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Regioni.it

n. 4103 - venerdì 2 luglio 2021

Sommario
- Prosegue la campagna vaccinale: Regioni mobilitate nonostante la scarsità delle dosi
- Crisi da emergenza Covid-19: per l'Istat nel 2020 contrazione dell'8,9% del PIL
- Comitato permanente di promozione del turismo in Italia: le osservazioni sul Decreto istitutivo
- Spese sostenute nel 2020 per l'emergenza Covid-19: via libera al riparto del fondo
- Posizione sul Ddl per l'equilibrio di genere nelle cariche pubbliche
- Via libera al fondo trasporto alunni disabili: le richieste per l'intesa sul Decreto

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Prosegue la campagna vaccinale: Regioni mobilitate nonostante la scarsità delle dosi

(Regioni.it 4103 - 02/07/2021) "Adesso c'è scarsità di dosi rispetto a quanto immaginavamo, speriamo si possa recuperare ma la tabella di marcia è molto chiara". Lo dice il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini: la Regione sta pensando a uno stop alle prenotazioni fino al 15 agosto per la fascia che va tra i 20 e i 59 anni. "L'obiettivo - dice Bonaccini - è vaccinare tutti quelli che lo vogliono entro il terzo trimestre, anche in attesa eventualmente di capire se possono esserci forniture ulteriori nelle prossime settimane. Stiamo andando già verso il milione e mezzo di vaccinati definitivamente in Emilia-Romagna, prima rispetto a quello che immaginavamo come asticella temporale. Ora ne abbiamo un altro milione che sta facendo la seconda dose, a cui si aggiungono alcune centinaia di migliaia, soprattutto tra i 12 e 39 anni, che sono prenotati". Il problema è che "non potendo rimandare quelli che devono fare la seconda dose" bisogna fare attenzione "a non far venire gente facendola aspettare per giorni seduta dentro o fuori dai punti vaccinali". Per questo "ci si sta organizzando per capire come riorganizzare la vaccinazione laddove nello stesso giorno mancassero un po' di dosi".
Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, a margine di un evento a Firenze, sottolinea che nella regione "nessuno ha visto slittare la propria prenotazione del mese di luglio. E' evidente che questo sta nel rapporto che ho con il generale Figliuolo e nelle rassicurazioni che vi avevo prospettato già una quindicina di giorni fa. Avevo visto che c'erano dubbi su questo, oggi ufficialmente possiamo fugare ogni dubbio: noi consentiamo a tutti i toscani che hanno prenotato nel mese di luglio di vivere la propria vaccinazione. Devo dire che l'integrazione delle dosi del generale Figliuolo non è tale da poterci far fare le dosi che abbiamo fatto a giugno però sono convinto che l'obiettivo di arrivare all'immunità di gregge, che a seconda delle teorie sta nel 75-80% delle persone vaccinate rispetto alla popolazione, è sicuramente raggiungibile" a settembre.
Al Corriere della Sera l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, intervistato sulla diminuzione delle dosi di preparato anti Covid per il mese di luglio, sottolinea che "I tagli ci saranno eccome, così come ci saranno inevitabili conseguenze sulla campagna vaccinale. Le difficoltà riguardano soprattutto Pfizer, il vaccino su cui, per le attuali impostazioni, si fa affidamento per l'80%. 'A giugno - spiega - nel Lazio sono state consegnate un milione 700 mila dosi, di cui 360 mila il giorno 30. Per cui di fatto verranno utilizzate in questo mese. Volendo quindi essere magnanimi e corretti, si andranno ad aggiungere alle quattro forniture previste a luglio per un totale di 1,1 milioni di dosi. Ma proprio con quelle dell'altro ieri siamo pur sempre a circa 1 milione e 400 mila. Ovvero meno del mese precedente''. Questa situazione, spiega D'amato, ''nel Lazio, fondamentalmente, avrà tre ripercussioni. Primo: interrompere le prenotazioni con Pfizer per i residenti con più di 17 anni. Secondo: posticipare a dopo Ferragosto l'avvio della campagna vaccinale dai pediatri di libera scelta per i ragazzi tra i 12 e i 16 anni. E terzo: spostare di una settimana tutte le prenotazioni della prima dose per chi aveva fissato la somministrazione dall'11 al 15 luglio. Ci dispiace per questo stop indesiderato, finora eravamo riusciti a non interrompere mai le inoculazioni, ma se le cose restano così, non abbiamo alternative. Anche perché nel conteggio delle dosi c'è da tenere in considerazione che dobbiamo sempre poter garantire i richiami''.  "Non conosco - prosegue l'assessore - la situazione di altre realtà regionali e non so perché il commissario straordinario per l'emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, parli di una percentuale del 5% di tagli, ma ci sono altre Regioni che avranno difficoltà e problemi molto più grandi dei nostri se la situazione non si sblocca. Il nostro obiettivo è e resta, al di là di qualunque taglio nelle forniture, raggiungere l'immunità di gregge e quindi il traguardo del 70% della popolazione target vaccinata l'8 agosto. Una data che ancora oggi è realistica e realizzabile. Tutta la questione - conclude - è legata da un lato al fatto che Pfizer a giugno ha anticipato un numero cospicuo di fiale per contrastare la variante Delta, la cui consegna in realtà era programmata per luglio e agosto; dall'altro, anche alla mancata approvazione del tedesco Curevac. Vaccino a mRna, proprio come Moderna e Pfizer, che sarebbe dovuto arrivare a fine giugno ma che essendosi fermato al 48% di efficacia, non ha superato i test di sicurezza. L'Italia ne aveva opzionati grandi quantità: circa 30 milioni di dosi''.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine di una conferenza stampa a Bari per la presentazione di 15 nuove ambulanze acquistate dall'Asl Bari, ha detto che "Il governo sta cercando di capire quando Pfizer e Moderna potranno supplire al taglio delle dosi. E' chiaro che si tratta di fare il calcolo di quanto tempo ci mettiamo a vaccinare tutti, se dovessimo arrivare nella stagione pericolosa senza aver vaccinato la popolazione a rischio, rischiamo altre ondate. Questo il governo lo sa e deve accelerare. Noi siamo in grado di fare di più ma non ci sono vaccini. Siamo impegnati in questa fase - ha aggiunto - nel gestire il taglio dei vaccini che il governo non riesce ad inviarci come da piano di consegne, stiamo cercando di limitare al massimo i disagi per la popolazione. Il rinvio purtroppo non dipende dalla Regione o dalle Asl, ma deve essere gestito con la massima cautela possibile limitando i disagi. Speriamo di attutire al massimo. Nel frattempo, la speranza è che Pfizer e Moderna riescano a concedere al governo italiano un po' più di dosi per rimediare al taglio. Quest'anno prevediamo di avere ad ottobre una crescita dei contagi, ma come sta avvenendo in Inghilterra siamo fiduciosi che non ci sarà una ospedalizzazione connessa all'aumento. Dobbiamo essere prudenti e attenti".
Sui vaccini - ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervistato da Bruno Vespa sul palco della tre giorni di Alis a Sorrento - "si è rotto il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e stiamo incontrando difficoltà in tutta Italia. Ho avuto modo di dire - ha ricordato De Luca - che sulla vicenda Astrazeneca stavamo minimizzando, che avrebbe cambiato tutto. E ha cambiato tutto, ma siamo obbligati a far finta che vada tutto bene". De Luca ha poi espresso "forte preoccupazione per la città di Napoli, dove registriamo una grande resistenza a vaccinarsi. Quando la popolazione era disposta a vaccinarsi non avevamo le dosi, poi c'è stato il disastro comunicativo fatto dal Governo, dal Ministero della Salute e dal Commissariato, perché su Astrazeneca hanno dato 10 comunicazioni diverse. Quando si è rotto il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato è evidente che la gente non ha più disponibilità a vaccinarsi. Oggi siamo in una situazione grave che viene ancora minimizzata, anche dal commissario. Ad esempio viene detto che ci sarà il 5% in meno vaccinazioni, invece a luglio arriva il 40% in meno di dosi. Quindi le Regioni oggi non sono in grado di fare nuove vaccinazioni ma devono limitarsi a fare la seconda dose per chi ha fatto la prima".
"Gli acquisti di vaccini sottoscritti dalla Commissione europea prevedono approvvigionamenti per il prossimo trimestre, luglio agosto e settembre, pari a 45,5 milioni di dosi di Pfizer e Moderna, che sono quelli usati più diffusamente. A luglio, verranno consegnate 14,5 milioni di dosi del tipo a RNA messaggero. Si tratta di quantitativi importanti che ci consentono di guardare con ottimismo ai prossimi mesi, per raggiungere l'80 per cento delle persone vaccinabili il 30 settembre. E col ministero della salute stiamo già pensando a un'eventuale terza dose". Così il commissario Francesco Figliuolo in un'intervista al quotidiano La Nuova Sardegna. Il commissario sottolinea che "l'obiettivo del piano è di vaccinare l'80 per cento della popolazione che ha un'età maggiore di dodici anni entro il 30 settembre. La campagna sta procedendo positivamente e al 30 giugno abbiamo superato la soglia di 51 milioni di somministrazioni dall'inizio della campagna - dice il commissario -. Si tratta di un risultato notevole, specie se si considerano diversi fattori che avrebbero potuto incidere sul piano vaccinale". Interpellato sulla campagna vaccinale in Sardegna, sottolinea: "La Sardegna sta recuperando un gap iniziale che si è verificato anche in altre Regioni, per esempio a causa dei sistemi informatici di prenotazione - cui si è potuto ovviare con l'ausilio della Struttura commissariale e grazie al sistema di Poste Italiane - oppure alla morfologia complessa del territorio, la quale porta con sé problematiche che richiedono tempi più lunghi per essere affrontate e risolte".
Oggi il commissario straordinario per la campagna vaccinale anti-Covid, generale Francesco Figliuolo, a margine della sua visita all'Isola del Giglio, rispondendo ai cronisti in merito alla richiesta di più dosi da parte di alcune Regioni, ha detto che "Noi le dosi ce le abbiamo per tutti, se poi qualcuno pensava di finire la campagna a fine luglio per dire che è il più bravo di tutti non potrà farlo ma deve finire come gli altri a fine settembre".


( red / 02.07.21 )
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