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Regioni.it

n. 3984 - martedì 19 gennaio 2021

Sommario
- Emergenza Covid-19: didattica in presenza a scuola, urge confronto Governo-Regioni
- Taglio vaccini Pfizer rischia di rallentare campagna vaccinazione
- Vaccinazioni: in Piemonte accordo con medici di medicina generale
- Riaprono musei nelle regioni in fascia gialla
- Conferenza Unificata il 21 gennaio
- Pareggio di bilancio delle Regioni e monitoraggio del rispetto degli obiettivi: raccomandazioni sul decreto

+T -T
Taglio vaccini Pfizer rischia di rallentare campagna vaccinazione

Tema al centro di una riunione stasera Governo-Regioni

(Regioni.it 3984 - 19/01/2021) Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, ri rivolge al Governo sulla carenza di vaccini anti-Covid: “l'Emilia-Romagna è pronta. Proseguiamo a vaccinare. Noi vogliamo accelerare, e siamo in grado di farlo”.
Per questo “ci siamo rivolti al Governo, al ministro Speranza e al commissario Arcuri, perchè la riduzione della fornitura Pfizer-BioNtech che registriamo questa settimana sia solo temporanea, che la fornitura torni regolare già dalla prossima settimana, compreso il recupero delle dosi non arrivate in questi giorni. Su questo, il Governo, così come l'Unione europea, devono vigilare e non arretrare di un centimetro: le dosi acquistate devono arrivare nei territori, la campagna di vaccinazione deve proseguire a pieno ritmo. Punto”.
Anche il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, è preoccupato per il taglio dei vaccini: “ci rendiamo conto che un'impresa può avere dei problemi ma il tema è capire quali sono i problemi e se possiamo superarli. Oggi abbiamo subito uno slittamento di 24 ore delle forniture e ieri sera e' arrivata la doccia fredda di un ulteriore taglio. Ma noi con questi numeri non riusciamo a fare campagna vaccinale perché ora abbiamo bisogno di 100mila dosi per richiamo dei primi vaccinati”.
"Stando a quanto riferito dal commissario, - rileva Zaia - Pfizer avrebbe deciso a chi e quanto dare. Sulla base di quale principio hanno deciso il -53% del Veneto, il -54% del Friuli, il -51% dell'Emilia Romagna e lo zero per cento di altre regioni - osserva - una simile decurtazione non è giustificata né dai dati epidemiologici, né da quelli clinici". "Dopo una pessima notizia, eccone una seconda drammatica - rileva - in queste condizioni non saremo in grado di fare per tutti i richiami con le seconde dosi, oltre a dover fermare le prime. Ci sono tempi da rispettare: 21 giorni da una iniezione all'altra. E non è possibile mescolare vaccini di aziende differenti".
“Difficile lavorare nell'incertezza”. Il vicepresidente con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Eiccardo Riccardi, interviene sulla riprogrammazione delle consegne dei vaccini: “abbiamo avuto comunicazione da parte di Pfizer che le nostre già ridotte consegne del vaccino previste per oggi, sono riprogrammate alla giornata di domani, 20 gennaio. I flussi di consegna sono determinanti per l'andamento delle campagna vaccinale”.
“La Calabria rimane ultima nelle somministrazioni dei vaccini perché ha necessità di recuperare dal momento che, quando sono arrivati le prime dosi il Governo contemporaneamente chiedeva al Commissario ad acta per la sanità e al presidente della Regione, che comunque doveva dare una sorta d'intesa, di cambiare tutti i direttori generali di Aziende ospedaliere e sanitarie. Posso dire, però, che nonostante non sia bella la maglia nera con quello che sta succedendo in questo momento con Pfizer che non solo garantisce i tempi ma addirittura adesso non garantisce neanche le quantità, essere riusciti a tenere qualche fiala in più, ci sta tornando anche utile”. Afferma il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì.
Dai ritardi di Pfizer "in Toscana, come in tutte le regioni, ci sara' un rallentamento delle procedure che avevamo messo in campo. Ha ragione il commissario Arcuri" ad arrabbiarsi. "Quando arriveranno i vaccini saremo pronti", dichiara il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani.
Meno preoccupato il presidente della regione Piemonte: "il ritardo nelle consegne di Pfizer non ci ha fermati e non incide in alcun modo sulla nostra campagna vaccinale contro il Covid", evidenzia Alberto Cirio. "In Piemonte - sottolinea Cirio - sono state usate oltre il 90% delle dosi, perché siamo riusciti a compensare la mancata consegna attraverso un riequilibrio fra le Aziende sanitarie. La nostra campagna quindi va avanti: il 30 gennaio sarà al via la vaccinazione rivolta agli ultra ottantenni". 
"Realizzare, nel modo piu' efficiente, - rassicura anche il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana - il piano di vaccinazioni anti Covid che, a dispetto della vulgata diffusa dai media, ad oggi vede la Lombardia come prima regione in Italia sia per numero assoluto di vaccini somministrati, che in termini di somministrazioni giornaliere".
Mentre "in Sardegna la campagna vaccinale purtroppo e' condizionata dal fatto che la Pfizer non sta rispettando gli accordi. Ieri notte e' arrivato il 50% delle dosi che ci spettavano, 7.020 anziche' 14.040, che sono state consegnate stamattina alla farmacia del Binaghi", sottolinea l'assessore regionale alla Sanita', Mario Nieddu.
Comunica così l'Unità di Crisi Covid-19 della Regione Lazio: "abbiamo avuto comunicazione che le consegne previste per oggi del vaccino Pfizer pari a 32.760 dosi sono slittate alla giornata di domani. Verificheremo attentamente se verranno consegnate, ma questa modalità a singhiozzo crea numerosi problemi organizzativi a tutto il sistema". 
I ritardi della Pfizer possono rallentare la campagna di vaccinazione in Italia. Il tema sarà affrontato questa sera dopo le 20 in una riunione Governo-Regioni.
"Questa sera alle 20 – spiega il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga - abbiamo una riunione con il Governo e con il commissario Arcuri sui vaccini. E’ chiaro che questo ritardo ci crea un danno enorme: noi siamo una delle regioni che meglio hanno organizzato la campagna vaccinale".
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( gs / 19.01.21 )
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