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Regioni.it

n. 4393 - giovedì 27 ottobre 2022

Sommario3
- Ambiente Energia: le proposte delle Regioni a Fratin
- Regioni-Governo: temi prioritari, Ambiente e green economy
- Regioni-Governo: temi prioritari, Energia
- Regioni-Governo: temi prioritari, Sostegno ai LEP e Istruzione
- Regioni-Governo: temi prioritari, Lavoro e Formazione Professionale
- Regioni-Governo: temi prioritari, Digitalizzazione

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Ambiente Energia: le proposte delle Regioni a Fratin

Qualità dell'aria

(Regioni.it 4393 - 27/10/2022) “Crisi energetica, competenze e qualità dell’aria e fine ciclo dei rifiuti, sono alcune delle priorità e criticità individuate dalla Conferenza delle Regioni da sottoporre all’attenzione del ministro Pichetto Fratin”, dichiarano gli Assessori Gianni Lampis e Anita Pili, Coordinatori della Commissione Ambiente ed Energia.
“In particolare – evidenzia Pili - vogliamo sottolineare che le Regioni, come già rappresentato nel documento della Conferenza delle Regioni del 14 settembre 2022, sono pronte a collaborare con il Governo proponendo misure a breve, medio e lungo termine per affrontare le difficoltà che hanno i territori nel rispondere alle urgenti esigenze di famiglie e imprese”.
“Sul lato ambientale – precisa l’Assessore Lampis – è necessario un intervento normativo che metta al riparo le competenze amministrative in materia ambientale, così come declinate nei territori per non creare incertezze che ricadrebbero sui tempi di realizzazione degli interventi previsti dal Pnrr.
E’ altresì necessario, sul fronte della qualità dell’aria, che l’Italia rappresenti in sede europea le difficoltà delle Regioni del bacino padano a rispettare ulteriori restrizioni sul fronte dei limiti alle emissioni i quali notoriamente non dipendono soltanto dall’impatto antropico sull’ambiente, ma anche dal contesto geografico ed orografico.
Infine occorre continuare il confronto sull’end of waste al fine di dare certezza agli operatori economici e contribuire all’attuazione dei principi dell’economia circolare”.


( red / 27.10.22 )

Proposte strategiche Conferenza Regioni del 24 ottobre 2022

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Regioni-Governo: temi prioritari, Ambiente e green economy

(Regioni.it 4393 - 27/10/2022) Nel documento della Conferenza delle Regioni del 24 ottobre sono state approvate le "Proposte strategiche delle Regioni e delle Province autonome per i prossimi provvedimenti legislativi della nuova legislatura e sulla legge di bilancio dello Stato 2023-2025".
Il documento si suddivide in diverse tematiche, fra queste anche quella relativa all'Ambiente e green economy.
Di seguito i temi prioritari che sono stati evidenziati dalla Conferenza delle Regioni al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Governo e ai suoi Ministri per le competenze d’interesse:

> Riforma istituzionale in materia ambientale
La recente giurisprudenza costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità delle deleghe di funzioni amministrative in materia ambientale alle Province o altri enti ritendendo che il legislatore, nell’attribuire le funzioni ai diversi enti, abbia già effettuato ex ante la valutazione di adeguatezza della titolarità delle funzioni (in via generale ai Comuni ed, in secondo luogo, agli altri enti territoriali, Province e Regioni) e che tale valutazione non possa, sostanzialmente, essere messa in discussione nelle materie di competenza esclusiva statale, qual è la tutela dell’ambiente. Tale interpretazione se confermata in ricorsi contro le altre leggi regionali determinerebbe oltre a prevedibili impatti procedimentali sulle autorizzazioni in corso, gravi problemi organizzativi, con il rischio del sostanziale blocco delle procedure autorizzative, compromettendo anche l’attuazione degli obiettivi fondamentali del PNRR, ossia lo sviluppo dell’economia circolare e la bonifica dei siti orfani.
Alla luce di ciò si rende necessaria una modifica alla vigente disciplina normativa che consenta alle Regioni la possibilità di subdelegare funzioni amministrative in ambito ambientale anche prevedendo, ove necessario, forme di supporto agli enti subdelegati.

> Necessità di un coinvolgimento delle Regioni nell’elaborazione dei decreti «end of waste» (Cessazione della qualifica di rifiuto di cui all’art. 184 ter del DLgs n. 152/2006), sulle procedure autorizzative semplificate per operazioni di preparazione per il riutilizzo di rifiuti (art 180-bis comma 2 D.Lgs. 152/2006), sulla revisione della normativa sul riutilizzo dei fanghi da depurazione in agricoltura e sulla definizione delle garanzie finanziarie per esercizio attività di gestione rifiuti – art. 195 co. 2, lett g) del D.Lgs. n. 152/06.

> Qualità dell’aria: situazione di inquinamento dell'aria nei limiti previsti indicati dalla direttiva 2008/50/ CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008 e per le finalità di cui all’articolo 10, comma 1, lettera d), della legge 7 luglio 2009, 88.
Si richiama la necessità di far fronte alla Sentenza della Corte di Giustizia del 10 novembre 2020 adottata ai sensi dell’articolo 258 del TFUE che ha accertato che lo Stato italiano è venuto meno agli obblighi imposti relativi ai valori limite giornaliero e annuale fissati per il PM10 e per non avere adottato misure appropriate per garantire il rispetto di tali valori limiti e alla Sentenza 12 maggio 2022 per non aver adempiuto agli obblighi in forza del combinato disposto dell’articolo 13, paragrafo1, e dell’allegato XI della direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio2008 e non aver adottato misure appropriate per garantire il rispetto del valore limite annuale fissato per il NO2. Si potrebbe prevede che una quota del 40% delle risorse stanziate nel fondo per l’attuazione del programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosferico, quota calcolata in proporzione alla popolazione residente nelle regioni del Bacino del Po, sia destinata a rifinanziare gli interventi del fondo dell’articolo 30, comma 14 - ter , nono periodo, del decreto-legge 30 aprile 2019, n.34 volti all’adozione di specifiche strategie di intervento sulla situazione di inquinamento dell'aria presente nella medesima area ai fini di superare le procedure di infrazioni nn. 2014/2147 e 2015/2043 con il pregio di avere modalità e criteri già definiti fra Regioni e Ministero Ambiente, tutela del territorio e del mare per l’utilizzo delle risorse senza attende gli appositi decreti da definirsi con ben 6 ministeri.

>
Si ricorda, inoltre, che le somme stanziate dal DL 59/2021 - art.2, c.1 bis, lett.d) – per tali finalità sul Fondo Sviluppo e Coesione non sono state ancora ripartite fra le regioni Introduzione, in considerazione della crisi energetica in atto e dei relativi risvolti sociali, di un regime di deroghe temporanee alle misure restrittive finalizzate al raggiungimento dei valori obiettivi di qualità dell’aria, in particolare relativamente alle limitazioni riferite alla combustione della legna e alla circolazione di autoveicoli privati, interloquendo nel contempo nelle opportune sedi europee per scongiurare l’apertura della procedura sanzionatoria ex art. 260 TFUE.

> Presidio e riqualificazione territoriale
Istituzione di un fondo nazionale permanente destinato a finanziare interventi di bonifica, alimentato anche mediante il rafforzamento della persecuzione del risarcimento di danni ambientali.

> Cambiamenti climatici e dissesto idrogeologico
Le Regioni auspicano una ripresa tempestiva del percorso nazionale per governare l’adattamento delle politiche nazionali ai cambiamenti climatici, con il pieno coinvolgimento delle Regioni, interessando non solo gli aspetti ambientali, ma anche quelli economici e sociali. In particolare, visto l’impatto devastante che i fenomeni metereologici estremi hanno sul fragile territorio italiano le Regioni evidenziano la necessità di misure utili a prevenire il verificarsi di eventi catastrofici come quello occorso nelle Marche nel settembre 2022 e a prevenire l’impatto di periodi siccitosi analoghi a quello verificatosi nell’estate 2022. A tal proposito, rappresentano la disponibilità a collaborare fina da subito col Governo su tali temi, evidenziano la necessità di assicurare l’implementazione delle risorse da destinare agli interventi previsti nel Piano Nazionale per le infrastrutture idriche e l’aggiornamento degli interventi per la messa in sicurezza del territorio. Si evidenzia, inoltre, la necessità di intervenire e risolvere l’emergenza da contaminazione di sostanze perfluoro-alchiliche (PFAS) nelle acque sotterranee e superficiali A tal proposito si rappresenta l’urgenza di approvare un apposito provvedimento normativo per determinare i limiti allo scarico dei PFAS prodotti, emessi e/o rilevati nelle acque superficiali e sotterranee.

> Attuazione della Strategia per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS) e delle Strategie regionali per lo sviluppo

>
Conferma del Tavolo Nazionale per lo sviluppo sostenibile quale luogo di confronto tra Governo e Regioni/Province Autonome sui temi dello sviluppo sostenibile, allargato alle Città Metropolitane per le tematiche di interesse.
Natura Biodiversità
E’ necessario istituire un fondo che finanzi l’attuazione delle misure di designazione dei SIC (Siti di importanza comunitaria) quali ZSC (Zone di Protezione Speciale) e che siano stabilite, per le stesse, le misure di conservazione necessarie che tengano conto delle esigenze ecologiche.


( red / 27.10.22 )

Proposte strategiche Conferenza Regioni del 24 ottobre 2022

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Regioni-Governo: temi prioritari, Energia

(Regioni.it 4393 - 27/10/2022) Nel documento della Conferenza delle Regioni del 24 ottobre sono state approvate le "Proposte strategiche delle Regioni e delle Province autonome per i prossimi provvedimenti legislativi della nuova legislatura e sulla legge di bilancio dello Stato 2023-2025". Il documento si suddivide in diverse tematiche, fra queste anche quella relativa all'Energia.
Di seguito i temi prioritari che sono stati evidenziati dalla Conferenza delle Regioni al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Governo e ai suoi Ministri per le competenze d’interesse:

L’attuale contesto internazionale impone scelte strategiche per il futuro energetico del nostro Paese.
Le Regioni e le Province autonome in più riprese hanno evidenziato la gravità delle ricadute dell’attuale crisi energetica proponendo misure a breve, medio e lungo termine. In particolare misure specifiche dovranno essere previste per calmierare i costi per le aziende energivore.
 
> Si impone, quindi, la necessità di accelerare la transizione energetica, che è parte essenziale della transizione ecologica per diminuire la dipendenza dall’estero e per aumentare la sostenibilità del nostro intero sistema produttivo assicurandone l’efficienza e la competitività.
> A tal proposito, quindi, si ritiene necessario continuare ad incentivare le FER individuando le aree idonee per il loro Per tale motivo appare urgente che il MITE approvi i provvedimenti necessari all’individuazione di tali aree, che emani i decreti attuativi per la realizzazione delle comunità energetiche, incentivi e favorisca la produzione di idrogeno verde e l’utilizzo del biometano. Infine, appare necessario che il Governo, sentite le Regioni e le Province autonome, entro la fine dell’anno concordi la ripartizione della produzione dei 70 GW da fonte rinnovabile necessaria per il raggiungimento degli obiettivi del c.d. «Burden Sharing».
 


( red / 27.10.22 )

Proposte strategiche Conferenza Regioni del 24 ottobre 2022

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Regioni-Governo: temi prioritari, Sostegno ai LEP e Istruzione

(Regioni.it 4393 - 27/10/2022) Nel documento della Conferenza delle Regioni del 24 ottobre sono state approvate le "Proposte strategiche delle Regioni e delle Province autonome per i prossimi provvedimenti legislativi della nuova legislatura e sulla legge di bilancio dello Stato 2023-2025".
Il documento si suddivide in diverse tematiche, fra queste anche quella relativa al Sostegno ai LEP e Istruzione.
Di seguito i temi prioritari che sono stati evidenziati dalla Conferenza delle Regioni al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Governo e ai suoi Ministri per le competenze d’interesse:

> Garantire stabilmente le risorse necessarie per il finanziamento dei LEPS (ed i relativi obiettivi di servizio) in ambito sociale
>Rifinanziamento dei LEP diritto allo studio
Le prime analisi della CTFS sui LEP diritto allo studio indicano una forte carenza di risorse a cui fanno fronte le regioni con risorse proprie correnti (alcune regioni vi fanno fronte anche con risorse comunitarie). Si ricorda infatti che la materia Istruzione è ricompresa tra le materie LEP ai sensi dell’art. 14 c. 1 del D.Lgs. 68/2011, il cui finanziamento deve essere integralmente assicurato dallo Stato.
> Istituzione del Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore
PNRR - M4C1 - Riforma 1.2. Riforma degli Istituti Tecnici Superiori (ITS) - Legge 15 luglio 2022, n. 99 Istituzione del Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore. Per il perfezionamento della L. 99/2022 è prevista, all’interno della norma, l’emanazione di 19 decreti attuativi 17 dei quali previo parere in Conferenza Stato Regioni. Tali decreti dovranno essere emanati in un periodo massimo compreso tra i 90 e i 180 giorni dall’entrata in vigore della L. 99/2022. I primi provvedimenti dovranno essere quindi emanati entro ottobre 2022 mentre i restanti entro gennaio 2023.
  • Attivare tempestivamente il Tavolo congiunto Regioni-Ministero dell’Istruzione per la definizione dei decreti attuativi previsti dalla 99/2022.
  • Rispettare le programmazioni territoriali triennali al fine di ricomprendere anche quelle Fondazioni non ancora costituite ma programmate sulla base dello sviluppo dei settori economico produttivi ritenuti strategici per l’economia territoriale di
  • Assegnare le risorse dell’istituendo Fondo di istruzione tecnologica superiore entro e non oltre il 31 marzo di ogni
> Dimensionamento scolastico
Sulla base di un proficuo e continuativo confronto tecnico tra Ministero e Regioni, si è pervenuti il 10 maggio u.s. alla definizione di una proposta aggiornata sui criteri di riparto delle autonomie scolastiche che consenta alle Regioni di provvedere autonomamente – partendo da un numero di autonomie assegnate – al dimensionamento scolastico, anche in base alle peculiarità e alle particolari esigenze del proprio territorio. Nella seduta del 21 giugno u.s. la Conferenza delle Regioni ha espresso avviso favorevole sulla proposta, condizionato alla richiesta – condivisa anche dal Ministero dell’Istruzione – della validità triennale dell'accordo stesso e con la raccomandazione di aggiornare la posizione delle Regioni Marche, Sardegna e Umbria con riferimento all’applicazione dei correttivi PON contenuti nella proposta ministeriale. La Conferenza ha altresì chiesto formalmente l’avvio dell’istruttoria in sede di Conferenza Unificata al fine di proseguire nel percorso di definizione e approvazione dell’Accordo stesso. E’ necessario pervenire finalmente alla stipula dell’accordo. La durata triennale dell’accordo stesso – richiesta con forza dalle regioni e condivisa anche dal Ministero dell’Istruzione - rappresenta un elemento imprescindibile in quanto si basa sui parametri numerici attualmente derogati dalla Legge finanziaria e consentirebbe alle Regioni di fare una programmazione di lungo respiro.


( red / 27.10.22 )

Proposte strategiche Conferenza Regioni del 24 ottobre 2022

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Regioni-Governo: temi prioritari, Lavoro e Formazione Professionale

(Regioni.it 4393 - 27/10/2022) Nel documento della Conferenza delle Regioni del 24 ottobre sono state approvate le "Proposte strategiche delle Regioni e delle Province autonome per i prossimi provvedimenti legislativi della nuova legislatura e sulla legge di bilancio dello Stato 2023-2025".
Il documento si suddivide in diverse tematiche, fra queste anche quella relativa al Lavoro e Formazione Professionale.
Di seguito i temi prioritari che sono stati evidenziati dalla Conferenza delle Regioni al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Governo e ai suoi Ministri per le competenze d’interesse:

> Occorre prendere le mosse dalla proposta di Linee Guida per la riforma delle politiche attive del lavoro, approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nel mese di marzo 2022, con l’obiettivo di avviare un confronto proattivo per la messa in atto di un ampio spettro di interventi in materia di lavoro e formazione, nell’ambito di una reale governance multilivello basata su una forte sinergia ed integrazione tra le Istituzioni, in un quadro di riferimento certo di competenze, ruoli e responsabilità.

> E’ necessario partire dal riconoscimento del ruolo delle Regioni e Province autonome, nel rispetto delle competenze assegnate dalla cornice costituzionale, come titolari della definizione, programmazione e gestione delle politiche attive sul territorio, all’interno di un assetto chiaro e ben definito di relazioni, ruoli e responsabilità dei vari attori istituzionali.

> In particolare, in considerazione della competenza esclusiva che la Costituzione ha attribuito alle Regioni in tema di formazione professionale, occorre valorizzare e mettere a sistema tutte le possibili esperienze formative realizzate nell’ambito della programmazione regionale, con l'obiettivo di efficientare una filiera formativa in grado di connettere istruzione, formazione e lavoro.


( red / 27.10.22 )

Proposte strategiche Conferenza Regioni del 24 ottobre 2022

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Regioni-Governo: temi prioritari, Digitalizzazione

(Regioni.it 4393 - 27/10/2022) Nel documento della Conferenza delle Regioni del 24 ottobre sono state approvate le "Proposte strategiche delle Regioni e delle Provine autonome per i prossimi provvedimenti legislativi della nuova legislatura e sulla legge di bilancio dello Stato 2023- 2025".
Il documento si suddivide in diverse tematiche, fra queste anche quella relativa alla Digitalizzazione.
Di seguito i temi prioritari che sono stati evidenziati dalla Conferenza delle Regioni al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Governo e ai suoi Ministri per le competenze d’interesse:

> Abrogazione del Codice dell'Amministrazione digitale (CAD) e redazione di un nuovo testo unico snello con solo disposizioni di principio;

> Rimuovere gli ostacoli per la transizione digitale sul 5G e lo sviluppo di applicazioni innovative anche nelle aree più remote del territorio: un tassello fondamentale per lo sviluppo delle imprese è rappresentato dalla transizione digitale sul 5G. In tal senso risulta necessario procedere ad una modifica della normativa italiana in materia di emissioni elettromagnetiche, in quanto essa nel recepimento delle direttive europee ha introdotto soglie esageratamente più restrittive;

> Valorizzare le Autonomie regionali e locali, definendo il ruolo delle Regioni e Province autonome nei processi di innovazione e digitalizzazione, con un coinvolgimento particolare nella costruzione della "roadmap" del decennio digitale;

> Attivare un reclutamento straordinario d’urgenza di profili professionali informatici specializzati in cybersicurezza e trasformazione digitale e operare un rafforzamento delle competenze, puntando su un piano complessivo per le competenze digitali;

>
Finanziare un percorso strutturato di dematerializzazione degli archivi;

> Unità locali per il potenziamento della cybersicurezza nei sistemi sanitari regionali
e a livello di PA territoriale;

> “Fascicolo Sanitario Elettronico" e "Fascicolo delle pratiche digitali" realizzati a livello regionale per dare accesso a 360° ai servizi pubblici: occorre sfruttare l’esperienza, le buone pratiche e le architetture/infrastrutture già implementate per il FSE per realizzare un "Fascicolo delle pratiche digitali" che, in modo analogo, presenti al cittadino una completa, accessibile e consistente esperienza utente per tutte le pratiche delle PA di ogni territorio.

> Spese
per servizi Cloud Infrastrutturali e risorse PNRR: modifiche La cloudificazione della PA è un tassello fondamentale nel processo di modernizzazione del Paese e architrave della strategia di transizione digitale enunciata nel PNRR nella Missione 1. Spostando i sistemi informativi della PA sul Cloud si trasformano investimenti in conto capitale (storicamente effettuati per i CED) in spese in conto corrente annuali per pagare i canoni del servizio cloud as a service, creando due potenziali problemi per la finanza pubblica e la contabilità dello Stato a cui dare una soluzione: 
-
scatto dei vincoli di spending review: aumentando la spesa corrente potrebbero scattare e/o farsi ancora più stringenti i vincoli di spending review introdotti nel passato, in particolare per gli enti locali;
- limitata capacità di spesa corrente in molti enti locali, senza poter incrementare le spese correnti al di là dei vincoli di spending review molti enti locali e PA non possono passare a cloud per assenza di risorse impegnabili in tale direzione.


( red / 27.10.22 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
via Parigi, 11 - 00185 - Roma
Progetto grafico: Stefano Mirabelli, Giuseppe Schifini
Registrazione r.s. Tribunale Roma n. 106, 17/03/03

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