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Regioni.it

n. 3837 - venerdì 8 maggio 2020

Sommario
- Fase 2: la ripartenza e l'autonomia delle Regioni
- Emergenza Covid-19: chiesta al governo accelerazione su riaperure
- Emergenza Coronavirus e fase 2: ipotesi allo studio in attesa del decreto di maggio
- Bonaccini (Regioni): nessuna discriminazione sindacale  
- Emergenza Covid-19 ed erogazione cassa integrazione in deroga: rallentamenti non sono imputabili alle Regioni
- Report Conferenze Stato-Regioni e Unificata del 7 maggio

+T -T
Emergenza Covid-19 ed erogazione cassa integrazione in deroga: rallentamenti non sono imputabili alle Regioni

(Regioni.it 3837 - 08/05/2020) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, presieduta da Stefano Bonaccini, ha preso atto “di alcune spiacevoli dichiarazioni del presidente dell’INPS che vorrebbero porre in carico alle Regioni i rallentamenti riscontrati nell’erogazione dei trattamenti per la cassa integrazione in deroga che il Governo aveva assicurato sarebbero avvenuti entro la fine del mese di aprile”.
In un ordine del giorno consegnato oggi durate la Conferenza Stato-Regioni si sottolinea che i “rallentamenti non sono certamente imputabili alle Regioni, che stanno lavorando a pieno organico per autorizzare le domande e trasmetterle all’INPS, bensì ad un meccanismo che si fonda su regole previste per situazioni ordinarie e che pertanto comporta tempi non conciliabili con una situazione di emergenza e straordinarietà quale è quella che stiamo vivendo”.
Per questo ci si trova di fronte ad una “polemica” che non appare improntata ai rapporti di leale collaborazione interistituzionale” e che dà vita a “problemi di tenuta sociale”.
Si tratta di “dichiarazioni che ingenerano confusione e mancanza di fiducia nelle istituzioni e vanno unicamente a danno dei cittadini e dei lavoratori che si trovano difficoltà”.
Resta ferma la “disponibilità delle Regioni a proseguire nella collaborazione con il Ministero del Lavoro per la semplificazione e la riduzione dei tempi.
Le Regioni chiedono però al Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali di intervenire per chiarire l’inappropriatezza delle dichiarazioni che individuano le Regioni come responsabili di ritardi e malfunzionamenti”.
Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, sottolinea che "E' tutto il sistema che non funziona". "Le regioni in Italia stanno soffrendo nella erogazione della cig e nell'espletamento delle pratiche proprio perché il sistema non funziona e la procedura è complessa". 
Per dar un'idea del garnde lavoro che le Regioni stanno affrontando, basta far riferimento ad una nota della Regione Abruzzo: "sale a 8830 il numero delle istanze di Cassa integrazione in deroga che la Regione ha provveduto ad inviare all'Inps per l'erogazione del trattamento ai dipendenti delle aziende beneficiarie. Nel pomeriggio il Servizio Lavoro della Regione ha provveduto a pubblicare l'undicesimo elenco delle aziende ammesse. In sostanza, il gruppo di lavoro che si occupa di esaminare e istruire le istanze delle aziende ha terminato tutto il carico di lavoro che si è concentrato nei giorni successivi all'8 aprile, data di avvio della piattaforma telematica. In un mese, il gruppo di lavoro regionale ha istruito ed esaminato oltre 13.500 istanze, ammettendone a finanziamento 8830. Il lavoro di questi giorni riguarda soprattutto le istanze che sono state congelate o sospese in attesa di documentazione integrativa (attualmente sono oltre 3000). Una parte di queste è stata sbloccata già nella giornata di oggi e inserita nell'undicesimo elenco; per la parte restante il sistema informatico ha provveduto ad inviare all'azienda o al professionista che ha presentato l'istanza richiesta di integrazione. Intanto, secondo i dati riportati dal sito dell'Inps, l'Abruzzo occupa la nona posizione nella classifica delle Regioni italiane che hanno inviato le istanze all'Inps". 
E proprio il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha voluto ringraziare il Presidente "Stefano Bonaccini, per aver accolto il mio invito a chiarire le responsabilità del Governo e dell’Inps rispetto alla lentezza e ai ritardi nell’erogazione della cassa integrazione in deroga che in maniera molto scorretta (come rilevato da tutte le regioni,  Toscana in testa) qualcuno ha voluto addossare alle regioni. Se il Governo avesse ascoltato i suggerimenti posti dalle regioni oggi i lavoratori avrebbero già accreditato l’importo sulla busta paga”.


( red / 08.05.20 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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