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Regioni.it

n. 3887 - mercoledì 22 luglio 2020

Sommario3
- Fondi europei e come utilizzarli
- Ispra: rapporto 2020 sul consumo del territorio
- Irap: Intesa Governo-Regioni su recupero minori entrate
- Emergenza Covid-19 e minori entrate: l'accordo Governo-Regioni a Statuto ordinario
- Emergenza Covid-19 e minori entrate: l'accordo Governo-Regioni a Statuto speciale
- Report Conferenza Stato-Regioni del 20 luglio

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Fondi europei e come utilizzarli

(Regioni.it 3887 - 22/07/2020) “Come Regioni avevamo chiesto stanziamenti massicci e straordinari all'Europa – dichiara Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni e dell’Emilia-Romagna - per attuare lo shock economico di cui l'Italia ha bisogno. Sempre di più ci sono le condizioni per realizzare un piano di ricostruzione nazionale che punti a sviluppo sostenibile, svolta ecologica, innovazione digitale, scuola, infrastrutture e messa in sicurezza del territorio, basato su investimenti pubblici. Un impegno che richiede unità e coesione, dal livello centrale ai territori. Per quanto ci riguarda, l'Emilia-Romagna è pronta a fare la sua parte”.
Sempre sull’accordo Ue Recovery fund, Bonaccini evidenzia che “l'Europa c'è e stavolta batte un gran colpo. Anche grazie al presidente Conte e al Governo, che di fronte agli interessi privati ed elettoralistici di pochi hanno fatto valere le ragioni dell'Unione Europea, solo unita in grado di avere un ruolo nello scenario internazionale, e del nostro Paese, il primo a dover lottare contro la terribile pandemia, pagando un prezzo altissimo ma indicando la strada a tutti gli altri. Un giorno storico. E ora si apre una grande opportunità”.
Del Recovery Fund “l'Italia è il primo beneficiario e questa è la prima buona notizia”, sottolinea il viceministro dell'Economia Antonio Misiani. Il fondo viene finanziato con Eurobond e su questo "si è rotto un tabu". Dei 750 milioni stanziati - di cui 390 a fondo perduto e 360 a prestiti superagevolati - al nostro Paese "ne sono messi a disposizione 209" di cui "127 in prestiti superagevolati e 82 a fondo perduto". E quindi "l'obiettivo immediato è presentare un piano per la ripresa che indichi visione, obiettivi e progetti da finanziare e - ha aggiunto - attrezzare la pubblica amministrazione per spendere bene e presto le risorse". "Guai – ribadisce Misiani - se sprechiamo questa opportunità”.
Si stanno immaginando incentivi alle imprese che riportano al lavoro i dipendenti in cassa integrazione "perché la via maestra non può essere la cassa all'infinito", sottolinea Misiani, secondo il quale si deve riportare le persone a lavorare "e la riduzione del cuneo fiscale può dare una mano significativa". Misiani ha comunque confermato che "ci sarà una proroga della cassa integrazione, una proroga dello stop ai licenziamenti e del decreto dignità per i contratti a tempo determinato". 
Per il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, è da rilanciare il tema dell'autonomia e quindi ”la definizione dei piani nazionali legati alle opportunità del Recovery fund non possono non far riferimento alla necessita' di riequilibrio dei servizi essenziali non solo tra nord e sud ma anche tra aree interne, aree di montagna e aree metropolitane. Siamo in un tornante della storia e abbiamo la possibilita' di destinare alle materie principali oggetto del confronto sull'autonomia differenziata, risorse che fino a qualche settimana fa sembravano impossibili anche da immaginare. E tutto questo avviene anche grazie al brillante negoziato appena chiuso dall'Italia in Europa. Riprendiamo il lavoro accelerando e prevedendo la trasmissione degli atti in Parlamento a settembre”.
Per il premier Conte con l'accordo sul Recovery fund "l'Ue si è dimostrata all'altezza della sua storia - sottolinea il premier Conte al Senato - e cambia la prospettiva perché, con un piano poderoso da 750 miliardi orientato alla crescita, allo sviluppo sostenibile e alla transizione ecologica, si va verso un'Unione più coesa, più sociale, più vicina ai cittadini, certamente più politica". 


( gs / 22.07.20 )

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Ispra: rapporto 2020 sul consumo del territorio

(Regioni.it 3887 - 22/07/2020) In Italia cresce più il cemento che la popolazione. L’ISPRA ha presentato così i nuovi dati 2020 sul consumo di suolo in Italia nell'edizione  del Rapporto del Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente.
Nel 2019 il suolo avanza di altri 57 km2 (57 milioni di metri quadrati) al ritmo, confermato, di 2 metri quadrati al secondo.
La “Sicilia è la regione con la crescita percentuale più alta nelle aree a pericolosità idraulica media. Non mancano segnali positivi: la Valle d’Aosta, con solo 3 ettari di territorio impermeabilizzato nell’ultimo anno, è la prima regione italiana vicina all’obiettivo “Consumo di suolo 0” e si dimezza la quantità di suolo perso in un anno all’interno delle aree protette”.
Il Veneto è la regione che consuma più suolo, Roma la città.
Nel 2019 secondo i dati del Rapporto ISPRA SNPA "Il consumo di suolo in Italia 2020". Ii Veneto, con +785 ettari, è la regione che nel 2019 consuma più suolo (anche se meno del 2017 e del 2018), seguita da Lombardia (+642 ettari), Puglia (+625), Sicilia (+611) ed Emilia-Romagna (+404).
La Valle d'Aosta, con solo 3 ettari di territorio impermeabilizzato nell'ultimo anno, è la prima regione italiana vicina all'obiettivo "Consumo di suolo 0" Roma, con un incremento di suolo artificiale di 108 ettari, si conferma il comune italiano con la maggiore quantità di territorio trasformato in un anno (arrivando a 500 ettari dal 2012 ad oggi), seguito da Cagliari (+58 ettari in un anno) e Catania (+48 ettari). Va meglio a Milano, Firenze e Napoli, con un consumo inferiore all'ettaro negli ultimi 12 mesi (+125 ettari negli ultimi 7 anni a Milano, +16 a Firenze e +24 a Napoli nello stesso periodo). Torino, dopo la decrescita del 2018, nel 2019 riprende a costruire, perdendo 5 ettari di suolo naturale.
 

NOME_Regione

Suolo_consumato_[ha 2019]

Suolo_consumato_[% 2019]

Piemonte

170755

6,7

Valle d'Aosta

7005

2,1

Lombardia

287740

12,1

Trentino-Alto Adige

43354

3,2

Veneto

217619

11,9

Friuli Venezia Giulia

63191

8,0

Liguria

39215

7,2

Emilia-Romagna

199869

8,9

Toscana

141442

6,2

Umbria

44352

5,2

Marche

64669

6,9

Lazio

138930

8,1

Abruzzo

53533

5,0

Molise

17215

3,9

Campania

140033

10,3

Puglia

157159

8,1

Basilicata

31501

3,2

Calabria

75965

5,0

Sicilia

167123

6,5

Sardegna

79116

3,3


 
[ISPRA] Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici - edizione 2020 -

( gs / 22.07.20 )

Atto Conferenza Stato-Regioni del 20 luglio

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Irap: Intesa Governo-Regioni su recupero minori entrate

(Regioni.it 3887 - 22/07/2020) Nel corso della Conferenza Stato-Regioni del 20 luglio, la Conferenza delle Regioni ha dato l’Intesa sul decreto di riparto del Fondo finalizzato a ristorare alle Regioni e alle Province autonome le minori entrate derivanti dal mancato versamento dell'IRAP derivante dalla crisi econima dovuta alla pandemia, E’ stato così istituito un apposito fondo per il recupero delle minori entrate e si concorda che al riparto del fondo provvederà un decreto del Ministro dell'economia e delle finanze. Il fondo è costituito da una quota destinata alle minori entrate delle Regioni a statuto ordinario e per la restante quota alle minori entrate delle Regioni a statuto speciale.
Di seguito il documento approvato dalla Conferenza delle Regioni.

Intesa, ai sensi dell'articolo 24 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, sullo schema di decreto del Ministro dell'economia e delle finanze recante riparto del Fondo finalizzato a ristorare alle Regioni e alle Province autono e le minori entrate derivanti dal mancato versamento dell'IRAP.

Nella odierna seduta straordinaria del 20 luglio 2020:

VISTO l'articolo 24, comma 4, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito in legge, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 il quale prevede che, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, è istituito un fondo con una dotazione di 448 milioni di euro finalizzato a ristorare alle Regioni e alle Province autonome le minori entrate derivanti dal presente articolo non destinate originariamente a finanziare il fondo sanitario nazionale. Al riparto del fondo di cui al periodo precedente tra Regioni e Province autonome si provvede con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, da adottarsi entro.30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto­ legge previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano,

VISTA la nota n. 9768 del 18 giugno 2020 con la quale il Ministero dell'economia e delle finanze, Gabinetto del Ministro, ha trasmesso lo schema di decreto del Ministro dell'economia e delle finanze recante riparto del Fondo finalizzato a ristorare alle Regioni e alle Province autonome le minori entrate derivanti dal mancato versamento dell'IRAP, ai fini dell'acquisizione dell'intesa in Conferenza Stato-Regioni, ai sensi dell'articolo 24, comma 4, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34;

CONSIDERATO che detto provvedimento è stato trasmesso, con nota n. 10151 del 22 giugno 2020, alle Regioni ed alle Province autonome e che, con nota n. 0010321 del 24 giugno 2020, è stato chiesto alle Regioni ed alle Province autonome di comunicare l'assenso tecnico ovvero di far pervenire eventuali osservazioni e proposte di modifica;

CONSIDERATO che, nel corso dell'odierna seduta di questa Conferenza, le Regioni hanno espresso avviso favorevole al conseguimento dell'intesa sul provvedimento in esame;

ACQUISITO, quindi, l'assenso del Governo, delle Regioni e delle Province autonome


SANCISCE L'INTESA

ai sensi dell'articolo 24 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito in legge dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, sullo schema di decreto del Ministro dell'economia e delle finanze recante riparto del Fondo finalizzato a ristorare alle Regioni e alle Province autonome le minori entrate derivanti dal mancato versamento dell'IRAP, trasmesso, con nota n. 9768 del 18 giugno 2020, dal Ministero dell'economia e delle finanze.


Link all'atto della Conferenza Stato-Regioni del 20 luglio: Intesa, ai sensi dell'articolo 24 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, sullo schema di decreto del Ministro dell'economia e delle finanze recante riparto del Fondo finalizzato a ristorare alle Regioni e alle Province autonome le minori entrate derivanti dal mancato versamento dell'IRAP



( red / 22.07.20 )

Atto della Conferenza Stato-Regioni del 20 luglio

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Emergenza Covid-19 e minori entrate: l'accordo Governo-Regioni a Statuto ordinario

(Regioni.it 3887 - 22/07/2020) Nel corso della seduta del 20 luglio della Conferenza, Stato-Regioni è stato sancito l'Accordo tra Governo e Regioni a statuto ordinario per assicurare le risorse necessarie per l'espletamento delle funzioni regionali per l'anno 2020 in conseguenza della perdita di entrate connessa all'emergenza pandemica da Covid-19..l
Le Regioni hanno espresso avviso favorevole al conseguimento dell'accordo, ma hanno evidenziato alcune questioni. Prima di tutto - si legge negli atti -  occorre pervenire "quanto prima alla chiusura dei tavoli di confronto con il Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19 relativi al rimborso delle spese sostenute dalle Regioni in fase emergenziale". Occorre poi "che il Governo convochi il tavolo sul debito delle Regioni"e che "adotti il provvedimento concernente il recupero fiscale IVA con riferimento al ruolo delle Regioni". Infine c'è l'esigenza  che l'Esecutivo "proceda ad individuare una soluzione al fondo di anticipazione liquidità al fine dell'utilizzo dell'avanzo di amministrazione".
Si riporta di seguito il testo dell'Accordo contenuto nell'atto della Conferenza Stato-Regioni.
VISTI:
- l'articolo 119 della Costituzione che prevede che i Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni possono ricorrere all'indebitamento solo per finanziare spese di investimento, con la contestuale definizione di piani di ammortamento e a condizione che per il complesso degli enti di ciascuna Regione sia rispettato l'equilibrio di bilancio e che pertanto gli enti territoriali non possono finanziare spesa corrente con debito;
- la legge 24 dicembre 2012, n. 243, in particolare gli articoli 9 e 1O riguardanti rispettivamente l'obbligo del rispetto dell'equilibrio dei bilanci e i limiti del ricorso all'indebitamento da parte degli enti territoriali consentito esclusivamente per finanziare spese di investimento con le modalità e nei limiti previsti dalla legge dello Stato, non potendo fare deficit;
VISTO l'articolo 111 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 che, al fine di concorrere ad assicurare alle Regioni e Province autonome le risorse necessarie per l'espletamento delle funzioni in materia di sanità, assistenza e istruzione per l'anno 2020, in conseguenza della possibile perdita di entrate connesse all'emergenza COVID-19, prevede, al comma I, l'istituzione di un fondo con una dotazione di 1,5 miliardi di euro per il medesimo anno, da ripartire in considerazione dei criteri e delle modalità individuati con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze, da adottare entro il 31 luglio 2020, previa intesa in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, sulla base della perdita di gettito al netto delle minori spese valutate dal Tavolo di cui al comma 2 e tenendo conto delle risorse assegnate a vario titolo dallo Stato a ristoro delle minori entrate e delle maggiori spese;
VISTO il comma 2 dello stesso articolo 111 del decreto legge n. 34 del 2020 che dispone l'istituzione di un tavolo tecnico per monitorare gli effetti dell'emergenza COVID-19, con riferimento alla tenuta delle entrate delle Regioni e delle Province autonome rispetto ai fabbisogni di spesa. Il tavolo esamina le conseguenze connesse all'emergenza COVID-19, con riferimento alla possibile perdita di gettito relativa alle entrate regionali, non compensata da meccanismi automatici, destinate a finanziare le spese essenziali connesse alle funzioni in materia di sanità, assistenza e istruzione;
VISTO il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 11 giugno 2020 di istituzione del Tavolo tecnico di cui al ripetuto articolo 111 del decreto legge n. 34/2020;
CONSIDERATE le prime valutazioni del Tavolo tecnico istituito ai sensi dell'art. I I I del decreto legge n. 34/2020, al fine di monitorare gli effetti dell'emergenza Covid-19 con riferimento alla tenuta delle entrate delle Regioni a statuto ordinario rispetto ai fabbisogni di spesa;
CONSIDERATA la richiesta del 7 maggio 2020 n. 3609/C2FIN/C 13PC/C7SAN del Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, preventiva ali'emanazione del decreto-legge n. 34/2020, di costituire 2 fondi separati rispettivamente per le Regioni a statuto ordinario e per le Regioni a statuto speciale e Province autonome, stante le diverse peculiarità giuridiche, e di suddividere lo stanziamento destinandone l /3 alle prime e 2/3 alle seconde;
VISTA pertanto la necessità di prevedere due accordi separati tra Governo e Regioni a statuto ordinario e tra Governo e Regioni a statuto speciale e Province autonome di Trento e Bolzano per assicurare le risorse necessarie per l'espletamento delle funzioni istituzionali per l'anno 2020 in conseguenza della perdita di entrate connesse all'emergenza Covid-19;
PRESO ATTO che il fondo previsto all'articolo 111 del decreto legge n. 34/2020 ha uno stanziamento insufficiente rispetto alle prime stime della perdita di entrate, al netto delle maggiori/minori spese e degli specifici ristori, delle Regioni e delle province autonome;
RITENUTO che il Tavolo tecnico istituito ai sensi dell'articolo 111 debba proseguire i lavori nel corso dell'esercizio 2020-202 l per monitorare gli eventuali ulteriori scostamenti in più o in meno fra le stime delle minori entrate e i gettiti effettivi di entrata, tenendo conto delle minori/maggiori spese e per aggiornare le stime anche sulla base della nota di aggiornamento al DEF 2020, al fine di assicurare gli equilibri dei bilanci delle regioni e di garantire il recupero in favore dello Stato nel caso in cui il minor gettito stimato sia superiore a quello effettivamente realizzato;
GOVERNO E REGIONI A STATUTO ORDINARIO CONCORDANO:
1) di procedere al riparto del fondo di cui all'articolo 111 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, nella proporzione di 1/3 per le Regioni a statuto ordinario e 2/3 per le Autonomie speciali;
2) di ripartire entro il 24 luglio 2020, con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze, la quota assegnata alle Regioni a statuto ordinario, già disponibile in base all'articolo 111 del decreto legge n. 34/2020 secondo la seguente tabella:
3) di stimare la perdita di entrate, al netto delle minori/maggiori spese e dei ristori, per le Regioni a statuto ordinario per l'importo complessivo di circa 1.700 milioni di euro per l'anno 2020, secondo la seguente tabella:
4) di prevedere, nel primo provvedimento legislativo utile, subordinatamente al rinvenimento della preventiva copertura finanziaria, l'integrazione del fondo per le Regioni a statuto ordinario di 1.200 milioni di euro al fine di garantire gli equilibri di bilancio, così da non prevedere misure restrittive della spesa in senso pro ciclico, con il seguente riparto:
5) di contabilizzare le risorse del fondo di cui all'articolo 111 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, al titolo secondo delle entrate dei bilanci regionali (alla voce del piano dei conti finanziario E.2.0 I.O I.O1.001 "Trasferimenti correnti da Ministeri"), al fine di garantire l'omogeneità dei conti pubblici e il monitoraggio a consuntivo delle minori entrate tributarie;
6) Con riferimento al ristoro alle Regioni nell'anno 2020 delle minori entrate tributarie da lotta all'evasione fiscale (950.751.551 euro), che le stesse siano riacquisite al bilancio dello Stato negli anni successivi nel momento in cui verranno progressivamente recuperate attraverso la struttura di gestione dell'Agenzia delle Entrate, a seguito della ripresa dell'attività della Agenzia stessa e da parte di ciascuna regione. TI recupero a favore del bilancio dello stato a carico di ciascuna regione è effettuato tenendo comunque conto degli esiti del monitoraggio del tavolo tecnico di cui all'art. 111 del DL 34/2020 relativo all'attività di accertamento e recupero per lotta ali'evasione da parte dell'agenzia delle entrate e da parte di ciascuna regione, previa intesa in conferenza Stato-Regioni. Ai fini della riacquisizione al bilancio dello Stato si considerano somme progressivamente recuperate i maggiori incassi da lotta all'evasione effettuati in ciascuno anno rispetto alla media degli stessi riscossi negli anni 2017-2019 con riferimento all'Irap, ali'Addizionale IRPEF e alla Tassa automobilistica, come risultanti dai rendiconti delle rispettive Regioni. In ogni caso, è assicurata la riacquisizione al bilancio dello Stato di 50 mln annui fino a concorrenza dell'importo di 950.751.551 euro, a carico delle regioni; il relativo riparto tra le regioni è effettuato in sede di Conferenza Stato­ regioni entro il 30 giugno 2021. L'acquisizione al bilancio dello Stato è effettuata entro il 30 giugno di ciascun anno, a seguito della quantificazione dei recuperi effettuati nell'anno precedente per ciascuna Regione da parte dell'Agenzia delle entrate.
7) di regolare in futuro i reciproci rapporti finanziari, sulla base degli effettivi andamenti dei gettiti, in modo da assicurare il ristoro delle effettive perdite di gettito, al netto delle maggiori/minori spese e dei ristori, in favore delle regioni o in modo di garantire il recupero delle risorse in favore dello Stato nel caso in cui il minor gettito stimato sia superiore a quello effettivamente realizzato, sulla base di apposita Intesa in Conferenza Stato -Regioni;
8) di prevedere che nell'esercizio successivo a quello del ristoro, sulla base di apposita Intesa definita in Conferenza Stato - Regioni, si proceda al conguaglio, a favore di ciascuna regione o dello Stato, degli importi, sulla base dei dati effettivi di minore o maggiore entrata risultanti dai rispettivi rendiconti;
9) di prevedere, in caso di mancata Intesa di cui ai punti 7 e 8, l'applicazione del comma 3 dell'articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281;
10) di aggiungere, con specifica modifica legislativa, al comma 3 dell'articolo 111 del decreto legge n. 34/2020, dopo le parole "può attivare" le parole "previa condivisione del tavolo tecnico di cui al comma 2".



( red / 22.07.20 )

Atto della Conferenza Stato-Regioni del 20 luglio

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Emergenza Covid-19 e minori entrate: l'accordo Governo-Regioni a Statuto speciale

(Regioni.it 3887 - 22/07/2020) Nel corso della Conferenza Stato-Regioni del 20 luglio è stato sancito l'Accordo tra il Governo e le Regioni a statuto speciale e le Prvince autonome in materia di finanza pubblica per assicurare le risorse necessarie per l'espletamento delle rispettive funzioni istituzionali per l'anno 2020 in conseguenza della perdita di entrate connesse all'emergenza Covid-19. Nel corso dell'incontro - come si legge negli atti - le Regioni hanno evidenziato quattro questioni centrali. La prima è quella crelatva all'esigenza di pervenre quanto prima alla chiusura dei tavoli di confronto con il Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19 relativi al rimborso delle spese sostenute dalle Regioni in fase emergenziale. La seconda attiene invece all'urgenza  che il Governo convochi il tavolo sul debito delle Regioni. Terzo punto: occorre che il Governo adotti il provvedimento concernente il recupero fiscale IVA con riferimento al ruolo delle Regioni. Infine bisogna che  il Governo proceda ad individuare una soluzione al fondo di anticipazione liquidità al fine dell'utilizzo dell'avanzo di amministrazione.
Si riporta di seguito il testo dell'Accordo, contenuto nell'atto della Conferenza Stato-Regioni.
CONSIDERATO che le Regioni a statuto speciale e le Province Autonome di Trento e di Bolzano concorrono agli obiettivi di finanza pubblica nazionale per circa 3,17 mld di euro annui;
PRESO ATIO degli effetti dell'emergenza epidemiologica Covid-19 che stanno determinando rilevanti perdite di entrate per le Regioni e per le Province autonome;
TENUTO CONTO dell'allentamento dei vincoli finanziari concesso all'Italia dall'Unione Europea;
RITENUTO che, alla luce di quanto esposto ai punti precedenti, il contributo alla finanza pubblica dovuto per l'anno 2020 dalle Regioni a statuto speciale e dalle Province Autonome di Trento e di Bolzano, risulta, in parte, superato dall'attuale contesto economico-finanziario;
VALUTATA, pertanto, opportuna una riduzione del contributo alla finanza pubblica dovuto per l'anno 2020 dalle Autonomie speciali;
CONSIDERATA la richiesta, preventiva all'emanazione del decreto-legge n. 34/2020, della Conferenza delle Regioni e Province autonome di costituire 2 fondi separati rispettivamente per le Regioni a statuto ordinario e per le Regioni a statuto speciale e Province autonome, stante le diverse peculiarità giuridiche, e di suddividere lo stanziamento destinandone 1/3 alle prime e 2/3 alle seconde;
PRESO ATIO che, sulla base di tale proporzione di riparto e sulla base dello stanziamento attualmente disposto dall'articolo 111 del decreto-legge n. 34/2020 alle Regioni a statuto speciale e Province autonome spetterebbe un miliardo di euro, importo insufficiente rispetto alla stima della perdita di entrate delle Regioni a statuto speciale e Province Autonome di Trento e
Bolzano;
CONSIDERATA l'opportunità di procedere ai ristori di cui all'articolo 111 del decreto-legge n. 34/2020 e di cui alle successive integrazioni del fondo di cui allo stesso articolo 111, attraverso corrispondenti riduzioni del concorso alla finanza pubblica da parte di ciascuna regione a statuto speciale e provincia autonoma e attraverso erogazioni dal bilancio dello Stato ove si registri
incapienza del concorso stesso;
PRESO ATIO che non sono oggetto del seguente accordo i ristori di cui all'articolo 24 (Disposizioni in materia di versamento dell'IRAP) e all'articolo 200 (Disposizioni in materia di trasporto pubblico locale) del decreto-legge n. 34/2020;
GOVERNO, REGIONI A STATUTO SPECIALE E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO CONCORDANO:
1. la riduzione dei singoli concorsi agli obiettivi di finanza pubblica nazionale corrispondente all'integrale ristoro di tutte le minori entrate, al netto delle minori/maggiori spese e dei ristori di cui all'art. 24, comma 4, del decreto-legge n. 34 del 2020, per consentire alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e Bolzano di far fronte agli effetti negativi derivanti dall'emergenza Covid-19;
2. la misura della riduzione del contributo alla finanza pubblica e del trasferimento di risorse per l'importo complessivo di 2,6 miliardi di euro, al netto delle manovre tributarie già adottate dalle Autonomie speciali nel periodo antecedente l'emergenza;
3. di ripartire in favore delle Autonomie speciali l'importo di 1 miliardo di euro, già disponibile a valere sull'articolo 111 del decreto-legge n. 34/2020, secondo la seguente tabella:

4. che la restante quota da assegnare alle Autonomie speciali, pari ad 1,6 miliardi di euro per il 2020, venga autorizzata con il primo provvedimento legislativo utile, per il quale il Governo si impegna a reperire la relativa copertura finanziaria, e che la stessa venga ripartita secondo la seguente tabella:
 5. nel caso l'importo per singola Autonomia speciale superi la corrispondente quota di concorso alla finanza pubblica, lo Stato provvede a versare alla singola Autonomia speciale l'importo eccedente;
6. fatti salvi gli acconti sulle compartecipazioni già previsti dalla legislazione vigente, di prevedere che nel secondo esercizio successivo a quello del ristoro si proceda al conguaglio definitivo a favore di ciascuna autonomia o dello Stato sulla base dei dati effettivi di minore entrata delle spettanze quantificate per l'esercizio 2020 ai sensi dei rispettivi Statuti rispetto alla media delle spettanze relative agli esercizi 2017-2018-2019, tenendo conto delle maggiori/minori spese per l'emergenza COVID-19, dei ristori di cui all'art. 24, comma 4, del decreto-legge n. 34 del 2020 e delle modifiche degli ordinamenti finanziari nel periodo
intervenute;
7. di contabilizzare le risorse di cui al punto 5 al titolo secondo delle entrate dei bilanci regionali (alla voce del piano dei conti finanziario E.2.01.01.01.001 "Trasferimenti correnti da Ministeri"), al fine di garantire l'omogeneità dei conti pubblici e il monitoraggio a consuntivo delle minori entrate tributarie;
8. che i contenuti del presente Accordo quadro siano recepiti entro il 30 settembre 2020 in specifiche disposizioni legislative per le parti in cui ciò sia necessario;
9. che entro il 30 settembre 2020 vengano rivisti gli accordi bilaterali in materia di rapporti finanziari tra lo Stato e la Regione Friuli Venezia-Giulia e sia data attuazione all'articolo 10 dell'accordo fra Stato e Regione Sardegna del 7 novembre 2019 e che entro il 31 ottobre 2020 venga definita bilateralmente la revisione delle norme di attuazione in materia finanziaria della
Regione Siciliana;
10. che entro il 30 novembre 2020 venga sottoscritto un Accordo quadro analogo al presente per l'esercizio 2021, previa individuazione della relativa copertura finanziaria;
11. di aggiungere, con specifica modifica legislativa, al comma 3 dell'articolo 111 del decreto-leggen. 34/2020, dopo le parole "può attivare" le parole "previa condivisione del tavolo tecnico di cui al comma 2".
Il Presidente del Consiglio dei ministri
Il Ministro dell'Economia e delle Finanze
Il Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano Il Presidente della Provincia Autonoma di Trento
Il Presidente della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige Il Presidente della Regione Autonoma
Friuli Venezia Giulia Il Presidente della Regione Autonoma Valle d'Aosta
Il Presidente della Regione Autonoma Sardegna Il Presidente della Regione Autonoma Siciliana



( red / 22.07.20 )

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Report Conferenza Stato-Regioni del 20 luglio

(Regioni.it 3887 - 22/07/2020) E' stato pubblicato il report della Conferenza Stato-Regioni del 20 luglio, presieduta dal Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, che ha esaminato i seguenti punti all’ordine del giorno con gli esiti indicati:
1. Accordo, ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra Governo e Regioni a Statuto ordinario per assicurare le risorse necessarie per l’espletamento delle funzioni regionali per l’anno 2020 in conseguenza della perdita di entrate connessa all’emergenza pandemica da Covid-19. SANCITO ACCORDO

2. Accordo quadro, ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra Governo e Regioni a Statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano in materia di finanza pubblica per assicurare le risorse necessarie per l’espletamento delle rispettive funzioni istituzionali per l’anno 2020 in conseguenza della perdita di entrate connessa all’emergenza pandemica da Covid-19. SANCITO ACCORDO
3. Intesa, ai sensi dell'articolo 24 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, sullo schema di decreto del Ministro dell’economia e delle finanze recante riparto del Fondo finalizzato a ristorare alle Regioni e alle Province autonome le minori entrate derivanti dal mancato versamento dell'IRAP. SANCITA INTESA

 

20/07/2020 - Conferenza Stato-Regioni

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( red / 22.07.20 )
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