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Regioni.it

n. 4184 - mercoledì 17 novembre 2021

Sommario3
- Fedriga convoca la Conferenza delle Regioni per domani 18 novembre
- Pandemia: copertura spese Regioni, Governo sensibile a richiesta
- Istruzione: Carta di Genova sull’orientamento approvata da Commissioni Conferenza Regioni
- Pandemia: cambio colore zona, no restrizioni ai vaccinati
- "Terapie avanzate in Italia: l'oggi e il domani", webinar ISS-Federchimica Assobiotec il 24 novembre
- Opzioni semplificate in materia di Costi: il tema trattato ieri nella II sessione della winter school del Cinsedo

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Fedriga convoca la Conferenza delle Regioni per domani 18 novembre

(Regioni.it 4184 - 17/11/2021) Il Presidente Massimiliano Fedriga ha convocato la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il 18 novembre alle ore 10.30. 
All’ordine del giorno i temi che saranno affrontati dalla Conferenza Unificata e dalla Conferenza Stato-Regioni che il ministro Mariastella Gelmini ha convocato (con modalità di videoconferenza) rispettivamente alle 15.15 e alle 15.30 dello stesso 18 novembre.
La Conferenza delle Regioni affronterà però anche altri temi fra cui:
Affari Istituzionali e Generali
- informativa del Coordinatore della Commissione in merito alla bozza di Ddl di Riforma del Testo Unico Enti Locali;
Sviluppo Economico
- proposta di documento per la prossima Cabina di Regia per l’Internazionalizzazione 2021;
Emergenza Covid19
- revisione Linee guida per la riapertura delle attività economiche e sociali, approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella seduta del 13 ottobre 2021, a seguito del pronunciamento del CTS;
Gruppo di lavoro Sviluppo Sostenibile
Comunicazioni del Coordinatore del Gruppo di lavoro Sviluppo Sostenibile in merito al lavoro svolto e ulteriori iniziative da intraprendere.
 L’ordine del giorno della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome è stato poi integrato con i seguenti punti:
emergenza Covid-19
- valutazioni in ordine all’adozione di ulteriori misure per lo svolgimento delle attività economiche e sociali nelle diverse aree di rischio;
infrastrutture, mobilità e governo del territorio
- ratifica del documento recante “Contributo sul Nuovo testo unificato in materia di rigenerazione urbana”, inviato alla 13a Commissione parlamentare del Senato;
- Ddl Concorrenza: criticità e proposta di emendamento all’art. 7, recante disposizioni in materia di affidamenti Trasporto Pubblico Locale.
Gli ordini del giorno (ed eventuali integrazioni) della Conferenza delle Regioni, della Conferenza Unificata e della Conferenza Stato-Regioni sono consultabili nella sezione “rapporti istituzionali” del sito www.regioni.it


( red / 17.11.21 )

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Pandemia: copertura spese Regioni, Governo sensibile a richiesta

(Regioni.it 4184 - 17/11/2021) Il ministro dell’Economia, Daniele Franco, è sensibile alle questioni sollevate dalla Conferenza delle Regioni in merito ai problemi di copertura dei bilanci regionali, in particolare per il 2021, per ripianare le spese sostenute nel corso della pandemia.
Lo sostiene il ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini: “stiamo collaborando con le Regioni che chiedono 2 miliardi di euro per risolvere i problemi di bilancio. Il ministro dell'Economia Franco è sensibile alla richiesta e ci sta aiutando a risolvere”.
“Nella prima fase della pandemia – afferma Gelmini - tutti abbiamo potuto constatare come il rapporto tra Stato e Regioni sia stato improntato da scontro e incomprensioni. In questi mesi è stato stressato e collaudato dal percorso fatto, che ha portato ad acquisire expertise. Il risultato è che anche le regioni hanno fatto la propria parte, attraverso hub vaccinali e medicina di territorio”.
Quindi Gelmini interviene anche sulle questioni di attuazione del Pnrr. La sfida del Piano nazionale di ripresa e resilienza richiede "sano pragmatismo" e per realizzarne gli ambiziosi progetti “dobbiamo evitare quel contenzioso che è tipico della pubblica amministrazione e questa consapevolezza al tavolo della Conferenza delle Regioni c'è”.
Le spese sostenute per fare fronte al Covid – afferma Luigi Icardi, assessore alla Sanità del Piemonte e vicecoordinatore nazionale della Commissione salute della Conferenza delle Regioni - “vanno considerate in capo allo Stato e non alle Regioni. Chiediamo un adeguato incremento dei fondi, il ristoro delle mancate entrate a causa della pandemia e una maggiore flessibilità sulla spesa sanitaria, per non trovarci in emergenza finanziaria”.
Icardi spiega che  si tratta di “risorse straordinarie. Il ministro ha ben compreso e condiviso queste necessità, che riguardano non solo il Piemonte, ma tutte le Regioni. Sono fiducioso che in Parlamento si troverà il modo per adeguare le risorse alle necessità sanitarie”.
“Il 2021 - rileva l'assessore Icardi - è stato caratterizzato dalla ripresa delle attività sanitarie ordinarie, come gli interventi in elezione, il recupero delle liste di attesa per prestazioni ospedaliere e ambulatoriali, così come dal proseguimento delle attività legate al Covid, dall'assistenza ai soggetti positivi al contact tracing, passando per la campagna di vaccinazione. Occorre che il complesso di queste attività, in larghissima parte già effettuate, venga riconosciuto e quindi sostenuto da risorse sufficienti a garantire il pareggio dei conti regionali 2021 della Sanità, se non si vuole ridurre la
 e la qualità dei servizi sanitari. Nel 2021 – rileva Icardi - mancano complessivamente, a livello nazionale, per tutte le Regioni, oltre 2,2 miliardi di euro di finanziamenti rispetto al 2020”.



( gs / 17.11.21 )

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Istruzione: Carta di Genova sull’orientamento approvata da Commissioni Conferenza Regioni

(Regioni.it 4184 - 17/11/2021) ‘Una carta di Genova’ sull'Orientamento è ststa approvata dalle commissioni della Conferenza delle Regioni e delle province autonome Istruzione, Università e Ricerca (X commissione) e Formazione e Lavoro (XI commissione) riunite in sede congiunta al salone Orientamenti di Genova. Un’occasione, quella del Salone intitolato al React, che ha riportato in presenza le commissioni e che ha consentito l'elaborazione di un documento di proposta programmatica, da parte degli assessori regionali, per la riforma dell’orientamento a tutti i livelli.
Il documento condiviso all’unanimità, si basa su una serie di richieste: didattica orientativa a partire dalla scuola primaria (e non solo dalla secondaria); inserimento nell’organico delle scuole di ogni ordine e grado del profilo professionale dell’orientatore; formazione iniziale e in servizio dei docenti per attrezzarli opportunamente alle attività di orientamento trasversali e funzionali alla didattica orientativa; evoluzione del Ptco (le attività di alternanza scuola lavoro) con logica orientativa e interattiva con le realtà del territorio; moduli di orientamento con attività laboratoriali di almeno 30 ore in tutti i livelli di istruzione; rafforzamento dei piani formativi individualizzati (Pif) in linea con quanto previsto per gli istituti di formazione professionale.
“La Carta di Genova - dichiarano la Coordinatrice della Commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni, Alessandra Nardini, Assessora della Regione Toscana e il Coordinatore della Commissione Istruzione, Claudio Di Berardino, Assessore della Regione Lazio - scaturita dall’iniziativa pubblica ‘Orientamenti’ pone le basi per aprire un confronto a livello nazionale sulla riforma dell’orientamento della scuola e della formazione per mettere in campo nuove competenze e professionalità utili a rimettere in moto l’ascensore sociale e, soprattutto, a rispondere alle esigenze del mercato del lavoro chiamato in questo periodo a profondi cambiamenti. Ecco perché le due Commissioni, decima e undicesima della Conferenza delle Regioni, rispettivamente istruzione e lavoro, hanno deliberato un documento che soprattutto ora con le risorse PNRR e con i fondi europei deve essere occasione per qualificare la scuola e il lavoro e renderlo più dignitoso”.
“Come Regione Liguria abbiamo proposto di far partire da qui un segnale importante - dichiara Ilaria Cavo, Assessore all'Istruzione di Regione Liguria, organizzatrice del Salone Orientamenti - Qui, con il flusso e il ritorno in presenza a questo Salone, i ragazzi i docenti e le famiglie hanno già dato il segnale di quanto l'orientamento sia importante per le loro scelte. Ma deve diventare strutturale. Questo documento può essere uno stimolo per mettere la riforma dell'orientamento al centro perché è fondamentale per lo sviluppo del paese. È necessaria per ridurre il mismatch tra professionalità ricercate dalle aziende e quelle realmente disponibili, per aggredire il fenomeno della dispersione scolastica e dei Neet”.
 


( red / 17.11.21 )

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Pandemia: cambio colore zona, no restrizioni ai vaccinati

(Regioni.it 4184 - 17/11/2021) E’ sempre all’ordine del giorno il tema di maggiori restrizioni per chi non si è vaccinato e quindi per una maggiore prevenzione al diffondersi della pandemia. Ma il sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia afferma che “ad oggi non sono necessarie ulteriori restrizioni, basta far rispettare le regole esistenti". Tuttavia se la situazione "in alcune regioni dovesse aggravarsi, fino ad arrivare alla zona arancione, è evidente che il prezzo delle eventuali chiusure non lo possano e non lo debbano pagare i vaccinati”.
Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, propone “un green pass rafforzato derivante solo da vaccino nelle Regioni in cui scatta la zona arancione,
magari non gialla, credo che sia indispensabile”.
Anche il presidente della Regione Molise, Donato Toma, si dice “favorevole a 'restrizioni sociali' per i no vax”.
Alberto Cirio, presidente della regione Piemonte, sostiene che “se ci saranno nuove restrizioni, queste non potranno essere pagate da coloro i quali si sono vaccinati, perché sarebbe una ingiustizia profonda. Chi si è vaccinato ha dato prova di fiducia nelle istituzioni e io credo che questa fiducia debba essere ripagata”.
Il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, ribadisce: “Per nessuno restrizioni, ma nel caso in cui le condizioni dovessero cambiare, si dovrebbe tutelare l'impegno e la determinazione con cui più di 8 milioni di cittadini lombardi si sono sottoposti alla vaccinazione”.
Mentre il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, rileva che “neanche chi è vicino a me, parlavo anche questa mattina con Fedriga, mutui il modello austriaco. Fedriga ha detto che nel momento in cui ci saranno cambiamenti di zona, dunque di colore, si riconosca che i vaccinati non devono sottostare a quelle regole”.
Lockdown per i non vaccinati? "Sarebbe il minimo" risponde il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca: “cominciamo a capire qual è la ricaduta negativa di atteggiamenti irresponsabili che abbiamo conosciuto in queste settimane. L'irresponsabilità di chi finge di scambiare per libertà democratica, quella che si chiama irresponsabilità”.
Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, sostiene che la libertà dei vaccinati va difesa: "Da una parte non dobbiamo rinunciare a convincere le persone a vaccinarsi, ma se questo non bastasse per me vanno bene tutti gli incentivi alla vaccinazione. Per esempio, si potrebbe ampliare la fascia dell'obbligo vaccinale. Oggi vale per medici e personale sanitario. Ma va aperta una riflessione su altre funzioni pubbliche molto importanti. Non per ledere la libertà di qualcuno, ma per garantire la libertà di tutti".
Zingaretti sottolinea come “un risultato straordinariamente positivo”, il fatto che ci sia fra i presidenti di regione una posizione unanime “sull'obiettivo principale, che è quello di difendere la libertà di tutti. Questo significa prosciugare il più possibile il bacino dei potenziali contagi e l'area dove il virus sopravvive, che è quella dei non vaccinati. Quindi se siamo d'accordo su questo indirizzo ora bisogna andare avanti con delle decisioni che a mio giudizio devono avere un doppio passo”.
Chi in questo momento non si vaccina – sostiene Zingaretti “è un privilegiato che gode del fatto che altri milioni di persone per fortuna si sono vaccinate, nessuno si permettesse di fare lezione sui concetti di libertà perché nel non osservare le regole e nel mettere a rischio le vite degli altri non c'è nessuna libertà. Anzi, è la negazione della libertà in nome di un privilegio individuale”.


( gs / 17.11.21 )

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"Terapie avanzate in Italia: l'oggi e il domani", webinar ISS-Federchimica Assobiotec il 24 novembre

Prevista la partecipazione del Presidente della Confereza delle Regioni, Massimiliano Fedriga

(Regioni.it 4184 - 17/11/2021) Mercoledì 24 novembre avrà luogo il webinar "Terapie avanzate in Italia: l'oggi e il domani", organizzato dall'Istituto Superiore di Sanità (Centro Nazionale per la ricerca e la valutazione preclinica e clinica dei farmaci Dipartimento oncologia e medicina molecolare) in collaborazione con Federchimica Assobiotec (Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie).
Si tratta di un evento pensato per addetti ai lavori, Istituzioni, clinici, aziende e giornalisti e che fa seguito un primo momento di dibattito avvenuto lo scorso 15 settembre 2020.
Alla tavola rotonda "Dalla sperimentazione all’accesso. A qualche anno dalle prime Terapie avanzate in Italia: confronto tra gli stakeholder" è prevista la partecipazione del Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga.
L'obiettivo è quello di promuovere il dialogo tra i diversi stakeholder al fine di affrontare con successo, a due anni dall’utilizzo delle prime terapie avanzate in Italia, l’importante sfida dell’accesso all’innovazione.
Una sfida - si legge sul sito di Federchimica Assobiotec - che richiede l’introduzione di nuovi modelli rispetto a tutte le fasi di sviluppo di questi prodotti - dalla ricerca alla somministrazione – e la necessità di rafforzare un confronto fra tutti gli attori coinvolti: pazienti, clinici, Istituzioni ed imprese, per favorire uno sviluppo metodologicamente rigoroso delle Terapie Avanzate e, soprattutto, un trasferimento tempestivo al letto del paziente dei frutti della ricerca all’insegna di sostenibilità ed equità.
Oggi abbiamo a disposizione una quindicina di terapie avanzate che rappresentano una vera rivoluzione in ambito medico, capaci in alcuni casi di portare innegabili vantaggi per la salute dei pazienti e che talora rappresentano delle cure trasformative.
Questo numero è destinato a crescere considerevolmente nel prossimo futuro ed è, dunque, urgente discutere gli importanti traguardi verso i quali questi nuovi farmaci potrebbero portarci, le ricadute pratiche e operative legate al loro utilizzo, ma anche trovare soluzioni per un loro trasferimento clinico che sia al contempo tempestivo, efficace e sostenibile.
La partecipazione all'evento è libera, previa registrazione. Per partecipare è necessario iscriversi entro Il 23 novembre. Il form è disponibile alla pagina EVENTO TERAPIE AVANZATE.
Di seguito  il programma previsto

Terapie avanzate in Italia: l'oggi e il domani
24 Novembre 2021 ore 11.00
Modera: Laura Berti – RAI
ore 11.00
Saluto di benvenuto
Silvio Brusaferro - Presidente Istituto Superiore di Sanità
Riccardo Palmisano - Presidente Federchimica Assobiotec
PRIMA SESSIONE
L’evoluzione delle Terapie avanzate: storie di innovazione e futuro
11.05-11.10 Effetti e benefici: il paziente si racconta
(Video testimonianza)
11.10-11.20
Dai CART alle terapie geniche e alla ricostruzione dei tessuti
Maria Luisa Nolli – Federchimica Assobiotec
11.20-11.35
Le terapie geniche: impatto nella pratica clinica
Alessandro Aiuti - Istituto San Raffaele - Telethon
11.35-11.50
Le nuove frontiere delle terapie avanzate
Franco Locatelli - Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
11.50-12.00
L’importanza della fase I in Italia
Maria Francesca Cometa – Istituto Superiore di Sanità
12.00-12.15
Uno sguardo al futuro: il ruolo dell’agenzia regolatoria
Nicola Magrini – Agenzia Italiana del Farmaco*
SECONDA SESSIONE
12.15-13.00
Tavola Rotonda Dalla sperimentazione all’accesso. A qualche anno dalle prime Terapie avanzate in Italia: confronto tra gli stakeholder
Introducono:
Istituto Superiore di Sanità/Federchimica Assobiotec
Partecipano al dibattito:
Mauro Biffoni - Istituto Superiore di Sanità;
Luigi Boano – Federchimica Assobiotec;
Massimiliano Fedriga – Conferenza Regioni;
Francesca Moccia - Cittadinanzattiva;
Sandra Petraglia – Agenzia Italiana del Farmaco;
Patrizia Popoli - Istituto Superiore di Sanità;
Annalisa Scopinaro - Uniamo;
Andrea Urbani - Ministero della Salute


( red / 17.11.21 )

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Opzioni semplificate in materia di Costi: il tema trattato ieri nella II sessione della winter school del Cinsedo

Il prossimo appuntamento è per martedì 23 novembre, con la III Sessione dedicata a “Strumenti finanziari e Social Impact Investment"

(Regioni.it 4184 - 17/11/2021) Si è svolta ieri, 16 novembre, la seconda sessione del Corso di Alta formazione – Campus UE on line organizzato da Cinsedo in collaborazione con t33 (Ancona), intitolato “Politica di Coesione. Strategia e strumenti per rafforzare e sostenere la ripresa nelle Regioni”.
Il tema della seconda sessione “Opzioni semplificate in materia di Costi – OCS” è stato affrontato da due esperti della materia a livello europeo: Luca Santin e Nicola Brignani, il primo è consulente della Commissione europea e coordinatore dei due Network Transnazionali OSC per FSE e FESR, il second, socio di t33, è esperto senior in studi europei e valutazioni, con particolare esperienza nella semplificazione amministrativa in relazione ai fondi SIE. La loro presentazione ha riguradato le OCS nel periodo 2014–2020, le lezioni apprese e le prospettive alla luce delle novità introdotte con il nuovo regolamento generale 2021-2027.

Nicola Brignani, sulla base di studi condotti da t33 per la Commissione europea, si è soffermato sulle origini delle OSC, opzioni semplificate in materia di costi, e sulle ragioni dell’importanza che assegna alle stesse la Commissione europea, il loro utilizzo nel periodo 2014-2020 nei diversi fondi, le tipologie di OCS e di costi, le problematiche. Luca Santin ha poi illustrato le principali novità e le sfide che si presentano per le amministrazioni, facendo riferimento al nuovo quadro normativo, a partire dal nuovo regolamento generale – Regolamento UE n. 2021/1060 - e alle fonti di informazione, soffermandosi sui network internazionali FSE e FESR, sulla loro composizione, finalità e attività, sottolineando l’evoluzione della portata delle OSC a vera e propria semplificazione. Infine, un approfondimento sugli EU level SCO, sui vantaggi, il potenziale ambito di applicazione ed i prossimi step per l’adozione dell’atto delegato con cui saranno approvati formalmente dalla Commissione europea.
Nel pomeriggio le testimonianze regionali sull’esperienza pratica in materia di OCS sono state portate da Pietro Sbuelz per la Regione Friuli Venezia Giulia, e Mauro De Filippo - ART-ER – per la Regione Emilia – Romagna, rispettivamente in ambito FESR e FSE. L’esercitazione coordinata da Lorenzo Palego – t33 – ha consentito ai partecipanti di condividere le riflessioni sulle possibilità offerte dall’utilizzo delle OCS, i principali problemi e le possibili soluzioni.
Moderatore della sessione del mattino è stato Lucio Caporizzi, esperto di Politica di coesione, mentre l’introduzione è stata di Andrea Ciaffi, Dirigente Affari europei e internazionali della Conferenza delle Regioni.
Il prossimo appuntamento è per martedì 23 novembre, con la III Sessione dedicata a “Strumenti finanziari e Social Impact Investment. Il Corso è organizzato nell’ambito del Programma di Formazione europea 2021 del Cinsedo. Il programma è disponibile on line.

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( red / 17.11.21 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
via Parigi, 11 - 00185 - Roma
Progetto grafico: Stefano Mirabelli, Giuseppe Schifini
Registrazione r.s. Tribunale Roma n. 106, 17/03/03

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