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Decreto di maggio: in dirittura d'arrivo gli interventi per la ripartenza
Tabelle richieste e interventi
"C'è una riflessione in atto sul pagamento della rata Irap di giugno", spiega Antonio Misiani, vice ministro all'Economia, " penso che entrerà nella lista degli interventi del decreto che verrà approvato dal Consiglio dei Ministri. Sul legame con il meccanismo europeo di stabilità, non credo ce ne sia uno diretto perché il decreto che verrà approvato spero oggi è finanziato con lo scostamento già chiesto e approvato dal parlamento per 55 miliardi di euro". "Ci sono difficolta' vere e inaccettabili sull'erogazione della cassa integrazione, - afferma sempre Misiani - perche' abbiamo un enorme numero di lavoratori e imprese che hanno chiesto di accedervi, circa 8 milioni, e una parte di questi non ha ancora ricevuto nulla. Come ha annunciato il presidente del Consiglio, interverremo in questo decreto per semplificare e accelerare le procedure, in particolare per la cassa integrazione in deroga che è gestita insieme alle Regioni”. "Ci sono ritardi sicuramente da colmare – ribadisce Misiani -, c'e' un'arretratezza di alcuni ambiti della Pubblica Amministrazione”.
Oltre alla revisione delle procedure della cassa intergrazione, tra i provvedimenti previsti dal decreto Rilancio a sostegno alle imprese e all’economia, ci sono anche i contributi a fondo perduto, le agevolazioni per gli affitti, la riduzione di alcuni oneri, le garanzie sui prestiti, investimenti infrastrutturali, sovvenzioni per evitare licenziamenti, la revisione della Cassa integrazione e i termini per il versamento di tributi e contribuiti, gli incentivi fiscali per le ristrutturazioni e l’adeguamento degli ambienti di lavoro.
Sono circa 270mila le imprese del commercio e dei servizi che rischiano la chiusura definitiva se le condizioni economiche non dovessero migliorare rapidamente, con una riapertura piena ad ottobre. E' la stima dell'ufficio studi di Confcommercio del rischio di chiusura delle imprese del terziario di mercato. I settori più colpiti sarebbero gli ambulanti, i negozi di abbigliamento, gli alberghi, i bar e i ristoranti e le imprese legate alle attività di intrattenimento e alla cura della persona. Mentre, in assoluto, le perdite più consistenti si registrerebbero tra le professioni (-49 mila attività) e la ristorazione (-45 mila imprese).
Per la Banca d'Italia "riavviare l'economia è fondamentale nella seconda parte del 2020 e 2021. Sulla ripresa dobbiamo mettere ogni risorsa ed energia pubblica e privata", dichiara il direttore generale Daniele Franco: "E' essenziale che il credito affluisca alle imprese e che vengano adottate misure di sostegno a fondo perduto e per rafforzare il capitale". Il sistema bancario "deve sostenere con forza questo processo, nell'immediato è necessario uno sforzo eccezionale".

Dl rilancio, pre-consiglio alle 14. Obiettivo Cdm in serata Non escluso però un ulteriore slittamento a domani

FASE 2: MISIANI, 'IN DECRETO INTERVENTI PER VELOCIZZARE CASSA INTEGRAZIONE'

DL RILANCIO: MISIANI "RIFLESSIONE SU RATA IRAP GIUGNO"

DL RILANCIO. DIVISIONI IN MAGGIORANZA, REGOLARIZZAZIONE MIGRANTI ANCORA FUORI TESTO PRECONSIGLIO SLITTA ALLE 14, CDM FORSE IN SERATA

= Dl rilancio: Franceschini, 2 miliardi per il turismo Norma da 500 euro a famiglia, per fare vacanze 'italiane'

Dl rilancio: Fraccaro, molto soddisfatto Superbonus al 110%

Dl rilancio: Gualtieri, via Tosap sui tavoli all'aperto

l rilancio: Gualtieri, esenzione oneri sistema bollette

FASE 2: GUALTIERI, 'RITARDI CIG PARTE PIU' DOLOROSA, NESSUNO DEVE PERDERE LAVORO'

Dl rilancio: Gualtieri, Rem per due mesi, nessuno resti indietro

DL RILANCIO: GUALTIERI "ABBONEREMO SALDO E ACCONTO IRAP"

LAVORO. DI BERARDINO: SERVE ACCELERATA SU CIG, NEL LAZIO PAGATE 17MILA SU 170MILA

CORONAVIRUS: CONFCOMMERCIO, QUASI 270 MILA IMPRESE RISCHIANO DI SPARIRE

Fase 2: Bankitalia, sfida dura ma Italia ha mezzi per ripartire
( gs / 11.05.20 )
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Fase 2: anticipazioni Governo su riaperture, linee guida e differenziazioni
On line il monitoraggio delle ordinanze regionali e dei provvedimenti del Governo
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, spiega che "con le linee guida che ci permetteranno un controllo della curva epidemiologica, potremo permetterci anche differenziazioni geografiche. Questo non significa procedere in ordine sparso e affidarci a iniziative avventate. I risultati raggiunti sono anche il frutto del dialogo quotidiano avuto con i rappresentanti degli enti locali, grazie anche al lavoro del ministro Boccia".
"Questa settimana saranno pronte'' - annuncia il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia - le linee guida per le attività che mettono in sicurezza i vari comparti in vista delle riaperture differenziate, a partire dal 18 maggio".
Conte evidenzia anche la raccolta dei dati "dell'ultimo monitoraggio e con gli esperti stiamo definendo regole chiare sulla sicurezza per lavoratori e clienti. Se sul piano epidemiologico la situazione rimarrà sotto controllo, potremo concordare con le Regioni alcune anticipazioni". "L'importante - aggiunge Conte - è procedere sulla base di monitoraggi puntuali, perché per le imprudenze pagheremmo costi enormi".
A marzo 2020 l'indice della produzione industriale è diminuito del 28,4% rispetto a febbraio, secondo le ultime stime effettuate dall'Istat. Nel primo trimestre dell'anno, il livello della produzione è scesa dell'8,4% rispetto ai tre mesi precedenti.


( gs / 11.05.20 )
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Fase 2: oggi confronto Regioni-Governo sulle possibili riaperture
Dal prossimo 18 maggio ristoranti aperti "con i protocolli nazionali dell'Inail, che sono in ritardo. Altrimenti con le nostre regole. Daremo la concessione di suolo pubblico gratuito e più tavoli all'aperto". avveva preannunciato Toti in un'intervista al Corriere della Sera parlando della fase 2 dell'emergenza coronavirus e della nuove riaperture di attività dalla prossima settimana. Una ripartenza che riguarderà anche le spiagge della Liguria. "Diamo il via alla stagione balneare - aggiunge Toti - Il comparto turistico dà lavoro a 100 mila persone e se si viaggerà tra le Regioni potremmo salvare il 70 per cento della stagione". Non ci sarebbe il rischio di numero chiuso sulle spiagge liguri secondo il governatore che sottolinea: "Basterà la distanza sociale. Stiamo sperimentando un braccialetto volontario da mare. Se ti avvicini a meno di un metro vibra. Una cosa giocosa. Chissà, magari diventa una moda. Per le spiagge libere decideremo con i Comuni: potrebbero esserci steward per la moral suasion. Sotto lo stesso ombrellone chi vive insieme".
FASE 2: FEDRIGA, 'REGIONI PRONTE A SCELTE AUTONOME SU RIAPERTURE' =
[Liguria] CORONAVIRUS, REGIONE LIGURIA, APPROVATA ORDINANZA PER PREPARARSI A RIAPERTURE DEL 18 MAGGIO. PRESIDENTE TOTI: STIAMO LAVORANDO PERCHE’ LA LIGURIA POSSA RIPARTIRE
Fase 2: Santelli, da Regioni richiesta di ascolto e di aiuto
[Bolzano] Coronavirus, da oggi in vigore la nuova legge sulla Fase 2
CORONAVIRUS: FONTANA "RIAPERTURE? PRIMA VEDIAMO DATI, MOMENTO DELICATO"
CORONAVIRUS: TOTI, 'SUOLO PUBBLICO GRATUITO A RISTORANTI E VIA STAGIONE BALNEARE DAL 18/5' =
CORONAVIRUS: ZAMPA "REGIONI CO-PROTAGONISTE FASE 2"
FASE 2: BOCCIA, 'LINEE GUIDA PER RIAPERTURA PRONTE IN SETTIMANA' =
FASE 2: FUGATTI, 'NO SCONTRO CON GOVERNO MA CI ASPETTIAMO ANTICIPO RIAPERTURE' =
Fase 2: Bonaccini,riaprire attivita' se continua curva contagi
FASE 2: FEDRIGA, 'REGIONI PRONTE A SCELTE AUTONOME SU RIAPERTURE' =
FASE 2: BOCCIA A REGIONI, 'ANCH'IO VOGLIO USCIRE DA EMERGENZA MA IN SICUREZZA' =
[Marche] SIMULAZIONE PROTOCOLLO ESTETISTE E PARRUCCHIERE
FASE2: KOMPATSCHER, 'IMPUGNAZIONE? NOI FACCIAMO LEVA SU NOSTRA AUTONOMIA' =
FASE2: KOMPATSCHER, 'PRIME RIAPERTURE, SITUAZIONE TRANQUILLA, TUTTI DISCIPLINATI'
FASE2: KOMPATSCHER, 'DATO MESSAGGIO DI SPERANZA MA NON E' 'LIBERA TUTTI'' =
Fase 2: Kompatscher, turisti tedeschi in estate in Alto Adige
( gs / 11.05.20 )
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Sanità: il dibattito sull'uso delle risorse del Mes coinvolge le Regioni
Il presidene della Liguria e Vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti, sottolinea che "Sulla Sanità il Mes servirebbe a tutta Italia, non solo alla Liguria. Sono anni che comprimiamo il fondo sanitario nazionale, che tagliamo sulla rete ospedaliera e sulla salute dei cittadini. Per cui dico sì, utilizziamo i soldi dell’Europa ma a patto che il governo faccia un piano serio che semplifichi le procedure e accorci i tempi per farceli spendere da qui a qualche mese. Si segua il modello Morandi o oppure è meglio non prendere nemmeno un euro a debito".
Il presidente della Lombardia Attilio Fontana ricorda che "In ogni Regione i cittadini pagano allo Stato le tasse e ricevono dallo Stato il denaro per la spesa sanitaria. Non è quindi un problema delle Regioni decidere come si finanzia lo Stato. Tuttavia parlare di un Mes “solo sanitario” o “a costo zero” non ha senso. Il guadagno in termini di interessi rispetto ai normali Btp è irrisorio. Alto invece quello di sottoporre il Paese a nuovi tagli e nuove imposte". Insomma, sottolinea Fontana, "Bisogna vedere quali sono le condizioni: se non ci sono condizioni, e ribadisco questo se, nessuno si può lamentare se vengono date delle risorse. Ma bisogna essere cauti, non voglio dare un giudizio, voglio vedere prima se non ci sono le condizioni".
Il Presidente del Veneto Luca Zaia - secondo quanto riportato dalla Repubblica del 9 maggio - lascia trapelare dall’entourage di essere "contrario a utilizzare qualsiasi cifra che arrivi dall’Ue che preveda delle condizionalità. Il Mes le prevede e quindi non è strumento idoneo". E a chi gli ha prospettatocl'ipotesi di utilizzare il Mes per l'ospedale di Padova, Zaia ha risposto: "E' una partita del Governo. Con i presupposti che ci sono, no. Ci sembra di capire che abbia condizionalità e vincoli. Ho visto che faranno una discussione in Parlamento, quindi ne capiremo ancora di piu'. Non dobbiamo decidere noi. Non sono decisioni delle Regioni", ha concluso.
Categorico Massimiliano Fedriga (presidente del Friuli Venezia Giulia): "Il Mes senza condizioni è una presa in giro. Un cavallo di troia per far cedere sovranità al Paese". "Non parlerei di trappola: oggettivamente però mi sembra che certezze non ce ne siano. Anzi". "Prima - spiega Fedriga all'Agi - dicevano che non c'erano vincoli, poi che ci voleva una norma per una vigilanza maggiore sui bilanci dei paese chiedono l'attivazione del Mes, adesso invece sembra di nuovo che non ci siano più vincoli. Ecco io ho paura - conclude - che all'interno di questa poca chiarezza si possa nascondere una fregatura".
Certo il dilemma sui 37 miliardi del Mes è forte. "Siccome al mio paese si dice piuttosto che niente, meglio piuttosto, io sono per prenderlo il Mes, ma chiedo al governo e al Parlamento di accettare il Mes accanto ad una legge che ci consenta di spenderlo", aggiunge il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. "Se il governo deciderà di prendere il Mes - ha aggiunto - deve condizionarlo alla capacita' di spesa nei prossimi 12-24 mesi, anche a costo di prendersi qualche rischio".
C'è chi vorrebbe un approccio pragmatico. "Chi proponeva la sanita' privata si sta rendendo conto che senza una sanità pubblica universalistica i rischi per una comunita' di fronte ai drammi sono troppo elevati". È questa la lezione dell'epidemia di coronavirus per Stefano Bonaccini. Il presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni ha partecipato il 9 maggio ad un dibattito organizzato dal Movimento federalista europeo nel giorno dell'anniversario della dichiarazione Schuman. "Una Europa cosi' serve a poco, ma d'altra parte chi può cavarsela senza l'Europa?", si chiede Bonaccini, che pero' sottolinea positivamente il si' al Mes. "È accaduta una pandemia che nessuno di noi pensava di vivere, mai avrei mai pensato di dover chiudere le scuole il 22 febbraio per il timore che il virus, come poi purtroppo e' successo, arrivasse a propagarsi in questo modo". Di fronte a questo "mi viene da dire che se ci sono risorse senza condizionalita' le prenderei ieri, non domani, che si chiamino Mes oppure no. Vedo un dibattito troppo ideologico, più per rubarsi tre voti a vicenda alle prossime elezioni che per guardare al bene dei paesi". Insomma, scandisce Bonaccini, "se alla sanita' pubblica italiana arrivano 30 e tot miliardi, dovremmo ringraziare che l'Europa metta a disposizione finalmente senza condizioni uno strumento del genere". Ma questa, avverte il Presidente dell'emilia-Romagna, "e' l'ultima chiamata per una Europa dei popoli, solidale".
Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, ha spesso sottolineato che quelli del Mes "sono soldi che nessuno ci regala, sono prestiti", ma la "battaglia va fatta sul fatto che non ci chiedano interessi su questi fondi, e che il rimborso sia dilazionato nel lungo termine. Altre cose mi sembrano cervellotiche o imbarazzanti dal punto di vista della non plausibilità". Anche Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, che aveva già affermato che "Nel dibattito sugli Eurobond e sul MES serve pragmatismo". sosiene che "L'emissione di bond europei potrebbe avvenire anche con garanzie del bilancio Ue e della Banca europea di investimenti. Ma quello che puo' davvero sostenere la crescita e' un piano di investimenti coordinato a livello europeo, il cosiddetto Recovery plan, annunciato durante l'ultimo Consiglio europeo".
"Occorre una svolta che consenta di proteggere cittadini, imprese e territori, a partire dalle Isole", ha spiegato Gaetano Armao, vicepresidente della Regione Siciliana, componente del Comitato europeo delle Regioni e presidente dell'intergruppo isole, intervenendo al forum delle Regioni e delle citta' organizzato dal Comitato presieduto dal Governatore della Macedonia centrale, Apostolos Tzitzikostas. "Se la Commissione Europea, il Parlamento, la Bce, la Bei - prosegue - hanno elaborato una serie di iniziative per contrastare gli effetti della pandemia, e' tuttavia ancora troppo poco. La corretta sospensione del Patto di stabilita' e dei rigorismi di bilancio devono condurre alla loro definitiva revisione, vanno completate l'unione fiscale e quella bancaria, va attuato lo "Strumento di bilancio per la convergenza e la competitivita'" e lanciati i "bond europei per la ripresa" (European Recovery bond)".
"L'Europa - sintetizza l'altoatesino Arno Kompatscher - deve essere solidale nei fatti e non solo nelle parole".
Per Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, è "Una grande opportunita' per l'Italia: 37 miliardi di euro per ospedali, assunzione di medici infermieri, personale, investimenti per nuovi farmaci e cure. Costruiamo un grande piano con le Regioni per la rinascita italiana e per migliorare la vita delle persone".
Il Ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, parla di un "Mes senza condizioni, una linea per la sanità che è altra cosa rispetto a quella per il salvataggio degli Stati che noi stessi, come Pd, avevamo criticato duramente. Qui parliamo di un Mes senza condizionalità, allo 0,1% di tasso d'interesse: è difficile spiegare ad ogni Regione perché deve rinunciare chi a 3, chi a 4, chi a 5 miliardi di euro. Perché di questo si parla: si va da Regioni che possono ottenere 5 - 5,5 miliardi di euro a Regioni che possono ottenerne 1-1,5. Con interessi che paga lo Stato, non le Regioni... e noi diciamo di no?". "Io sono d'accordo con Conte - prosegue Boccia - la questione è nelle mani del Parlamento, io da deputato libero oltre che da ministro voterò a favore, il mio è buonsenso".
Coronavirus - Fase 2: Tabella relativa ai potenziamenti sanitari nelle Regioni - aggiornata all' 11.05.2020
( red / 11.05.20 )
Documento della Conferenza delle Regioni del 7 maggio
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Cassa integrazione in deroga: Ordine del giorno
Ordine del giorno
Roma, 7 maggio 2020
Link al documento della Conferenza delle Regioni del 7 maggio 2020: Ordine del giorno
( red / 11.05.20 )
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Commercio: Regioni, posticipare i saldi estivi al 1° agosto
E dai territori arrivano le prime conferme. Il Piemonte proprio in considerazione del fatto che la vita quotidiana ha subito rallentamenti e differimenti nelle normali attività di vendita, si è pensato di autorizzare l’apertura della stagione dei saldi estivi dal 1° agosto. La decisione è stata presa all’unanimità dagli assessori regionali alle Attività economiche e produttive e nell’ultimo incontro della Conferenza delle Regioni ne ha ratificato l’efficacia rendendola uniforme su tutto il territorio nazionale. “Lo spostamento dei saldi - commenta l’assessore al Commercio della Regione Piemonte, Vittoria Poggio - consentirà a tutte le attività che a causa del lockdown hanno subito pesanti cali di fatturato di poter recuperare in parte le vendite stagionali. Lo slittamento del periodo di un mese consentirà anche ai consumatori di potersi riappropriare della ‘normalità’ che durante questa tremenda pandemia è venuta meno”.
“Una mano tesa al nostro comparto commerciale che ha subito la serrata imposta dal Coronavirus e speriamo uno stimolo alla ripresa - afferma l’assessore alle Attività economiche e produttive della Regione Piemonte, Andrea Tronzano - Sappiamo benissimo che si tratta ovviamente di uno stimolo, ma soltanto con la ripresa della normalità e della quotidianità il commercio potrà tornare a contare su numeri importanti e determinanti per lasciarci alle spalle questo brutto periodo. Al di là dei numeri e delle vendite questa unanimità di intenti, riconosciuta anche dalle associazioni di categoria, è il modo migliore per ripartire con decisione e con coraggio”.
“Ora più che mai è necessario adattarci, anche così, a questa nuova situazione, per offrire il massimo sostegno possibile a tutto il nostro tessuto commerciale”. È il primo commento dell’assessore allo Sviluppo economico e al Commercio Andrea Benveduti, dopo aver proposto e approvato nell’odierna giunta regionale la delibera che posticipa dal 4 luglio al 1° agosto la data d’inizio dei saldi estivi in Regione Liguria, in considerazione della straordinaria situazione di emergenza causata dal contagio da Covid-19. “Abbiamo accolto favorevolmente le richieste inoltrate dalle associazioni di categoria delle imprese del commercio maggiormente rappresentative a livello regionale. Riteniamo sia stata una decisione necessaria sia per i commercianti che per i consumatori – spiega l’assessore - il blocco della maggior parte delle attività commerciali ha provocato ricadute pesantissime su tutta l’economia ligure, comportando per gli esercenti commerciali una totale assenza di incassi. Spostare di un mese i saldi e concedere al contempo la possibilità di organizzare le vendite promozionali anche nei quaranta giorni antecedenti i saldi stessi, significa consentire la commercializzazione in tempi consoni di merci e prodotti, non solo relativi alla stagione in corso, ma anche rimasti in giacenza e inerenti la precedente”. “Ci auguriamo – conclude Benveduti – che anche questo provvedimento contribuisca ad un progressivo recupero della normalità, senza commettere l’errore di abbassare la guardia”.
Commercio: Regioni, posticipare i saldi estivi al 1° agosto
[Piemonte] ANCHE IN PIEMONTE SALDI ESTIVI DAL 1° AGOSTO Una mano tesa al comparto commerciale dopo la serrata
[Liguria] REGIONE LIGURIA, POSTICIPATI AL 1° AGOSTO INIZIO DEI SALDI E POSSIBILITÀ DI FARE PROMOZIONI NEI 40 GIORNI PRECEDENTI. ASSESSORE BENVEDUTI: “DECISIONE NECESSARIA E CONDIVISA”
( red / 11.05.20 )

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
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Registrazione r.s. Tribunale Roma n. 106, 17/03/03