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Regioni.it

n. 4030 - lunedì 22 marzo 2021

Sommario
- Decreto Legge Sostegni: un provvedimento da 32 miliardi
- Conferenza delle Regioni il 25 marzo
- Emergenza sanitaria e PNRR: il 23 marzo audizione parlamentare rappresentanti Conferenza delle Regioni
- Vaccini: la voce delle Regioni su obbligo per sanitari e andamento campagna vaccinale
- Pandemia: Agenas, ultimi dati su ricoveri e terapie intensive
- Ue: vaccini efficaci e controllo esportazioni

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Vaccini: la voce delle Regioni su obbligo per sanitari e andamento campagna vaccinale

Toti: uscire dalla mitologia che le Regioni stanno andando in ordine sparso - prosegue il governatore- la maggior parte e' attorno al 40% degli ultra 80enni vaccinati e sopra il 70% dei vaccini somministrati rispetto ai consegnati.

(Regioni.it 4030 - 22/03/2021) Le Regioni non ci stanno alle veloci semplificazioni e difendono l'impegno profuso dai servizi sanitari regionali per la progressione della campagna vaccinale.
"Per arrivare a somministrare 500.000 vaccini al giorno in tutta Italia, bisogna avere 500.000 dosi al giorno, cosa da cui siamo lontani ed è il primo lavoro di cui dovrebbe occuparsi il governo. Poi, ben venga la task force nazionale per dare una mano alle Regioni, anche se una task force nazionale esisteva già e avrebbe dovuto mandare sui territori moltissimi medici, infermieri e vaccinatori, ma se ne sono visti pochi". Cosi' il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, a "Che giorno e'" su Rai Radio 1. "Vorrei uscire dalla mitologia che le Regioni stanno andando in ordine sparso - prosegue il governatore- la maggior parte e' attorno al 40% degli ultra 80enni vaccinati e sopra il 70% dei vaccini somministrati rispetto ai consegnati. Il cambio di programmazione quasi tutte le settimane comporta problemi che non so quanto siano percepiti dal comune cittadino e a Roma, ma mettono a dura prova le strutture regionali. Piu' che di task force, dal governo abbiamo bisogno di una programmazione seria e rispettata dei vaccini che arriveranno da qui a giugno". Poi sottolinea l'impegno della sua Regione ""In Liguria il 15,3% degli over 80 è già immunizzato, avendo ricevuto entrambe le dosi di vaccino. Stiamo lavorando senza sosta per mettere in sicurezza questa fascia, a cui abbiamo destinato il 90% delle dosi freeze e i risultati si vedono: da inizio campagna l'incidenza sui nostri anziani è dimezzata, con il conseguente calo della mortalità", scrive su Facebook il presidente Giovanni Toti. ""Nei prossimi giorni - sottolinea- daremo il via anche alle vaccinazioni degli under 80: da stasera alle 23 la fascia 75-79 potrà prenotarsi online, da domani con tutte le altre modalità e dal 25 marzo inizieranno le prime somministrazioni".
Quanto all'idea di un certificato vaccinale il Presidente della Liguria e Vicepresidente della Conferenza delle Regioni sottolinea che
 "In realtà fino adesso i certificati vaccinali sono esperimenti, ben vengano ma per ora tutti lo hanno perché quando si fa vaccino il medico rilascia un attestato di avvenuta vaccinazione. Occorre inquadrarlo nella Costituzione vigente, se questo documento non viene rilevato e recepito a livello di Costituzione è evidente che la persona che lo ha e quella che non lo ha non possono avere un diverso trattamento per l'accesso a un servizio pubblico nazionale".
Rispetto invece all'obbligo di vaccino per il personale sanitario interviene il Presidente dell'Emilia-Romagna e Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. "A mio parere, il personale sanitario che non vuole vaccinarsi non può stare a lavorare laddove si devono tutelare le persone che si hanno in cura, per esempio negli ospedali, perché non mette a rischio solo la propria salute ma anche quella delle persone che ha in cura. Ma - aggiunge - non decidiamo noi come Regioni ma un'azione eventuale del Parlamento o del Governo. Non possiamo obbligare le persone a vaccinarsi se non c'è una legge dello Stato". 
Rispetto all'andamento della campagna vaccinale in Emilia-Romagna  "Entro la fine di aprile confido che avremo terminato tutta la popolazione ultraottantenne con la seconda dose", annuncia  Stefano Bonaccini. "Siamo tra le Regioni - ha detto Bonaccini nel corso di una videoconferenza stampa su nuovi interventi nell'edilizia scolastica - che hanno il più alto numero di vaccinati rispetto alla popolazione. Insieme al Lazio siamo, tra le grandi regioni, quella che hanno vaccinato il piu' alto numero di ultraottantenni. Il 100 per cento dei degenti nelle residenze per anziani sono vaccinati già da un po' con la seconda dose", ha ricordato il Presidente aggiungendo che "noi dobbiamo accelerare per completare il prima possibile la vaccinazione degli ultraottantenni". "Noi rispettiamo pedissequamente le priorita' indicate dal piano nazionale. Le categorie da vaccinare sono previste dal piano nazionale sia per eta' che per categorie professionali. In Emilia Romagna il problema non e' l'organizzazione ma le dosi che non erano in numero sufficiente per vaccinare tutti quelli che saremmo in grado di poter fare", ha ribadito Bonaccini.
"La campagna di vaccinazione in Abruzzo si concluderà non più tardi di settembre. Se ci venissero improvvisamente date più dosi saremmo in grado di anticipare ampiamente questa data. Somministriamo quelli che ci arrivano. Il piano nazionale di e' trimestrale, ma non ti dice se le dosi arrivano all'inizio o alla fine del trimestre. Purtroppo scopriamo che la fornitura arriva sempre piu' vicino alla fine del periodo, il che non ci mette in condizioni di sapere se domani possiamo fare cento, duecento, cinquecento o mille vaccini. Oggi presentiamo il piano vaccini per la seconda Fase e lo facciamo quando siamo tra le prime regioni in Italia per capacita' di vaccinazione rispetto alle dosi ottenute. Credo che i numeri parlino da soli e spengano ogni tipo di polemica". Lo ha detto il presidente della Regione, Marco Marsilio, in apertura della conferenza stampa tenutasi a Palazzo Silone a L'Aquila durate la quale ha presentato il piano aggiornato e definito solo ora, ha aggiunto, "perché le ultime indicazioni del Governo sono arrivate una settimana fa". Ad oggi la percentuale di vaccinazione nella Regione Abruzzo, ha quindi spiegato, è dell'86,5% contro la media nazionale dell'81,9% con un totale di somministrazioni fatte pari a 175.170.  Fino ad ora- ha detto ancora Marsilio- siamo stati costretti dalla logica dei fatti a chiamare dall'oggi al domani una certa categoria di età a presentarsi con poco preavviso. Ma in questo quadro- ha proseguito sottolineando che sul fronte approvvigionamento miglioramenti non ce ne sono stati- la nostra struttura, le nostre Asl, il nostro dipartimento e il nostro assessore meritano un applauso. La Regione sta dimostrando di essere all'altezza del compito. Ci sono Regioni con organizzazioni molto piu' ricche rispetto a noi. Una volta tanto lasciateci dire con un po' di orgoglio che il piccolo e cianciato Abruzzo sa dire al sua e rispondere al bisogno di salute dei sui cittadini e lo sta facendo a testa alta se non con ottimi, certamente con risultati molto buoni. Lavoriamo per migliorarli. Questa battaglia non si vince con i chiacchiericci, i complottisti e i retropensieri, ma se tutto in maniera seria e organizzata seguiamo le regole e ci fidiamo dell'autorita' facendo squadra", ha quindi aggiunto sottolineando il lavoro fatto da Ema e Aifa per l'Astrazeneca e facendo sapere che il suo utilizzo in Abruzzo raggiunge ottime percentuali. "Noi- ha concluso Marsilio- non somministriamo nessun vaccino che non sia garantito e certificato".
"Spero che dopo Pasqua si chiuda questa parentesi e si torni alla normalita", ad affermarlo è il presidente della Regione Veneto Luca Zaia riferendosi alla classificazione delle Regioni in zone gialle, arancioni e rosse, con restrizioni anti Covid progressive. Rispetto poi alle poleniche sulla scuola il Presidente ha detto di comprendre "i genitori che protestano per la chiusura delle scuole. Soprattutto per quelli che hanno bimbi della fascia di età fino a 6 anni e che sono nella fase evolutiva e hanno più bisogno di una formazione continua. Ma ricordo ai cittadini che la chiusura delle scuole non dipende dalla regione, ma è stata una decisione del legislatore in tutte le regioni in zona rossa".
Toccando poi ilmtema dell'andamento della campagna vaccinale in Veneto, Zaia ha spiegato che "Siamo in coda alla classifica delle regioni per le vaccinazioni perché noi abbiamo fatto la scelta di accantonare la seconda dose per i richiami. Mentre ci sono regioni che con il 90% di somministrazioni avranno problemi se non arriveranno i vaccini per i richiami". Poi ha aggiunto che "questa settimana dovremmo avere 131.370 vaccini in arrivo in Veneto ma ad esempio, ad oggi, quelli di Moderna non sono confermati. Abbiamo inoltre 92.879 dosi di AstarZeneca ma non ne sono utilizzabili oltre 23mila dei due lotti bloccati. Su Pfizer se non arriva la prossima consegna siamo quasi a zero con il magazzino, abbiamo solo 16.224 dosi". Per questo, ha spiegato ancora il Presidente  del Veneto "speriamo che da metà aprile arrivi il vaccino Johnson & Johnson che prevede una sola dose, questo ci aiuterà non poco".
"La Sicilia ha oggi numeri che ci pongono in testa tra le regioni italiane per le vaccinazioni. Se arrivassero, come sembra i primi di aprile, le quantità di dosi che abbiamo chiesto e che ci sono state promesse, io sono convinto che entro il mese di settembre potremmo immunizzare la stragrande maggioranza di siciliani". Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a margine dell'inaugurazione della nuova struttura di pneumologia per pazienti Covid all'ospedale Garibaldi Centro di Catania (ANSA). "La Sicilia, in questa vicenda del Coronavirus, ha dimostrato di avere le carte in regola per competere con quelle regioni, soprattutto del Nord, considerate infallibili sul piano dell'efficienza", ha poi aggiunto Musumeci. "Lo dico con legittimo orgoglio - ha concluso - a merito di tutti gli operatori perché si sono attivati perché i risultati arrivassero presto. Sulla sanità non si risparmia per raggiungere gli obiettivi, bisogna solo evitare gli sprechi. Questo è quello che abbiamo fatto". 
"Ieri fino a tarda sera si e' lavorato in tutti i nove hub provinciali e la Sicilia e' tra le regioni d'Italia che di piu' ha fatto sull'utilizzo dei vaccini di AstraZeneca nei confronti del quale c'e' stata, c'e' e per certi aspetti continua ad esserci una qualche preoccupazione da parte di tanti cittadini. La nostra iniziativa e' servita per recuperare un gap inevitabile - che anche le altre Regioni hanno subito - di chi ha rinunciato alla programmazione. Se la meta' dei siciliani prenotati non sono andati, c'e' stata un'ulteriore ed eguale quantita' di siciliani in target che invece ha fatto vincere la voglia di vaccinarsi", ha aggiunto l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.

COVID: MUSUMECI, 'SICILIA CON CARTE IN REGOLA, ABBIAMO EVITATO SPRECHI' =

Vaccini: Musumeci,Sicilia tra prime regioni per inoculazione

Vaccino: Razza (Sicilia), recuperato gap,vince voglia vaccinarsi

COVID: TOTI SU ATTESTATO VACCINI, 'ESPERIMENTO FINCHE' NON E' RECEPITO DA COSTITUZIONE' =

VACCINO. TOTI: 500.000 AL GIORNO? SERVONO DOSI PIÙ CHE TASK FORCE

Vaccini: Marsilio, obiettivo immunità gregge entro settembre

COVID: MARSILIO, 'ABRUZZO TRA PRIME REGIONI PER NUMERO VACCINAZIONI EFFETTUATE' =

COVID. ZAIA: SPERO DOPO PASQUA SI CHIUDA PARENTESI ZONE COLORATE

Vaccino: E.Romagna accelera, ad aprile tutti over 80 immunizzati

COVID: BONACCINI, 'SU OBBLIGO VACCINI PER SANITARI SERVE LEGGE STATO' =

Scuola: Zaia, è competenza nazionale, chiusura una sconfitta

COVID: ZAIA, 'IN CODA PER VACCINI PERCHE' ABBIAMO ACCANTONATO SECONDE DOSI' =

 



( red / 22.03.21 )
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