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Regioni.it

n. 4393 - giovedì 27 ottobre 2022

Sommario
- Ambiente Energia: le proposte delle Regioni a Fratin
- Regioni-Governo: temi prioritari, Ambiente e green economy
- Regioni-Governo: temi prioritari, Energia
- Regioni-Governo: temi prioritari, Sostegno ai LEP e Istruzione
- Regioni-Governo: temi prioritari, Lavoro e Formazione Professionale
- Regioni-Governo: temi prioritari, Digitalizzazione

Proposte strategiche Conferenza Regioni del 24 ottobre 2022

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Regioni-Governo: temi prioritari, Ambiente e green economy

(Regioni.it 4393 - 27/10/2022) Nel documento della Conferenza delle Regioni del 24 ottobre sono state approvate le "Proposte strategiche delle Regioni e delle Province autonome per i prossimi provvedimenti legislativi della nuova legislatura e sulla legge di bilancio dello Stato 2023-2025".
Il documento si suddivide in diverse tematiche, fra queste anche quella relativa all'Ambiente e green economy.
Di seguito i temi prioritari che sono stati evidenziati dalla Conferenza delle Regioni al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Governo e ai suoi Ministri per le competenze d’interesse:

> Riforma istituzionale in materia ambientale
La recente giurisprudenza costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità delle deleghe di funzioni amministrative in materia ambientale alle Province o altri enti ritendendo che il legislatore, nell’attribuire le funzioni ai diversi enti, abbia già effettuato ex ante la valutazione di adeguatezza della titolarità delle funzioni (in via generale ai Comuni ed, in secondo luogo, agli altri enti territoriali, Province e Regioni) e che tale valutazione non possa, sostanzialmente, essere messa in discussione nelle materie di competenza esclusiva statale, qual è la tutela dell’ambiente. Tale interpretazione se confermata in ricorsi contro le altre leggi regionali determinerebbe oltre a prevedibili impatti procedimentali sulle autorizzazioni in corso, gravi problemi organizzativi, con il rischio del sostanziale blocco delle procedure autorizzative, compromettendo anche l’attuazione degli obiettivi fondamentali del PNRR, ossia lo sviluppo dell’economia circolare e la bonifica dei siti orfani.
Alla luce di ciò si rende necessaria una modifica alla vigente disciplina normativa che consenta alle Regioni la possibilità di subdelegare funzioni amministrative in ambito ambientale anche prevedendo, ove necessario, forme di supporto agli enti subdelegati.

> Necessità di un coinvolgimento delle Regioni nell’elaborazione dei decreti «end of waste» (Cessazione della qualifica di rifiuto di cui all’art. 184 ter del DLgs n. 152/2006), sulle procedure autorizzative semplificate per operazioni di preparazione per il riutilizzo di rifiuti (art 180-bis comma 2 D.Lgs. 152/2006), sulla revisione della normativa sul riutilizzo dei fanghi da depurazione in agricoltura e sulla definizione delle garanzie finanziarie per esercizio attività di gestione rifiuti – art. 195 co. 2, lett g) del D.Lgs. n. 152/06.

> Qualità dell’aria: situazione di inquinamento dell'aria nei limiti previsti indicati dalla direttiva 2008/50/ CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008 e per le finalità di cui all’articolo 10, comma 1, lettera d), della legge 7 luglio 2009, 88.
Si richiama la necessità di far fronte alla Sentenza della Corte di Giustizia del 10 novembre 2020 adottata ai sensi dell’articolo 258 del TFUE che ha accertato che lo Stato italiano è venuto meno agli obblighi imposti relativi ai valori limite giornaliero e annuale fissati per il PM10 e per non avere adottato misure appropriate per garantire il rispetto di tali valori limiti e alla Sentenza 12 maggio 2022 per non aver adempiuto agli obblighi in forza del combinato disposto dell’articolo 13, paragrafo1, e dell’allegato XI della direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio2008 e non aver adottato misure appropriate per garantire il rispetto del valore limite annuale fissato per il NO2. Si potrebbe prevede che una quota del 40% delle risorse stanziate nel fondo per l’attuazione del programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosferico, quota calcolata in proporzione alla popolazione residente nelle regioni del Bacino del Po, sia destinata a rifinanziare gli interventi del fondo dell’articolo 30, comma 14 - ter , nono periodo, del decreto-legge 30 aprile 2019, n.34 volti all’adozione di specifiche strategie di intervento sulla situazione di inquinamento dell'aria presente nella medesima area ai fini di superare le procedure di infrazioni nn. 2014/2147 e 2015/2043 con il pregio di avere modalità e criteri già definiti fra Regioni e Ministero Ambiente, tutela del territorio e del mare per l’utilizzo delle risorse senza attende gli appositi decreti da definirsi con ben 6 ministeri.

> Si ricorda, inoltre, che le somme stanziate dal DL 59/2021 - art.2, c.1 bis, lett.d) – per tali finalità sul Fondo Sviluppo e Coesione non sono state ancora ripartite fra le regioni Introduzione, in considerazione della crisi energetica in atto e dei relativi risvolti sociali, di un regime di deroghe temporanee alle misure restrittive finalizzate al raggiungimento dei valori obiettivi di qualità dell’aria, in particolare relativamente alle limitazioni riferite alla combustione della legna e alla circolazione di autoveicoli privati, interloquendo nel contempo nelle opportune sedi europee per scongiurare l’apertura della procedura sanzionatoria ex art. 260 TFUE.

> Presidio e riqualificazione territoriale
Istituzione di un fondo nazionale permanente destinato a finanziare interventi di bonifica, alimentato anche mediante il rafforzamento della persecuzione del risarcimento di danni ambientali.

> Cambiamenti climatici e dissesto idrogeologico
Le Regioni auspicano una ripresa tempestiva del percorso nazionale per governare l’adattamento delle politiche nazionali ai cambiamenti climatici, con il pieno coinvolgimento delle Regioni, interessando non solo gli aspetti ambientali, ma anche quelli economici e sociali. In particolare, visto l’impatto devastante che i fenomeni metereologici estremi hanno sul fragile territorio italiano le Regioni evidenziano la necessità di misure utili a prevenire il verificarsi di eventi catastrofici come quello occorso nelle Marche nel settembre 2022 e a prevenire l’impatto di periodi siccitosi analoghi a quello verificatosi nell’estate 2022. A tal proposito, rappresentano la disponibilità a collaborare fina da subito col Governo su tali temi, evidenziano la necessità di assicurare l’implementazione delle risorse da destinare agli interventi previsti nel Piano Nazionale per le infrastrutture idriche e l’aggiornamento degli interventi per la messa in sicurezza del territorio. Si evidenzia, inoltre, la necessità di intervenire e risolvere l’emergenza da contaminazione di sostanze perfluoro-alchiliche (PFAS) nelle acque sotterranee e superficiali A tal proposito si rappresenta l’urgenza di approvare un apposito provvedimento normativo per determinare i limiti allo scarico dei PFAS prodotti, emessi e/o rilevati nelle acque superficiali e sotterranee.

> Attuazione della Strategia per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS) e delle Strategie regionali per lo sviluppo

> Conferma del Tavolo Nazionale per lo sviluppo sostenibile quale luogo di confronto tra Governo e Regioni/Province Autonome sui temi dello sviluppo sostenibile, allargato alle Città Metropolitane per le tematiche di interesse.
Natura Biodiversità
E’ necessario istituire un fondo che finanzi l’attuazione delle misure di designazione dei SIC (Siti di importanza comunitaria) quali ZSC (Zone di Protezione Speciale) e che siano stabilite, per le stesse, le misure di conservazione necessarie che tengano conto delle esigenze ecologiche.


( red / 27.10.22 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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