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Regioni.it

n. 4460 - venerdì 17 febbraio 2023

Sommario
- Internazionalizzazione: condividere strategie
- Governo vara misure su PNRR e Superbonus
- Edilizia: revisione Superbonus e soluzione crediti
- Accorpamento scuole: continuano ricorsi alla Consulta
- Schillaci su politiche sanitarie
- Confronto costante con rappresentanze sociali

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Governo vara misure su PNRR e Superbonus

(Regioni.it 4460 - 17/02/2023) Il Consiglio dei Ministri del 16 febbraio ha esaminato una serie di provvedimenti, tra questi la Relazione sull’attuazione della politica di coesione europea e nazionale in Italia e le Disposizioni urgenti per l’attuazione del PNRR.
E’ stato approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC), nonché per l’attuazione delle politiche di coesione e della politica agricola comune.
Il provvedimento riguarda la revisione del sistema della governance del PNRR, il rafforzamento della capacità amministrativa dei soggetti chiamati ad attuare gli interventi previsti dal PNRR e dal PNC, accelerazione e semplificazione delle procedure PNRR in vari settori, l’attuazione delle politiche di coesione, di politica agricola comune e di politica giovanile.
Si rafforzano i poteri sostitutivi in caso di mancato rispetto da parte delle Regioni degli impegni finalizzati all’attuazione del PNRR: si dimezzano i termini per provvedere in caso di inerzia da parte del soggetto attuatore; si prevede la possibilità che il commissario possa svolgere una pluralità di atti e/o interventi (e non solo un singolo atto) e provvedere all’esecuzione dei progetti PNRR o PNC, assicurando il coordinamento operativo delle varie amministrazioni e soggetti coinvolti.
Si prevedono anche disposizioni per l’accelerazione e lo snellimento di procedure in materia di appalti pubblici e grandi opere: estensione a tutti gli appalti PNRR e PNC, comprese le infrastrutture connesse, delle procedure “supersemplificate” già previste per l’edilizia penitenziaria, ferroviaria e giudiziaria, in materia di conferenza dei servizi, VIA e acquisizione degli assensi dei Beni Culturali; inoltre si dimezzano i termini per l’esproprio e quelli per l’espressione del parere da parte della Conferenza unificata per le opere PNRR e si ampliano le funzioni del Comitato speciale istituito presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici.
Per la scuola s’interviene sull’edilizia scolastica prevedendo che gli enti locali interessati agli interventi previsti dal PNRR possano utilizzare le economie di gara derivanti dai ribassi d’asta e che i soggetti attuatori possano procedere all’affidamento diretto per servizi e forniture (anche di ingegneria e architettura) entro un determinato importo (inferiore a euro 215.000,00); si accelerano le procedure per le scuole “innovative” (previste da progettualità PNRR) affidando ai vincitori del concorso di progettazione la direzione dei lavori con procedura negoziata.
Si potenziano le politiche di coesione e la politica agricola comune, con l’internalizzazione presso il Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell’Agenzia per la coesione territoriale.
Si costituisce presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste l’Autorità di gestione nazionale del piano strategico della PAC 2023-2027, con conseguenti disposizioni organizzative anche relative all’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA).
Si istituisce, infine, l’Agenzia italiana per la gioventù, ente pubblico non economico dotato di personalità giuridica, la quale subentra a tutti gli effetti nelle funzioni attualmente svolte dall’Agenzia nazionale per i giovani.
Per quanto riguarda la revisione del Superbonus edilizia è stato approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di cessione di crediti d’imposta relativi agli incentivi fiscali.
Il testo interviene, in particolare, per modificare la disciplina riguardante la cessione dei crediti d’imposta relativi a spese per gli interventi in materia di recupero patrimonio edilizio, efficienza energetica e “superbonus 110%”, misure antisismiche, facciate, impianti fotovoltaici, colonnine di ricarica e barriere architettoniche.
L’oggetto dell’intervento non è il bonus, bensì la cessione del relativo credito, che ha potenzialità negative sull’incremento del debito pubblico.
Dall’entrata in vigore del decreto, con l’eccezione di specifiche deroghe per le operazioni già in corso, non sarà più possibile per i soggetti che effettuano tali spese optare per il cosiddetto “sconto in fattura” né per la cessione del credito d’imposta. Inoltre, non sarà più consentita la prima cessione dei crediti d’imposta relativi a specifiche categorie di spese; resta invece inalterata la possibilità della detrazione degli importi corrispondenti.
Si abrogano le norme che prevedevano la possibilità di cedere i crediti.
Inoltre è stato approvato in esame preliminare un “Regolamento recante approvazione delle modifiche allo Statuto dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (decreto del Presidente della Repubblica – esame preliminare)”.
"Sono preoccupato perché si immagina di gestire il Pnrr con una spinta alla centralizzazione che diventa preoccupante e illusoria. - dichiara il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca - Circola l'idea di concentrare nel Tar Lazio il contenzioso legato al Pnrr. Sarebbe un disastro. Quando saremo compulsati come Conferenza delle Regioni esprimeremo parere fortemente contrario, se questa idea dovesse essere presentata. E' qualcosa di incredibile".
"In occasione del varo del Pnrr - aggiunge De Luca - si sta comprendendo l'essenzialità della pubblica amministrazione anche per il rilancio di un sistema economico. Ancora non lo si è compreso fino in fondo. Noi parliamo di quasi 200 miliardi di euro ma non diciamo mai che il 62% di queste risorse sono debito per l'Italia. Nel passato abbiamo verificato che non sono bastate le risorse finanziarie, c'è un'altra strettoia per l'Italia. anche con una previsione economica migliore rispetto a quello che potevamo temere. Ricordiamo che nell'ultimo ventennio l'Italia è passata in ambito europeo dal 18% di Pil al 14%. Siamo obbligati a correre per bloccare questa tendenza al declino".
Il Consiglio dei ministri ha infine esaminato anche alcune leggi delle regioni e delle province autonome e ha quindi deliberato di impugnare la legge della Regione Veneto n. 30 del 23/12/2022, “Legge di stabilità regionale 2023”, in quanto talune disposizioni si pongono in contrasto con la normativa statale in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici, violando l’articolo 117, comma 2, lett. e) della Costituzione, nonché l’articolo 81, relativamente alla copertura finanziaria.
Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha deliberato di non impugnare:
la legge della Regione Trentino Alto Adige n. 7 del 19/12/2022 “Legge regionale collegata alla legge regionale di stabilità 2023”;
la legge della Regione Trentino Alto Adige n. 8 del 19/12/2022 “Legge regionale di stabilità 2023”;
la legge della Regione Trentino Alto Adige n. 9 del 19/12/2022 “Bilancio di previsione della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol per gli esercizi finanziari 2023-2025”;
la legge della Regione Lombardia n. 30 del 20/12/2022 “Modifiche alla legge regionale 24 giugno 2015, n. 17 (Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto della criminalità organizzata e per la promozione della cultura della legalità)”;
la legge della Provincia autonoma di Bolzano n. 15 del 22/12/2022 “Modifiche alla legge provinciale 17 dicembre 1998, n. 13, “Ordinamento dell’edilizia abitativa agevolata””;
la legge della Regione Calabria n. 48 del 23/12/2022 “Rendiconto generale e rendiconto consolidato relativi all’esercizio finanziario 2021”;
la legge della Regione Calabria n. 54 del 23/12/2022 “Modifiche all’articolo 1 della legge regionale 7 luglio 2021, n. 24 (misure di impulso allo sviluppo dell’industrializzazione e dell’insediamento di attività produttive)”;
la legge della Regione Veneto n. 31 del 23/12/2022 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2023”;
la legge della Regione Veneto n. 32 del 23/12/2022 “Bilancio di previsione 2023-2025”;
la legge della Regione Abruzzo n. 36 del 27/12/2022 “Ordinamento del Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo in versione Telematica - BURAT”;
la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 23 del 28/12/2022 “Bilancio di previsione per gli anni 2023-2025”;
la legge della Regione Umbria n. 17 del 21/12/2022 “Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2023-2025 della Regione Umbria (Legge di stabilità regionale 2023)”;
la legge della Regione Umbria n. 18 del 21/12/2022 “Bilancio di previsione della Regione Umbria 2023-2025”;
la legge della Regione Basilicata n. 42 del 29/12/2022 “Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2019 dell’Agenzia Regionale Lavoro e Apprendimento Basilicata - ARLAB”;
la legge della Regione Basilicata n. 43 del 29/12/2022 “Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2020 dell’Agenzia Regionale Lavoro e Apprendimento Basilicata - ARLAB”;
la legge della Regione Basilicata n. 44 del 29/12/2022 “Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2021 dell’Agenzia Regionale Lavoro e Apprendimento Basilicata - ARLAB”;
la legge della Regione Basilicata n. 45 del 29/12/2022 “Autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio della Regione Basilicata e dei suoi organismi ed enti strumentali, per l’esercizio finanziario 2023”;
la legge della Regione Campania n. 17 del 29/12/2022 “Rendiconto generale della Regione Campania per l’esercizio finanziario 2021”;
la legge della Regione Lombardia n. 32 del 28/12/2022 “Promozione e valorizzazione della filiera agroalimentare brassicola regionale”;
la legge della Regione Sardegna n. 23 del 23/12/2022 “Rendiconto generale della Regione Sardegna per l’esercizio finanziario 2021 e Rendiconto consolidato della Regione Sardegna per l’esercizio finanziario 2021”.


( gs / 17.02.23 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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