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Regioni.it

n. 3785 - martedì 25 febbraio 2020

Sommario3
- Coronavirus: l'impegno di Governo e Regioni
- Coronavirus: Lombardia, chiarimenti sull'ordinanza
- Coronavirus: Veneto, chiarimenti applicativi ordinanza
- Coronavirus: ordinanze, ultime circolari regionali e note esplicative
- Sanità: assunzione medici specializzandi, contenuti per gli accordi Regioni-Università
- Il programma di lavoro della Commissione europea per il 2020 in un seminario del Cinsedo

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Coronavirus: l'impegno di Governo e Regioni

(Regioni.it 3785 - 25/02/2020) "Noi proporremo un protocollo condiviso con tutti i governatori regionali "per evitare di andare in ordine sparso", dice il presidente del consiglio Giuseppe Conte, prima della riunione alla protezione civile coi presidenti di regione e coi ministri. "Il protocollo sara' per tutte le Regioni perché occorre evitare di andare in ordine sparso. Sono ottimista, ho gia' notato una predisposizione da parte dei governatori alla collaborazione. Questo e' il momento del confronto, per concordare le prossime azioni", aggiunge. E per rafforzare il concetto appunta su twitter "Governo, Presidenti di regione e staff tecnico del Ministero della Salute adesso in riunione congiunta per coordinare le azioni al fine di fronteggiare al meglio l'emergenza Coronavirus. Uniamo gli sforzi e lavoriamo in squadra senza sosta per tutelare la salute dei nostri cittadini".
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa nella sede della Protezione civile, ha poi sottolineato che "Le aziende italiane produttrici di dispositivi di protezione individuale "dovranno privilegiare i fabbisogni italiani per questa emergenza nazionale". Per questo "Stiamo adottando misure straordinarie e urgenti perche' la produzione vada a soddisfare le nostre esigenze", ha aggiunto. Su questo tema è giunto una richiesta dalle Regioni: "D'intesa con i presidenti Zaia e Fontana - ha spiegato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini -  chiediamo il blocco delle esportazioni dei dispositivi di protezione individuale prodotti dalle aziende italiane e la requisizione di questo materiale" "Una misura necessaria per evitare che fra pochi giorni ci si trovi nella situazione in cui non si trovino mascherine, tute, guanti, cuffie e i dispositivi necessari, soprattutto nelle Regioni più colpite". Si tratta di "materiale che serve in particolare agli operatori sanitari, che stanno facendo un lavoro straordinario. Tema che ho posto al presidente del Consiglio, Conte, che ci ha rassicurati sul fatto che si troverà immediatamente una soluzione positiva su questo", aggiunge Bonaccini. 
Il Presidente dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, in un'intervista al quotidiano 'La Stampa' ha poi spiegato le ragioni delle uregenze di questi giorni. ''La priorità è evitare il più possibile la diffusione del contagio. Misure restrittive come quelle in atto  richiedono un sacrificio da parte di tutti, ma sono necessarie per non ritrovarci in seguito a dover affrontare un'emergenza ancora più  complessa". Lo afferma "Mai come in  questo momento è necessaria un'azione coordinata - sottolinea Bonaccini - È un ottimo strumento anche l'istituzione della  videoconferenza quotidiana che vedrà in collegamento tutte le mattine alle 10 il presidente del Consiglio Conte, il capo dipartimento della Protezione civile Borelli e tutti i presidenti delle Regioni". "Non ho scelto a cuor leggero di chiudere le scuole, di sospendere le manifestazioni o gli spettacoli. La socialità per me è un valore in sé, si figuri. E la nostra è e vuole rimanere una Regione aperta al mondo, accogliente. - evidenzia Bonaccini - Ma la salute delle persone viene al primo posto e preferisco essere criticato piuttosto che buttare sulle spalle della mia gente un peso ancor più grande".
"Siamo in costante videoconferenza con il Governo, se si inasprisce l'emergenza si inasprisce l'ordinanza", ha sottolineato il Presidente del Veneto Luca Zaia in merito al nuovo punto della situazione tra Governo e regioni. "Chiediamo una rielaborazione delle direttive ufficiali dell'Istituto Superiore di  Sanità in modo tale che sia chiaro e stringente - e non ci sia margine per interpretazioni- il metodo di comportamento da parte di tutti"., ha affermato il presidente del Veneto Luca Zaia.
"Cerchiamo di sdrammatizzare, è una situazione senz'altro difficile, ma non così tanto pericolosa: il virus è molto aggressivo nella diffusione ma molto meno nelle conseguenze. E' poco più di una normale influenza e questo lo dicono i tecnici". E' quanto ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana nel suo intervento nel Consiglio Regionale. "Non sappiamo quale sia stata la principale causa dei decessi, se il virus è stata la concausa o se c'è un nesso di casualità diretta, però sappiamo che si tratta di persone che non erano nella pienezza della loro forza fisica e capacità di reagire a questa situazione. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ci è stato molto vicino e mi ha incaricato di estendere il ringraziamento a tutto comparto della sanita' e non solo" e "Il sostegno del presidente della Repubblica ci fa sentire un po' piu' forti e ci fa sentire che c'è una parte buona della politica che crede ancora in questo Paese. Grazie al presidente della Repubblica che ci è vicino"
Predisporre modelli di ordinanza con misure ad hoc per le Regioni come la Liguria che confinano con quelle in cui ci sono focolai. E' questa la richiesta avanzata oggi dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti nel corso della videoconferenza con il Governo, alla presenza del Premier Conte e del Capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile Borrelli, insieme ai presidenti delle altre Regioni. “La Liguria al momento non registra casi positivi – ha sottolineato Toti – ma siamo una regione limitrofa a quelle maggiormente colpite in termini di casi positivi di coronavirus e siamo anche una terra di seconde case di molti residenti in Lombardia e Piemonte. Ritengo quindi che si debba prevedere un modello di ordinanza non solo per le regioni in cui si trovano i focolai ma anche per quelle con un rischio alto come la Liguria, in cui l’anzianità della popolazione costituisce un ulteriore fattore da tenere in considerazione”.
"Sulle Regioni del Nord penso che sia stata fatta un'interpretazione sbagliata delle parole del Presidente del Consiglio. Mi auguro sia così perche le Regioni del Nord hanno coordinato tutto insieme al governo". Lo ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, intervenendo, ai microfoni di Radio1, sulla polemica tra Regioni e Governo in merito alla gestione dell'emergenza coronavirus. "Le Regioni del Nord - ha poi ribadito - sono quelle che qualche settimana fa avevano chiesto la quarantena per chi tornava nel nostro paese dalla Cina. I governatori del Nord si sono sentiti dire da parlamentari di sinistra che sono razzisti e xenofobi. Credo ci siano delle responsabilità non indifferenti, utilizzerei la massima cautela soprattutto da parte degli esponenti del Governo in questo settore". Oggi, ha concluso, "stiamo operando in contatto quotidiano, faccio 1 o 2 riunioni al giorno con Conte in modo collaborativo  portando le nostre proposte e facendo presente quali sono le criticità, ma noi siamo sul campo".
"La Regione Umbria ha agito sulla base delle indicazioni di volta in volta inviate dal ministero della Salute e dal Dipartimento e della Protezione civile. Sono stati installati fuori dai pronto soccorso dei container per gestire in maniera separata quelli che potrebbero essere casi di infezione, ma ad oggi i tamponi effettuati sono tutti negativi". Cosi' l'assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, in consiglio regionale, ha fatto il punto delle misure adottate per la prevenzione della diffusione del coronavirus nella regione, in cui ad oggi non si registrano casi. Sul tema l'assessore ha tenuto un'informativa della Giunta al posto della presidente Donatella Tesei, impegnata nella riunione dei governatori con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. "Siamo pronti a qualsiasi intervento - ha sottolineato Luca Coletto - abbiamo attivato una task force coordinata dal direttore regionale della Salute e welfare, con compito di affrontare questa emergenza la per tutela salute pubblica".
"Dopo l'incontro di questa mattina le linee guida ancora non sono disponibili e ci vorrà ancora qualche ora prima di averle. È un po' un percorso fatto alla rovescia". Non e' soddisfatto il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, dopo la videoconferenza con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e i Presudenti delle altre Regioni per assumere decisioni comuni sulla gestione dell'emergenza Coronavirus. "Il Governo sta facendo un percorso molto particolare: prima ha deciso di fare la legge che permette alle Regioni di emanare l'ordinanza e noi, conformemente a quello che la legge prevede, abbiamo preparato l'ordinanza sulla falsa riga di altre Regioni che, come noi, non avevano casi ma li avevano nelle Regioni confinanti perché questa è stata la motivazione. Poi il Governo ci chiama dicendoci 'daremo linee omogenee in tutta Italia' e noi con piu' responsabilita' di molti altri abbiamo detto: ci stiamo. Ma all'incontro di questa mattina le linee guida ancora non sono disponibili".
Anche Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha partecipato alla videoconferenza con il premier Conte e gli altri Presidenti di Regione per fare il punto sull'emergenza. "Si sta cercando di trovare soluzioni condivise che vengano incontro a tutti" e "appena sarà il momento, non certo ora, faremo le rivendicazioni opportune al governo perché sia garantito un sostegno alle categorie economiche danneggiate".
Il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, getta acqua sul fuoco delle polemiche col governo. "Con il Presidente del Consiglio Conte siamo stati in videoconferenza dalle 10 alle 11.30 - racconta al termine di un incontro in Prefettura sull'emergenza Coronavirus-. Conte sostiene di essere stato frainteso e va bene cosi'. Non vogliamo polemizzare. Io però rivendico il mio diritto e dovere di difendere e tutelare i cittadini piemontesi". Sulla gestione a livello nazionale Cirio aggiunge: "Se ci sono stati problemi, secondo il mio parere, è che forse nelle settimane passate c'è stata un po' di leggerezza a non prendere provvedimenti nazionali importanti. Noi non abbiamo sottovalutato nulla. Da sabato pomeriggio l'unita' di crisi della Regione Piemonte era operativa h24. Non interessa a nessuno polemizzare. Le Regioni stanno facendo tanto e bene. Io sono soddisfatto del lavoro di tutto il nostro personale medico, paramedico e della protezione civile".
Durante l'emergenza Coronavirus "la Valle d'Aosta ha avuto un comportamento virtuoso". Lo ha detto il presidente della Regione, Renzo Testolin, al termine della riunione in videoconferenza. "E' stata fatta chiarezza - ha aggiunto - sulle iniziative del Governo nazionale. Il territorio va gestito in maniera omogenea con provvedimenti adatti alle differenti situazioni. Ora l'obiettivo è di informare e sensibilizzare la popolazione evitando allarmismi. L'atteggiamento corretto per le regioni è gestire con equilibrio e misura le varie fasi dell'emergenza".
“La Sardegna ha attuato con estrema precisione tutte le prescrizioni stabilite dal Governo per proteggere la popolazione dal rischio di contagio del coronavirus e per il contenimento dell’allarme sociale, estendendo con un’apposita ordinanza emessa domenica sera il controllo su porti e aeroporti con provvedimenti mirati. Nelle prossime ore elaboreremo le nostre proposte che contribuiranno alla predisposizione del nuovo piano nazionale, così come tutte le altre Regioni italiane”. Lo ha detto il Presidente della Regione, Christian Solinas, intervenendo alla videoconferenza tra Governo e Regioni convocata dal Presidente del Consiglio dei Ministri Conte dalla sede centrale della Protezione Civile. “La nostra condizione di insularità - ha detto il Presidente Solinas - richiede una particolare attenzione per evitare i rischi per la nostra popolazione e per ottimizzare le strutture e il personale sanitario a nostra disposizione. Le nuove disposizioni contenute nell’ultima ordinanza regionale sono già in atto e i controlli nelle aree aeroportuali e portuali sono a regime, anche in vista dell’ormai prossima stagione crocieristica che richiederà un particolare sforzo del personale in servizio”.


REGIONI

Informazioni web sul Coronavirus

 

 

Abruzzo

https://www.regione.abruzzo.it/content/coronavirus-la-situazione-abruzzo-0

Basilicata

https://www.youtube.com/watch?v=UrRQo-1Bl7M&list=PLPWsfwcgVphtAJi760K4xNxB6R2YzAycC&index=2&t=0s

Calabria

https://www.regione.calabria.it/website/portaltemplates/view/view.cfm?16893

Campania

http://www.regione.campania.it/regione/it/news/regione-informa/misure-organizzative-volte-al-contenimento-e-gestione-dell-emergenza-epidemiologica-derivante-da-coid-19

Emilia-Romagna

https://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/primo-piano/sospesa-attivita-scuole-nidi-e-manifestazioni-tutte-le-misure-adottate-contro-il-coronavirus

Friuli Venezia Giulia

http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/salute-sociale/promozione-salute-prevenzione/FOGLIA_100/

Lazio

http://www.regione.lazio.it/rl_main/?vw=newsDettaglio&id=5335

Liguria

https://www.regione.liguria.it/eventi-live/coronavirus.html

Lombardia

https://www.lombardianotizie.online/

Marche

http://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Salute/Coronavirus

Molise

http://www3.regione.molise.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/17083

Piemonte

https://www.regione.piemonte.it/web/pinforma/notizie/coronavirus-situazione-piemonte

Puglia

http://www.regione.puglia.it/coronavirus

Sardegna

https://www.regione.sardegna.it/xml/getpage.php?cat=342

Sicilia

http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_IlPresidente/PIR_Archivio/PIR_Coronaviruspositivaturistabergamascainsicilia

Toscana

https://www.regione.toscana.it/-/coronavirus

Umbria

http://www.regione.umbria.it/coronavirus

Valle d’Aosta

https://www.regione.vda.it/pressevda/Eventi/coronavirus_i.aspx

Veneto

https://www.regione.veneto.it/article-detail?articleId=4275256

Provincia Autonoma di Trento

https://www.ufficiostampa.provincia.tn.it/

Provincia Autonoma di Bolzano

http://www.provincia.bz.it/news/it/video.asp?vid_guid=aefbbbe6-2881-42db-9792-d0c503f51f0e


Coronavirus: Testolin, comportamento virtuoso Vda

 
CORONAVIRUS. CIRIO SMORZA CON CONTE: "MA LE REGIONI LAVORANO BENE"

 
CORONAVIRUS. DECARO: STERILIZZIAMO FEDERALISMO REGIONALE E AUTONOMIE LOCALI
 
Coronavirus: in Trentino cordone di sicurezza negli ospedali

 
Coronavirus: Conte, mascherine? Privilegiare fabbisogno Italia

 
SCHEDA = Coronavirus: autonomia regioni,come funziona titolo V

 
CORONAVIRUS: CONTE TENDE MANO A GOVERNATORI, MA E' TENSIONE SU 'MASCHERINE'/ADNKRONOS


--CORONAVIRUS. CONTE: STASERA ORDINANZA PER REGIONI NON DIRETTAMENTE COINVOLTE


CORONAVIRUS. LINEE GUIDA, CERISCIOLI: GOVERNO FA PERCORSO ROVESCIA


++ Coronavirus:in arrivo regole comuni zone senza focolai ++


++ Coronavirus: Fraccaro, coordinare ordinanze territori ++


++ Coronavirus: Fontana, discriminati da paesi Europa ++

 
Coronavirus, p.Civile: 282 i contagiati, 7 le vittime


++ Coronavirus: Zaia, in Veneto 42 pazienti accertati ++

 
Coronavirus: Umbria, nessun caso ma auspicio misure omogenee

 
Coronavirus: Fedriga, abbiamo coordinato tutto con Governo

 
Coronavirus:assessore Sardegna,basiti da bacchettate governo


Coronavirus: Fontana, vicinanza Mattarella ci fa sentire forti


CORONAVIRUS. LINEE GUIDA, CERISCIOLI: GOVERNO FA PERCORSO ROVESCIA 'DOPO L'INCONTRO DI QUESTA MATTINA ANCORA NON SONO DISPONIBILI'


SALARIO MINIMO. CATALFO: LEGATO A CONTRATTI E A CRITERIO DI SUFFICIENZA


Coronavirus: Ricciardi, frammentazione Regioni non ha aiutato

 
Coronavirus: Fontana,non sappiamo quale sia prima causa morti

 
++ Coronavirus: Fontana, è poco più di normale influenza ++

 
++ Coronavirus: Zaia, Iss rielabori direttive più chiare ++


CORONAVIRUS: ZAIA, 'NO AL COPRIFUOCO, MA FORSE INASPRIMENTO ORDINANZA'


++ Coronavirus: Bonaccini, requisire maschere e guanti ++

 
--CORONAVIRUS. CONTE: UNIRE SFORZI E LAVORARE IN SQUADRA SENZA SOSTA

--CORONAVIRUS. CONTE: PROPONIAMO PROTOCOLLO PER TUTTE LE REGIONI
 
[Bolzano] Coronavirus, resta in vigore l’ordinanza di domenica

 
[Campania] Misure organizzative volte al contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica derivante da COID-19


[Sardegna] CORONAVIRUS, SOLINAS: MISURE SPECIFICHE PER LA SARDEGNA

 
[Umbria] assegnati all’umbria 14milioni e 600mila euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche. melasecche “interventi molto importanti per i privati cittadini”

 
[Puglia] CORONAVIRUS, EMILIANO IMPARTISCE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PREVENZIONE

 
[Liguria] CORONAVIRUS: PRESIDENTE TOTI A GOVERNO, “SERVONO ORDINANZE AD HOC PER REGIONI COME LIGURIA CONFINANTI CON AREE FOCOLAI”



( red / 25.02.20 )

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Coronavirus: Lombardia, chiarimenti sull'ordinanza

(Regioni.it 3785 - 25/02/2020) La regione Lombardia ha fornito alcuni chiarimenti (con sistema domanda-risposta) in merito all'applicazione dell'Ordinanza del Ministero della Salute di intesa con il Presidente di Regione Lombardia del 23 febbraio 2020.
L'obiettivo dell'ordinanza che regola le prescrizioni per il contenimento del Coronavirus nelle aree regionali classificate come 'gialle' (ovvero valide su tutto il territorio regionale ad eccezione della zona cosiddetta rossa) e' quello di limitare le situazioni di affollamento di piu' persone in un unico luogo.
L'amministrazione sulla base delle valutazioni di ogni specifica situazione puo' dettagliare ulteriormente l'ordinanza in coerenza con l'obiettivo della stessa.
 I COMUNI E GLI UFFICI PUBBLICI SONO APERTI?
Le istituzioni (ad es. Comuni, Catasto, Inps, Inail, CAF, Poste, Camere di Commercio, etc.) e i relativi uffici sono aperti al pubblico rispettando le norme di igiene adottate dal Ministero della Salute (link al decalogo).
L'amministrazione sulla base delle valutazioni di ogni specifica situazione puo' valutare modalita' organizzative di riduzione dell'afflusso e dello stazionamento di utenti fino ad arrivare alla sospensione dei servizi che valuta differibili.
 COME SI DEVONO COMPORTARE I COMUNI RISPETTO AI MERCATI RIONALI E COMUNALI ALL'APERTO?
Per i mercati rionali e comunali all'aperto sono previste le restrizioni indicate per i centri commerciali.
Pertanto, i mercati comunali e rionali sono aperti dal lunedi' al venerdi'. Restano chiusi il sabato e la domenica ad eccezione dei commercianti che esercitano la vendita di generi alimentari. Il sindaco, qualora ritenga che possano esserci casi in cui si favoriscono assembramenti a rischio, puo' valutare ulteriori restrizioni a livello territoriale.
 MANIFESTAZIONI FIERISTICHE, SAGRE E FIERE POSSONO ESSERE REGOLARMENTE SVOLTE?
Per le manifestazioni fieristiche, le sagre e le fiere ed ogni evento che preveda assembramento di persone si dispone la chiusura.
 I CONSIGLI E LE GIUNTE COMUNALI POSSONO SVOLGERSI REGOLARMENTE?
Si, si possono svolgere Giunte e Consigli Comunali (questi ultimi purche' a porte chiuse) garantendo la pubblicita'
attraverso canali di comunicazione diff riti quali ad esempio le dirette streaming. E' comunque fatta salva la facolta' del sindaco di disporre diversamente.
 CHE RESTRIZIONI DEVONO ADOTTARE GLI ESERCIZI COMMERCIALI CHE SVOLGONO PIU' TIPOLOGIE DI ATTIVITA' NELLA STESSA SEDE?
 I gestori di esercizi commerciali che prevedono al proprio interno piu' attivita' (ad esempio hotel con bar, ristorante con bar, locali da ballo con ristorante etc...) devono seguire le regole previste per le singole attivita' commerciali ovvero, bar, locali notturni e qualsiasi altro esercizio di intrattenimento aperto al pubblico sono chiusi tutti i giorni dalle ore 18 alle ore 6. E' fatta eccezione per i bar all'interno di hotel che restano comunque aperti per garantire il servizio ai soli ospiti della struttura. Altresi' i bar dei ristoranti restano attivi per il solo servizio di supporto alla ristorazione.
In linea generale si invitano i gestori delle attivita'
commerciali a mettere in atto tutte le misure necessarie per evitare nei propri locali gli assembramenti a rischio.
Gli autogrill non sono soggetti alle restrizioni attualmente disposte dall'Ordinanza del 23 febbraio 2020.
 CI SONO DELLE RESTRIZIONI PER I RISTORANTI?
Per lo svolgimento delle attivita' dei ristoranti non sono previste restrizioni fino ad eventuali nuove disposizioni. I gestori sono comunque invitati a mettere in atto tutte le misure necessarie per evitare nei propri locali gli assembramenti a rischio.
 LE CASE DI RIPOSO/RSA RESTANO APERTE A VISITE DI PARENTI ?
Si, i parenti dei pazienti ricoverati devono attenersi alla regola di accesso alla struttura in numero non superiore ad 1 visitatore per paziente.
 CHI PUO' CHIUDERE IL PRONTO SOCCORSO E LE STRUTTURE SANITARIE E SOCIOSANITARIE TERRITORIALI?
L'autorita' preposta e' Regione Lombardia.
 COSA E' PREVISTO PER LE ATTIVITA' LUDICO-SPORTIVE?
Tutti gli eventi, le riunioni e le attivita' ludico-sportive sono da ritenersi sospesi in base all'ordinanza lettera C "la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico".
Sono compresi fra questi luoghi quali palestre, centri sportivi, piscine e centri natatori, centri benessere, centri termali. Le attivita' all'aperto possono essere svolte ad eccezione dell'utilizzo degli spogliatoi. E' consentito l'accesso e l'utilizzo delle strutture sportive ai soli atleti professionisti.
Si conferma inoltre che le attivita' di centri culturali, centri sociali, circoli ricreativi, restano chiuse.
 COSA E' PREVISTO PER LE CERIMONIE CIVILI E RELIGIOSE?
Per le cerimonie religiose, i matrimoni civili, le unioni civili non rinviabili e' previsto lo svolgimento in forma privata e con un numero di partecipanti limitato.
Per quanto riguarda le cerimonie funebri devono svolgersi in forma privata e con un numero di partecipanti limitato.
 LE SCUOLE SI INTENDONO CHIUSE ANCHE PER IL PERSONALE AMMINISTRATIVO E TECNICO?
Si.
 QUALI SONO GLI ISTITUTI E I LUOGHI DELLA CULTURA DI CUI
ALL'ART.101 DEL CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO?
All'interno di questa categoria sono ricompresi anche i musei, le biblioteche, gli archivi, le aree e i parchi archeologici, i complessi monumentali. Sono inoltre compresi i parchi divertimento.

https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/lombardia-notizie/DettaglioNews/2020/02-febbraio/17-23/coronavirus-sale-numero-contagiati
https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/lombardia-notizie/DettaglioNews/2020/02-febbraio/17-23/coronavirus-ordinanza-cosa-prevede
https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/lombardia-notizie/DettaglioNews/2020/02-febbraio/17-23/coronavirus-salgono-a-47-i-contagiati
https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/lombardia-notizie/DettaglioNews/2020/02-febbraio/17-23/coronavirus-fontana-vicinanza-mattarella
 
[Lombardia] LNews-CORONAVIRUS, CHIARIMENTI RISPETTO ALL'ORDINANZA FIRMATA DAL MINISTRO SPERANZA E DAL PRESIDENTE FONTANA

https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/lombardia-notizie/DettaglioNews/2020/02-febbraio/17-23/coronavirus-ordinanza-chiusura-luoghi-aggregazione

 
Coronavirus: Fontana, non sappiamo quale sia prima causa morti

++ Coronavirus: Fontana, è poco più di normale influenza ++



( gs / 25.02.20 )

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Coronavirus: Veneto, chiarimenti applicativi ordinanza

(Regioni.it 3785 - 25/02/2020) Nella regione Veneto in merito all’epidemia da Coronavirus sono stati forniti “chiarimenti applicativi in merito all’Ordinanza contingibile e urgente n. 1 del Ministero della Salute, d’intesa con il Presidente della Regione del Veneto, recante ‘Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-2019”.
E’ attivo il numero verde 800462340 per informazioni su infezioni da coronavirus e per assistere  i cittadini sui comportamenti da tenere da parte delle persone che temono di essere entrate in contatto con virus.
Visto che molte persone stavano chiamando il 118 per chiedere informazioni sull’infezione, il numero verde serve ad evitare il sovraccarico delle centrali operative, che può avere delle conseguenze sul soccorso a persone che hanno effettivamente necessità di un intervento immediato.
Si raccomanda peraltro di chiamare il 118 in caso di difficoltà respiratoria, per richiedere l’invio immediato di un’ambulanza.
Inoltre si precisa che le persone che temono di essere entrate in contatto con soggetti infetti, ma che non hanno alcun sintomo o che presentano sintomi lievi come febbre e/o tosse senza difficoltà respiratoria, non devono chiamare il 118 e non devono recarsi in ospedale; devono invece rivolgersi al numero verde che in base alle notizie riferite fornirà tutte le informazioni e le eventuali istruzioni sui comportamenti da adottare. Inoltre gli utenti possono chiedere informazioni ed istruzioni anche al proprio medico di medicina generale.
I medici di medicina generale del Veneto potranno essere contattati telefonicamente dai loro assistiti che percepiscano sintomi, e che non dovranno quindi recarsi in ambulatorio. Il medico effettuerà un triage telefonico e deciderà se è necessario effettuare una visita domiciliare o attivare l’intervento del servizio di igiene pubblica o del sistema di emergenza-urgenza.

Chiarimenti applicativi in merito all'Ordinanza contingiible e urgente del Ministero della Salute e della Regione del Veneto [file pdf - 87 kb]

Ordinanza contingiible e urgente del Ministero della Salute e della Regione del Veneto [file pdf 45 kb]

DPCM del 23 02 2020 [file pdf 35 kb]

Indicazioni per i cittadini:

 
++ Coronavirus: Zaia, Iss rielabori direttive più chiare ++


CORONAVIRUS: ZAIA, 'NO AL COPRIFUOCO, MA FORSE INASPRIMENTO ORDINANZA'



( gs / 25.02.20 )

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Coronavirus: ordinanze, ultime circolari regionali e note esplicative

(Regioni.it 3785 - 25/02/2020) Alcune regioni hanno fornito delle circolari o delle conseguenti note esplicative sulle azioni di contrasto all’epidemia da Coronavirus.
In regione Liguria la Circolare fornisce alcuni chiarimenti applicativi dell'ordinanza sulle misure urgenti per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica da Coronavirus.
Nella nota esplicativa della regione Liguria sull’ordinanza relativa al Coronavirus emessa domenica 23 febbraio scorso. Questi i contenuti principali:

  1. eventi sportivi: sono consentite le ordinarie attività sportive, sempre che non abbiano le caratteristiche della manifestazione pubblica. Sono quindi sospesi tornei, eventi e gare con presenza di pubblico. Gli impianti sportivi pubblici e privati potranno essere utilizzati a porte chiuse, cioè senza la presenza di persone che non partecipino direttamente all’attività sportiva;
  2. mercati e fiere: via libera a mercati rionali e comunali. Le fiere, poiché comportano afflusso di persone anche da località diverse da quella di svolgimento, sono sospese;
  3. funzioni religiose e laiche: possono essere svolte solo con i parenti stretti;
  4. servizi educativi e dell’infanzia e scuole di ogni ordine e grado: Si raccomanda la stretta osservanza della sospensione per quanto riguarda asili nido, scuole dell’infanzia e scuola di ogni ordine e grado, sia pubbliche che private, compresi i corsi universitari, di alta formazione professionale, tirocini e percorsi di istruzione e formazione professionale, salvo le attività formative svolte a distanza e quelle che riguardano le professioni sanitarie;
  5. raccomandazioni ai sindaci: l’appello ai sindaci, in caso di ordinanza sindacale di “sorveglianza obbligatoria”, è quella di attenersi alle indicazioni dell’ufficio d’igiene della propria Asl e si chiede, fatta salva l’autonomia dei sindaci, di esercitare l’eventuale azione di ordinanza sindacale nel modo più omogeneo possibile con l’ordinanza regionale e con la nota interpretativa qui allegata.

Anche la regione Piemonte fornisce alcuni chiarimenti applicativi dell'ordinanza sulle misure urgenti per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica da Coronavirus.
Nella regione Veneto la Circolare è stata emessa il 25 febbraio recante “chiarimenti applicativi in merito all’Ordinanza contingibile e urgente n. 1 del Ministero della Salute, d’intesa con il Presidente della Regione del Veneto, recante ‘Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-2019”.
La regione Emilia-Romagna spiega come ci si deve comportare per le manifestazioni pubbliche, servizi e attività: quelle da sospendere e quelle che possono proseguire. Ecco i chiarimenti applicativi dell'Ordinanza del ministro della Salute e del presidente della Regione, in vigore in Emilia-Romagna, evidenziando lo stop a tutte le manifestazioni e le iniziative che, comportando l'afflusso di pubblico, esulano dall'ordinaria attività delle comunità locali. Il testo trasmesso dalla Regione alle Prefetture. Le autorità territoriali competenti potranno disporre ulteriori prescrizioni, in ragione di particolari esigenze delle comunità locali
Si tratta dei chiarimenti applicativi dell’Ordinanza emanata il 24 febbraio dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e dal ministro della Salute, Roberto Speranza, per contrastare e contenere la diffusione del Coronavirus, che rimarrà in vigore in tutte le sue parti – a smentita di false notizie circolate sui social network - fino a domenica 1 marzo.
In particolare, nel testo che la Regione ha già inviato a tutte le Prefetture si forniscono precisazioni su quali attività, iniziative e manifestazioni devono essere sospese, o quali al contrario possono continuare a svolgersi regolarmente.
Le manifestazioni pubbliche sospese:
"Sono da ritenere sospese tutte quelle manifestazioni e iniziative che, comportando l’afflusso di pubblico, esulano dall’ordinaria attività delle comunità locali; si fa riferimento ad eventi e manifestazioni di natura sportiva, culturale, sociale, economica e civica, laddove esulino dall’ordinario esercizio delle attività stesse. Vanno sospese: manifestazioni, fiere e sagre, attrazioni e lunapark, concerti, eventi sportivi che prevedano la presenza di pubblico (campionati, tornei e competizioni di ogni categoria e di ogni disciplina); attività di spettacolo quali rappresentazioni teatrali, cinematografiche, musicali, ecc., ivi comprese le discoteche e le sale da ballo".

REGIONI

ORDINANZA

NOTA ESPLICATIVA

 

 

 

Abruzzo

https://www.regione.abruzzo.it/

 

Basilicata

https://www.regione.basilicata.it/giuntacma//files/docs/DOCUMENT_FILE_3063422.pdf

 

Calabria

https://portale.regione.calabria.it/website/

 

Campania

http://regione.campania.it/assets/documents/ord-n-1-24-02-2020.pdf

 

Emilia-Romagna

https://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/primo-piano/sospesa-attivita-scuole-nidi-e-manifestazioni-tutte-le-misure-adottate-contro-il-coronavirus/ordinanza-n-1-2020-covid-19.pdf

https://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/primo-piano/sospesa-attivita-scuole-nidi-e-manifestazioni-tutte-le-misure-adottate-contro-il-coronavirus/circolare-applicativa-ordinanza-coronavirus.pdf

Friuli Venezia Giulia

http://www.regione.fvg.it/rafvg/export/sites/default/RAFVG/hp-new/in-evidenza/allegati/24022020_coronavirus_ordinanza_Ministro_Salute_23feb2020.pdf

 

Lazio

http://www.regione.lazio.it/rl_main/

 

Liguria

https://www.regione.liguria.it/components/com_publiccompetitions/includes/download.php?id=39658:ordinanza-covid-19.pdf

 

https://www.regione.liguria.it/component/publiccompetitions/document/35540.html?view=document&id=35540:nota-esplcativa-ordinanza&Itemid=6312

Lombardia

https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/DettaglioRedazionale/servizi-e-informazioni/cittadini/salute-e-prevenzione/Prevenzione-e-benessere/red-coronavirusnuoviaggiornamenti

https://www.lombardianotizie.online/ordinanza-coronavirus-chiarimenti/

Marche

http://www.regione.marche.it/

 

Molise

https://cloud.urbi.it/urbi/progs/urp/fecore02.sto?DOCORE_testata=17845791&DOCORE_versione=12&FNSTR=LYAOYLFCL_Y_1.HKF&DB_NAME=l1200158&ContestoChk=DE

 

Piemonte

https://www.regione.piemonte.it/web/sites/default/files/media/documenti/2020-02/allegato00802520200223232140_ordinanza_ok.pdf

https://www.regione.piemonte.it/web/sites/default/files/media/documenti/2020-02/chiarimenti_applicativi_ordinanza_allegato00837520200224205515.pdf

Puglia

http://www.regione.puglia.it/

 

Sardegna

https://www.regione.sardegna.it/documenti/1_819_20200223201416.pdf

 

Sicilia

http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE

 

Toscana

http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/Contenuto.xml?id=5244532&nomeFile=Ordinanza_del_Presidente_n.1_del_21-02-2020

 

http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/Contenuto.xml?id=5244547&nomeFile=Ordinanza_del_Presidente_n.2_del_22-02-2020

 

http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/Contenuto.xml?id=5244548&nomeFile=Ordinanza_del_Presidente_n.3_del_23-02-2020

 

Umbria

http://www.regione.umbria.it/home

 

Valle d’Aosta

https://www.regione.vda.it/

 

Veneto

https://www.regione.veneto.it/documents/10136/2648298/Ordinanza+n.+1+23.02.2020.pdf/fc933772-8be1-4d34-b5d8-6da58daeeaea

https://www.regione.veneto.it/documents/10136/2648298/87953.pdf/4758875b-2b8e-4cfd-8a92-75450378e179

Provincia Autonoma di Trento

https://www.ufficiostampa.provincia.tn.it/content/download/164918/2904193/file/200224_-Ordinanza_-integrazione.pdf

 

Provincia Autonoma di Bolzano

file:///C:/Users/bartoluccig/Downloads/1057634_Corona.pdf

 

 

 
[Veneto] CORONAVIRUS. VENETO, CIRCOLARE ESPLICATIVA SU ORDINANZA NR. 1 DI IERI
 
[Piemonte] CHIARIMENTI APPLICATIVI SULL'ORDINANZA PER LA GESTIONE DELL'EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA CORONAVORUS
 
[Lombardia] LNews-CORONAVIRUS, CHIARIMENTI RISPETTO ALL'ORDINANZA FIRMATA DAL MINISTRO SPERANZA E DAL PRESIDENTE FONTANA

 
[Emilia - Romagna] Comunicato Regione: Salute. Chiusura delle scuole e dei nidi, non sospensione: precisazione sul testo dell'Ordinanza del Presidente della Regione e del Ministro della Salute per contrastare la diffusione del coronavirus


( gs / 25.02.20 )

Documento della Conferenza delle Regioni del 20 febbraio

+T -T
Sanità: assunzione medici specializzandi, contenuti per gli accordi Regioni-Università

(Regioni.it 3785 - 25/02/2020) Per poter dare seguito all’assunzione dei medici specializzandi utilmente inseriti nelle graduatorie di concorso pubblico è necessario completare il quadro giuridico di riferimento (delineato dalla L. 145/2018) con l’adozione degli appositi accordi tra Regioni e Province autonome e le Università degli Studi. Per questo motivo la Conferenza delle Regioni, nella riunione del 20 febbraio ha approvato un documento che delinea  taluni contenuti minimi ed omogenei, atti a garantire uniformità e coerenza in tutto il territorio nazionale. Sono stati pertanto predisposti cinque passaggi che si ritengono fondamentali e rispetto ai quali ogni Regione/Provincia autonoma potrà anche effettuare le opzioni proposte in base alle proprie esigenze nonché in relazione alle necessità degli Atenei di riferimento.
Il documento ( che si seguito si riporta integralmente) è stato inviato dal Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, a tutti i Presidenti e agli Assessori alla salute delle Regioni e delle Province autonome.
Contenuti minimi atti a dare uniformita’ al testo di accordo regione/provincia autonoma e universita’ per l'assunzione di specializzandi medici ex l. 145/2018
Il comma 547 e ss. della legge 30 dicembre 2018, n. 145, come modificata dalla L. 25 giugno 2019, n. 60, di conversione con modificazioni del decreto legge 30 aprile 2019, n. 35 stabilisce che:
- i medici iscritti all'ultimo anno del corso di formazione specialistica nonché, qualora questo abbia durata quinquennale, al penultimo anno del relativo corso, sono ammessi alle procedure concorsuali per l'accesso al Servizio sanitario regionale e collocati in graduatoria separata;
- le aziende e gli enti del SSR possono procedere fino al 31 dicembre 2021 all'assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato di coloro che sono collocati nella graduatoria;
- i medici specializzandi assunti sono inquadrati con qualifica dirigenziale e al loro trattamento economico si applicano le disposizioni del CCNL del personale della dirigenza medica e veterinaria del SSN;
- gli specializzandi restano iscritti alla scuola di specializzazione universitaria e al conseguimento del diploma di specializzazione il rapporto di lavoro si trasforma da tempo determinato a tempo indeterminato;
- con accordi tra le Regioni/Province autonome e le Università sono definite le modalità di svolgimento della formazione specialistica e delle attività formative teoriche e pratiche previste dagli ordinamenti e regolamenti didattici della scuola di specializzazione universitaria.
 Al fine di poter dar seguito all’assunzione dei medici specializzandi utilmente inseriti nelle graduatorie di concorso pubblico è necessario completare il quadro giuridico di riferimento delineato dalla L. 145/2018 con l’adozione degli appositi accordi tra Regioni e Province autonome e le Università degli Studi.
 Stante il contenuto delle disposizioni normative che lasciano ampi spazi di intervento, si ritiene opportuno che gli accordi contengano taluni contenuti minimi ed omogenei, atti a garantire uniformità e coerenza in tutto il territorio nazionale.
 Sono stati pertanto predisposti cinque passaggi che si ritengono fondamentali e rispetto ai quali ogni Regione/Provincia autonoma potrà anche effettuare le opzioni proposte in base alle proprie esigenze nonché in relazione alle necessità degli Atenei di riferimento.
 

1.      L’Università riconosce le attività formative pratiche svolte dal medico specializzando nell’azienda sanitaria presso la quale è assunto quale parte integrante e sostanziale dell’intero ciclo di studi che conduce al conseguimento del diploma di specializzazione.

2.      L’assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato con orario a tempo parziale è effettuata dalle aziende sanitarie le cui strutture operative sono accreditate ed inserite nella rete formativa delle scuole di specializzazione, ai sensi dell’articolo 43 del decreto legislativo n. 368/1999.

ULTERIORI POSSIBILI SPECIFICAZIONI

a.       nelle more dell’ampliamento della rete formativa delle scuole di specializzazione, l’assunzione può essere disposta anche dalle aziende sanitarie le cui strutture operative non sono accreditate ma che tuttavia posseggono i requisiti previsti dall’allegato 1 del D.I. 13 giugno 2017, n. 402, attestati dal direttore sanitario e previo parere positivo del Consiglio della scuola di pertinenza, sulla base di un progetto di stage coerente con il percorso di formazione del medico specializzando assunto.

b.      in tutti i casi in cui la struttura operativa non sia inserita nella rete formativa della sede della scuola di specializzazione cui è iscritto il medico in formazione, si applicano le disposizioni di cui all’allegato 1 al D.I. n. 402/2017, per un periodo non superiore a 18 mesi. In tal caso dovrà essere redatto, a cura del consiglio della scuola stessa, entro 15 giorni dalla richiesta dell’azienda interessata, un progetto formativo individuale, da allegare al contratto di lavoro a tempo determinato, quale parte integrante del contratto stesso, attestante anche il grado di autonomia raggiunto dallo specializzando ai fini dello svolgimento dell’attività lavorativa.

3.   I medici specializzandi assunti dalle aziende sanitarie, in virtù della normativa in oggetto e secondo i criteri previsti dal presente accordo, svolgono attività assistenziali coerenti con il livello di competenze e di autonomia raggiunto e correlato all'ordinamento didattico di corso, alle attività professionalizzanti nonché al programma formativo seguito e all'anno di corso di studi superato.

ULTERIORI POSSIBILI SPECIFICAZIONI

a. in particolare, l’attribuzione dei livelli di autonomia e responsabilità deve avvenire periodicamente ed in maniera nominale per ogni singolo medico in formazione specialistica ad opera del Consiglio della scuola, e non è necessariamente legata ai passaggi di anno. Essi andranno comunicati alle direzioni sanitarie delle aziende stesse e formalizzati in appositi documenti/procedure entro 15 giorni dalla richiesta formulata dalle stesse direzioni sanitarie.
b. le aziende sanitarie presso le quali i medici in formazione sono assunti ne garantiscono il tutoraggio, svolto dai dirigenti medici della struttura nominati dalla scuola, nelle forme indicate dall’Università d’intesa con la direzione sanitaria e con i dirigenti responsabili delle strutture stesse. Il tutor nel corso dell’incarico stabilisce, sulla base delle competenze acquisite dallo specializzando e certificate secondo le modalità stabilite dalla scuola, le attività assistenziali che il medico può via via svolgere in autonomia secondo quanto in questo senso attestato dalla scuola stessa, ferma restando la necessità per il tutor stesso di intervenire tempestivamente in caso di necessità.

4. Lo specializzando medico svolge, nell’azienda sanitaria presso la quale è stato assunto, 30-32 ore settimanali dedicate all’attività lavorativa e all’attività formativa pratica. L’attività formativa teorica, obbligatoria per lo specializzando e preordinata al completamento del percorso di formazione specialistica per il conseguimento del titolo,

ULTERIORI POSSIBILI SPECIFICAZIONI

a. è svolta periodicamente, secondo la programmazione del Consiglio della Scuola, al fine di garantire continuità nell’erogazione delle prestazioni assistenziali da parte del medico specializzando assunto, nonché una razionale organizzazione di ambedue le attività a cui è tenuto.
b. le relative ore sono concentrate dall’Università in un unico periodo da svolgersi mensilmente o comunque periodicamente al fine di garantire continuità nell’erogazione delle prestazioni assistenziali da parte del medico specializzando assunto, nonché una razionale organizzazione di ambedue le attività a cui è tenuto.

5. Il trattamento economico del medico specializzando è proporzionato alle prestazioni assistenziali rese,   assicurando le seguenti voci retributive previste dal CCNL della dirigenza medica e sanitaria del SSN:

- stipendio tabellare;

- indennità di specificità medica;

- indennità di esclusività;

- indennità legate alle particolari condizioni di lavoro, ove spettanti;

- retribuzione di risultato, ove spettante;

- retribuzione di posizione in relazione all’eventuale incarico conferito.

 



( red / 25.02.20 )

+T -T
Il programma di lavoro della Commissione europea per il 2020 in un seminario del Cinsedo

(Regioni.it 3785 - 25/02/2020) Con un Laboratorio dedicato al Programma di lavoro 2020 della Commissione europea, lo scorso 21 febbraio a Roma è stato avviato il Programma di formazione in materia europea per il 2020 - VIII Ciclo, organizzato dal Cinsedo per i funzionari e i dirigenti delle Regioni e delle Province autonome.
L’interesse mostrato dalle Regioni a questa mattinata di formazione è stato molto alto. Al “Laboratorio” erano iscritti 250 tra dirigenti e funzionari di tutte le Regioni e le Province autonome, tra presenze in sala a Roma e collegamenti in videoconferenza dalle rispettive sedi regionali.
Nei cinque anni di mandato, la Commissione von der Lyen affronterà sfide importanti che necessitano di obiettivi e strumenti ambiziosi, come recita il titolo del Programma di lavoro 2020 della stessa Commissione “Un’Unione più ambiziosa”. Il Programma di lavoro 2020 dà seguito alle sei priorità contenute negli Orientamenti politici 2019-2024 presentati lo scorso mese di luglio: un Green Deal europeo, un’Europa che lavora per le persone, un’Europa pronta per l’era digitale, Proteggere il nostro stile di vita europeo, un’Europa più forte nel mondo, un nuovo slancio per la Democrazia europea. Nel dettagliare gli elementi principali delle iniziative che saranno presentate nel corso dell’anno, la Commissione riprende con forza il tema della centralità della Better regulation per migliorare il policy-making, per disegnare e implementare politiche che portino risultati concreti sul campo e semplifichino la vita per cittadini e imprese, assumendosi l’impegno di vigilare strettamente sulla trasposizione e l’applicazione della legislazione e di applicare la “Sussidiarietà attiva”.
Come ha specificato Carlo Corazza, Capo Ufficio del Parlamento europeo in Italia, intervenuto come relatore al Laboratorio Cinsedo, il Parlamento europeo sostiene la necessità di un bilancio ambizioso all’altezza di tutti gli impegni che la Commissione ha assunto con il programma 2020. Ciò vale per la politica di coesione e per il Green Deal, per l’innovazione con il nuovo Programma Horizon Europe, Erasums plus, le risorse proprie dell’Unione, mentre, per quanto riguarda la Conferenza sul Futuro dell’Unione, che sarà lanciata il 9 maggio prossimo, questa sarà l’occasione per sostenere l’introduzione del diritto di iniziativa legislativa del Parlamento.
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In questo momento - ha spiegato Corazza ai microfoni del canale Youtube di Regioni.it - siamo in piena trattativa". Il 20 febbraio c’è stato il Consiglio europeo straordinario, ma  "deve essere molto chiaro che – come ha ricordato il Presidente Sassoli – che il Parlamento europeo non accetterà compromessi al ribasso e non voterà un bilancio che non sia all’altezza delle sfide che abbiamo davanti". Quanto mal Bilancio "ll problema principale è il rischio di perdere dei fondi agricoli. Se non si riesce ad avere un bilancio in linea con quello che chiede il Parlamento europeo quindi non toccando la spesa sulla coesione, la spesa sui fondi agricoli, l’Italia rischia di perdere circa 5 miliardi e mezzo di euro sull’agricoltura". Un fatto che rappresenterebbe un "grosso problema nel momento in cui abbiamo bisogno di un’agricoltura sostenibile, moderna, innovativa".
E’ poi intervenuto Vito Borrelli, capo f.f. della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, che ha presentato le principali iniziative che la Commissione europea adotterà nel 2020, con una proiezione già nel 2021 ed oltre per alcuni pacchetti strategici e trasversali a partire dal Green Deal europeo e dalle diverse iniziative che lo compongono. Gli Orientamenti 2014-2019 si riflettono sia nella struttura organizzativa della nuova Commissione europea, nel mandato assegnato a ciascun Commissario, sia nel Programma di lavoro per il 2020. Tra le iniziative su cui si è soffermato Borrelli, la prima normativa UE sulla neutralità climatica entro il 2050, attesa per il prossimo 4 marzo, quella sull’Intelligenza Artificiale, già presentata il 19 febbraio, il nuovo Patto per la Migrazione e l’Asilo, in arrivo ad aprile, la consultazione sul salario minimo.
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Il 20 febbraio - ha spiegato Vito Borrelli per il canale Youtube di Regioni.it - c’è stato il Consiglio europeo straordinario per discutere sul prossimo quando finanziario pluriennale", e si sono regiostrate "visioni divergenti da parte degli Stati membri. L’Italia sarebbe per un bilancio più ambizioso, altri paesi sono più 'frugali'. Bisognerà trovare una sintesi  e l’Unione europea è proprio questo" - spiega Borrelli - ovvero la "sintesi fra le visioni di diversi paesi. Per quanto riguarda ovviamente la visione della Commissione europea noi ci auguriamo che ci sia uno sforzo per cercare davvero di rispondere alle ambizioni che esistono in Europa per un programma di lavoro che è stato adottato il 29 gennaio per il 2020 ma per tutto quello che seguirà fino alla fine di questa commissione e anche più in là. Infatti tra i vari temi su cui noi ci stiamo impegnando c’è quello della transizione ecologica, il New Green Deal che include naturalmente tutto quello che riguarda anche le politiche agricole, ma poi c’è anche il digitale, c’è anche l’Europa economica al servizio dei cittadini". Insomma, ha proseguito Borrelli, "una serie di cantieri importanti per i quali c’è bisogno di un sostegno finanziario importante se si vogliono raggiungere quelli che sono gli obiettivi. Ne prendo uno solo come esemplificativo, quello di un’ Europa continente climaticamente neutrale da qui al 2050". Si tratta cioe di "obiettivi davvero molto ambiziosi a livello globale per i quali - ha ribadito Borrelli - c’è bisogno di un sostegno finanziario adeguato"

"Le Regioni sono fondamentali per poi mettere in atto quelle che sono le azioni necessarie per raggiungere questi obiettivi. Come sappiamo buona parte dei programmi che sono finanziati attraverso questi fondi vanno poi gestiti a livello regionale. Abbiamo tutti i fondi regionali, i fondi di coesione, il Fondo Sociale Europeo che va gestito dalle Regioni. Per quello fondamentalmente c’è bisogno, secondo me, di tre cose : di informazione, delle persone, degli stakeholders, di coloro che devono poi presentare dei progetti di qualità e implementarli in maniera anche qualitativamente alta. C’è bisogno di formazione", servono "persone formate per presentare, per progettare a livello europeo", persone che conoscano le modalità e le esigenze per questi progetti. C’è bisogno anche di una grande collaborazione da parte degli enti locali, delle amministrazioni per dare il supporto necessario a questi attori per poter portare a termine in maniera soddisfacente i loro progetti".
Dal merito delle questioni proposte nel Programma di lavoro, si è poi passati al metodo di esame del Programma da parte delle amministrazioni centrali, in vista della partecipazione italiana alla formazione delle relative decisioni e ai negoziati europei. Il Programma di lavoro annuale della Commissione europea offre l’occasione, infatti, per fare il punto sui meccanismi di coordinamento. Nell’intervento di Daria Provvidenza Petralia, dirigente del Servizio informative parlamentari del Dipartimento per le Politiche europee alla Presidenza del Consiglio, sono state messe in evidenza, da un lato, le sfide che la Commissione intende cogliere, a partire dalla “transizione verde” con il ruolo fondamentale che spetta anche alle Regioni, dall’altro, l’azione di coordinamento che spetta al DPE, sia nei confronti delle amministrazioni centrali che delle Regioni. Il coordinamento della posizione italiana inizia con l’informazione. E’ proprio a partire dall’informazione in fase ascendente che Petralia ha descritto i diversi step, dalla periodica trasmissione degli atti e delle proposte al Parlamento e alle Regioni, all’informazione qualificata fino alla partecipazione alla formazione della posizione italiana sui singoli dossier in esame al Consiglio UE, tramite l’invio di osservazioni al Governo da parte delle Regioni ed alle sedi nelle quali queste osservazioni possono essere espresse, il CTV – Comitato tecnico di Valutazione – e il CIAE – Comitato Interministeriale per gli Affari Europei – a cui partecipa la Conferenza delle Regioni ai sensi della legge 234 del 2012. Ha proseguito sul tema del coordinamento Nadia Marin, dirigente del Servizio Analisi e Verifica dell’Impatto della regolamentazione presso il Dipartimento per gli Affari Giuridici e Legislativi della Presidenza del Consiglio. Il DAGL ha il ruolo di coordinamento e di supporto delle amministrazioni centrali rispetto al controllo della qualità della regolamentazione – Better regulation – anche con riferimento alle valutazioni ex ante (impatto delle proposte) e alle valutazioni ex post (controllo dell’efficacia) della legislazione europea, sulla base di un regolamento e di una guida metodologica adottati a fine 2017 e inizio 2018 dalla Presidenza del Consiglio. Dopo aver illustrato come si procede a livello europeo, quali sono gli strumenti sia organizzativi che di metodo che fanno capo alla Commissione europea nel quadro della Better regulation, Marin ha messo in evidenza il compito affidato ai Ministeri dagli strumenti nazionali, in particolare, a questi è richiesto di segnalare al DAGL, quali iniziative preannunciate nel programma di lavoro annuale avranno un impatto notevole sull’Italia. Questi input devono essere trasmessi dal DAGL al DPE con l’impegno, una volta presentata la proposta da parte della Commissione europea, di far corrispondere alla valutazione ex ante di quest’ultima – Impact Assessment – la valutazione d’impatto della proposta (AIR) a livello nazionale. Ai Ministeri è richiesto inoltre un impegno di partecipazione alle consultazioni della Commissione europea, al fine di anticipare il più possibile la partecipazione del sistema italiano alle decisioni europee e di intervenire più efficacemente nei successivi negoziati.
L’apertura e la conclusione dei lavori affidata ad Andrea Ciaffi - Dirigente Affari europei e internazionali della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, coordinatore del programma di “Formazione in materia europea” – e Cecilia Odone – direttore del programma di “Formazione in materia europea” - ha messo in luce come l’avvio del nuovo mandato della Commissione europea sia l’occasione per rafforzare il lavoro di squadra e l’azione di sistema a livello italiano. Il laboratorio ha offerto gli spunti per elaborare le prime valutazioni delle Regioni e delle Province autonome sul Programma di lavoro 2020 della Commissione europea che potrebbero costituire la base di un documento da sottoporre all’approvazione della Conferenza, da inviare alla Commissione europea ed anche al Governo.


Interviste dal Canale YouTube di Regioni.it:

Carlo Corazza al termine del Seminario Cinsedo su programma di lavoro della Commissione UE 2020 -1

Carlo Corazza al termine del Seminario Cinsedo su programma di lavoro della Commissione UE 2020 -2

Vito Borelli al termine del Seminario Cinsedo su programma di lavoro della Commissione UE 2020 - 1

Vito Borelli al termine del Seminario Cinsedo su programma di lavoro della Commissione UE 2020 - 2





 

 



( red / 25.02.20 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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