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Regioni.it

n. 3996 - martedì 2 febbraio 2021

Sommario3
- Pandemia: si ragiona su nuovi criteri della campagna vaccinale
- Campagna vaccinale: il 3 febbraio incontro Governo-Regioni
- Vaccinazioni: in prima fila anziani dagli 80anni in sù
- Vaccini: le posizioni dell'AIFA
- Tar: La Sardegna resta arancione
- Sport: via libera a 5 intese su Decreti che attuano la legge delega

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Pandemia: si ragiona su nuovi criteri della campagna vaccinale

(Regioni.it 3996 - 02/02/2021) Chiede chiarimenti sulla campagna vaccinale il vicepresidente e assessore al Welfare della regione Lombardia, Letizia Moratti: "abbiamo ancora dei punti da chiarire con il Governo” e annuncia che chiederà al commissario per l'emergenza, Domenico Arcuri, un passaggio in conferenza Stato-Regioni per cambiare il criterio di “distribuzione in base alla popolazione, che non ci convince”, con un “criterio sui target di popolazione, che quasi tutte le Regioni stanno chiedendo”.
La richiesta è di più equilibrio per le regioni che hanno un maggior numero di ultraottantenni.
Anche il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti, paventa “il rischio che manchi un numero sufficiente di dosi per fare la vaccinazione in modo massivo e breve”.
“Vedo una morbosa attenzione alla gara tra le Regioni – aggiunge Toti - su chi è pronto, chi è scattato o chi sta già prendendo le prenotazioni. La verità è che abbiamo la tavola apparecchiata, i camerieri e i cuochi, abbiamo tutto, ma nessuno è andato a fare la spesa”.
“Serve che ci diano i vaccini. – sottolinea il presidente della regione Piemonte, Alberto Cirio - Capisco che ci siano difficoltà, che vanno anche al di là della competenza nazionale, ma, con l'esercito dei vaccinatori schierato e gli accordi fatti, è paradossale dover rimodulare per la terza volta il piano vaccinale perché non ci sono i vaccini ed essere impediti nel muoverci per cercarli per nostro conto”.
"In questa fase - sottolinea il presidente della regione Veneto, Luca Zaia - si deve garantire a chi può comprarsi i vaccini di farlo senza trovarsi poi a risponderne alla Corte dei Conti", e aggiunge che tra sei mesi presumib ilmente avremo i vaccini necessari: "Ii problema è non stare fermi sei mesi a girarci i pollici. Per noi sei mesi sono la vita". Zaia quindi ribadisce che "c'è qualche notizia che ci dice che i vaccini si potrebbero trovare sul mercato, nel rispetto delle leggi". 
"Lo studio dell'autorevole rivista scientifica Lancet - afferma l'assessore alla Sanita' della Regione Lazio, Alessio D'Amato - conferma la validita' e l'efficacia del vaccino russo Sputnik. E' ora importante che si proceda nelle autorizzazioni delle Autorita' regolatorie. Avere un'arma in piu' in questa guerra e' fondamentale, non c'e' tempo da perdere". 
Ricorda Eugenio Giani, presidente della regione Toscana: "i vaccini, non dimentichiamolo mai, ci vengono dati dallo Stato e corrispondono ai criteri che lo Stato ci dà". 
Infine il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, annuncia che ''Guido Bertolaso ha accettato ancora una volta di mettersi al servizio del lombardi. La nuova sfida sarà la vaccinazione di massa che coinvolge 10 milioni di lombardi, 1/6 dei cittadini italiani”. 
"Il traguardo di vaccinare tutta la regione Lombardia prima di giugno è assolutamente possibile", dichiara Bertolaso, nuovo consulente della Lombardia per la campagna vaccinale regionale,
Covid: Kompatscher, ora sforzo di tutti, altrimenti lockdown

Vaccini: Zaia, inverosimile che ci sia monopolio mondiale

Covid, Giani: in Toscana siamo al 94% dei richiami di Fase 1

Covid, Fontana: Bertolaso ancora una volta al servizio lombardi


CORONAVIRUS: CIRIO, 'SU VACCINI PIEMONTE CONDIZIONATO DA CONSEGNE DI ROMA'


Covid, Toti: a rischio velocità e brevità fase 2 vaccini


VACCINO. MORATTI AD ARCURI: CAMBIARE DISTRIBUZIONE, SUBITO STATO-REGIONI



( gs / 02.02.21 )

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Campagna vaccinale: il 3 febbraio incontro Governo-Regioni

(Regioni.it 3996 - 02/02/2021) Domani incontro Governo-Regioni sulla definizione della campagna vaccinale.
Il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia ha infatti convocato per domani, 3 febbraio, il vertice con le Regioni per fare il punto sul nuovo piano dei vaccini alla luce dei tagli annunciati dalle case farmaceutiche e del via libera al vaccino di Astrazeneca.
All'incontro, in programma alle 17,30, saranno presenti anche il ministro della Salute Roberto Speranza e il Commissario per l'emergenza Domenico Arcuri.
 
Vaccini: Boccia convoca vertice con Regioni domani All'incontro anche ministro Speranza e commissario Arcuri


( gs / 02.02.21 )

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Vaccinazioni: in prima fila anziani dagli 80anni in sù

(Regioni.it 3996 - 02/02/2021) In attesa che la prevista distribuzione dei vaccini ritorni al ritmo preventivato, anzi che si rafforzi, partono le prenotazioni per le campagne vaccinali degli anziani oltre gli 80anni.
Dopo i problemi iniziali, evidenziati i risultati delle prenotazioni nel Lazio dal presidente Nicola Zingaretti, che annuncia: “vaccino per over 80 anni. Superati i 100.000 appuntamenti già fissati in meno di 24 ore. Nel Lazio prenotato un anziano su 4. Grazie a chi sta lavorando, ai cittadini per la pazienza e la collaborazione. Uniti vinceremo questa sfida”.
“Oggi in Emilia-Romagna – spiega il presidente Stefano Bonaccini - parte la vaccinazione dei cittadini ultra80enni che sono assistiti a domicilio, nella propria abitazione. Saranno i servizi di cure primarie delle Ausl, che hanno in carico queste persone, a contattarle per fissare l'appuntamento, dando la precedenza a quelli in condizioni di maggiore fragilità" e, oltre a loro, "anche i coniugi verranno vaccinati in qualità di caregiver. E, subito dopo, tutti gli altri ultraottantenni”.
“Si tratta - ha aggiunto Bonaccini - di donne e uomini che non rientrano fra i degenti delle cra, già compresi fra i vaccinati della prima fase insieme al personale sanitario e agli operatori. Abbiamo chiesto al Governo di vigilare sull'arrivo delle dosi programmate nelle prossime settimane: siamo pronti ad accelerare ed estendere la campagna al resto della popolazione da marzo e non ci devono essere più ritardi. Per iniziare il prima possibile la massiccia campagna di vaccinazione alla popolazione”.
In Toscana - afferma il presidente Eugenio Giani - "da metà di febbraio ripartiremo con la programmazione della Fase 2. I giorni esatti per le prenotazioni saranno resi noti giovedì prossimo, con l'assessore Simone Bezzini. Ma la Toscana è caratterizzata da efficienza, puntualità e capacità di distribuzione in modo rapido ed efficace". 
Anche in Lombardia l'avvio è previsto entro febbraio per gli ultra 80enni, spiega l'assessore al Welfare, Letizia Moratti, che ci sarà un portale dedicato, il portale dei farmacisti e dei medici di medicina generale, e il contatto diretto”. In particolare, per la fascia degli ultra 80enni l'avviso avverrà tramite “i medici di base e l'accesso al portale (anche con il supporto dei familiari)”. Successivamente per le informazioni relative a data, luogo e orario della somministrazione, la persona sarà contattata da un operatore “tramite una telefonata o con un sms”.


 
[Lazio] VACCINAZIONI OVER 80; ZINGARETTI, DOPO PROBLEMI INIZIALI OTTIMI RISULTATI PRENOTAZIONI

 
[Lazio] CORONAVIRUS: UNITA’ CRISI LAZIO, ‘AGGIORNAMENTO ORE 20 SONO OLTRE 23 MILA LE DOPPIE PRENOTAZIONI OVER 80’
 
Vaccini: Bonaccini, dosi a ultra 80enni e coniugi-caregiver 'Pronti a estendere campagna da marzo, Governo vigili su dosi'

 
[Lombardia] LNews-PIANO VACCINAZIONI ANTICOVID, VICEPRESIDENTE MORATTI: QUASI TERMINATA FASE 1. MODELLO VACCINAZIONE MASSIVA SARA' CONDIVISO CON ENTI LOCALI E ADATTO AL TERRITORIO E ALLE SPECIFICITA' DELLA POPOLAZIONE LOMBARDA



( gs / 02.02.21 )

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Vaccini: le posizioni dell'AIFA

(Regioni.it 3996 - 02/02/2021) L'AIFA ha autorizzato il 30 gennaio il vaccino AstraZeneca per la prevenzione della malattia COVID-19 nei soggetti al di sopra dei 18 anni, come da indicazione EMA.
“L’arrivo di un terzo vaccino rappresenta un importante contributo alla campagna vaccinale in corso”, commenta il DG di AIFA Nicola Magrini e “AIFA ha fornito indicazioni per ottimizzare l’utilizzo dei vaccini esistenti sfruttandone al meglio le diverse caratteristiche”.
La Commissione tecnico-scientifica (CTS) dell’Agenzia, riunitasi il 30 gennaio 2021, ha confermato la valutazione dell’EMA sull’efficacia (59,5% nella riduzione delle infezioni sintomatiche da COVID-19) e sul rapporto beneficio/rischio favorevole del vaccino. Abbiamo quindi una valida opzione aggiuntiva nel contrasto della pandemia, anche in considerazione della maggiore maneggevolezza d’uso di questo vaccino.
Si tratta di uno strumento che rafforza la campagna vaccinale in Italia e, seppure i dati a disposizione indichino una efficacia inferiore a quella degli altri due vaccini disponibili, la comparazione tra i tre vaccini è difficile, tenuto conto delle diversità delle popolazioni studiate e della necessità di completare gli studi. In particolare, i dati degli studi registrativi del vaccino AstraZeneca mostrano un livello di incertezza nella stima di efficacia nei soggetti sopra i 55 anni, in quanto tale popolazione (nella quale tuttavia si è osservata una buona risposta anticorpale) era scarsamente rappresentata. Nel tentativo di contestualizzare le migliori condizioni di utilizzo di questo vaccino rispetto agli altri vaccini disponibili (BioNTech/Pfizer e Moderna) e sottolineando che una valutazione conclusiva potrà avvenire solo al termine degli studi clinici in corso, la CTS ha suggerito:
1. Un utilizzo preferenziale dei vaccini a RNA messaggero nei soggetti più anziani e/o più fragili. Per la definizione di specifiche categorie di rischio si rimanda a quanto previsto dal piano strategico per la vaccinazione anti SARS-CoV2/COVID-19 del Ministero della Salute.
2. Un utilizzo preferenziale del vaccino AstraZeneca, in attesa di acquisire ulteriori dati, in soggetti tra i 18 e i 55 anni, per i quali sono disponibili evidenze maggiormente solide.
La Commissione si è riservata infine di fornire indicazioni puntuali su aspetti più specifici, quali l’intervallo tra la somministrazione delle due dosi, a seguito di ulteriori approfondimenti.
“Abbiamo una ulteriore arma contro la pandemia - osserva in conclusione il Presidente Giorgio Palù - Altre presto se ne aggiungeranno. È auspicabile un approccio integrato tra vaccini e terapie anti COVID-19 attualmente in uso e in sperimentazione”. 
Oggi un parere la Commissione tecnico-scientifica dell'Agenzia italiana del farmaco Aifa ha spiegato che per i soggetti che sono a più alto rischio di sviluppare una malattia grave, è preferibile utilizzare i vaccini anti-Covid Pfizer-BionTech e Moderna: "In virtù della maggiore robustezza delle evidenze di efficacia, - afferma la Commissione - si suggerisce un utilizzo preferenziale dei vaccini a RNA messaggero nei soggetti anziani e/o a più alto rischio di sviluppare una malattia grave".
La Commissione Aifa poin , nel ribadire che per tutti e 3 i vaccini attualmente disponibili "è stata accolta integralmente l'indicazione rilasciata da EMA, per cui tutti possono essere utilizzati nell'intera popolazione autorizzata", rileva innanzitutto la difficoltà di effettuare una comparazione corretta sulla base di confronti indiretti tra studi che, oltre ad aver arruolato popolazioni diverse, si legge nel parere, sono in gran parte ancora in corso. Pur "con i limiti sopra evidenziati, i dati attualmente disponibili indicano che intermini di riduzione percentuale della frequenza di infezioni sintomatiche, l'efficacia del vaccino AstraZeneca - afferma la Commissione - risulta inferiore a quella dei vaccini a RNA messaggero. Il livello di protezione offerto dal vaccino AstraZeneca apporta comunque un beneficio rilevante in termini di contenimento della pandemia, anche in considerazione della maggiore maneggevolezza d'uso". Si rileva inoltre che i dati degli studi registrativi del vaccino AstraZeneca "mostrano un livello di incertezza nella stima di efficacia per i soggetti sopra i 55 anni, in quanto tale popolazione (nella quale tuttavia si è osservata una risposta in termini di immunogenicità) era scarsamente rappresentata".
La Commissione ha quindi espresso il parere indicato nel "tentativo di contestualizzare le migliori condizioni di utilizzo di questo vaccino rispetto alle altre opzioni attualmente disponibili (Vaccino BioNTech/Pfizer e Moderna) e sottolineando che tale posizionamento deve intendersi come dinamico e che dovrà essere rivalutato alla luce delle ulteriori evidenze che si renderanno disponibili, compatibilmente con l'organizzazione complessiva della campagna vaccinale e con la disponibilità dei singoli vaccini".
 


( red / 02.02.21 )

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Tar: La Sardegna resta arancione

Solinas: "una decisione arbitraria di uno Stato ostile alla Sardegna"

(Regioni.it 3996 - 02/02/2021) Non sussistono i presupposti per sospendere l'ordinanza del ministro della Salute che ha decretato il passaggio della Sardegna in zona arancione, scrive il presidente del Tar Dante D'Alessio perche' "nella comparazione degli interessi coinvolti, deve ritenersi prevalente, come ha sostenuto l'Avvocatura dello Stato, la tutela del diritto alla salute". Il giudice amministrativo precisa inoltre che "la normativa vigente prevede una possibile riclassificazione migliorativa quando i parametri risultino positivi in due report consecutivi (e quindi dopo due settimane), con la conseguenza che la Sardegna potra' beneficiare dell'accertato miglioramento dei suoi dati (se confermati nel report successivo), con il passaggio alla inferiore zona gialla, gia' nella prossima determinazione del Ministero". Questi criteri, viene sottolineato nel provvedimento, "risulta siano stati applicati anche nei confronti delle altre Regioni che hanno ottenuto una riclassificazione migliorativa (pur avendo nell'ultimo report dati peggiori rispetto alla Sardegna ma con una classificazione migliore considerate le due settimane di rilevazione). Solo nei confronti della Regione Lombardia, precisa il giudice, "risulta sia stata effettuata una variazione anticipata perche' e' stata dimostrata l'erroneita' dei dati che erano stati precedentemente trasmessi dalla stessa Regione Lombardia e che avevano determinato la precedente classificazione in zona rossa". Nella sua decisione il presidente del Tar ha anche considerato che "il consolidarsi di dati positivi sulla diffusione epidemiologica, già rilevati dalla Cabina di Regia nella riunione del 29 gennaio 2021, potrebbe portare alla decisione di riportare la Regione Sardegna in zona gialla già nella prossima riunione della Cabina di Regia che dovrebbe tenersi il prossimo venerdi' 5 febbraio".
"Non puo' condividersi la tesi sostenuta dalla Regione - si legge ancora nel decreto del presidente del Tar - secondo cui la classificazione in zona arancione della Sardegna e' stata determinata da una valutazione discrezionale ed immotivata degli organi tecnici dell'Amministrazione". Questo perche' la valutazione e' frutto dell'applicazione di diversi criteri per lo piu' automatici elaborati con un algoritmo scelti per monitorare l'andamento dell'epidemia e riguardano diversi ambiti: la capacita' di raccolta dati delle singole regioni, di testare i casi sospetti, la possibilita' di garantire adeguate risorse per contact tracing, isolamento e quarantena nonche' la tenuta dei servizi sanitari. In particolare per la Regione Sardegna, nel periodo di rilevazione, "erano risultati peggiorati quattro indicatori importanti: la percentuale di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive, l'incidenza dei casi attivi ogni 100.000 abitanti, l'andamento dei focolai e la completezza e la velocita' di trasmissione dei dati". Inoltre - e' scritto ancore nel decreto del presidente del Tar - "la percentuale di occupazione dei posti letto in terapia intensiva, sempre nel periodo di riferimento, era salita al 31%, un punto percentuale sopra la soglia di allerta del 30%, e tale dato solo successivamente e' stato migliorato con la discesa sotto la soglia del 30%". E pertanto "con una probabilita' di diffusione moderata e un impatto alto, la classificazione del rischio e' stata quindi definita 'alta' e la Regione Sardegna e' stata pertanto classificata in zona arancione". 
Il Presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, parla di "conferma" di "una decisione arbitraria di uno Stato ostile alla Sardegna". E argomenta: "Rispetto la sentenza del Tar, come ogni altro pronunciamento della magistratura, ma sono certo che le ragioni della Sardegna fossero prevalenti sulle argomentazioni puramente tecnicistiche e farisaiche avanzate dal ministero. Abbiamo condotto una battaglia difficile, ma sono orgoglioso di avere difeso gli interessi legittimi della Sardegna, che faremo emergere anche nella discussione di merito". Questo il commento del presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, dopo la sentenza del Tar di Cagliari che ha respinto la richiesta di misure cautelari della Regione contro l'ordinanza ministeriale che, qualificando l'isola zona arancione a partire dal 22 gennaio, "ha causato un enorme danno al tessuto economico e produttivo dell'isola- spiega il governatoreaffliggendo la popolazione con un quello che la Regione considera un atto di prevaricazione". Sottolinea Solinas: "Ricordo ancora una volta che dietro i colori assegnati da certi moderni 'dottori della legge', ci sono i volti delle persone sofferenti, le attivita' economiche e produttive in crisi che hanno faticato in questi mesi per restare in vita e assicurare un futuro ai propri titolari e dipendenti". I dati ufficiali, prosegue, "e il confronto con gli indicatori di altre regioni in zona gialla attestavano l'ingiustizia del provvedimento adottato: erano gia' stati attivati numerosi nuovi posti in terapia intensiva e l'indicatore rt non e' mai stato tale da giustificare la collocazione in arancione. Ed anche l'ultimo rapporto Gimbe confermava una situazione pienamente sotto controllo e in continuo miglioramento". Conclude il governatore: "Il ministro della Salute, Roberto Speranza, era stato sordo alle nostre ragioni, e non ci era stato consentito di esprimere i nostri elementi di valutazione, che certo avrebbero consentito di pervenire a conclusioni differenti. Questa sentenza conferma purtroppo una decisione arbitraria di uno Stato ostile alla Sardegna". 
= Covid: Tar, Sardegna resta 'arancione'

COVID. SARDEGNA RESTA ARANCIONE, IRA SOLINAS: STATO OSTILE 'COMUNQUE ORGOGLIOSO DI AVERE DIFESO INTERESSI DEI SARDI'

( red / 02.02.21 )

Documenti della Conferenza delle Regioni del 25 gennaio

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Sport: via libera a 5 intese su Decreti che attuano la legge delega

(Regioni.it 3996 - 02/02/2021) La Conferenza Unificata e la Conferenza Stato-Regioni del 25 gennaio hanno dato il via libera ad un impianto normativo, costituito da cinque decreti legislativi che attua diversi aspetti della legge delega sullo sport. Il primo provvedimento riguarda le norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi e la normativa in materia di ammodernamento o costruzione degli stessi impianti.  La Conferenza Unificata ha considerato: il documento contenente le proposte emendative delle Regioni dell'11 gennaio; il documento con le proposte emendative dell'ANCI e dell'UPI del 12 gennaio; le controdeduzioni del Dipartimento per lo sport alle osservazioni dell'ANCI e dell'UPI del 21 gennaio; le controdeduzioni de Dipartimento per lo sport alle osservazioni delle Regioni del 21 gennaio 2021. Il provvedimento nella seduta di Conferenza Unificata del 21 gennaio 2021 era stato poi rinviato. Nella riunione del 28 gennaio le Regioni hanno espresso avviso favorevole all'intesa, condizionando però il via libera all'accoglimento di alcune richieste contenute in un documento (che si riporta di seguito).  Il Vice Ministro dell'Economia e delle finanze ha chiesto l'allineamento al nuovo testo della relazione tecnica per verificare l'assenza di nuovi maggiori oneri. Il Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport ha accolto in seduta le richieste delle Regioni e del Vice Ministro dell'Economia e delle finanze. rendendo possibile quindi il raggiungimento dell'intesa.


La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime l'intesa sull'ultimo testo trasmesso dal Ministero condizionata all’accoglimento dei seguenti emendamenti:
- salvaguardia competenze delle Regioni (questione clausola di cedevolezza): all’art. 3, sostituire il comma 2, con il seguente: “Le regioni esercitano nelle materie disciplinate dal presente provvedimento le proprie competenze ai sensi dei commi 3, 4 e 6 dell’art 117 Cost., nel rispetto dei principi contenuti nella Legge delega e nel presente decreto”;
- semplificazione in materia di disciplina anti incendio: si condivide la riformulazione dell’art. 4 come da testo allegato condivisa con il Governo (colonna proposta delle Regioni e delle Province autonome).
Roma, 25 gennaio 2021
Intesa raggiunta anche sul  decreto legislativo recante misure in materia di sicurezza nelle discipline sportive invernali. Anche in questo caso c'è stat un'interlocuzione istituzionale precedente in cui sono stati considerati; il documento contenente le proposte emendative delle Regioni dell''11 gennaio 2021; il documento di controdeduzioni del Dipartimento per lo Spirt  alle osservazioni delle Regioni del 21 gennaio. Anche in questo casonella sedllta di Conferenza Unificata del 21 gennaio 2021 il provvedimento è stato rinviato. Nella successiva sessione del 25 gennaio ANCI ed Upi hanno espresso avviso favorevole all'intesa edc Il Vice Ministro dell'Economia e delle finanze ha chiesto il riallineamento della relazione illustrativa e della relazione tecnica al nuovo testo. le Regioni hanno espresso avviso favorevole all'intesa, condizionandola però all'accoglimento di alcune richieste contenute in un documento (che si riporta di seguito) consegnato in seduta. Poiché il Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport ha accolto tali richieste è stato possibile sancire l'intesa.
Posizione sullo schema di decreto legislativo recante misure in materia di sicurezza nelle discipline sportive invernali
Intesa, ai sensi dell'articolo 9, comma 2, della legge 8 agosto 2019 n. 8
Punto 2) odg Conferenza Unificata
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime l'intesa sull'ultimo testo trasmesso dal Ministero condizionata all’accoglimento dei seguenti emendamenti
- salvaguardia competenze delle Regioni (questione clausola di cedevolezza): all’art. 3, sostituire il comma 2, con il seguente: “Le regioni esercitano nelle materie disciplinate dal presente provvedimento le proprie competenze ai sensi dei commi 3, 4 e 6 dell’art 117 Cost., nel rispetto dei principi contenuti nella Legge delega e nel presente decreto”;
- idoneità idrogeologica delle piste: aggiungere, all’art. 6, comma 1, lettera a), dopo le parole “devono essere individuate in zone idrogeologicamente idonee alla pratica degli sport invernali, le parole: “o comunque in zone protette o vigilate secondo le misure tecniche di sicurezza previste dalle normative regionali o provinciali di riferimento”.
Roma, 25 gennaio 2021
Intesa raggiunta - questa volta nella riunione della Conferenza Stato-Regioni del 25 gennaio sul  decreto legislativo in materia di rapporti di rappresentanza degli atleti e delle società sportive e di accesso ed esercizio della professione di agente sportivo. Anche in questo caso sono stati in precedenza considerati  il documento contenente le proposte emendative delle Regioni dell'11 gennaio  e le controdeduzioni del Dipartimento per lo sport del 21 gennaio. si è poi dovuto prendere atto. lo stesso 21 gennaio nella seduta di Conferenza Stato-Regioni del rinvio del provvedimento. Successivamente, il 25 gennaio, nel corso din un'ulteriore riunione le Regioni hanno espresso avviso favorevole all'intesa, condizionandola all'accoglimento di richieste contenute in un documento (che si riporta di seguito) consegnato in seduta. In considerazione del fatto che il Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport ha accolto tali richieste è stata raggiunta l'intesa.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime l'intesa sull'ultimo testo trasmesso dal Ministero condizionata all’accoglimento del seguente emendamento:
- all’art. 1, sostituire il comma 3, con il seguente: “Le regioni esercitano nelle materie disciplinate dal presente provvedimento le proprie competenze ai sensi dei commi 3 ,4 e 6 dell’art 117 Cost., nel rispetto dei principi contenuti nella Legge delega e nel presente decreto
Roma, 25 gennaio 2021
La stessa Conferenza Stato-Regioni del 25 gennaio ha sancito l'intesa su decreto legislativo recante semplificazione di adempimenti relativi agli organismi sportivi. Anlaogfamnete a quanto accaduto per i precedenti provvedimenti anche in questo caso  si è preso atto che nella seduta di Conferenza Stato-Regioni del 21 gennaio 2021 il provvedimento è stato rinviato;
VISTO lo svolgimento dell'odierna sessione nel corso della quale. Nel corso della riunione del 25 gennaio Il Vice Ministro dell'Economia e delle finanze ha chiesto il riallineamento della relazione illustrativa e della relazione tecnica al nuovo testo dell'articolo 11 e le Regioni hanno espresso avviso favorevole all'intesa, condizionandola all'accoglimento delle
di emendamenti contenuti in un documento (che si riporta di seguito) consegnato in seduta.Il Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport ha accolto le richieste delle Regioni e del Vice Ministro dell'Economia per cui è stata sancita l'intesa.
Intesa, ai sensi dell'articolo 8, comma 3, della legge 8 agosto 2019 n. 86 
Punto 2) O.d.g. Conferenza Stato-Regioni
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime l'intesa sull'ultimo testo trasmesso dal Ministero condizionata all’accoglimento dei seguenti emendamenti:
- salvaguardia competenze delle Regioni (questione clausola di cedevolezza): all’art. 3, sostituire il comma 2, con il seguente: “Le regioni esercitano nelle materie disciplinate dal presente provvedimento le proprie competenze ai sensi dei commi 3, 4 e 6 dell’art 117 Cost., nel rispetto dei principi contenuti nella Legge delega e nel presente decreto”;
- registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche: inserire, dopo il comma 3 dell’articolo 11, il seguente: “4. Le regioni e le province autonome possono istituire apposite sezioni regionali del registro, definendo le modalità di accesso e di gestione dello stesso tramite accordo con il Dipartimento dello sport”
Roma, 25 gennaio 2021
Infine intesa raggiunta anche sul  decreto legislativo recante riordino e riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici nonché di lavoro sportivo. Un tema su cui si sono tenute riunioni tecniche il 14 dicembre 2020 e l'11 gennaio 2021, giorno in cui sono state inviate al Governo le proposte emendative delle Regioni
Il 21 gennaio è stato reso noto il documento di controdeduzioni del Dipartimento per lo sport alle osservazioni delle Regioni. La Conferenza Stato-Regioni del 21gennaio2021non ha potuto far altro che rinviare il provvedimento.
Nel corso della Conferenza Stato-Regioni del 25 gennaio il Vice Ministro dell'Economia e delle finanze ha chiesto di riallineare la relazione tecnica al nuovo testo agli articoli 1, comma 2, e art. 32, comma 6, nonché di integrare la relazione tecnica per verificare l'assenza di nuovi o maggiori oneri all'articolo 42 comma 6. Le Regioni hanno espresso avviso favorevole all'intesa, condizionata all'accoglimento delle richieste contenute in un documento consegnato in seduta (che si riporta di seguito), sottolineando in particolare quella concernente la salvaguardia della competenza delle Regioni (clausola di cedevolezza) e
quella relativa all'entrata in vigore delle norme sul lavoro sportivo, di cui è stato richiesto il differimento al 1° settembre 2022.
Duramte la riunione il Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport ha accolto in seduta le richieste del Vice Ministro dell'Economia e delle finanze e quelle delle Regioni, riguardo alle quali, in particolare:
• ha accolto la richiesta circa salvaguardia della competenza delle Regioni (clausola di cedevolezza);
• ha proposto per l'entrata in vigore delle norme relative al lavoro sportivo la data del 1° luglio 2022;
• ha assicurato l'impegno del Governo a garantire la copertura dei maggiori oneri contributivi, derivanti dall'attuazione della riforma, tramite sgravio contributivo per il primo anno;
• ha precisato che nella legge di bilancio 2021 sono stati stanziati 100 milioni di euro proprio a tal fine;
A questo punto e Regioni hanno accolto la mediazione proposta dal Ministro circa la data del 1° luglio 2022 per l'entrata in vigore delle norme relative al lavoro sportivo e le relative assicurazioni e la Conferenza Stato-Regioni ha potuto sancire l'intesa.
Posizione sullo schema di decreto legislativo recante riordino e riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici nonché di lavoro sportivo
Intesa, ai sensi dell'articolo 5, comma 2, della legge 8 agosto 2019 n. 86,
Punto 3) O.d.g. Conferenza Stato-Regioni
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime l'intesa sull'ultimo testo trasmesso dal Ministero condizionata all’accoglimento dei seguenti emendamenti:
- salvaguardia competenze delle Regioni (questione clausola di cedevolezza): all’art. 4, sostituire il comma 2, con il seguente: “Le regioni esercitano nelle materie disciplinate dal presente provvedimento le proprie competenze ai sensi dei commi 3 ,4 e 6 dell’art 117 Cost., nel rispetto dei principi contenuti nella legge delega e nel presente decreto”;
entrata in vigore delle norme relative al lavoro sportivo:
sostituire all’art. 51, comma 1, le parole “1 settembre 2021” con le seguenti: “almeno 1 settembre 2022, e assicurare per un ulteriore anno fino al settembre 2023 la copertura del 100 % dei maggiori oneri contributivi e fiscali sostenuti dalle associazioni sportive in particolare dilettantistiche.
Al riguardo, si evidenzia la necessità di esaminare con maggior approfondimento gli impatti delle norme sulle associazioni sportive dilettantistiche che per la gran parte si reggono sulla volontarietà del contributo di famiglie e singoli, anche attraverso la costituzione di un tavolo di confronto Governo- Regioni. In particola, si segnala la necessità di rivedere le norme sui direttori di gara che, in taluni casi, rischierebbero di veder compromessa la loro attività stante alcuni specifici divieti per particolari comparti di lavoro.
Inoltre si evidenzia che l’abolizione generalizzata del vincolo sportivo può costituire un disincentivo nella formazione degli atleti; al riguardo, più opportuno sarebbe prevedere un aggiornamento da realizzarsi attraverso un’intesa tra le federazioni sportive e l’autorità governativa. Si chiede pertanto la revisione dell’art. 31.
Roma, 25 gennaio 2021



Link al documento approvato della Conferenza delle Regioni del 25 gennaio: Posizione sullo schema di decreto legislativo recante misure in materia di sicurezza nelle discipline sportive invernali

Link all'atto della Conferenza Unificata del 25 gennaio: Intesa, ai sensi dell'articolo 9, comma 2, della legge 8 agosto 2019 n. 86, sullo schema di decreto legislativo recante Misure in materia di sicurezza nelle discipline sportive invernali


Link al documento approvato della Conferenza delle Regioni del 25 gennaio: Posizione sullo schema di decreto legislativo recante misure in materia di rapporti di rappresentanza degli atleti e delle società sportive e di accesso ed esercizio della professione di agente sportivo

Link all'atto della Conferenza Stato-Regioni del 25 gennaio: Intesa, ai sensi dell'articolo 6, comma 2, della legge 8 agosto 2019 n. 86, sullo schema di decreto legislativo recante Misure in materia di rapporti di rappresentanza degli atleti e delle società sportive e di accesso ed esercizio della professione di agente sportivo

Link al documento approvato della Conferenza delle Regioni del 25 gennaio: Posizione sullo schema di decreto legislativo recante semplificazione di adempimenti relativi agli organismi sportivi

Link all'atto della Conferenza Stato-Regioni del 25 gennaio: Intesa, ai sensi dell'articolo 8, comma 3, della legge 8 agosto 2019 n. 86, sullo schema di decreto legislativo recante Semplificazione di adempimenti relativi agli organismi sportivi

Link al documento approvato dalla Conferenza delle Regioni del 25 gennaio: Posizione sullo schema di decreto legislativo recante riordino e riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici nonché di lavoro sportivo

Link all'atto della Conferenza Stato-Regioni del 25 gennaio: Intesa, ai sensi dell'articolo 5, comma 2, della legge 8 agosto 2019 n. 86, sullo schema di decreto legislativo recante Riordino e riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici nonché di lavoro sportivo



( red / 02.02.21 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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