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Regioni.it

n. 4224 - venerdì 28 gennaio 2022

Sommario
- Convocata la Conferenza delle Regioni mercoledì 2 febbraio
- Pandemia: Fontana, eliminare classificazione in zone e semplificare quarantene
- Dl Sostegni in Gazzetta Ufficiale: Mims, adeguamento appalti per aumento prezzi
- Piante officinali e criteri concessione mutui ISMEA: intese raggiunte in Conferenza Stato-Regioni
- Aeroporti: nuova ordinanza ministero Salute su arrivi dall'estero
- Pnrr: bandi su infrastrutture di ricerca e innovazione

+T -T
Dl Sostegni in Gazzetta Ufficiale: Mims, adeguamento appalti per aumento prezzi

(Regioni.it 4224 - 28/01/2022) Il provvedimento rivede il meccanismo  previsto dal Codice dei contratti pubblici per l'adeguamento dei  prezzi di aggiudicazione ai costi dei materiali e per la  determinazione dei prezzi posti a base degli appalti, risorse per  assicurare la continuità dei servizi aggiuntivi nel trasporto  pubblico locale e per sostenere i settori del trasporto in difficoltà per il calo dei ricavi conseguente alle limitazioni imposte dalla pandemia.
Il decreto legge introduce significativi cambiamenti nella disciplina  riguardante i corrispettivi da riconoscere alle imprese che si
aggiudicano contratti pubblici (si legge in una nota del ministero delle infrastrutture e mobilità sostenibili), anche alla luce dell'andamento  eccezionale dei costi dei principali materiali da costruzione.
In primo luogo, viene stabilito che il  Ministero delle Infrastrutture e della Mobilita' Sostenibili (Mims),  sentiti l'Istituto nazionale di Statistica e il Consiglio Superiore  dei Lavori Pubblici, previa intesa della Conferenza Stato-Regioni,  definisca gli standard da utilizzare per definire i prezzari  regionali utilizzati dalle stazioni appaltanti come base di  riferimento per i valori degli appalti pubblici.
Inoltre, l'Istat  procedera' al calcolo, su base semestrale, delle variazioni dei prezzi dei materiali piu' rilevanti per l'esecuzione delle opere pubbliche, le quali verranno recepite dal Mims come riferimento comune per le diverse stazioni appaltanti.
Viene poi modificato in modo rilevante, assicurando una più equilibrata ripartizione del rischio tra le parti, il meccanismo di ripartizione dei benefici e degli oneri derivanti da aumenti dei  prezzi dei materiali che intervengono dopo l'aggiudicazione dell'appalto. In particolare, in presenza di variazioni annuali dei  costi dei materiali superiori al 5% (non piu' del 10%), la parte eccedente tale percentuale verra' assorbita per l'80% (non piu' 50%)  dalle stazioni appaltanti. Analogo meccanismo viene previsto in caso  di riduzione dei costi dei materiali. Rispetto al regime precedente, quindi, si riducono significativamente gli oneri che l'impresa deve assumere a fronte di forti aumenti dei costi dei materiali. Inoltre, al fine di incrementare ulteriormente la trasparenza del mercato, favorire la concorrenza e ridurre i rischi di contenzioso, le stazioni appaltanti sono obbligate a inserire nei documenti di gara la clausola di revisione dei prezzi, finora facoltativa.
Per garantire la messa a disposizione dei  servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale nel primo trimestre 2022, a fronte dei limiti di riempimento dei mezzi a causa dello  stato di emergenza, il decreto stanzia ulteriori 80 milioni di euro a favore delle Regioni e delle Province autonome. Le risorse possono  essere utilizzate anche per il potenziamento dei controlli. Il decreto legge assegna poi 15 milioni di euro per il sostegno alle imprese che effettuano trasporto di linea su gomma non soggetto a obblighi di servizio pubblico e a quelle di noleggio con conducente, a fronte dei minori ricavi registrati nel primo trimestre 2022  rispetto allo stesso periodo del 2019, mentre 5 milioni di euro possono essere usati per ridurre i canoni di finanziamento e di  leasing per l'acquisto di nuovi mezzi. Per sostenere le attivita'  delle imprese ferroviarie, il decreto stanzia 130 milioni di euro (10 milioni all'anno per il periodo 2022-2034), destinati a Rete  Ferroviaria Italiana (Rfi), per la riduzione del canone che le imprese del settore versano per l'utilizzo della rete per i servizi passeggeri e merci.
Per rendere meno oneroso il ricorso alla cassa integrazione ordinaria e straordinaria da parte delle imprese di trasporto su
gomma e di quelle che gestiscono gli impianti di risalita, le attività di radio taxi e le stazioni degli autobus, di trasporto marittimo, per vie d'acqua e di attivita' connesse al trasporto aereo, che a causa della pandemia sospendono o riducono l'attività lavorativa nel primo trimestre 2022, il decreto legge prevede  l'esonero dal pagamento della contribuzione addizionale a loro carico, analogamente a quanto previsto per i settori del turismo,  della ristorazione, dei parchi divertimento, degli stabilimenti.


( red / 28.01.22 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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