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Regioni.it

n. 4412 - venerdì 25 novembre 2022

Sommario
- Violenza contro le donne: Giornata Internazionale
- Manovra: Bonaccini, non si capiscono i fondi per la sanità
- Sanità: Toti, serve un'iniezione robusta di denaro
- Autonomia: Zaia, decalogo dei principi condivisi
- L'Italia delle Regioni: Fioroni, costruire dei network
- L'Italia delle Regioni

+T -T
Violenza contro le donne: Giornata Internazionale

(Regioni.it 4412 - 25/11/2022) "La violenza contro le donne è una aperta violazione dei diritti umani, purtroppo diffusa senza distinzioni geografiche, generazionali, sociali. Negli ultimi decenni sono stati compiuti sforzi significativi per riconoscerla, eliminarla e prevenirla in tutte le sue forme". Cosi' il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della Violenza contro le Donne.
Per il presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, "sono molteplici le tipologie di violenza a cui le donne sono sottoposte, sovente tra le mura domestiche. Accanto a quelle più eclatanti, che purtroppo sempre più spesso riempiono le cronache, vi è una violenza più silente che si consuma quotidianamente. A volte ci sono ricatto e sottomissione psicologica ed economica a cui le donne sono costrette a sottostare".
"Oggi 25 novembre si celebra la Giornata per l'eliminazione della violenza contro le donne. Una ricorrenza fondamentale che non deve essere solo un momento per ricordare le vittime, ma parte di un percorso di sensibilizzazione continua per rompere il silenzio contro ogni forma di violenza". Cosi' in un tweet il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga.
Eugenio Giani, presidente della Toscana, interviene sottolineando che "non ci sono scuse, dobbiamo porre fine a questa piaga che riguarda tutti noi. Continuiamo a combattere l'indifferenza e l'egoismo!". 
"Nessuna donna - afferma il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi - deve subire violenza nel rispetto dell'inviolabilità dei corpi, della propria persona e della propria dignità. Questo è un diktat che andrebbe osservato ogni giorno e che oggi, nella Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, va ribadito con ancora più forza e convinzione".  .
Secondo Bardi "la piaga drammatica e odiosa della violenza sulle donne è principalmente una questione culturale che travalica confini geografici, anagrafici ed economici. E' un'ulcera della società che va sanata e prima ancora aggredita a combattuta con ogni arma a nostra disposizione. Come governo regionale siamo stati tra i primi ad approvare la delibera che recepisce le 'Linee guida nazionali per le Aziende sanitarie e le Aziende ospedaliere in tema di soccorso e assistenza socio-sanitaria alle donne vittime di violenza' per la presa in carico delle donne vittime di violenza, a cominciare dall'arrivo in pronto soccorso con operatori sanitari adeguatamente formati per riconoscere i segnali della violenza che troppo spesso vengono celati".
"Il governo regionale, oggi più che mai - rileva Bardi - trova sponda e sostegno nelle politiche nazionali di contrasto alla violenza di genere e a favore dell'emancipazione femminile. Penso alle agevolazioni sulle assunzioni a tempo indeterminato per donne under 36 ma anche all'aumento dell'assegno unico per le famiglie che, ancora oggi, gravano principalmente sulle donne specie nei primi anni di vita dei figli. Se per sconfiggere la violenza sulle donne è necessario un cambiamento culturale, possiamo affermare con cauto ottimismo che si stanno costruendo le basi per avviare quel processo di cambiamento e di consapevolezza. I diritti delle donne non possono prescindere dai doveri degli uomini". 
Il Presidente vicario della regione Lazio, Daniele Leodori, evidenzia: "104 femminicidi nel 2022, 88 avvenuti in famiglia. La violenza troppo spesso avviene "silenziosa", dentro casa. Compito delle istituzioni restare al fianco delle donne, metterle nelle condizioni di denunciare accompagnandole in percorsi di uscita dalla violenza". 
"Le istituzioni devono continuare ad investire in questa battaglia, - sottolinea il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli - indagarne le cause, implementare le norme e gli strumenti di prevenzione, proteggere e sostenere le donne che denunciano, e sensibilizzare profondamente affinché mai più nessuna donna possa subire alcuna forma di violenza, di discriminazione, di ricatto".
"Denunciare la violenza - afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti -  contro le donne è il primo passo per uscire dall'incubo: se siete vittime chiamate il numero verde 1522, attivo 24 ore su 24, o rivolgetevi a uno dei centri del nostro territorio. Non siete sole oggi, ma soprattutto non lo sarete domani". E' l'invito  via fb in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. "A lottare sono madri, compagne, mogli, figlie, vittime spesso anche tra le mura domestiche di violenze per cui non esiste giustificazione. - rimarca Toti - Come Regione quest'anno abbiamo stanziato quasi 900 mila euro per sostenere centri anti violenza, case rifugio, progetti sulla prevenzione e sensibilizzazione nelle scuole".
"Chi picchia o maltratta una donna è un essere indegno e va condannato sempre e comunque. Regione Lombardia ha attivato una serie di interventi mirati a tutelare le vittime di violenza, anche psicologica. Denunciate e non abbiate paura, noi siamo e saremo sempre al vostro fianco. Ogni giorno è questo giorno". Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, oggi in un post su Facebook in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
"Questa giornata serve a ricordarci un impegno costante, fatto di sostegno alle vittime e di attenzione continua". Lo dice il presidente della Regione, Erik Lavevaz, in occasione del 25 novembre, giornata dedicata all'eliminazione della violenza contro le donne. "La lotta alla violenza di genere- aggiunge- deve basarsi sulla valorizzazione delle differenze e sulla tutela delle fragilità di ognuno, perché ciascuna persona sappia di poter essere aiutata quando diventa una vittima".
Il Presidente Marco Marsilio della Regione Abruzzo commenta così la giornata Nazionale contro la violenza sulle donne "Oggi, tutti i giorni, ricordo a me stesso che ho il dovere di contrastare con azioni concrete ogni forma di violenza di genere.
Io non ho paura e dico #NO #giornatainternazionalecontrolaviolenzasulledonne".
"Il valore di questa giornata è richiamare l'attenzione dell'intera comunità su un problema gravissimo: la violenza contro le donne. La Regione Puglia è impegnata non solo sul terreno del supporto alle donne e ai minori, con investimenti importanti per il potenziamento dei centri antiviolenza, dei centri di ascolto, delle case rifugio e di tutte le attività di prevenzione e contrasto del fenomeno, ma anche con politiche di welfare e del lavoro che possano sostenere e tutelare le vittime concretamente". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne partecipando ad un evento in Consiglio regionale con la presidente dell'Assise, Loredana Capone. "Importante oggi - ha aggiunto Emiliano - è anche realizzare a tutti i livelli, politiche culturali e di sensibilizzazione che coinvolgano la società nel suo insieme, con uno sguardo particolare ai più giovani. Coltivare sin da piccoli consapevolezze, esperienze positive, che possano dare buoni frutti in termini di effettiva parità e di una società più equilibrata e giusta. Siamo tutti chiamati a questa attenzione e senso di responsabilità, ogni giorno dell'anno". In Puglia nel 2021 sono stati 2.276 i nuovi accessi ai Cav (Centri anti violenza), in aumento rispetto ai 2059 del 2019. Le donne sono di nazionalità italiana per l'88% dei casi e il 72% ha figli. Fra gli autori delle violenze figurano prevalentemente il partner e l'ex partner, che rappresentano complessivamente l'81,9% dei casi. Le donne più "esposte" alla violenza sono le coniugate e conviventi (46,5%), seguono le donne nubili e le donne separate/divorziate (24,9%). 
"Troppo spesso la violenza non viene denunciata per paura o, peggio, per vergogna. La violenza di genere è purtroppo un problema strutturale della società che, nonostante le costanti lotte femministe, continua ad essere di stampo patriarcale. Il femminicidio rappresenta l'estrema conseguenza della disparità di genere nel mondo; ma ci sono tante forme di violenza a cui ogni donna è sottoposta in famiglia e nel mondo del lavoro". Così la vicepresidente della Regione Calabria, Giusi Princi, con delega alle Pari opportunità. "È in circostanze come questa - aggiunge - che le istituzioni sono chiamate a dimostrare con i fatti la concretezza delle loro azioni. In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, vogliamo legare azioni concrete ai momenti di riflessione tematici sul tema della parità di genere, dando seguito a quanto previsto dalla legge regionale approvata l'8 marzo scorso in Consiglio regionale, tramite un Piano attuativo che in queste ore la giunta è chiamata a valutare e deliberare".
"Sarà approvato - annuncia Princi - un Piano di attuazione che prende le orme appunto dalla legge regionale n.7 del 2022 'Misure per il superamento della discriminazione di genere e incentivi per l'occupazione femminile'". "Tra le misure inserite nel Piano, tra l'altro - evidenzia - è previsto il riconoscimento di premialità a quelle imprese che riconoscano strumenti di flessibilità e sostegni all'occupazione per le donne; o ancora, misure volte all'incentivazione dell'imprenditoria femminile attraverso l'accesso a fondi del microcredito, nonché programmi di finanziamento della formazione per il reinserimento lavorativo; saranno inoltre promossi interventi per soluzioni organizzative 'family friendly' e di welfare aziendale, ovvero azioni di innovazione e sperimentazione sociale in tema di conciliazione vita-lavoro".


( red / 25.11.22 )
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