si vogliono mettere in campo per mitigare questo problema. I criteri li stiamo definendo con le regioni e soprattutto le misure - ha precisato ancora Curcio - capire se è un problema di idropotabile, se è un problema di bilanciamento di risorse idriche, e penso che nelle prossime due settimane, noi avremo chiaro quelle che saranno le misure quindi potremo fare le dichiarazioni di stato di emergenza. E' necessaria poi la differenza tra stato di calamità e stato di emergenza - ha concluso Curcio - calamità riguarda principalmente l'agricoltura, la produzione agricola e prevede un indennizzo, mentre lo stato di emergenza è un qualcosa di più complesso perché prevede misure differenziate, requisiti da avere, una sorte di asticella tecnica. Io continuo a dire - sottolinea Curcio - che su temi così diversificati come quello dell'acqua, ci sono troppi attori attorno al tavolo: regioni, bacini distrettuali ministeri, le gestioni degli acquedotti. Bisogna potenziare la capacità di un dialogo nazionale che poi arrivi fino al territorio"e   "Probabilmente questa frammentazione di competenze non ha aiutato e non aiuta. Perché ognuno guarda un pezzo e manca una visione generale anche per ottimizzare le risorse europee che stanno arrivando", ha concluso Curcio.
Come Regioni "abbiamo già parlato con il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. Penso che fra qualche giorno o settimana verrà proclamato lo stato di emergenza, se la situazione continua in questo modo. C'è un rapporto costante dal punto di vista di un monitoraggio attento e tecnico". Lo ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, parlando delle problematiche legate alla siccità in Italia.  "Io sono molto preoccupato - ha aggiunto - penso che non abbiamo mai visto una situazione del genere in Friuli Venezia Giulia. L'ordinanza che ho fatto" nei giorni scorsi "va in quella direzione: mi auguro di poterla superare presto perché le condizioni meteo lo permetteranno, però a oggi non vediamo, perlomeno per i prossimi giorni, un miglioramento". "Ho visto qualche polemica anche sulle fontane e i pozzi artesiani - ha precisato - in realtà questa ordinanza è fatta per tutelare i pozzi artesiani. Se continua così a inizio autunno, quando è il momento di minor flusso d'acqua dei pozzi artesiani, rischiamo che questi, che servono l'acqua potabile in molte abitazioni e utenze, non esistano più. Quindi noi vogliamo tutelarli. Chi dice il contrario sull'ordinanza dice una menzogna" Rispondendo a una domanda dei cronisti sull'ipotesi di chiudere le fontane nelle località balneari, Fedriga ha puntualizzato che "al momento le misure pensate sono quelle contenute nell'ordinanza; dobbiamo ragionare rispetto a come evolverà la situazione" e sulle analisi svolte da un team tecnico.
"Sull'acqua credo che qualche piccolo razionamento sia già in essere. Una crisi idrica di questo tipo non si è mai verificata nella storia della Lombardia". Così il presidente lombardo Attilio Fontana durante l'evento 'Direzione Nord' in corso al Palazzo delle Stelline di Milano.  "La nostra acqua arriva dal 90% da bacini idrici nostri, destinati all'idroelettrico. Abbiamo già raggiunto un accordo con tutte le società che li gestiscono e abbiamo fatto richiesta alla Svizzera per quanto riguarda i bacini idroelettrici che scendono da lì": ha spiegato ancora il presidente lombardo. 
Torna a sollecitare l'esecutivo il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, "E' necessario che il governo dichiari lo stato di emergenza". un intervento che - aggiunge Cirio  - consente di attivare da una parte le risorse che servono per compensare i danni all'agricoltura che purtroppo già ci sono e dall'altro semplificare le procedure burocratiche necessarie per interventi tampone, come la creazione di vasche e micro invasi per dare un po' di fiato all'emergenza siccità".



( red / 27.06.22 )
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