Sommario3
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PNRR: criticità perché non coinvolti i territori
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(Regioni.it 4487 - 29/03/2023) “In tempi non sospetti ho sottolineato le criticità del Pnrr perché non erano coinvolti i territori”, afferma il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga in merito ai ritardi nella realizzazione di tanti progetti.
“Credo che alcune progettualità debbano essere riviste e spero che anche la Commissione europea da questo punto di vista sia disponibile a un confronto costruttivo, perché il Pnrr non può diventare l'ideologia del Pnrr".
"Se c'è qualcosa da modificare, la si modifichi - prosegue il presidente della regione Friuli Venezia Giulia - perché il nostro scopo è dare risposte alle esigenze delle nostre comunità. Il Pnrr serve per dare risposte ai cittadini. Il problema non sono i tempi ma che cosa si fa con i soldi. Alcune scelte fatte dal Governo Conte 2 sono oggettivamente molto particolari. Scelte che non vedo fatte per lo sviluppo complessivo del Paese”
Il ministro Fitto interviene sulla questione di rinegoziare gli accordi di partenariato sui fondi di Coesione: "Questo lo vedremo. Noi valuteremo assieme il Pnrr e, in modo logico e coordinato, anche la parte relativa alla Coesione perché potremmo immaginare un coordinamento unico per il Pnrr scade a giugno 2026, la Coesione nel 2029 e il Fondo di sviluppo e Coesione, essendo nazionale, non ha scadenza".
Il ministro per gli Affari Ue, la Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto poi aggiunge: "Articolare questi tre fondi in modo coordinato credo sia la situazione più logica a cui stiamo lavorando"
"Finiamola di discutere filosoficamente del Pnrr – sostiene il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti - c'è un solo modo per mettere a terra quei finanziamenti: chiamare le Regioni e chiedere chi ha progetti pronti da finanziare. Se poi non sono esattamente quelli che avremmo voluto finanziare, pazienza. Costruiamo comunque un Paese migliore".
Il ministro per gli Affari Ue, la Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto poi aggiunge: "Articolare questi tre fondi in modo coordinato credo sia la situazione più logica a cui stiamo lavorando"
"Finiamola di discutere filosoficamente del Pnrr – sostiene il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti - c'è un solo modo per mettere a terra quei finanziamenti: chiamare le Regioni e chiedere chi ha progetti pronti da finanziare. Se poi non sono esattamente quelli che avremmo voluto finanziare, pazienza. Costruiamo comunque un Paese migliore".
"Per fare i lavori in fretta bisogna dare i soldi a chi è pronto con i progetti per aprire subito i cantieri: sto per firmare una lettera indirizzata al ministro Fitto in cui la Liguria chiede almeno 250 milioni tra depurazione, ciclo delle acque, difesa del suolo, lavori utili a rendere più sicuro il territorio e cantierabili domani con progetti esecutivi pronti. Se a questo aggiungiamo la chiusura del ciclo dei rifiuti e il finanziamento dell'impianto 'waste to chemical', per almeno altri 250 milioni, significa che la Liguria è pronta, oltre ai miliardi di opere che sono già cantierate o lo saranno nei prossimi mesi, a prendersi in carico almeno altri 500 milioni di interventi".
( gs / 29.03.23 )
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Marche e Abruzzo: sinergie su diverse opere
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(Regioni.it 4487 - 29/03/2023) Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, nel sottolineare le capacità di sinergie con la regione Abruzzo, rileva che “non possiamo vivere a compartimenti stagni ed è giusto che le regioni e i territori dialoghino come stanno facendo Marche e Abruzzo per cercare dci crescere. Le nostre piccole dimensioni possono essere un limite che possono essere superate stringendo rapporti e lavorare insieme".
Marche a Abruzzo sono impegnate su più fronti: "Lavoriamo insieme sull'A14, sulla statale Adriatica sul sistema autorità portuale e il turismo, le università che dialogano. I confini - aggiunge Acquaroli - sono ormai solo istituzionali; con il presidente Marsilio ci sentiamo quasi quotidianamente per mettere in campo una strategia collettiva".
Nel presentare il progetto del ponte ciclopedonale sul fiume Tronto fra Martinsicuro (Teramo) e San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) si rileva che "l'opera è importante non solo a fini turistici, ma anche per il congiungimento di due territori, per incrementare le rispettive competitività, per i servizi che ne possono derivare”.
E il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio spiega: "Attendevamo che la Regione Marche completasse la progettazione per poter andare avanti. Nessuno ha mai messo in discussione la realizzazione del ponte e ciò non è mai stato in pericolo. Il lavoro è sempre andato avanti, i fondi ci sono: la Regione Abruzzo - spiega Marsilio - ha fatto solo un passaggio contabile e amministrativo alla fine dello scorso anno, perché l'iniziale cronoprogramma prevedeva la possibilità di raggiungere la gara e le obbligazione giuridicamente vincolanti entro il 3 dicembre. Poi l'incremento prezzi e gli adeguamenti progettuali hanno portato la Regione Marche a modificare il cronoprogramma, ma sempre in accordo con noi.
Il finanziamento per la parte abruzzese che aveva un termine perentorio al 31 dicembre lo abbiamo semplicemente spostato per il Giro d'Italia: la fonte di finanziamento per il ponte adesso avviene attraverso i fondi destinati all'Abruzzo per il completamento della ciclovia adriatica nazionale di cui il ponte sul Tronto è uno dei momenti più rilevanti".
Il finanziamento per la parte abruzzese che aveva un termine perentorio al 31 dicembre lo abbiamo semplicemente spostato per il Giro d'Italia: la fonte di finanziamento per il ponte adesso avviene attraverso i fondi destinati all'Abruzzo per il completamento della ciclovia adriatica nazionale di cui il ponte sul Tronto è uno dei momenti più rilevanti".
( gs / 29.03.23 )
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Puglia: Emiliano, sanità con sempre meno soldi
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(Regioni.it 4487 - 29/03/2023) Il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, interviene sui conti del sistema sanitario nazionale, evidenziando la necessità dell’aumento del fondo nazionale e quindi lo storico sottodimensionamento regionale.
"La Puglia, a differenza di altre regioni italiane, riceve dal Fondo Sanitario Nazionale circa 800 milioni in meno di quelli che riceve, per esempio, l'Emilia Romagna, a parità di abitanti. È un problema di spesa storica, è stato sempre così. Provate a immaginare cosa sarebbe potuto accadere se la Puglia avesse avuto sempre gli stessi soldi per abitante, come altre regioni. In questo periodo, a causa di oggettive difficoltà finanziarie del Governo, l'aumento del finanziamento del Fondo Sanitario Nazionale non copre neanche l'inflazione, l'aumento dei costi di energia e dei contratti di lavoro che il Governo stesso ha stipulato. È come se, rispetto all'anno scorso o due anni fa, noi lavorassimo con un taglio profondo del finanziamento del Fondo Sanitario Nazionale. Questa situazione ci crea difficoltà enormi".
"Stiamo drenando dentro il sistema sanitario tutto il denaro possibile - aggiunge Emiliano - ma non è giusto sottrarre soldi ad altri impieghi per sostenere una sanità che dobbiamo finanziare in Puglia con meno soldi di quanti ne ricevano altre regioni. Con l'aggravante che se non dovessimo dare gli stessi buoni risultati ottenuti negli ultimi anni nei quali siamo cresciuti moltissimo, rischieremmo delle sanzioni disciplinari. Aggiungiamo che in Puglia siamo scesi sotto i 4 milioni di abitanti, e ci hanno tolto altri 100 milioni di euro".
"Tutto ciò – afferma Emiliano - sta sottoponendo il sistema ad uno stress non più accettabile. Ecco perché ho chiesto al Consiglio Regionale della Puglia una seduta monotematica sul finanziamento del Fondo Sanitario Nazionale e sui finanziamenti del Fondo Sociale di Coesione che servono alla Puglia per integrare il proprio bilancio e che sono obbligatoriamente previsti per il Mezzogiorno".
( gs / 29.03.23 )
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Vinitaly: Puglia vuole essere protagonista
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(Regioni.it 4487 - 29/03/2023) A Vinitaly la Puglia vuole essere protagonista della manifestazione internazionale dedicata al vino che si svolgerà a Verona dal 2 al 5 aprile. E’ il Salone internazionale dei vini e dei distillati, e la Puglia presenterà le sue 115 le aziende vitivinicole.
Tante le attività pianificate dalla regione per promuovere e valorizzare l'offerta vitivinicola del territorio.
Nell'area dell'Enoteca di Puglia, i visitatori saranno ospiti dei wine tasting e dei wine talk.
Conferenze e incontri nella sala dedicata, poi, daranno la possibilità di approfondire i temi più rilevanti per il settore, a partire dalla presentazione del "Distretto del Vino di Qualità" e del nuovo portale regionale dedicato all'Agroalimentare pugliese, in programma lunedì 2 aprile.
Spazio anche alle eccellenze enogastronomiche nell'area 'Show Cooking', dove i vini di Puglia saranno esaltati dai sapori della tradizione culinaria. Lunedì 3 aprile al via, per i produttori, gli incontri B2b con i buyer internazionali.
Due gli appuntamenti 'Fuori Salone': domenica 2 aprile, a Palazzo Museo Maffei; e il 4 aprile, al Crowne Plaza Verona Fiera. Coinvolti giornalisti, stakeholder e wine lover. Sempre il 4 aprile, nel pomeriggio, il vino pugliese sarà protagonista anche di una caccia al tesoro social alla ricerca dei vitigni autoctoni di Puglia tra le vie del centro di Verona.
Nell'area dell'Enoteca di Puglia, i visitatori saranno ospiti dei wine tasting e dei wine talk.
Conferenze e incontri nella sala dedicata, poi, daranno la possibilità di approfondire i temi più rilevanti per il settore, a partire dalla presentazione del "Distretto del Vino di Qualità" e del nuovo portale regionale dedicato all'Agroalimentare pugliese, in programma lunedì 2 aprile.
Spazio anche alle eccellenze enogastronomiche nell'area 'Show Cooking', dove i vini di Puglia saranno esaltati dai sapori della tradizione culinaria. Lunedì 3 aprile al via, per i produttori, gli incontri B2b con i buyer internazionali.
Due gli appuntamenti 'Fuori Salone': domenica 2 aprile, a Palazzo Museo Maffei; e il 4 aprile, al Crowne Plaza Verona Fiera. Coinvolti giornalisti, stakeholder e wine lover. Sempre il 4 aprile, nel pomeriggio, il vino pugliese sarà protagonista anche di una caccia al tesoro social alla ricerca dei vitigni autoctoni di Puglia tra le vie del centro di Verona.
( gs / 29.03.23 )
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Vinitaly: Lombardia, record export
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(Regioni.it 4487 - 29/03/2023) A Vinitaly il presidente della regione Lombardia, Attilio Fonatana, annuncia la presenza “all'insegna della qualità” e aggiunge che “anche quest'anno abbiamo avuto risultati ottimi nonostante le d ifficoltà dei nostri agricoltori per la siccità e l'aumento dei costi, ma confidiamo che questo trend continui all'insegna della grandissima qualità". Vinitaly 2023 è il Salone internazionale dei vini e distillati la cui 55^ edizione si svolgerà a Verona dal 2 al 5 aprile.
E Fontana commenta l’ipotesi Ue di bottiglie dei vini con le etichette sulla pericolosità dell'abuso di alcool: "stiamo affrontando momenti difficili causati da scelte poco opportune a livello europeo. Quello che sta succedendo con l'Irlanda è un pericolo da sminare affrontando in modo serio queste problematiche, noi siamo i più penalizzati. Abbiamo le produzioni di più alta qualità che il mondo ci invidia e questo tentativo di metterle in cattiva luce va a favore di quei Paesi che non riescono a competere con i nostri prodotti. Credo che l'Ue debba darsi una ridimensionata in questo genere di scelte".
Nuovo record storico per l'export dei i vini lombardi: volano all'estero e superano di slancio anche lo scoglio della Brexit. Il valore delle esportazioni raggiunge quota 320 milioni di euro e sale anche l'occupazione, con un +18% di addetti stabili negli ultimi 10 anni. Il vino lombardo cresce sui mercati internazionali, dove il valore delle vendite e' pressoche' raddoppiato negli ultimi 15 anni, arrivando a sfiorare quota 320 milioni di euro nel 2022, nuovo record storico. Consolida anche la propria presenza nel Regno Unito superando di slancio lo scoglio della Brexit, con un +29% sul mercato britannico proprio a cavallo dell'addio di Londra all'Unione Europea. E registra risultati molto positivi anche sul fronte dell'occupazione, grazie a una crescita degli addetti stabili del 17,6% negli ultimi 10 anni.
( gs / 29.03.23 )
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Liguria a Vinitaly: passione eroica
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(Regioni.it 4487 - 29/03/2023) A Vinitaly - dove si svolge la più importante manifestazione enologica dal 2 al 5 aprile a Verona - “anche quest'anno la Liguria è pronta a mostrare la dinamicità e qualità della sua produzione vitivinicola - dichiara il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti - Un settore, quello del vino, che in tutta Italia significa cultura, tradizione e sapienza, ma che in Liguria assume un valore ulteriore: quello dell'impegno e passione che servono per strappare alle montagne gli spazi dove coltivare e creare un prodotto eccellente, con una marcata identità. Un mondo, quello del vino, che porta con sé opportunità di sviluppo economico che coinvolgono molti settori, come dimostra il sempre maggior successo di enoturismo ed enogastronomia".
Lo stand della Liguria a Vinitaly, mostrerà immagini della vita quotidiana di chi si prende cura delle viti, nelle varie stagioni dell'anno, il tutto dominato dalla parola "Eroica": dal germogliamento alla cantina passando poi per la potatura verde e la sfogliatura, poi la vendemmia, la potatura e la legatura, il tutto immerso nel meraviglioso panorama ligure. Nella zona bancone della fiera a dominare sarà invece la parola "Passione", con schermi che mostreranno immagini di convivialità e condivisione.
"Liguria passione eroica", è lo slogan coniato per questa edizione, che vuole celebrare il lavoro svolto ogni giorno dai produttori in una terra non facile per la coltivazione. Una produzione contenuta, quella ligure, che può sfruttare poco meno di 1.700 ettari, ma di qualità, con otto doc e quattro igp. Dal Vermentino di Luni al Rossese di Dolceacqua, a Vinitaly saranno presenti 86 etichette di 40 aziende.
( red / 29.03.23 )

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
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Capo redattore: Giuseppe Schifini
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