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Regioni.it

n. 4406 - giovedì 17 novembre 2022

Sommario
- Fedriga: confronto costruttivo con Calderoli
- Bonaccini: nessuno è contro l'Autonomia
- Autonomia: buon inizio lavoro, Giani, Toti, Zaia
- Emiliano: Autonomia, vanno individuati i Lep
- Autonomia: discussione aperta senza pregiudizi
- L'Italia delle Regioni

+T -T
Autonomia: discussione aperta senza pregiudizi

(Regioni.it 4406 - 17/11/2022) "Favorevoli all'esaltazione dei modelli autonomistici e a una riorganizzazione delle funzioni legislative e amministrative tra Stato e Regioni", dichiara il vicepresidente della Regione siciliana e assessore all'Agricoltura, Luca Sammartino, che ha partecipato all'incontro della Conferenza delle Regioni con il ministro degli Affari regionali e dell'autonomia Roberto Calderoli.
Mentre il presidente della regione Basilicata, Vito Bardi, dopo l’incontro della Conferenza delle Regioni con il ministro Calderoli sull’autonomia differenziata, ricorda che su  questi temi “in 20 anni non si è mai intervenuto, pur potendolo fare. E poi c'è il tema dei Lep, che sono una precondizione rispetto a ogni prospettiva futura. Ovviamente come Regione Basilicata siamo molto interessati al tema dell'energia, anche considerando che in questi decenni poco è rimasto sul territorio e il primo segnale concreto verso i cittadini lo abbiamo fatto noi con il bonus gas e il bando per i non metanizzati, grazie alle risorse rinvenienti dalle compensazioni ambientali. Una maggiore autonomia in tale ambito potrebbe essere un'opportunità e ci darebbe la possibilità di aiutare in maniera strutturale il tessuto produttivo lucano”.
Anche il presidente della regione Calabria, Vincenzo Occhiuto, evidenzia di non avere “alcun pregiudizio ideologico nei confronti dell'autonomia differenziata. La mia regione, ad esempio, produce molta più energia di quella che consuma ma i miei cittadini pagano le bollette come quelli del Veneto. Ci sono materie che possono essere oggetto di autonomia differenziata e creare potenzialmente ricchezza anche nelle regioni del Sud".
Per Occhiuto però “è utile che si definiscano i livelli essenziali delle prestazioni e quindi i diritti che vanno riconosciuti in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. Così come è utile che si archivi l'ingiusto criterio della spesa storica per finanziare questi diritti, ma che si faccia funzionare la perequazione".
“Per questo – rileva Occhiuto - noi siamo disponibili a realizzare una legge che dia attuazione agli articoli 116, 117 e 119 della Costituzione, ma non vogliamo nessuna fuga in avanti soltanto per una parte della legge, vale a dire per quella che riguarda l'autonomia differenziata, perché riteniamo che nella Costituzione tutto va tenuto insieme, anche quando si tratta di attuarla".
Di parere contrario è il vicepresidente della regione Campania, Fulvio Bonavitacola, evidenzia di aver conferemato le posizioni del presidente De Luca, “con la richiesta di ritiro della bozza di legge quadro sull'autonomia differenziata circolata in questi giorni su iniziativa del ministro Calderoli. Si tratta di un testo non emendabile perché errato nell'impostazione di fondo".
"E' contrario - spiega Bonavitacola - alla disciplina costituzionale ipotizzare forme di autonomia differenziata senza avere prima definito i livelli essenziali dei diritti che devono essere garantiti in modo uniforme ai cittadini in tutto il territorio nazionale. E' inaccettabile che dopo 21 anni dalla riforma del titolo V questa chiara previsione contenuta nell'art. 117 della Costituzione non trovi attuazione. Il percorso ipotizzato dal ministro Calderoli e' sbagliato a partire da questa scelta: autonomia differenziata anche senza la previa definizione dei Lep.
In questo modo si accentua il divario fra le diverse aree del Paese, invece di accorciarlo come e' assolutamente necessario nell'interesse di tutto il Paese. Inaccettabile nella bozza Calderoli è anche lo svuotamento delle prerogative spettanti al Parlamento, ridotto a mero ratificatore delle intese tra Stato e singole regioni, nonché di quelle spettanti alla stessa Conferenza delle Regioni".
"Il percorso costituzionale - osserva ancora Bonavitacola - ad avviso della Regione Campania, è molto chiaro e conseguente: individuazione dei diritti fondamentali (Lep), definizione dei relativi fabbisogni e costi standard, valutazione dell'attuale riparto della spesa storica per comprendere i correttivi necessari al fine di allineare progressivamente le diverse situazioni territoriali . Solo dopo questa radiografia - che è una necessaria operazione-verità - si può aprire il confronto su forme più spinte di autonomia delle competenze regionali rispetto alla disciplina attuale. Abbiamo registrato con piacere che sono state espresse da diverse Regioni posizioni molto in sintonia con le nostre, indipendentemente dall'orientamento politico e dalla collocazione geografica delle singole Regioni".

 

 

 

 



( gs / 17.11.22 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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