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Regioni.it

n. 4582 - martedì 19 marzo 2024

Sommario
- Conferenza Regioni il 21 marzo
- Il 21 marzo Conferenza Unificata
- Conferenza Stato-Regioni il 21 marzo
- Didacta Italia: “La Scuola delle Regioni”
- Sardegna: Todde, domani proclamata Presidente
- Amministrazione straordinaria imprese a carattere strategico

Documento della Conferenza delle Regioni dell'8 febbraio

+T -T
Amministrazione straordinaria imprese a carattere strategico

(Regioni.it 4582 - 19/03/2024) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha espresso, in sede di Conferenza Unificata, parere favorevole, con alcune osservazioni, consegnate al Governo e contenute nel seguente documento riportato di seguito.
Il provvedimento ha l'obiettivo di accelerare e rendere più efficace la gestione delle grandi imprese in crisi, controllate dalle istituzioni statali.
Si introducono procedure per garantire la continuità produttiva e occupazionale degli stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale. In particolare, autorizza la prosecuzione della cassa integrazione straordinaria per il 2024, escludendo solo i lavoratori responsabili della sicurezza e manutenzione per assicurarne il funzionamento. Inoltre, per sostenere la continuità aziendale, può essere concesso un finanziamento di massimo 320 milioni di euro nel 2024, se le società coinvolte sono ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria.

POSIZIONE SULLA CONVERSIONE IN LEGGE DEL DECRETO-LEGGE 18 GENNAIO 2025, N. 4, RECANTE
“DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA DELLE IMPRESE DI CARATTERE STRATEGICO”
Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281
Punto 4) Odg Conferenza Unificata
 
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime parere favorevole con le seguenti proposte ed osservazioni:

Proposte emendative:

Proposta additiva

1.2.
All’articolo 1 (Disposizioni sull’amministrazione straordinaria delle società strategiche partecipate da amministrazioni pubbliche statali) è aggiunto il seguente comma:
“2. L'ammissione immediata alla procedura di amministrazione straordinaria di imprese che gestiscono uno o più stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale ai sensi dell'articolo 1 del decreto-legge 3 dicembre 2012, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 dicembre 2012, n. 231, avviene previa condivisione del piano industriale triennale comprendente tempi e costi del processo di de carbonizzazione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e con la Regione ove è localizzato l’impianto che, sentite le parti sociali, esprimono un parere obbligatorio e vincolante”.
IN ALTERNATIVA
“2. A seguito dell'ammissione immediata alla procedura di amministrazione straordinaria di imprese che gestiscono uno o più stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale ai sensi dell'articolo 1 del decreto-legge 3 dicembre 2012, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 dicembre 2012, n. 231, il commissario straordinario, entro sei mesi dal provvedimento di ammissione, comunica il piano industriale triennale comprendente tempi e costi del processo di de carbonizzazione al Ministero delle imprese e del Made in Italy ed alla Regione ove è localizzato l’impianto”.
Relazione illustrativa
L’emendamento in esame è finalizzato a consentire, prima dell’ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria, la condivisione del piano industriale triennale (comprendente anche tempi e costi del processo di de-carbonizzazione) sia con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, sia con la Regione ove è localizzato l’impianto.
Tali soggetti, sentite le parti sociali, esprimono quindi un parere obbligatorio e vincolante sul piano industriale triennale.
In alternativa a tale emendamento, si propone che la condivisione del piano industriale triennale con il Ministero delle imprese e del made in Italy e con la Regione ove è localizzato l’impianto avvenga da parte del commissario entro sei mesi dal provvedimento di ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria. In tal modo, non verrebbe neanche pregiudicata la tempistica molto stringente della procedura di ammissione “immediata” all’amministrazione straordinaria.
L’emendamento appare indispensabile poiché ad oggi, nonostante le richieste formulate da tutte le parti coinvolte, compresa la Regione Puglia, non è noto il piano industriale di Acciaierie d’Italia.
L’iniziativa legislativa di cui oggi si discute non può prescindere dalla definizione del piano industriale che contempli, non solo l’operatività e la sostenibilità economico-finanziaria dell’azienda, ma anche il piano concreto di decarbonizzazione, con indicazione dei tempi e delle fonti finanziarie necessarie.

Proposta additiva

2.1.
Al comma 1 dell’articolo 2 (Disposizioni in materia di utilizzo delle risorse di cui all’articolo 1 del decreto-legge 16 dicembre2019, n. 142) dopo le parole “nel limite massimo di 320 milioni di euro per l’anno 2024.” sono aggiunte le seguenti:
“Le risorse che precedono sono utilizzate prioritariamente per provvedere ai pagamenti dei fornitori e dei sub-fornitori delle società che gestiscono gli impianti anzidetti, che attendono i propri compensi da almeno trenta giorni. Qualora le risorse che precedono siano insufficienti alla soddisfazione integrale dei crediti di tali imprese, la Regione Puglia è autorizzata a destinare le risorse vincolate del risultato di amministrazione a tale finalità”.

Relazione illustrativa
L’emendamento prevede che i finanziamenti concedibili (nel limite di 320 milioni di euro per il 2024) all’amministrazione straordinaria delle società che gestiscono gli impianti siderurgici dell’Ex Ilva, siano utilizzati prioritariamente per provvedere ai pagamenti dei fornitori e dei sub- fornitori delle società che gestiscono gli impianti anzidetti, che attendono i propri compensi da almeno trenta giorni.
Qualora tali risorse siano insufficienti alla soddisfazione integrale dei crediti di tali imprese, la Regione Puglia è autorizzata a destinare le risorse vincolate del risultato di amministrazione a tale finalità.
La ratio dell’emendamento risiede nella necessità di mitigare gli effetti negativi sulle ragioni di credito delle imprese dell’indotto.
La Regione Puglia, nel rispetto del principio costituzionale di leale collaborazione fra le istituzione, in presenza di una norma statale che lo consenta, intende garantire il suo sostegno, destinando le risorse vincolate del risultato di amministrazione attivabili a sostegno delle imprese che vantano crediti con le modalità ed i limiti già adottati dallo Stato per quanto attiene l’utilizzo delle risorse vincolate alla copertura dei disavanzi sanitari (legge 29 dicembre 2022, n. 197, art. 1, comma 822; decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 27 aprile 2023, n. 149).
Quanto richiesto, peraltro, è subordinato all’applicazione di una deroga alle norme sugli Aiuti di Stato che consentano il sostegno al “circolante”, invece che, come avviene normalmente per gli investimenti. Tale deroga andrebbe richiesta dal Governo Italiano all’Unione Europea salvo che non sia in qualche modo estensibile quella attualmente prevista dal T.F. Ucraina.

Proposta additiva

2.1
All’articolo 2 (Disposizioni in materia di utilizzo delle risorse di cui all’articolo 1 del decreto- legge 16 dicembre2019, n. 142) dopo il comma 1è aggiunto il seguente:
“1-bis. In caso di ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria, il Commissario straordinario provvede alla costituzione di una nuova società, a partecipazione pubblica maggioritaria, nella quale confluiscono le società che gestiscono gli impianti anzidetti, al fine di completare il processo di decarbonizzazione degli impianti. A tal fine, per la realizzazione dell’impianto per la produzione, con derivazione dell’idrogeno necessario ai fini della produzione esclusivamente da fonti rinnovabili, del preridotto – direct reduced iron, alla società è assegnato 1 miliardo di euro. A conclusione della realizzazione di tale impianto, il commissario straordinario provvede alla vendita, tramite procedura comparativa pubblica, della società.”.

Relazione illustrativa
L’emendamento in esame è finalizzato ad avviare il processo di de-carbonizzazione, iniziando con un’azione già finanziata dal PNRR nella sua originaria formulazione e per la quale, nel luglio 2023, è stata aggiudicata la gara dal soggetto attuatore.
Tale misura risulta poi definanziata con la modifica del PNRR approvata dalla Commissione UE.
A tal fine, in caso di ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria, appare opportuno che il commissario straordinario provveda alla costituzione di una nuova società, a partecipazione pubblica maggioritaria, nella quale confluiscono le società che gestiscono gli impianti anzidetti, al fine di completare il processo di decarbonizzazione degli impianti.

Proposta additiva

3.1.
Al comma 1 dell’articolo 3 (Disposizioni in materia di cassa integrazione straordinaria per le imprese strategiche in amministrazione straordinaria) dopo le parole “al fine di salvaguardare il livello occupazionale e il patrimonio delle competenze dell'azienda medesima.” sono aggiunte le seguenti:
“Il trattamento straordinario di integrazione salariale si applica anche ai fornitori e ai sub- fornitori, compreso quelli con meno di 15 dipendenti, delle imprese che gestiscono uno stabilimento industriale di interesse strategico. Si applicano in ogni caso gli articoli 24 e 25 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148.”.

Relazione illustrativa
L’art. 3 del DL n. 4/2024 assicura che la CIGS, attivata a luglio 2023 ai sensi dei commi 175 e 176 della L. 213/2023, vada in continuità, senza interruzioni, con il subentro dell’Amministrazione Straordinaria. Tuttavia, la CIGS viene concessa in deroga agli artt. 24 e 25 del D.lgs. 148/2015, cioè senza l’obbligo dell’accordo sindacale preliminare e del cosiddetto ESAME CONGIUNTO che prevede anche la partecipazione della Regione. Esclusioni gravissime, poiché basterà presentare istanza al Ministero per ottenere il decreto di proroga CIGS, le quali impediscono il confronto sullo stato d’avanzamento del piano di riorganizzazione aziendale (e cioè del piano industriale) e la condivisione di un piano mirato di POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO a favore dei lavoratori posti in CIGS a zero ore.
Pertanto, con l’emendamento in parola si propone il ripristino dell’obbligo del c.d. esame congiunto e dell’accordo sulle politiche attive, che Regione Puglia è pronta ad offrire, così come già fatto con successo per i lavoratori ex ILVA in cassa integrazione.
 
Inoltre, considerato lo stato di grave difficoltà in cui versano le aziende dell’indotto dell’Ex Ilva, si propone di estendere la CIG in deroga per i fornitori e i sub-fornitori, compreso quelli con meno di 15 dipendenti, delle imprese che gestiscono uno stabilimento industriale di interesse strategico.

Proposta additiva

3.2.
Al comma 2 dell’articolo 3 (Disposizioni in materia di cassa integrazione straordinaria per le imprese strategiche in amministrazione straordinaria) dopo le parole “impegnati in specifici programmi di manutenzione e sorveglianza delle medesime attività afferenti la sicurezza” sono aggiunte le seguenti:
“ovvero in specifici programmi formativi”.
Relazione illustrativa
Il comma 2 dell’art. 3 del DL n. 4/2024 prevede che gli addetti alla manutenzione degli impianti e alla sorveglianza delle attività connesse alla sicurezza possano essere interessati (a rotazione) dai processi di riduzione o di sospensione dell'attività lavorativa soltanto qualora i medesimi lavoratori non siano direttamente impegnati in specifici programmi, relativi alle suddette manutenzione e sorveglianza.
L’emendamento in parola estende l’esclusione di cui sopra anche per gli addetti alla manutenzione degli impianti e alla sorveglianza direttamente impegnati in specifici programmi formativi, indispensabili per garantirne la sicurezza sul luogo di lavoro.
Si allega altresì un contributo in materia di lavoro e formazione professionale.
 
Roma, 8 febbraio 2024

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( red / 19.03.24 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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