Header
Header
Header
         

Regioni.it

n. 4337 - martedì 19 luglio 2022

Sommario
- Fondi Ue: al via accordo di partenariato 2021-2027
- Armao: bene accordo di partenariato, oltre 75 mld all’Italia, ora attivare anche risorse nazionali FSC
- 30 anni fa la strage di via d'Amelio
- Transizione digitale: al Tecnopolo di Bologna il Centro nazionale di supercalcolo
- Cirio su fauna selvatica: come Conferenza delle Regioni abbiamo chiesto a gran voce al Governo una presa di posizione
- Presentato a Roma il “Calendario comparato Ebraico Cristiano Islamico”

+T -T
Fondi Ue: al via accordo di partenariato 2021-2027

(Regioni.it 4337 - 19/07/2022) L’Italia potrà contare nel ciclo 2021-2027 su un totale di 75,315 miliardi di euro di Fondi strutturali e di investimento, tra risorse europee e cofinanziamento nazionale. In particolare, le risorse in arrivo da Bruxelles saranno pari a 43,127 miliardi di euro, comprensive di quelle destinate al Fondo per la Transizione Giusta (Just Transition Fund - JTF) e alla Cooperazione Territoriale Europea (CTE). Rispetto alla programmazione 2014-2020, le risorse a disposizione crescono di circa 10 miliardi, raggiungendo l'importo più consistente nel confronto con i cicli precedenti.
Alle regioni meridionali andranno 47,962 miliardi di euro.
Il nuovo ciclo vedrà alcune modifiche nella classificazione delle singole regioni. Infatti, sono considerate "in transizione" non solo l’Abruzzo, che si conferma in questa categoria, ma anche Umbria e Marche (precedentemente tra quelle "più sviluppate"). Le regioni "meno sviluppate" sono quelle rimanenti del Mezzogiorno (Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna), mentre le "più sviluppate" comprendono quelle del Centro-Nord, con l’esclusione di Umbria e Marche.
Se si esclude la quota riservata alla CTE, le risorse europee e nazionali dei Fondi strutturali si distribuiscono come segue tra le tre aree:
- regioni più sviluppate: 23,882 miliardi di euro;
- regioni in transizione: 3,612 miliardi di euro;
- regioni meno sviluppate: 46,575 miliardi di euro.
La strategia e le priorità che ciascuno Stato individua per l’impiego dei Fondi strutturali e di investimento europei sono definite all’interno dell’Accordo di Partenariato, stipulato tra lo stesso Stato membro e la Commissione UE.
Il percorso per la definizione dell’Accordo di Partenariato italiano è stato avviato dal Dipartimento per le Politiche di Coesione nel marzo 2019 e ha visto il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, con la partecipazione di oltre 2.800 persone e l’invio di più di 280 contributi scritti. Il confronto informale con la Commissione europea è iniziato nel luglio 2020. Quest’ultima ha approvato successivamente i Regolamenti dei Fondi strutturali, pubblicati il 30 giugno 2021 nella Gazzetta Ufficiale dell’UE.
Il 22 dicembre 2021, il CIPESS ha approvato la proposta italiana di Accordo di Partenariato, sulla base della quale è iniziato il negoziato formale con la Commissione, che ha portato alla definizione del testo dell’Accordo di Partenariato notificato a Bruxelles il 10 giugno 2022.
L’Accordo di Partenariato italiano prevede l’istituzione di dieci Programmi Nazionali (PN), in linea con l’invito giunto dalla Commissione di ridurne il numero rispetto al ciclo precedente. Tra questi, rappresentano novità importanti il nuovo Programma dedicato alla salute nelle regioni meno sviluppate e il potenziamento di quello rivolto alle città metropolitane, che si estende anche alle città medie del Sud. A questi, si aggiunge il Programma collegato al Fondo per la Transizione Giusta, introdotto per la prima volta a livello europeo nel ciclo 2021-2027.
L’elenco dei PN proposti è quindi il seguente:
Scuola e competenze; Ricerca, innovazione e competitività per la transizione verde e digitale; Sicurezza per la legalità; Equità nella salute; Inclusione e lotta alla povertà; Giovani, donne e lavoro; Metro plus e città medie del Sud; Cultura; Capacità per la coesione; Just Transition Fund.

Ai Programmi Nazionali sono riservati 25,575 miliardi di euro tra finanziamento europeo e cofinanziamento nazionale. Una quota più ampia di risorse, pari a 48,492 miliardi di euro, andrà invece a finanziare i Programmi Regionali, che saranno promossi da tutte le Regioni e le Province Autonome.
"L'accordo di partenariato è la cornice di riferimento, con cinque obiettivi strategici e la programmazione finanziaria. È un atto che orienterà enormi investimenti. Si tratta di oltre 75 miliardi di euro di fondi strutturali e di investimento, tra risorse europee e cofinanziamento nazionale". Lo ha sottolineato la ministra per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna in occasione della firma dell'Accordo di Partenariato per la programmazione dei fondi europei di coesione 2021-2027 con la commissaria europea per la Coesione Elisa Ferreira a Palazzo Chigi.
"Le risorse in arrivo da Bruxelles - ha ricordato la ministra - saranno di 43,127 miliardi, che comprendono quelle del Fondo per la transizione giusta (Jtf) e quelle della Cooperazione territoriale europea (Cte), di cui 31,7 andranno al Mezzogiorno. A queste vanno aggiunte le risorse nazionali di oltre 32 miliardi di euro, anche queste aumentate di circa il 6%. Escludendo la quota riservata alla Cte, alle regioni più sviluppate andranno 23,882 miliardi, a quelle in transizione 3,612 miliardi e a quelle meno sviluppate 46,575 miliardi. Sono fondi complementari a quelli del Pnrr e del Fondo nazionale di coesione''. Come si legge nella relazione dell'Accordo, si tratta della maggiore dotazione finanziaria per i fondi strutturali mai ricevuta dall'Europa, con circa 10 miliardi in più rispetto alla programmazione precedente.
''Una delle novità più importanti - aggiunge la ministra - è certamente il Programma nazionale per la salute, con una dotazione di 625 milioni di euro per le regioni meridionali. Da segnalare anche il potenziamento del programma dedicato alle città metropolitane, che si estende anche alle città di medie dimensioni del Mezzogiorno, con una dotazione complessiva di 3 miliardi di euro". "A ciò si aggiunge il Fondo per la transizione giusta, che si concentrerà in due aree del Mezzogiorno: Taranto e Sulcis Iglesiente. Tra le novità anche gli interventi a supporto delle amministrazioni locali, soprattutto nelle aree più fragili. Affidiamo all'Agenzia per la coesione territoriali poteri di supporto per gli enti locali che dovessero risultare inadempienti, estendendo dunque il metodo Pnrr anche ai fondi di coesione''.

Dal sito del Ministro per il Sud
>> La presentazione dell'Accordo di Partenariato 2021-2027 (.pdf). A cura dell'Ufficio per la Comunicazione istituzionale del Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche di Coesione.

Fondi strutturali europei 2021-2027
Il ciclo di programmazione 2021-2027 in Italia
La strategia e gli obiettivi
Obiettivo 1 - Un'Europa più intelligente
Obiettivo 2 - Un'Europa più verde
Obiettivo 3 - Un'Europa più connessa
Obiettivo 4 - Un'Europa più sociale e inclusiva
Obiettivo 5 - Un'Europa più vicina ai cittadini
Il Fondo per la Transizione Giusta (JTF)
La complementarietà con il PNRR
Il rafforzamento delle amministrazioni
Le dotazioni finanziarie
Programmi Interreg

( red / 19.07.22 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
via Parigi, 11 - 00185 - Roma
Progetto grafico: Stefano Mirabelli, Giuseppe Schifini
Registrazione r.s. Tribunale Roma n. 106, 17/03/03

Conferenza Stato-Regioni
Conferenza Stato-Regioni

Conferenza delle Regioni e Province autonome
Conferenza delle Regioni

Conferenza Unificata (Stato-Regioni-Enti locali)
Conferenza Unificata



Go To Top