(Regioni.it 3935 - 23/10/2020) “Il governo presenti al più presto al Tavolo del programma di legislatura un progetto da concordare con le Regioni per la nuova Sanità italiana. Puntiamo ad aver la migliore Sanità del mondo con un programma credibile, indicando come finanziarlo e con un cronoprogramma di realizzazione”, dichiara il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, che affronta anche il tema del Mes: “Si è sviluppata attorno al Mes una discussione molto accesa, forse eccessivamente aspra e non fondata su i dati reali”.

Quindi occorre un confronto nel merito: “il Mes è una linea di credito con interessi più bassi, anche se fosse solo risparmio gli interessi sarebbero comunque circa 300 milioni all'anno, 3 miliardi in 10 anni. Una cifra significativa”.
Per Zingaretti “è il tempo della responsabilità collettiva. Virus nemico di tutti. Quello che è chiaro è che serve oggi più che mai un Paese unito nella lotta al nemico di tutti. È il tempo, come ha detto il presidente Mattarella, della responsabilità collettiva. Non significa scaricare sui cittadini il peso della lotta al virus ma collaborare ciascuno con comportamenti e scelte a sbarrare strada a contagio”.
Sul Recovery Fund interviene Bonaccini, sostenendo che “è importante spendere bene questi soldi, con una visione strategica, delineando progetti per recuperare ritardi e costruire il futuro”, e anche sul Mes bisogna continuare a lavorare.
Sulla pandemia il presidente della regione Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, ritiene che “si può sempre fare di più e di meglio, lo dico anche a me. Ma noi siamo il Paese meno travolto, se vedo il resto d'Europa. Quindi un lavoro s'è fatto tra governo e Regioni. Ma il governo sarà giudicato se ridarà lavoro”.
"Ho chiesto al ministro Speranza - dichiara il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, in merito alla pandemia - che si riveda il piano di sanita' pubblica con ulteriori misure rispettose della tracciabilita' e capaci di essere piu' performanti", precisando che il ministro ha annunciato l'arrivo in Veneto di "una ventina di squadre dell'esercito per fare test drive-in".