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Regioni.it

n. 3837 - venerdì 8 maggio 2020

Sommario
- Fase 2: la ripartenza e l'autonomia delle Regioni
- Emergenza Covid-19: chiesta al governo accelerazione su riaperure
- Emergenza Coronavirus e fase 2: ipotesi allo studio in attesa del decreto di maggio
- Bonaccini (Regioni): nessuna discriminazione sindacale  
- Emergenza Covid-19 ed erogazione cassa integrazione in deroga: rallentamenti non sono imputabili alle Regioni
- Report Conferenze Stato-Regioni e Unificata del 7 maggio

Documento della Conferenza delle Regioni del 7 maggio

+T -T
Emergenza Covid-19: chiesta al governo accelerazione su riaperure

Occorre un nuovo DPCM entro il 17 maggio

(Regioni.it 3837 - 08/05/2020) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, riunitasi il 7 maggio in videoconferenza, ha approvato un ordine del giorno - fuori sacco - riguardante l’anticipazione delle riaperture delle attività economiche e produttive sospese o chiuse nella fase 2 dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Il documento è stato poi inviato telematicamente dal Presidente Stefano Bonaccini al Governo, nel corso della Conferenza Stato-Regioni. Due sono le richieste formulate dalle Regioni. La prima è che venga adottato, entro il 17 maggio, un nuovo dpcm che consenta di procedere autonomamente alla riapertura delle attività, previa valutazione delle strutture tecnico scientifiche territoriali e l'adozione, da parte delle imprese, di misure per i lavoratori come previsto dai protocolli di sicurezza. La seconda è che dall’11 maggio si anticipi la riapertura del commercio al dettaglio previa sottoscrizione di protocolli di sicurezza con le parti sociali a tutela dei lavoratori.
Si riporta di seguito il testo integale del documento.
Ordine del giorno
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in relazione alla cd. Fase 2 dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, avviata dal 4 maggio u.s.:
considerato che si si sta assistendo positivamente in questi giorni alla ripresa graduale delle attività produttive che in forza di precedenti decreti avevano sospeso le attività;
preso atto che il DPCM 26 aprile 2020 nonostante le prime indicazioni per la riapertura non ha previsto un cronoprogramma relativamente alle numerose attività ancora sospese o chiuse;
atteso che il rischio di una sospensione prolungata di queste altre attività economiche non contemplate nel decreto mette fortemente a rischio la sopravvivenza di migliaia di attività economiche, determinanti per le diverse economie regionali e per la tenuta del tessuto sociale del Paese;
rilevato che i dati epidemiologici sono in costante diminuzione in tutto il territorio nazionale ed è stato attivato un sistema di monitoraggio da parte del Ministero della Salute per verificare eventuali recrudescenze dell’epidemia e monitorare il rischio contagio;
rilevato, altresì, che il livello di saturazione delle strutture ospedaliere è in costante diminuzione ed è inoltre in corso di realizzazione, anche col sostegno del Governo attraverso ulteriori ed imminenti provvedimenti, il potenziamento strutturale della rete sanitaria, con particolare riferimento sia alle terapie intensive che alla medicina territoriale;
considerato, inoltre, che sono stati sottoscritti e sono in corso di sottoscrizione i Protocolli per l’individuazione delle misure di sicurezza con le parti sociali a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici in tutti i settori economici;
CHIEDE AL GOVERNO
- che entro il 17 maggio venga adottato un nuovo DPCM con il coinvolgimento delle Regioni per consentire alle Regioni stesse di procedere autonomamente, sulla base delle valutazioni delle strutture tecniche e scientifiche dei rispettivi territori, a regolare le riaperture delle attività previa adozione da parte delle imprese di tutte le misure per la tutela dei lavoratori ed il contenimento del contagio come definiti dagli specifici protocolli di sicurezza, fermo restando che la competenza sulla mobilità interregionale è di competenza nazionale;
- che a far data dal prossimo 11 maggio le Regioni possano procedere ad anticipare la riapertura dei settori del Commercio al dettaglio fermo restando la necessaria sottoscrizione dei relativi protocolli di sicurezza con le parti sociali a tutela dei lavoratori.

Link al documento della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome del 7 maggio 2020: Ordine del giorno relativo all’anticipazione delle riaperture delle attività economiche e produttive sospese o chiuse nella cd. fase 2 dell’emergenza epidemiologica da COVID-19

Comunicato stampa: Fase 2 e riaperture: consegnato al Governo un ordine del giorno della Conferenza delle Regioni



( red / 08.05.20 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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