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Regioni.it

n. 3999 - venerdì 5 febbraio 2021

Sommario
- Piano vaccinale funziona a pieno ritmo: in arrivo vaccini AstraZeneca
- Corte dei Conti: revisione Irpef si raccordi con finanziamento enti territoriali
- Rafforzare le sedi di concertazione, intervista ad Alessia Grillo
- Dpcm Infrastrutture: Bonavitacola, occorre una reale concertazione con le Regioni
- Impianti sciistici: verso riapertura dopo posizione Cts su linee guida della Conferenza delle Regioni
- Pandemia: da stabile a lieve peggioramento

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Impianti sciistici: verso riapertura dopo posizione Cts su linee guida della Conferenza delle Regioni

(Regioni.it 3999 - 05/02/2021) Via libera allo sci dal 15 febbraio ma solo in zona gialla, impianti chiusi nelle regioni arancioni e rosse. E' quanto avrebbe deciso il Comitato tecnico scientifico, secondo quanto riportato ieri dall'Ansa, al termine della riunione in cui è stato esaminato il testo delle linee guida predisposti dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome lo scorso 28 gennaio.
Il testi ha dunque passato il vaglio degli esperti che hanno però limitato la fruibilità degli impianti, escudendo che possano riaprire anche in zona arancione, con una capienza ridotta al 50% su funivie, cabinovie e seggiovie e l'utilizzo obbligatorio di mascherine.
Comunque “E’ un bel segnale quello del CTS, un segnale doppio che, da un lato ci regala una grande tranquillità perché il via libera arriva direttamente dal mondo scientifico e, dall’altra parte, fornisce l’occasione per un rilancio della montagna in concomitanza coi mondiali sci di domenica prossima, 7 febbraio, a Cortina”. E’ il commento che arriva dal Presidente della Regione Veneto Luca Zaia.
Di fronte ad una buona notizia, il Presidente ricorda però  “che il virus circola ancora e non va sottovalutato”. “E’ ovvio – ha aggiunto - che ora l’appello va a tutti quei cittadini che si recheranno agli impianti di risalita, perché lo dovranno fare con la massima prudenza e attenzione, indossando mascherine, quantomeno nei luoghi di aggregazione e durante la risalita. Le regole cioè vanno rispettate soprattutto in tutti quei contesti dove si crea assembramento. Non va quindi abbassata la guardia, perché da questa partita dobbiamo venirne fuori insieme e va ricordato che se tornasse una ripresa della curva dell’infezione, sarebbe la fine”.
Soddisfazione anche in Lombardia."Le montagne lombarde riaprono dal 15 febbraio. Il Cts nazionale - scrive in un messaggio postato su Facebook il presidente  della Regione Lombardia, Attilio Fontana - ha approvato le linee guida proposte dalle Regioni per la riapertura in sicurezza degli impianti sciistici. Un primo ottimo passo per tutto il comparto produttivo delle nostre montagne che era chiuso da quasi un anno". Anche Lara Magoni, assessore regionale al Turismo, Marketing territoriale, Moda e Design, della Regione Lombardia commenta la notizia: è "Un primo importante riconoscimento per il mondo della montagna. È da settimane che porto avanti in tutte le sedi la battaglia per la riapertura in sicurezza degli impianti di risalita. Il protocollo messo a punto dalle Regioni è frutto di un lavoro che vuole tenere insieme la priorità sanitaria, che per tutti resta al primo posto, ma anche la giusta valorizzazione dell'economia della montagna, a oggi completamente dimenticata. Una boccata d'ossigeno per un settore che sta soffrendo una crisi senza precedenti. Spero davvero che questa riapertura sia l'inizio di una nuova era, con la ripresa di un turismo fondamentale per la Lombardia. Sono convinta che la montagna debba essere centrale nel dibattito politico di rilancio del nostro Paese". "Per questo motivo, oggi  5 febbraio, alle ore 10 in tutte le principali stazioni sciistiche della Lombardia e d'Italia - ricorda l'assessore - si terrà, ancora con maggior entusiasmo, un flash mob del mondo della neve intitolato 'Per chi suona la montagna'. Un segnale di forte compattezza di tutto il comparto, con la volontà di richiamare l'attenzione su un settore particolarmente falcidiato dalla pandemia, che ha voglia di ricominciare". "Operatori, appassionati, maestri di sci e autorità: tutti insieme - conclude Magoni - per sostenere un patrimonio naturale, culturale, sportivo e turistico che merita di essere valorizzato dopo mesi di difficoltà”.
L'assessore alla Montagna della Regione Lombardia, Massimo Sertori, dice che è condivisibile la decisione del Comitato tecnico scientifico (Cts) circa la riapertura degli impianti sciistici in zona gialla il 15 febbraio. È incomprensibile il cambiamento radicale di posizione assunto dal Cts in relazione alla possibile apertura degli impianti in zona arancione, applicando le misure restrittive aventi come finalità una fruibilità in sicurezza. Questo avrebbe consentito non solo la programmazione delle attività, ma anche una prospettiva di continuità certa per gestori, lavoratori e per tutta la filiera del comparto turistico invernale".  "Ci sembrava e ci sembra importante - conclude l'assessore Sertori - ottenere il giusto equilibrio tra la tutela della salute e la tutela dell'economia e del lavoro. Continueremo la nostra azione politica e istituzionale per raggiungere questo obiettivo".
Per L’Assessore allo Sviluppo economico, Formazione e lavoro della Valle d'Aosta, Luigi Bertschy "Finalmente il Cts ha approvato il protocollo. Ci sono voluti più di due mesi e nonostante questo lungo lasso di tempo anche oggi una parte del protocollo non è passata. Adesso continuiamo a lavorare insieme alle altre regioni per permettere un maggiore afflusso di sciatori per i prossimi 40, 50 giorni della stagione. Domani pomeriggio incontreremo le società esercenti per un confronto  sulle modalità  organizzative del protocollo e sulle prospettive future". L’Assessore Bertschy continuerà nei prossimi giorni il confronto con gli altri Assessori delle regioni interessante dall’attività sciistica al fine di tenere alta l’attenzione sull’economia delle attività legate alla montagna.
Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha incontrato il 4 febbraio i rappresentanti di Arpiet, l'associazione che rappresenta le stazioni sciistiche piemontesi. In attesa di capire se il 15 febbraio lo sci potrà davvero ripartire, "abbiamo definito criteri chiari per sostenere, con le risorse stanziate nel bilancio regionale, tutto il mondo turistico della neve che in Piemonte è un settore trainante ed irrinunciabile - spiega il Presidente Cirio su Facebook -. Spiace tuttavia riscontrare che, nonostante i tanti solleciti e al di là delle dichiarazioni di intenti, da Roma non ci siano ancora certezze su stanziamenti e modalità di ristoro per questo mondo". 



( red / 05.02.21 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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