+T
-T
Decreto Legge Sostegni: un provvedimento da 32 miliardi

Il comunicato e le slide di Palazzo Chigi
Il governo, su proposta del presidente del Consiglio Mario Draghi, del ministro dell'Economia e delle Finanze Daniele Franco e del ministro del Lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando, si legge nel comunicato ufficiale diffuso da palazzo, ha approvato un decreto-legge che "introduce misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da Covid-19".
Il provvedimento interviene, con "uno stanziamento di circa 32 miliardi di euro, pari all'entità massima dello scostamento di bilancio già autorizzato dal Parlamento, al fine di potenziare gli strumenti di contrasto alla diffusione del contagio da Covid-19 e di contenere l'impatto sociale ed economico delle misure di prevenzione adottate". L'obiettivo, assicura la nota, è "quello di assicurare un sistema rinnovato e potenziato di sostegni, calibrato secondo la tempestività e l'intensità di protezione che ciascun soggetto richiede". Gli interventi previsti "si articolano in 5 ambiti principali: sostegno alle imprese e agli operatori del terzo settore; lavoro e contrasto alla povertà; salute e sicurezza; sostegno agli enti territoriali; ulteriori interventi settoriali".
Si prevede un contributo a fondo perduto per i soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore, senza più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate. Per tali interventi, lo stanziamento complessivo ammonta a oltre 11 miliardi di euro.
Potranno presentare richiesta per questi sostegni i soggetti che abbiano subito perdite di fatturato, tra il 2019 e il 2020, pari ad almeno il 30 per cento, calcolato sul valore medio mensile. Il nuovo meccanismo ammette le imprese con ricavi fino a 10 milioni di euro, a fronte del precedente limite di 5 milioni di euro.
L’importo del contributo a fondo perduto sarà determinato in percentuale rispetto alla differenza di fatturato rilevata, come segue:
- 60 per cento per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100mila euro;
- 50 per cento per i soggetti con ricavi o compensi da 100 mila a 400mila euro;
- 40 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400mila euro e fino a 1 milione di euro;
- 30 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione e fino a 5 milioni di euro;
- 20 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni e fino a 10 milioni di euro.
In ogni caso, tale importo non potrà essere inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per gli altri soggetti e non potrà essere superiore a 150mila euro.
Il contributo potrà essere erogato tramite bonifico bancario direttamente sul conto corrente intestato al beneficiario o come credito d'imposta, da utilizzare esclusivamente in compensazione.
Per il sostegno alle attività d’impresa di specifici settori, sono inoltre previsti:
- un Fondo per il turismo invernale;
- l’aumento da 1 a 2,5 miliardi dello stanziamento per il Fondo per l’esonero dai contributi previdenziali per autonomi e professionisti;
- la proroga del periodo di sospensione delle attività dell'agente della riscossione fino al 30 aprile 2021.
Per il sostegno alle imprese, è inoltre previsto un intervento diretto a ridurre i costi delle bollette elettriche.
2) Lavoro e contrasto alla povertà
In tale ambito, il decreto prevede:
- la proroga del blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno 2021;
- la proroga della Cassa integrazione guadagni
- il rifinanziamento, per 400 milioni di euro, del Fondo sociale per occupazione e formazione;
- una indennità di 2.400 euro per i lavoratori stagionali e a tempo determinato e di importo variabile tra i 1.200 e i 3.600 euro per i lavoratori sportivi;
- il rifinanziamento nella misura di 1 miliardo di euro, del fondo per il Reddito di Cittadinanza, al fine di tenere conto dell’aumento delle domande;
- il rinnovo, per ulteriori tre mensilità, del Reddito di emergenza e l’ampliamento della platea dei potenziali beneficiari;
- l’incremento di 100 milioni di euro del Fondo straordinario per il sostegno degli enti del terzo settore;
- la proroga degli interventi per i lavoratori in condizioni di fragilità.
3) Salute e sicurezza
Per quanto riguarda la salute e la sicurezza, il testo prevede:
- un ulteriore finanziamento di 2,1 miliardi per l’acquisto di vaccini e di 700 milioni per l’acquisto di altri farmaci anti-COVID;
- la possibilità che aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale ricorrano allo svolgimento di prestazioni aggiuntive da parte di medici, infermieri e assistenti sanitari dipendenti, anche in deroga ai limiti vigenti in materia di spesa per il personale;
- il coinvolgimento delle farmacie nella campagna vaccinale;
- un sostegno al personale medico e sanitario, compreso quello militare;
- la proroga al 31 maggio 2021 della possibilità di usufruire di strutture alberghiere o ricettive per ospitarvi persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare, laddove tali misure non possano essere attuate presso il domicilio della persona interessata.
4) Enti territoriali
Per gli enti locali e territoriali è previsto un sostegno per la flessione del gettito dovuta alla pandemia, pari a circa 1 miliardo di euro per Comuni e città metropolitane sul 2021.
Per le Regioni a statuto speciale e le Province autonome si prevede un intervento da 260 milioni e 1 miliardo per le Regioni a statuto ordinario per il rimborso delle spese sanitarie sostenute nell’anno 2020.
5) Interventi settoriali
Tra gli altri interventi settoriali, sono previsti:
- un sostegno alle attività didattiche a distanza o integrate;
- il rifinanziamento dei fondi previsti dalla legislazione in vigore per cultura, spettacolo, cinema e audiovisivo;
- il rifinanziamento dei fondi per la funzionalità delle forze di polizia e delle forze armate;
- un sostegno dedicato alle imprese del settore fieristico;
- un fondo da 200 milioni di euro per il sostegno allo sviluppo e alla produzione di nuovi farmaci e vaccini per fronteggiare le patologie infettive in ambito nazionale;
- un fondo da 200 milioni di euro, presso il Ministero dello sviluppo economico, per il sostegno alle grandi imprese in crisi a causa della pandemia, con l’esclusione di quelle del settore bancario e assicurativo;
- l’istituzione, presso il Ministero dell’economia e delle finanze, di un Fondo da 200 milioni di euro per l’anno 2021, da ripartire tra Regioni e Province autonome sulla base della proposta dagli stessi enti, da destinare al sostegno delle categorie economiche particolarmente colpite, incluse le attività commerciali o di ristorazione operanti nei centri storici e le imprese operanti nel settore dei matrimoni e degli eventi privati;
- l’ulteriore finanziamento, del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

Conferenza stampa del Presidente Draghi con i Ministri Franco e Orlando - 19.03.2021

Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 8 del 19.03.2021
Documenti
Decreto Sostegni, una sintesi delle misure (.pdf)
( red / 22.03.21 )
+T
-T
Conferenza delle Regioni il 25 marzo

Prima della riunione , alle 10.00, confronto con il Ministro dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti

25/03/2021 - Conferenza Regioni e Province Autonome
( red / 22.03.21 )
+T
-T
Emergenza sanitaria e PNRR: il 23 marzo audizione parlamentare rappresentanti Conferenza delle Regioni

Audizione di una delegazione della Conferenza delle Regioni e delle province autonome nell'ambito dell'emergenza sanitaria e dell'attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza - il 23.03.2021 alle ore 10.20
( red / 22.03.21 )
+T
-T
Vaccini: la voce delle Regioni su obbligo per sanitari e andamento campagna vaccinale
Toti: uscire dalla mitologia che le Regioni stanno andando in ordine sparso - prosegue il governatore- la maggior parte e' attorno al 40% degli ultra 80enni vaccinati e sopra il 70% dei vaccini somministrati rispetto ai consegnati.
(Regioni.it 4030 - 22/03/2021) Le Regioni non ci stanno alle veloci semplificazioni e difendono l'impegno profuso dai servizi sanitari regionali per la progressione della campagna vaccinale.
"Per arrivare a somministrare 500.000 vaccini al giorno in tutta Italia, bisogna avere 500.000 dosi al giorno, cosa da cui siamo lontani ed è il primo lavoro di cui dovrebbe occuparsi il governo. Poi, ben venga la task force nazionale per dare una mano alle Regioni, anche se una task force nazionale esisteva già e avrebbe dovuto mandare sui territori moltissimi medici, infermieri e vaccinatori, ma se ne sono visti pochi". Cosi' il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, a "Che giorno e'" su Rai Radio 1. "Vorrei uscire dalla mitologia che le Regioni stanno andando in ordine sparso - prosegue il governatore- la maggior parte e' attorno al 40% degli ultra 80enni vaccinati e sopra il 70% dei vaccini somministrati rispetto ai consegnati. Il cambio di programmazione quasi tutte le settimane comporta problemi che non so quanto siano percepiti dal comune cittadino e a Roma, ma mettono a dura prova le strutture regionali. Piu' che di task force, dal governo abbiamo bisogno di una programmazione seria e rispettata dei vaccini che arriveranno da qui a giugno". Poi sottolinea l'impegno della sua Regione ""In Liguria il 15,3% degli over 80 è già immunizzato, avendo ricevuto entrambe le dosi di vaccino. Stiamo lavorando senza sosta per mettere in sicurezza questa fascia, a cui abbiamo destinato il 90% delle dosi freeze e i risultati si vedono: da inizio campagna l'incidenza sui nostri anziani è dimezzata, con il conseguente calo della mortalità", scrive su Facebook il presidente Giovanni Toti. ""Nei prossimi giorni - sottolinea- daremo il via anche alle vaccinazioni degli under 80: da stasera alle 23 la fascia 75-79 potrà prenotarsi online, da domani con tutte le altre modalità e dal 25 marzo inizieranno le prime somministrazioni".
Quanto all'idea di un certificato vaccinale il Presidente della Liguria e Vicepresidente della Conferenza delle Regioni sottolinea che
"In realtà fino adesso i certificati vaccinali sono esperimenti, ben vengano ma per ora tutti lo hanno perché quando si fa vaccino il medico rilascia un attestato di avvenuta vaccinazione. Occorre inquadrarlo nella Costituzione vigente, se questo documento non viene rilevato e recepito a livello di Costituzione è evidente che la persona che lo ha e quella che non lo ha non possono avere un diverso trattamento per l'accesso a un servizio pubblico nazionale".
Rispetto invece all'obbligo di vaccino per il personale sanitario interviene il Presidente dell'Emilia-Romagna e Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. "A mio parere, il personale sanitario che non vuole vaccinarsi non può stare a lavorare laddove si devono tutelare le persone che si hanno in cura, per esempio negli ospedali, perché non mette a rischio solo la propria salute ma anche quella delle persone che ha in cura. Ma - aggiunge - non decidiamo noi come Regioni ma un'azione eventuale del Parlamento o del Governo. Non possiamo obbligare le persone a vaccinarsi se non c'è una legge dello Stato".
Rispetto all'andamento della campagna vaccinale in Emilia-Romagna "Entro la fine di aprile confido che avremo terminato tutta la popolazione ultraottantenne con la seconda dose", annuncia Stefano Bonaccini. "Siamo tra le Regioni - ha detto Bonaccini nel corso di una videoconferenza stampa su nuovi interventi nell'edilizia scolastica - che hanno il più alto numero di vaccinati rispetto alla popolazione. Insieme al Lazio siamo, tra le grandi regioni, quella che hanno vaccinato il piu' alto numero di ultraottantenni. Il 100 per cento dei degenti nelle residenze per anziani sono vaccinati già da un po' con la seconda dose", ha ricordato il Presidente aggiungendo che "noi dobbiamo accelerare per completare il prima possibile la vaccinazione degli ultraottantenni". "Noi rispettiamo pedissequamente le priorita' indicate dal piano nazionale. Le categorie da vaccinare sono previste dal piano nazionale sia per eta' che per categorie professionali. In Emilia Romagna il problema non e' l'organizzazione ma le dosi che non erano in numero sufficiente per vaccinare tutti quelli che saremmo in grado di poter fare", ha ribadito Bonaccini.
"La campagna di vaccinazione in Abruzzo si concluderà non più tardi di settembre. Se ci venissero improvvisamente date più dosi saremmo in grado di anticipare ampiamente questa data. Somministriamo quelli che ci arrivano. Il piano nazionale di e' trimestrale, ma non ti dice se le dosi arrivano all'inizio o alla fine del trimestre. Purtroppo scopriamo che la fornitura arriva sempre piu' vicino alla fine del periodo, il che non ci mette in condizioni di sapere se domani possiamo fare cento, duecento, cinquecento o mille vaccini. Oggi presentiamo il piano vaccini per la seconda Fase e lo facciamo quando siamo tra le prime regioni in Italia per capacita' di vaccinazione rispetto alle dosi ottenute. Credo che i numeri parlino da soli e spengano ogni tipo di polemica". Lo ha detto il presidente della Regione, Marco Marsilio, in apertura della conferenza stampa tenutasi a Palazzo Silone a L'Aquila durate la quale ha presentato il piano aggiornato e definito solo ora, ha aggiunto, "perché le ultime indicazioni del Governo sono arrivate una settimana fa". Ad oggi la percentuale di vaccinazione nella Regione Abruzzo, ha quindi spiegato, è dell'86,5% contro la media nazionale dell'81,9% con un totale di somministrazioni fatte pari a 175.170. Fino ad ora- ha detto ancora Marsilio- siamo stati costretti dalla logica dei fatti a chiamare dall'oggi al domani una certa categoria di età a presentarsi con poco preavviso. Ma in questo quadro- ha proseguito sottolineando che sul fronte approvvigionamento miglioramenti non ce ne sono stati- la nostra struttura, le nostre Asl, il nostro dipartimento e il nostro assessore meritano un applauso. La Regione sta dimostrando di essere all'altezza del compito. Ci sono Regioni con organizzazioni molto piu' ricche rispetto a noi. Una volta tanto lasciateci dire con un po' di orgoglio che il piccolo e cianciato Abruzzo sa dire al sua e rispondere al bisogno di salute dei sui cittadini e lo sta facendo a testa alta se non con ottimi, certamente con risultati molto buoni. Lavoriamo per migliorarli. Questa battaglia non si vince con i chiacchiericci, i complottisti e i retropensieri, ma se tutto in maniera seria e organizzata seguiamo le regole e ci fidiamo dell'autorita' facendo squadra", ha quindi aggiunto sottolineando il lavoro fatto da Ema e Aifa per l'Astrazeneca e facendo sapere che il suo utilizzo in Abruzzo raggiunge ottime percentuali. "Noi- ha concluso Marsilio- non somministriamo nessun vaccino che non sia garantito e certificato".
"Spero che dopo Pasqua si chiuda questa parentesi e si torni alla normalita", ad affermarlo è il presidente della Regione Veneto Luca Zaia riferendosi alla classificazione delle Regioni in zone gialle, arancioni e rosse, con restrizioni anti Covid progressive. Rispetto poi alle poleniche sulla scuola il Presidente ha detto di comprendre "i genitori che protestano per la chiusura delle scuole. Soprattutto per quelli che hanno bimbi della fascia di età fino a 6 anni e che sono nella fase evolutiva e hanno più bisogno di una formazione continua. Ma ricordo ai cittadini che la chiusura delle scuole non dipende dalla regione, ma è stata una decisione del legislatore in tutte le regioni in zona rossa".
Toccando poi ilmtema dell'andamento della campagna vaccinale in Veneto, Zaia ha spiegato che "Siamo in coda alla classifica delle regioni per le vaccinazioni perché noi abbiamo fatto la scelta di accantonare la seconda dose per i richiami. Mentre ci sono regioni che con il 90% di somministrazioni avranno problemi se non arriveranno i vaccini per i richiami". Poi ha aggiunto che "questa settimana dovremmo avere 131.370 vaccini in arrivo in Veneto ma ad esempio, ad oggi, quelli di Moderna non sono confermati. Abbiamo inoltre 92.879 dosi di AstarZeneca ma non ne sono utilizzabili oltre 23mila dei due lotti bloccati. Su Pfizer se non arriva la prossima consegna siamo quasi a zero con il magazzino, abbiamo solo 16.224 dosi". Per questo, ha spiegato ancora il Presidente del Veneto "speriamo che da metà aprile arrivi il vaccino Johnson & Johnson che prevede una sola dose, questo ci aiuterà non poco".
"La Sicilia ha oggi numeri che ci pongono in testa tra le regioni italiane per le vaccinazioni. Se arrivassero, come sembra i primi di aprile, le quantità di dosi che abbiamo chiesto e che ci sono state promesse, io sono convinto che entro il mese di settembre potremmo immunizzare la stragrande maggioranza di siciliani". Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a margine dell'inaugurazione della nuova struttura di pneumologia per pazienti Covid all'ospedale Garibaldi Centro di Catania (ANSA). "La Sicilia, in questa vicenda del Coronavirus, ha dimostrato di avere le carte in regola per competere con quelle regioni, soprattutto del Nord, considerate infallibili sul piano dell'efficienza", ha poi aggiunto Musumeci. "Lo dico con legittimo orgoglio - ha concluso - a merito di tutti gli operatori perché si sono attivati perché i risultati arrivassero presto. Sulla sanità non si risparmia per raggiungere gli obiettivi, bisogna solo evitare gli sprechi. Questo è quello che abbiamo fatto".
"Ieri fino a tarda sera si e' lavorato in tutti i nove hub provinciali e la Sicilia e' tra le regioni d'Italia che di piu' ha fatto sull'utilizzo dei vaccini di AstraZeneca nei confronti del quale c'e' stata, c'e' e per certi aspetti continua ad esserci una qualche preoccupazione da parte di tanti cittadini. La nostra iniziativa e' servita per recuperare un gap inevitabile - che anche le altre Regioni hanno subito - di chi ha rinunciato alla programmazione. Se la meta' dei siciliani prenotati non sono andati, c'e' stata un'ulteriore ed eguale quantita' di siciliani in target che invece ha fatto vincere la voglia di vaccinarsi", ha aggiunto l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.
COVID: MUSUMECI, 'SICILIA CON CARTE IN REGOLA, ABBIAMO EVITATO SPRECHI' =
Vaccini: Musumeci,Sicilia tra prime regioni per inoculazione
Vaccino: Razza (Sicilia), recuperato gap,vince voglia vaccinarsi
COVID: TOTI SU ATTESTATO VACCINI, 'ESPERIMENTO FINCHE' NON E' RECEPITO DA COSTITUZIONE' =
VACCINO. TOTI: 500.000 AL GIORNO? SERVONO DOSI PIÙ CHE TASK FORCE
Vaccini: Marsilio, obiettivo immunità gregge entro settembre
COVID: MARSILIO, 'ABRUZZO TRA PRIME REGIONI PER NUMERO VACCINAZIONI EFFETTUATE' =
COVID. ZAIA: SPERO DOPO PASQUA SI CHIUDA PARENTESI ZONE COLORATE
Vaccino: E.Romagna accelera, ad aprile tutti over 80 immunizzati
COVID: BONACCINI, 'SU OBBLIGO VACCINI PER SANITARI SERVE LEGGE STATO' =
Scuola: Zaia, è competenza nazionale, chiusura una sconfitta
COVID: ZAIA, 'IN CODA PER VACCINI PERCHE' ABBIAMO ACCANTONATO SECONDE DOSI' =
( red / 22.03.21 )
+T
-T
Pandemia: Agenas, ultimi dati su ricoveri e terapie intensive

++ Covid: Agenas, intensive sopra soglia 30% in 12 regioni ++
( gs / 22.03.21 )
+T
-T
Ue: vaccini efficaci e controllo esportazioni

++ Sperimentazione Usa su Astrazeneca, il vaccino è sicuro ++

**COVID: ASTRAZENECA, 'PRESTO DATI A FDA, PRONTI A MLN DI DOSI NEGLI USA'**

Coronavirus, Johnson: terza ondata arriverà anche nel Regno Unito Dopo aver colpito l'Europa

= Vaccino: Ue verso blocco export AstraZeneca da Paesi Bassi

++ Lavoro: Ue, con Sure Italia ha risparmiato 2,8 mld ++ Commissione, sui primi 21 mld erogati fino a febbraio
( gs / 22.03.21 )

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
via Parigi, 11 - 00185 - Roma
Progetto grafico: Stefano Mirabelli, Giuseppe Schifini
Registrazione r.s. Tribunale Roma n. 106, 17/03/03