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Regioni.it

n. 4493 - giovedì 6 aprile 2023

Sommario
- Infrastrutture: Oti Nord, rapporto su lavori in corso
- Infrastrutture: Umbria, la messa a punto del PNRR
- Rinnovabili: royalties Regioni su investimenti green
- Terremoto dell'Aquila: impegno per la rinascita
- Migranti: si va verso lo stato di emergenza
- Infrastrutture: Pedemontane da Nord a Sud

+T -T
Infrastrutture: Oti Nord, rapporto su lavori in corso

(Regioni.it 4493 - 06/04/2023) 84 interventi infrastrutturali del Nord Italia monitorati nel 2022 di cui, rispetto al 2021: o il 48% è avanzato secondo i programmi (erano il 45% nel 2021) o il 32% è avanzato seppur con qualche rallentamento (erano il 27% nel 2021) o il 20% è risultato in ritardo (contro il 28% del 2021).
Sono i dati dell’Osservatorio territoriale infrastrutture di Confindustria che fa il punto della situazione opere nel Nord Italia.
Secondo il rapporto il 70% dei lavori per le grandi infrastrutture in Veneto, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige nel 2022 è proseguito secondo i programmi, mentre un intervento su cinque è risultato in ritardo.
Il Rapporto 2022 dell'Osservatorio Oti Nord monitora così l'avanzamento degli iter progettuali e realizzativi di 84 grandi opere infrastrutturali nelle regioni del Nord Italia. Il Nordest, rispetto alle opere monitorate dall'Osservatorio, è destinatario di oltre 7 miliardi di finanziamento da parte del Pnrr.
Con riferimento agli interventi inseriti nel PNRR e a quelli che hanno un Commissario Straordinario nominato, la situazione al 2022 rileva che solo il 7% non ha fatto rilevanti passi in avanti nel corso del 2022, il 17% non ha fatto rilevanti progressi nel 2022, leggermente meglio rispetto alla media o degli interventi inseriti solo nel PNRR ben il 28% nel corso del 2022 non ha fatto rilevanti progressi.
“In generale gli avanzamenti migliori – spiega il Rapporto Oti Nord - si sono avuti per quegli interventi che hanno un Commissario Straordinario nominato e che al contempo sono inseriti nel PNRR. La sola nomina del Commissario Straordinario di per sé in media non ha portato così rilevanti benefici in termini di accelerazione degli iter procedurali, come invece era lecito immaginarsi. Destano preoccupazione i ritardi su alcuni interventi inseriti nel PNRR che dovranno essere necessariamente pronti entro il 2026 (le tratte ferroviarie Rho-Parabiago e Albairate-Abbiategrasso nel nodo metropolitano di Milano, alcuni interventi sui porti di Trieste e Ravenna, la stazione Corvetto della metropolitana di Genova)”.
Se sono rispettati i cronoprogrammi, entro il 2026 saranno completati ben 49 tra lotti, tratte e singole opere funzionali degli interventi infrastrutturali monitorati e che coinvolgeranno in particolare il Corridoio Mediterraneo, i sistemi portuale, aeroportuale, pedemontano e i nodi metropolitani di Milano, Torino, Genova, Venezia e Bologna.
Il Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 50/2016) ha introdotto nuovi strumenti di pianificazione e programmazione: il Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (PGTL) e il Documento Pluriennale di Pianificazione (DPP). La parte più significativa degli interventi e dei relativi costi è ascrivibile alle infrastrutture relative al sistema ferroviario (45,9% dei costi), seguiti da quelli del sistema stradale e autostradale (30,9%).
Per quanto riguarda il PNRR, nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sono indicate priorità infrastrutturali urgenti. C’è un significativo impegno nell’ambito delle infrastrutture ferroviarie che con 92,727 miliardi di risorse necessarie costituisce il 74% dei costi totali delle opere finanziate. In ambito ferroviario le risorse disponibili sono 72,276 miliardi di cui 33,6 stanziate da PNRR-PNC. Tra le opere ferroviarie più rilevanti sono compresi i collegamenti ferroviari ad Alta velocità verso il Sud per passeggeri e merci (NapoliBari, Palermo-Catania-Messina e Salerno-Reggio Calabria);  il collegamento ad Alta velocità con l’Europa nel Nord (Brescia-Verona-VicenzaPadova);  il collegamento ad Alta velocità con l’Europa nel Nord (Liguria-Alpi “Nodo di Genova e terzo valico dei Giovi”); il collegamento ad Alta velocità con l’Europa nel Nord (Verona-Brennero opere di adduzione “Lotto prioritario: circonvallazione di Trento”); le connessioni diagonali (Roma-Pescara, Orte-Falconara e Taranto-Metaponto Potenza-Battipaglia).

https://www.otinord.it/allegati/7073.pdf



( gs / 06.04.23 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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