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Regioni.it

n. 3826 - giovedì 23 aprile 2020

Sommario
- Coronavirus e Fase 2: Inail su mascherine; Pa 30% ancora lavoro a distanza
- Emergenza Coronavirus: Fase 2, prosegue il confronto Governo-Regioni-Enti locali in cabina di regia
- Coronavirus: la crisi e il rilancio dell'economia
- Emergenza Covid-19: Consiglio Europeo per definire un'azione comune
- Coronavirus: sanità e contrasto al contagio sul territorio
- Formazione forestali ed albi regionali delle imprese del settore: osservazioni su due decreti

+T -T
Coronavirus: la crisi e il rilancio dell'economia

Tabelle richieste e interventi

(Regioni.it 3826 - 23/04/2020) Il decreto Cura Italia, che stanzia 25 miliardi di euro per il contrasto al coronavirus, è in dirittura d’arrivo. Il Governo ha posto la fiducia alla Camera e il voto per il varo finale è previsto per venerdì.
Dal 4 maggio si potrebbero allentare la stretta sull’economia grazie all’inizio della Fase 2, la ripartenza delle attività e delle imprese, anche con l'apertura di negozi al dettaglio, poi di bar e ristoranti, prevedendo  all'inizio in attività “al massimo 2,7 milioni di lavoratori”.
Sono principalmente interessati ora i settori di costruzioni, edilizia, manifattura e servizi.
E’ chiaro che le possibilità di ripresa della nostra economia sono strettamente legate  all’evolversi della condizione sanitaria e quindi dall’andamento dei contagi. 
Intanto la Bce ha abbassato i requisiti minimi di qualita' del credito dato in garanzia per i prestiti alle banche. La disposizione, che restera' in vigore fino a settembre del 2021, ed è stata adottata per far fronte a eventuali 'downgrade' legati alla crisi economica.
Il ministro dell’Economia Gualtieri indica che servono fra 1.000 e 1.500 miliardi con l'emissione di titoli a scadenza perpetua o molto lunga.
Si annuncia una richiesta da parte del Governo di maxi-deficit e altri 4-5 miliardi per la sanità. Queste risorse viaggeranno insieme all'aumento dell'indennità per i lavoratori autonomi di altre due mensilità dopo quella di marzo.
Inoltre è anche previsto il ristoro diretto per le Srl con meno di 10 dipendenti, una liquidità di 'non meno di 12 miliardi' per le imprese e per la cassa deposito e prestiti una nuova ricapitalizzazione da 40 miliardi.
Si anticipa anche la richiesta al Parlamento di uno scostamento dagli obiettivi di deficit fino a 55 miliardi. In questo modo l'indebitamento complessivo per il 2020 salirebbe di qualche decimale oltre il 10%. I numeri saranno indicati nel Def atteso in un prossimo Consiglio dei ministri. Le tabelle del Def dovrebbero registrare così un calo del Pil intorno all'8%, un deficit poco oltre il 10% e un debito fino al 155%.
Intanto l'Abi. 'associazione bancaria italiana, informa in merito al Cura Italia "sulle moratorie sono state raccolte 660 mila domande di sospensione di imprese e famiglie. Sono dati al 3 aprile e dimostrano che la misura funziona", precisando che "Sui 25 mila euro, dopo aver chiarito che non è necessario presentare bilancio o ultima dichiarazione dei redditi, la procedura è estremamente semplice. La banca fa la verifica che non ci siano posizioni deteriorate, inserisce i dati e da quel momento parte la procedura che si conclude tra le 24 e le 72 ore. Il sistema sta funzionando".
E l'Inps informa che sono 6,75 milioni i lavoratori beneficiari di cig o dell'assegno ordinario per l'emergenza Covid, dei quali 4,29 milioni (due terzi) con importi già anticipati dalle aziende con conguaglio Inps e 2,45 milioni con pagamento diretto. L'Inps ricorda che le domande sono state 309.485 di cui 122.903 con pagamenti a conguaglio. Ad oggi sono state autorizzate 219.295 domande.
Il 44% dei contribuenti, che dichiara il 4% dell'Irpef totale, si colloca nella classe fino a 15.000 euro; in quella tra i 15.000 e i 50.000 euro si posiziona il 50% dei contribuenti, che dichiara il 56% dell'Irpef totale. Solo il 6% dei contribuenti dichiara più di 50.000 euro, versando il 40% dell'Irpef totale. Emerge dai dati del Mef sulle dichiarazioni dei redditi 2018 presentate lo scorso anno. I contribuenti con un reddito complessivo maggiore di 300 mila euro sono invece lo 0,1% del totale. In media gli autonomi guadagnano più del doppio dei dipendenti. Infine 12,6 milioni non versano un euro di Irpef.
La giunta regionale della Basilicata vara altre misure di sostegno per le partite Iva e per le imprese. Con il ''Bonus liberi professionisti'', con fondi del piano operativo Fesr Basilicata 2014-2020, si prevede un contributo a fondo perduto forfettario pari a mille euro per i liberi professionisti in quanto ''categoria produttiva fortemente danneggiata sotto il profilo economico dall'emergenza Covid-19 per la sospensione e la riduzione della loro attività".
In Lombardia superati i 100 milioni di euro di donazioni" annuncia il presidenteAttilio Fontana, ringraziando chi ha fatto donazioni "contro l'emergenza che ha colpito con tanta durezza la nostra regione". "Una cifra molto concreta, raggiunta - spiega Fontana - grazie a donazioni che vanno dai 5 euro ai 10 milioni". "L'intero ricavato - conclude Fontana - e' destinato ai beni e servizi necessari per fronteggiare l'emergenza: le cose fatte e da fare sono tante, tutto sara' rendicontato al centesimo".
In Friuli per quanto riguarda il contributo straordinario ""c'è un'interlocuzione con il Governo", dichiara il presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga: "Noi abbiamo un contributo straordinario, al di fuori di quanto previsto dalla Costituzione e dagli statuti, che versiamo dal 2011. Il problema è che le Regioni non possono indebitarsi per spesa corrente. La nostra Regione - sottolinea Fedriga - non si approvvigiona con trasferimenti dello Stato, che invece può indebitarsi per spesa corrente, ma si approvvigiona attraverso entrate fiscali, una compartecipazione".
"Se a noi crollano le entrate fiscali, come è previsto dal Pil in tutta Italia, e non possiamo indebitarci per spesa corrente - ha aggiuntorileva Fedriga - il risultato è che io devo chiudere gli ospedali. O capiamo che il contributo straordinario non può essere richiesto in un momento come questo o vuol dire che noi togliamo dei servizi essenziali previsti dalla Costituzione per i cittadini di questa regione".



Coronavirus, D'Incà: Cdm varerà il decreto aprile il 30


= Def: possibile rinvio Cdm, verso aumento deficit di 55 mld =


CORONAVIRUS: ABI "FINANZIAMENTO 25MILA EURO POTREBBE RIGUARDARE 3 MLN"


LAVORO. INPS: FINE TREND POSITIVO A FEBBRAIO, SALDO -31 MILA POSTI



( gs / 23.04.20 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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