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Regioni.it

n. 4564 - martedì 16 gennaio 2024

Sommario3
- Internazionalizzazione: accordo Conferenza Regioni e Assocamerestero
- Credito: "Chiusura filiali? No, grazie": evento Uilca sulla desertificazione bancaria
- Inclusione sociale e accesso al mondo del lavoro: le raccomandazioni delle Regioni
- Regolamento dighe: le raccomandazioni delle Regioni
- Statuto del Contribuente: le criticità evidenziate
- Demoskopika: territori e resilienza economica

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Internazionalizzazione: accordo Conferenza Regioni e Assocamerestero

Anche per l’attrazione investimenti esteri


(Regioni.it 4564 - 16/01/2024) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e Assocamerestero (l’Associazione che raggruppa 86 Camere di Commercio Italiane all’Estero -CCIE - e Unioncamere), firmano un protocollo d’intesa sui temi dell’internazionalizzazione e dell’attrazione degli investimenti esteri per sostenere lo sviluppo economico dei territori.
Si consolida così la collaborazione tra le Regioni italiane e le CCIE, rafforzando i rapporti già in atto e sviluppando nuovi progetti di promozione del Made in Italy: dall’industria del food ad alleanze nei settori high tech, aerospazio, medicale, della logistica e dell’innovazione.
Il protocollo intende favorire la conoscenza dei mercati internazionali e rendere così sempre più concreti i collegamenti con le imprese all’estero e le alleanze con le istituzioni e l’imprenditoria locale.
Un tavolo di lavoro congiunto Conferenza delle Regioni e Assocamerestero dovrà periodicamente monitorare e valutare le azioni e i risultati conseguiti.
 
“E’ fondamentale che l’Italia – dichiara Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome– faccia sistema e sviluppi al meglio i rapporti imprenditoriali sia delle nostre imprese all’estero che le capacità di attrarre investimenti esteri nei nostri territori. Le Regioni intendono fare sistema: ricordo come all’Expo 2020 di Dubai le Regioni si siano presentate e abbiano avviato per la prima volta delle azioni comuni come sistema Regioni all’estero.
Con il protocollo d’intesa si promuovono iniziative per l’internazionalizzazione, puntando sul primato e la qualità della nostra manifattura, che è un asset strategico del nostro Paese. La stessa attuazione del PNRR è da considerare come un’opportunità e un volano per attrarre investimenti esteri.
Lo sviluppo delle economie regionali passa anche attraverso la raccolta di informazioni e il dialogo con le multinazionali già presenti in Italia. Pertanto, intendiamo favorire anche dei Protocolli operativi bilaterali delle Regioni con il sistema camerale italiano all’estero, in modo da affrontare bene le sfide che abbiamo davanti, dalla trasformazione digitale alla transizione verde.
Nel contempo, dobbiamo semplificare tutte le procedure amministrative, assistendo e facilitando la costituzione e l’inserimento di nuove imprese estere nel nostro tessuto economico, informando sulle nostre filiere e peculiarità imprenditoriali.
Sono tutti temi che approfondiremo come Conferenza delle Regioni l’8 e il 9 aprile a Trieste in Selecting Italy 2024, la manifestazione annuale che fa il punto strategico su come sviluppare e potenziare le capacità regionali nell’attrazione degli investimenti esteri”.
“Con questo accordo – dichiara Mario Pozza, Presidente di Assocamerestero - vogliamo accrescere il ruolo delle Camere italiane all’estero come punti di riferimento dei territori italiani sui territori esteri, offrendo alle Regioni la nostra professionalità e competenza su progetti di sviluppo internazionale di lungo periodo, sia sul fronte della valorizzazione delle filiere e delle specializzazioni esistenti - da quelle a più elevato contenuto tecnologico a quelle “tradizionali”, rimodulandone l’offerta in chiave più competitiva - sia su quello dell’attrazione di investimenti dall’estero, valorizzando le specificità e le esigenze dei sistemi produttivi locali italiani.”

Scarica il comunicato congiunto in formato .pdf


( gs / 16.01.24 )

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Credito: "Chiusura filiali? No, grazie": evento Uilca sulla desertificazione bancaria

(Regioni.it 4564 - 16/01/2024) Il 18 gennaio 2024, alle ore 10, presso Villa Lubin a Roma, nella sede del Cnel, si svolgerà il convegno dal titolo "Chiusura filali? No, grazie" promosso dalla Uilca - Uil Credito Esattorie e Assicurazioni -  a cui parteciperà, su delega del Presidente Massimiliano Fedriga, per la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il Coordinatore della Commissione Affari finanziari, Marco Alparone (Vicepresidente della Regione Lombardia). 


Il link ufficiale del convegno Uilca

Segui la diretta del Convegno sul canale YouTube della UILCA

Segui la diretta del Convegno sul canale YouTube del Cnel



( red / 16.01.24 )

Documento della Conferenza delle Regioni del 6 dicembre

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Inclusione sociale e accesso al mondo del lavoro: le raccomandazioni delle Regioni

(Regioni.it 4564 - 16/01/2024) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato l'intesa, in sede di Conferenza Unificata, sulle modalità e i termini di attuazione delle misure urgenti per l'inclusione sociale e l'accesso al mondo del lavoro, evidenziando però alcune questioni con delle raccomandazioni che sono riportate nel seguente documento approvato e in particolare sul completamento  della cooperazione applicativa tra sistemi informativi, favorendo lo scambio di informazioni per il tramite della piattaforma per i servizi per il lavoro e quindi l'aggiornamento in tempo reale.

POSIZIONE SULLO SCHEMA DI DECRETO DEL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI SULLE MODALITÀ E I TERMINI DI ATTUAZIONE DEI PROGETTI UTILI ALLA COLLETTIVITÀ AI SENSI DELL’ARTICOLO 6, COMMA 5-BIS, DEL DECRETO-LEGGE 4 MAGGIO 2023, N. 48, RECANTE “MISURE URGENTI PER L'INCLUSIONE SOCIALE E L'ACCESSO AL MONDO DEL LAVORO”, CONVERTITO, CON MODIFICAZIONI, DALLA LEGGE 3 LUGLIO 2023, N. 85

Punto 1) o.d.g. Conferenza Unificata
 
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime l’intesa con le seguenti raccomandazioni:
- di prevedere modalità di certificazione delle competenze che verranno acquisite;
- di uniformare i contenuti di cui ai capi II e VII dell’allegato 1 a quanto previsto all’art. 2 comma 1, in relazione alla possibilità di partecipare non solo ai PUC nel Comune di residenza, ma anche a quello dei Comuni del medesimo Ambito Territoriale Sociale;
- di completare e rafforzare i canali della cooperazione applicativa tra sistemi informativi, favorendo lo scambio di informazioni per il tramite della piattaforma, al fine di arricchire il patrimonio informativo a disposizione dei servizi per il lavoro, con dati aggiornati in tempo reale.

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( red / 16.01.24 )

Documento della Conferenza delle Regioni del 6 dicembre

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Regolamento dighe: le raccomandazioni delle Regioni

(Regioni.it 4564 - 16/01/2024) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella seduta del 6 dicembre, si esprime favorevolmente all'intesa, sancita poi in Conferenza Unificata, sul tema dell regolamento dighe. Le Regioni propongono alcune raccomandazioni migliorative al testo già trasmesso, nel documento qui riportato.

POSIZIONE SULLO SCHEMA DI REGOLAMENTO DEL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI PER LA DISCIPLINA DEL PROCEDIMENTO DI APPROVAZIONE DEI PROGETTI E DEL CONTROLLO SULLA COSTRUZIONE, L’ESERCIZIO E LA DISMISSIONE DELLE DIGHE
 
Intesa, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, del decreto-legge 8 agosto 1994, n. 507, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 ottobre 1994, n. 584
 
Punto 5) Odg Conferenza Unificata
 
La Conferenza delle Regioni e Province autonome esprime l’intesa sull’ultima versione del testo, trasmesso con nota DAR prot. n. 27075 del 5 dicembre 2023, con la raccomandazione al MIT di effettuare una valutazione più approfondita degli emendamenti di seguito riportati, che rivestono carattere propositivo e hanno un intento migliorativo del testo.
- 3 (Compiti della Direzione generale)
All’articolo 3, dopo il comma 3, è aggiunto il seguente: “3-bis. Per le dighe non rientranti nei limiti dimensionali di cui al comma 1 dell’articolo 1 del decreto-legge 8 agosto 1994, n. 507, convertito con modificazioni dalla legge 21 ottobre 1994, n. 584, la Direzione generale fornisce alle Regioni il supporto tecnico richiesto, ai sensi del comma 3 dell’articolo 1 del medesimo decreto-legge, per le attività di approvazione dei progetti e di controllo sulla costruzione e sull’esercizio delle dighe e delle relative opere di derivazione.”
- 35 (Foglio condizioni per l’esercizio e la manutenzione delle opere di derivazione)
All’art. 35, comma 2, alla fine della lettera a), sono aggiunte le seguenti parole: “, nonché la loro classificazione in ragione del rilievo della funzionalità per le finalità di protezione civile assunta durante gli eventi sismici o della rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso”.
- 39 (Disposizioni per le opere di derivazione)
All’art. 39, comma 1, alla fine della lettera b), sono aggiunte le seguenti parole: “L’idoneità tiene conto anche dell’esito delle verifiche, se dovute, previste dall’art. 2, comma 3 dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20 marzo 2003 in materia di sicurezza sismica”.
 
Roma, 6 dicembre 2023

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( red / 16.01.24 )

Documento della Conferenza delle Regioni del 6 dicembre

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Statuto del Contribuente: le criticità evidenziate

(Regioni.it 4564 - 16/01/2024) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella seduta del 6 dicembre, ha dato il via libera all'intesa, sacita poi in Conferenza Unificata, sulle modifiche allo statuto dei diritti del contribuente, consegnando quindi un documento in cui vengono sottolineate alcune criticità.
In particolare si propone, in considerazione della maggiore autonomia delle Regioni in relazione ai Tributi regionali propri od oggetto di maggiore autonomia impositiva, di prevedere siano le Regioni ad individuare gli atti per i quali non è necessario avviare la procedura di contraddittorio prima dell’invio del provvedimento che incide sfavorevolmente sulla sfera giuridica del destinatario.

POSIZIONE SULLO SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE “MODIFICHE ALLO STATUTO DEI DIRITTI DEL CONTRIBUENTE DI CUI ALLA LEGGE 27 LUGLIO 2000, N. 212”
Intesa, ai sensi dell’articolo 1, comma 2, della legge 9 agosto 2023, n. 111.
Punto 2) O.d.g. Conferenza Unificata
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sottolinea alcune criticità:
- Le modifiche al comma 1, dell’art. 1 dello Statuto del contribuente potrebbero avere importanti riflessi, specie di natura organizzativa, sugli uffici regionali (espressamente citati) all’art. 1, comma 1, lettera a), punto 3 dello schema di decreto legislativo in tema di contraddittorio, come definito alla successiva lettera e) del medesimo articolo e comma.
Si tratta di verificare se non occorre potenziare le strutture organizzative per assicurare il contraddittorio in materia di tributi gestiti direttamente.
- Altrettanto rilevante, in termini di adeguamento delle procedure in essere, quanto stabilito alla lettera f), punto 3 del medesimo articolo 1, comma 1, laddove si prescrive di indicare negli atti le modalità di calcolo degli interessi tempo per tempo. Questa previsione potrebbe generare la necessità di notificare atti il cui contenuto potrebbe essere estremamente lungo (riferimento all’interesse legale che può mutare di anno in anno).
- Analoga attenzione per il diritto di interpello di cui alla lettera n) stesso articolo e comma precedenti, che potrebbe avere, come sicuramente avrà, un effetto di trascinamento sulle regioni, seppure la norma parli di “amministrazione finanziaria” che, tradizionalmente è intesa come quella statale.
Si esprime parere favorevole all’intesa con l’accoglimento dei seguenti emendamenti.
PROPOSTE DI EMENDAMENTO
In rosso le aggiunte proposte:
1. Al comma 2 dell’art. 6 bis alle parole “individuati con Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze” aggiungere le parole “e per i Tributi regionali propri od oggetto di maggiore autonomia impositiva con provvedimento della Regione
Relazione
Si propone, in considerazione della maggiore autonomia delle Regioni in relazione ai Tributi regionali propri od oggetto di maggiore autonomia impositiva, di prevedere siano le stesse Regioni ad individuare gli atti per i quali non è necessario avviare la procedura di contraddittorio prima dell’invio del provvedimento che incide sfavorevolmente sulla sfera giuridica del destinatario
2. 7 ter I vizi di nullità qualificati espressamente come tali da norme di legge successiva alla data di entrata in vigore della presente disposizione, possono essere sempre eccepiti in sede amministrativa o giudiziaria, sono rilevabili d'ufficio in ogni stato e grado del giudizio e danno diritto alla ripetizione di quanto versato, fatta salva la prescrizione del credito o la decadenza dell'azione.
Relazione:
La irretrattabilità dell'atto tributario può avere conseguenze di natura contabile.  Con la irretrattabilità il credito è oggetto di "accertamento contabile" ed iscritto in bilancio con effetto autorizzatorio della spesa (anche se poi accantonati a FCDE). Consentire la ripetizione dell'indebito entro la prescrizione, e dunque dopo la decadenza dell'azione, avrebbe effetti sulla certezza del bilancio che ne verrebbe inciso, perfino fino a dieci anni dopo i fatti.   E vi è anche una seconda ragione, questa volta giuridica: spesso la linea di confine tra prescrizione e decadenza è dibattuta (ad esempio vedasi Cass. 6779/19) e dunque la norma nella attuale formulazione darebbe adito a nuovo contenzioso tributario sul punto.
Roma, 6 dicembre 2023

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( red / 16.01.24 )

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Demoskopika: territori e resilienza economica

(Regioni.it 4564 - 16/01/2024) Campania, Toscana, Puglia, Veneto e Sicilia sono i sistemi economici e sociali più resilienti, secondo un’indagine effettuata da Demoskopika. È una resilienza "a metà" quella che ha caratterizzato i sistemi economici territoriali italiani nel 2023.
È quanto emerge dall'Irer, l'indice di resilienza economica regionale ideato da Demoskopika che, confrontando il 2023 rispetto al 2022, ha provato a misurare la capacità dei sistemi economici regionali di resistere agli shock della pandemia e degli eventi bellici oltre alla velocità imboccata per la ripresa.
Si tratta della capacità in un percorso di graduale ripresa e di uscita dagli shock economici dovuti principalmente a emergenza pandemica e conflitto Russia-Ucraina.
In particolare, a registrare un livello più alto di resilienza, ossia di capacità a riprendersi da shock economici, si collocano Campania che ha totalizzato 110,50 punti, Toscana con 105,14 punti, Puglia con 103,98 punti, Veneto con 103,97 punti e Sicilia con 103,95 punti.
E, inoltre, nell’area dei sistemi economici e sociali con un livello di resilienza “medio-alto” si posizionano altre sei realtà regionali: Valle d’Aosta (102,30 punti), Basilicata (102,21 punti), Lombardia (102,17 punti), Friuli Venezia Giulia (101,42 punti), Calabria (100,79 punti) e Emilia-Romagna (100,75 punti).
Poi ad un successivo livello di resilienza economica si collocano: Molise (99,21 punti), Marche (99,05 punti), Trentino Alto Adige (98,99 punti) e Abruzzo (98,84 punti).
Infine, si posizionano Lazio (98,75 punti), Umbria (98,55 punti), Piemonte (97,52 punti), Liguria (95,90 punti) e la Sardegna (93,52 punti).
Se da un lato, dunque, crescono di ben oltre mezzo milione gli occupati e risultano quasi 511 mila in meno le persone a rischio povertà o esclusione sociale, dall'altra, non mancano le "reazioni negative" con, in particolare, una contrazione per i prestiti erogati al sistema imprenditoriale e alle famiglie complessivamente di poco più di 54 miliardi di euro, oltre a mancati incassi per gli enti locali pari a circa 6,4 miliardi di euro.
Rilevata una flessione dei prestiti al sistema imprenditoriale italiano: ben 52,8 miliardi in meno erogati alle imprese pari a un decremento del 7,1% rispetto al 2022. A livello territoriale, la contrazione al di sotto della media italiana (-7,1%), in termini di variazione percentuale dell'ammontare dei prestiti erogati alle società non finanziarie e alle famiglie produttrici (imprese), si è registrata in Molise, Campania, Puglia, Calabria, Toscana, Emilia-Romagna, Abruzzo, Lombardia, e Veneto. La congiuntura economica frena la natalità d'impresa. Nel 2023 le dinamiche di natalità rilevate registrano un calo dell'1,3% rispetto al 2022, con 3.159 imprese in meno iscritte. E si riduce il ricorso al credito delle famiglie.
Le ripercussioni della politica monetaria restrittiva avviata dalla Bce nel 2023 si manifestano anche nella rallentata dinamica dei finanziamenti alle famiglie. Esaminando i finanziamenti concessi, secondo i dati provvisori per regione di Bankitalia aggiornati al 31 ottobre 2023, emerge uno scenario di flessione della richiesta di prestiti alle famiglie italiane. In particolare, ai nuclei familiari sono stati erogati oltre 1,7 miliardi di euro in meno rispetto allo stesso periodo del 2022: si è passati dai 594,2 miliardi del 2022 ai 592,5 miliardi del 2023.
 


( red / 16.01.24 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
via Parigi, 11 - 00185 - Roma
Progetto grafico: Stefano Mirabelli, Giuseppe Schifini
Registrazione r.s. Tribunale Roma n. 106, 17/03/03

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