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Regioni.it

n. 4260 - martedì 22 marzo 2022

Sommario
- Zelensky al Parlamento italiano: servono altre pressioni perché la Russia cerchi la pace
- Distribuzione farmaci: Moratti in audizione, "Dobbiamo chiederci se il modello attuale ha ancora senso"
- Emergenza Ucraina: a Palmanova, vertice delle Istituzioni in protezione civile e visita all'hub di stoccaggio mezzi e materiali
- Farmaci: distribuzione "diretta" e "per conto", osservazioni e proposte
- Proposte per compensare gli effetti della crisi Ucraina–Russia sul comparto agricolo ed agroalimentare italiano
- PNRR: Fioroni, puntare sulla pianificazione ed evitare la frammentazione coinvolgendo le Regioni

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Zelensky al Parlamento italiano: servono altre pressioni perché la Russia cerchi la pace

Il commento di Toti, Zingaretti e Giani

(Regioni.it 4260 - 22/03/2022) Il presidente Volodymyr Zelensky ha rivolto oggi un discorso, in collegamento video, al Parlamento italiano in cui ha ringraziato il nostro Paese per l'aiuto al suo popolo ed ha chiesto ulteriori sanzioni contro la Russia per "fermare un solo uomo" e permettere a ""milioni di persone"" di vivere in uno Stato "in pace". "Una settimana fa ho parlato durante un incontro a Firenze e in una decina di città europee e ho chiesto a tutti gli italiani, a tutti gli europei, di ricordare il numero 79. 79 erano i bambini uccisi in quel momento in Ucraina. Adesso sono 117, ancora altri 38 bambini (uccisi) in questi giorni. Questo è il prezzo della procrastinazione della pressione sulla Russia per fermare questa guerra".
"Le città ucraine vengono distrutte, alcune ha aggiunto Zelensky - sono distrutte del tutto come Mariupol, sulla costa del Mare di Azov, dove c'erano circa mezzo milione di persone. Come nella vostra città di Genova, io ci sono stato. A Mariupol non c'è più niente, solo rovine. Immaginate una Genova completamente bruciata dopo tre settimane di un intero assedio, di bombardamenti, di spari che non smettono neanche un minuto. Immaginate la vostra Genova, dalla quale scappano le persone a piedi, con le macchine, con i pullman per arrivare là dove è più sicuro.
Parlo da Kiev, dalla nostra capitale, dalla città - ha sottolineato Zelensky - che per la nostra regione è altrettanto importante come lo è Roma per tutto il mondo. Da Kiev, dove la grande cultura di un grande popolo e noi stessi siamo al limite della sopravvivenza, dopo che abbiamo vissuto nella nostra storia guerre feroci e dopo tutte queste tragedie abbiamo bisogno di vivere nella pace. Una pace continua, eterna, come la deve avere Roma, come qualsiasi altra città del nostro mondo. Ma a Kiev abbiamo ogni giorno le sirene di allarme, ogni notte cadono le bombe".
"Voi dovete ricordare che gli ucraini vi sono stati vicini durante la pandemia perché voi ne avevate bisogno. Abbiamo inviato medici, e anche gli italiani ci hanno dato il loro sostegno quando abbiamo avuto l'alluvione, ci avete sostenuto velocemente e sinceramente, senza chiedere niente in cambio e vi ringraziamo tanto per questo. Tuttavia l'invasione dura da 27 giorni, praticamente un mese. Dunque abbiamo bisogno di altre sanzioni, di altre pressioni affinché la Russia non cerchi riserve militari in Libia o in Siria, ma affinché la Russia cerchi la pace, perché questa sola persona cerchi la pace".
"Le conseguenze di questa guerra si sentono in diverse parti del mondo e non solo in Europa, e anche la fame sta arrivando in diversi paesi. L'Ucraina è stata uno dei Paesi esportatori più importanti. Ma come possiamo seminare, come possiamo coltivare quando l'artiglieria russa, quando il nostro nemico, distrugge i nostri campi, il nostro combustibile. Non sappiamo quando avremo il raccolto, se possiamo esportare. Non possiamo esportare il mais, l'olio e il frumento e altri prodotti assolutamente necessari per la vita e questo riguarda anche altri paesi vicini. I prezzi stanno crescendo, decine di milioni di persone avranno bisogno di aiuto di fronte alle vostre coste."
"Dovete sostenere le sanzioni, l'embargo contro gli yacht che entrano nei vostri porti. Non dovete assolutamente permettere eccezioni alle sanzioni contro qualsiasi banca russa. Dovete fermare la crisi alimentare, dovete fermare le uccisioni perché la guerra deve finire al più presto", è l'appello del Presidente ucraino.
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenuto dopo Zelensky, ha parlato dell'ammirazione per "il coraggio, la determinazione, il patriottismo del Presidente Zelensky e dei cittadini ucraini. Il vostro popolo è diventato il vostro esercito, lei ha detto. L'arroganza del Governo russo si è scontrata con la dignità del popolo ucraino, che è riuscito a frenare le mire espansionistiche di Mosca e a imporre costi altissimi all'esercito invasore. La resistenza di Mariupol, Kharkiv, Odessa, e di tutti i luoghi su cui si abbatte la ferocia del Presidente Putin - ha proseguito - è eroica. Oggi l'Ucraina non difende soltanto se stessa. Difende la nostra pace, la nostra libertà, la nostra sicurezza. Difende quell'ordine multilaterale basato sulle regole e sui diritti che abbiamo faticosamente costruito dal dopoguerra in poi. L'Italia vi è profondamente grata". Draghi ha poi ricordato la solidarietà mostrata dai cittadini italiani che "hanno spalancato le porte delle proprie cittadini italiani che "hanno spalancato le porte delle proprie case e delle scuole ai profughi ucraini, con quel senso di accoglienza che è l'orgoglio del nostro Paese. Continueremo a farlo, grazie al lavoro incessante e alla grande professionalità delle Regioni, dei Comuni, della Protezione Civile, degli enti religiosi, di tutti i volontari.
Perché davanti all'inciviltà l'Italia non intende girarsi dall'altra parte. Le sanzioni che abbiamo concordato insieme ai nostri partner europei e del G7 - ha ricordato - hanno l'obiettivo di indurre il Governo russo a cessare le ostilità e a sedersi con serietà, soprattutto con sincerità, al tavolo dei negoziati. Davanti alla Russia che ci voleva divisi, ci siamo mostrati uniti - come Unione Europea e come Alleanza Atlantica. Finora, queste sanzioni hanno colpito duramente l'economia e i mercati finanziari della Russia, e i patrimoni personali delle persone più vicine al Presidente Putin. In Italia abbiamo congelato beni per oltre ottocento milioni di euro agli oligarchi colpiti dai provvedimenti dell'Unione Europea. Siamo anche impegnati per diversificare le nostre fonti di approvvigionamento energetico, così da superare in tempi molto rapidi la nostra dipendenza dalla Russia".
Infine il premier Draghi ha ribadito il sostegno dell'Italia nel percorso di ingresso dell'Ucraina nell'Unione europea: "voglio dire al Presidente Zelensky che l'Italia è al fianco dell'Ucraina in questo processo. L'Italia vuole l'Ucraina nell'Unione Europea. Quando l'orrore e la violenza sembrano avere il sopravvento, proprio allora dobbiamo difendere i diritti umani e civili, i valori democratici. A chi scappa dalla guerra, dobbiamo offrire accoglienza. Di fronte ai massacri, dobbiamo rispondere con gli aiuti, anche militari, alla resistenza. Al crescente isolamento del Presidente Putin, dobbiamo opporre l'unità della comunità internazionale. 
"Immaginate Genova distrutta come Mariupol". Il paragone di Zelensky in Parlamento fa venire i brividi a tutti noi ma ci rende ancora più consapevoli che la battaglia dell'Ucraina è la battaglia di tutti. Come ha detto il Presidente Draghi ""L'Ucraina non difende soltanto se stessa, difende la nostra pace, la nostra libertà, la nostra sicurezza"". Genova, medaglia d'oro della Resistenza sa cosa vuol dire combattere per la Libertà. Genova è vicina a Mariupol, Kharkiv, Odessa ed è grata a chi resiste per la pace. La Liguria e l'Italia sono con l'Ucraina". Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti commentando le parole pronunciate da Zelensky in collegamento con il Parlamento italiano. "Penso che abbiano sbagliato i parlamentari assenti al discorso di Zelensky, che abbiano sbagliato profondamente a non esserci oggi, ci sono momenti in cui anche i normali distinguo, le sottigliezze, lo spirito di polemica, che pure fanno parte della democrazia, siano da lasciare indietro", ha aggiunto il presidente Toti ai microfoni fi Radio 24. "Se nella vita normale quando non c'è la guerra la politica e la democrazia sono fatte anche da piccole distinzioni, ci sono momenti in cui il mondo è in guerra e ce lo si può permettere. - continua Toti - Non ho visto grandi timidezze nei confronti di Putin nelle leadership occidentali di maggioranza e opposizione salvo rarissimi casi comunque non italiani".
"Questa mattina all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Fiumicino ho visitato alcuni dei bambini ucraini trasferiti in Italia a causa della guerra e curati qui perché afflitti da malattie gravi. I più deboli tra i deboli: i bambini malati. Ancora più convinto quindi nel sostenere le parole appassionate e forti rivolte dal Presidente Zelensky al Parlamento italiano", così su facebook il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, per il quale le parole del Presidente ucraino: "sono una testimonianza straordinaria che parla a tutti di resistenza, pace, futuro. Non lasciamo solo il popolo ucraino e le vittime di tutte le guerre". 
"Ritengo che il ragionamento del premier Draghi sia stato molto bello, io mi ci riconosco. Penso che in questo momento la nostra cultura di pace fa però i conti con la brutalità ingiustificata, da crimini di guerra che il presidente Putin sta portando avanti in un Paese millenario di grande storia, cultura e coraggio dei suoi cittadini". Lo ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani commentando quanto detto dal premier Mario Draghi in occasione dell'intervento video alla Camera del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Vedo il popolo ucraino vivere quello che in Italia fu la Resistenza - ha aggiunto Giani - con i partigiani e con la popolazione civile che in certi momenti contro i nazisti dovettero usare le armi".


( red / 22.03.22 )
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