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Regioni.it

n. 4103 - venerdì 2 luglio 2021

Sommario
- Prosegue la campagna vaccinale: Regioni mobilitate nonostante la scarsità delle dosi
- Crisi da emergenza Covid-19: per l'Istat nel 2020 contrazione dell'8,9% del PIL
- Comitato permanente di promozione del turismo in Italia: le osservazioni sul Decreto istitutivo
- Spese sostenute nel 2020 per l'emergenza Covid-19: via libera al riparto del fondo
- Posizione sul Ddl per l'equilibrio di genere nelle cariche pubbliche
- Via libera al fondo trasporto alunni disabili: le richieste per l'intesa sul Decreto

Documento della Conferenza delle Regioni del 17 giugno

+T -T
Comitato permanente di promozione del turismo in Italia: le osservazioni sul Decreto istitutivo

(Regioni.it 4103 - 02/07/2021) Via libera - nella Conferenza Stato-Regioni  del 17 giugno - all'istituzione del comitato permanente di promozione del turismo in Italia. La Conferenza delle Regioni ha però condizionato l'espressione dell'intesa sul decreto all'accoglimento degli emendamenti riportati nel documento inviato per via telematica e "costituisce parte integrante dell'atto Conferenza Stato-Regioni.
Si riporta di seguito la posizione della Conferenza delle regioni sul DM e il link all'atto della Conferenza Stato-Regioni.
Posizione sullo schema di decreto del ministro del turismo recante “istituzione e compiti del comitato permanente di promozione del turismo in Italia”
Intesa, ai sensi dell’articolo 58, comma 1, del decreto legislativo 23 maggio 2011, n. 79
Punto 8) Odg Conferenza Stato-Regioni
In riferimento allo schema di modifica del DM 5 febbraio 2020 recante “Istituzione e compiti del Comitato permanente di promozione del turismo in Italia”, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime l’intesa condizionata all’accoglimento dei seguenti emendamenti relativi ai compiti, composizione e organizzazione del Comitato.
In particolare:
- all’articolo 1 (Istituzione e compiti del Comitato permanente di promozione del turismo in Italia) comma 2, lettera e) dopo le parole “sistemi turistici di eccellenza” aggiungere le parole “e allo sviluppo dei sistemi digitali,”;
- alla lettera d) dopo le parole “offerta turistica nazionale” aggiungere le parole “lo sviluppo dei servizi digitali e la qualità e accessibilità dei servizi turistici”;
- alla lettera f) dopo le parole “Accordi istituzionali in materia di promozione del turismo” aggiungere “e partenariati pubblico privato” ;
- alla lettera h) dopo la parola “Italia” aggiungere le parole “e lo sviluppo di una strategia e identificazione di priorità di intervento in materia di sviluppo dell’economia turistica”
- dopo la lettera h) aggiungere la lettera l) progetti finalizzati all’integrazione dell’offerta turistica anche attraverso l’utilizzo di piattaforme digitali;
- all’articolo 1, comma 3, si chiede di inserire dopo le parole “da parte della competente Direzione generale della programmazione e delle politiche per il turismo”, le seguenti “e da parte della Commissione Politiche per il Turismo della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome”.
Il decreto 5 febbraio 2020 prevedeva un articolo specificamente dedicato al Piano strategico di sviluppo del turismo in Italia che ben declinava l’importanza e la strategicità del Piano per lo sviluppo dell’economia turistica e dei territori e la conseguente necessità di forte condivisione con le Regioni in ossequio alla competenza costituzionale esclusiva in materia.
Le modifiche richieste si conformano e consentono di riequilibrare il ruolo costituzionale delle Regioni in materia e i compiti del Comitato permanente.
- All’articolo 2, comma 1 (Composizione del Comitato permanente) si chiede di sostituire la lettera n) con la seguente: “n) otto rappresentanti delle Regioni, designati dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano”.
Al riguardo, giova ricordare che già il Decreto del 5 febbraio 2020 riconosceva alla Conferenza una partecipazione che garantiva un equilibrio di rappresentanza in relazione al numero dei Ministeri e degli altri organismi componenti. Non si comprende pertanto, anche alla luce della competenza esclusiva delle Regioni in materia, la scelta del Ministero di ridurre significativamente la partecipazione delle Regioni e delle Province autonome. Si ritiene pertanto doveroso, non solo ripristinare l’adeguata rappresentanza delle Regioni ma anche di lasciare all’autonomia della Conferenza l’individuazione dei componenti designati.
Altrettanto dicasi per il Comitato riunito in forma ristretta considerata la presenza quasi azzerata della rappresentanza regionale politica e tecnica, che andrebbe ripristinata almeno al pari della formulazione del Decreto del 5 febbraio 2020.
- All’articolo 3, (Organizzazione e funzionamento del Comitato permanente) comma 2, dopo le parole “province autonome” aggiungere “e due tra i rappresentanti regionali di cui alla lettera n) art 2 e due tecnici nominati dal Presidente della conferenza”;
- comma 4, dopo le parole “indicazione dell’ordine del giorno”, aggiungere le seguenti “previa condivisione dello stesso con il Presidente della Conferenza”, come già richiesto in fase di Intesa e inserito nel Decreto del 5 febbraio 2020.


( red / 02.07.21 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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