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Regioni.it

n. 3807 - giovedì 26 marzo 2020

Sommario
- Lavoro da casa: Dadone, Regioni hanno risposto più che adeguatamente
- Coronavirus: in G.U. il testo del decreto 19 del 25 marzo
- Coronavirus: la situazione sanitaria
- Coronavirus: nuovo modello autocertificazione, misure, prospettive e interventi
- "Cura Italia": Audizioni in Parlamento
- Sconvocata la Conferenza delle Regioni del 26 marzo

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Lavoro da casa: Dadone, Regioni hanno risposto più che adeguatamente

(Regioni.it 3807 - 26/03/2020) “Tutte le Regioni hanno risposto più che adeguatamente alle necessità ed alle prescrizioni in materia di lavoro agile, anche se desidero esprimere il mio plauso e il mio ringraziamento alle Regioni Veneto e Lombardia, poste di fronte all'emergenza più grande”. Lo ha sostenuto il ministro per la Funzione pubblica, Fabiana Dadone, rispondendo il 25 marzo al question time alla Camera sulla diffusione dello smart working nella Pubblica amministrazione, evidenziando le risposte a livello regionale: “La Pubblica amministrazione e in particolare quella territoriale sta dimostrando di saper reggere all'emergenza Coronavirus”.
“Per quanto riguarda l'applicazione dello smart working nell'attuale contesto – dichiara Dadone -, dai dati acquisiti dal Dipartimento della Funzione pubblica emerge una fortissima capacità di reazione da parte delle amministrazioni pubbliche, chiamate comunque a garantire, in tale contesto, la continuità dei servizi alla cittadinanza: la percentuale di lavoratori in smart working nelle amministrazioni centrali è pari, al momento, all'83%; l'Inps ha posto in smart working l'85% dei suoi dipendenti e l'Inail il 70%, ma il dato è in costante crescita”.
“I dati delle amministrazioni territoriali – aggiunge Dadone - dimostrano che sono state in grado di adeguarsi immediatamente e di 'reggere' l'impatto della condizione emergenziale. Abbiamo avviato quel monitoraggio che in passato non è mai stato così sistematico e proprio oggi sono arrivati i primi dati dalle Regioni”.
“Per citare, in questa sede, solo alcuni numeri specifici – prosegue Dadone -, nella Regione Piemonte sono in smart working 1711 dipendenti su un totale di n. 2954 (68%), ai quali vanno aggiunti 305 dipendenti già operativi in telelavoro domiciliare; nella Regione Lazio in smart working operano addirittura 4340 dipendenti su un totale di 4493 (96%); nella Regione Emilia Romagna i dipendenti in smart working sono circal'80%”.
“L'attuale emergenza - afferma Dadone - ci pone per così dire “forzatamente” di fronte alla rapidità di azione ed adattamento, ma credo che lo smart working rappresenti, ben oltre il difficile momento contingente, il tassello strategico di una vera e propria rivoluzione culturale in ordine all'organizzazione del lavoro e della vita personale e sociale, un cambiamento che i dirigenti pubblici non devono ostacolare, ma devono promuovere e realizzare”.

 

Provvedimenti e dati provvisori relativi all'implementazione delle modalità di lavoro agile nelle Regioni e Province autonome

 

REGIONE

PROVVEDIMENTI ADOTTATI

PERSONALE IN MODALITA’ LAVORO AGILE

Abruzzo

Il Dipartimento Risorse della Regione Abruzzo ha adottato n. 3 circolari aventi ad oggetto il ricorso alle modalità flessibili di svolgimento dell’attività lavorativa. La circolare n. 1 del 5 marzo 2020 contiene il percorso e le modalità di svolgimento e gli strumenti per l’applicazione del lavoro agile, nonché l’individuazione dei soggetti cui è consigliata tale modalità. Per tutti i dipendenti viene concesso lo svolgimento in tale modalità per tre giorni lavorativi settimanali. La circolare n. 2 del 10 marzo 2020, integrando la precedente, amplia i giorni lavorativi settimanali in cui è possibile avvalersi della modalità agile da tre a quattro. Inoltre, istituisce una apposita sezione del sito intranet dedicata allo smart working. La circolare n. 3 del 12 marzo 2020, superando le precedenti e recependo quanto contenuto nel DPCM 11 marzo 2020, rende in via ordinaria la prestazione lavorativa in forma agile. La medesima circolare prevede la possibilità di individuazione, da parte dei Direttori, delle attività indifferibili o delle attività che non possono essere rese in forma agile.

Dato non pervenuto.

Basilicata

Il Dipartimento Presidenza della Regione Basilicata ha adottato n. 2 circolari aventi ad oggetto le disposizioni operative per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

La circolare del 6 marzo 2020 ha adottato le misure organizzative per la richiesta di collocamento in lavoro agile. Con circolare successiva del 12 marzo 2020 è stata prevista la modalità di lavoro agile per la quasi totalità dei dipendenti ma, al contempo, promuovendo la fruizione da parte dei lavoratori del periodo di congedo ordinario.

Risultano usufruire di tale modalità n. 613 dipendenti su un totale di n.1253 dipendenti.

Provincia autonoma di Bolzano

La Provincia autonoma di Bolzano, mediante le Circolari n.3, n.4, e n.5 del 2020 del Direttore generale del Personale, ha provveduto ad introdurre su larga scala e la regolamentazione del lavoro agile per i dipendenti. Inoltre, l’Ordinanza contingibile e urgente, n. 10/2020, del Presidente della Provincia autonoma di Bolzano, recependo integralmente il contenuto del DPCM 11 marzo 2020, rende in via ordinaria la prestazione lavorativa in forma agile.

Risultano usufruire della modalità di lavoro agile circa 2800 dipendenti.

Calabria

Il Dipartimento organizzazione e risorse umane della Regione Calabria, con Note del 9, del 10 e dell’11 marzo 2020, ha provveduto ad istituire ed estendere la modalità di lavoro agile quale forma ordinaria dell’attività lavorativa.

Con Circolare del 24 marzo 2020, il medesimo Dipartimento ha provveduto ad aggiornare le precedenti Note, anche alla luce del D.L. 17 marzo 2020 n.18.

Risultano usufruire della modalità di lavoro agile n. 944 dipendenti su un totale di n. 2050 dipendenti.

Campania

La Giunta regionale della Campania, con deliberazione del 4 marzo 2020, ha attivato – in via sperimentale – il lavoro agile ed approvato le linee guida per la disciplina dello stesso. Con Decreto presidenziale del 10 marzo 2020, è stata autorizzata l’attività lavorativa in forma agile per tutti i dipendenti, precisando che la presenza fisica nella sede di lavoro fosse espletata solo nei casi in cui non fosse possibile la modalità in forma agile. Le circolari del 12 e del 13 marzo 2020 della Direzione generale per le risorse umane, recependo la Direttiva n. 2/2020 del Ministro per la P.A., estende a tutti i lavoratori la forma di lavoro agile.

Dato non pervenuto.

Emilia-Romagna

La Regione Emilia-Romagna, con Delibera n. 940/2019, ha provveduto a regolamentare l’accesso al lavoro agile. A seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19, l’Amministrazione regionale ha adottato specifiche misure finalizzate ad incentivare il massimo l’utilizzo del lavoro agile per garantire continuità ai servizi. Con Circolare del 2 marzo 2020, aggiornata a cadenza settimanale, sono state adottare specifiche disposizioni, estendendo le giornate di lavoro agile e di telelavoro ordinarie nonché adottando modalità di lavoro agile straordinarie.

Risultano usufruire di tale modalità n. 404 smart worker ordinari, n. 1831 straordinari e n. 461 telelavoristi su un totale di n. 3420 dipendenti.

 

Friuli-Venezia Giulia

Il Direttore centrale della Regione Friuli -Venezia Giulia, con Circolare n.3/2020 del 6 marzo 2020, ha provveduto ad adottare le indicazioni per l’utilizzo dei giustificativi di assenza fruibili e del lavoro agile a domicilio nei confronti di tutti i dipendenti regionali. Il file di presentazione, pubblicato sulla Intranet Regionale, ha aggiornato l’allegato 2 della circolare 3/2020, relativo alle modalità per poter richiedere il Lavoro agile tramite il sistema presenze/assenze a disposizione di tutti i dipendenti. In data 12 marzo 2020, le Direzioni hanno comunicato ai dipendenti l’assegnazione dei pc portatili e riepilogo delle modalità possibili di Lavoro agile, fornendo anche la possibilità di trasferire il pc dall’ufficio al proprio domicilio se necessario.

Risultano usufruire di tale modalità n. 1818 dipendenti su un totale di n. 3325 dipendenti. A questi si aggiungono n. 34 dipendenti in telelavoro.

 

Lazio

La Regione Lazio, con Note del 28 febbraio, 3 e 6 marzo 2020 della Direzione Affari istituzionali, personale e sistemi informativi, ha provveduto ad adottare le misure organizzative per la modalità di lavoro agile. Con Nota del 12 marzo 2020 è stato previsto che la modalità di lavoro agile sia quella ordinaria di svolgimento dell’attività lavorativa, individuando, tuttavia, le situazioni eccezionali e le attività da rendere in presenza. Con successivo Atto di organizzazione del 15 marzo 2020, integrato con successivo Atto del 18 marzo 2020, il Direttore regionale ha provveduto ad individuare il personale che deve rendere attività in presenza. Con Nota del 18 marzo 2020 la Direzione regionale, provvede a fornire indicazioni agli smart worker in ordine all’informativa in materia di salute e sicurezza.

Risultano usufruire di tale modalità n. 4340 dipendenti su un totale di n. 4493 dipendenti.

Liguria

Il Direttore Generale della Direzione Centrale Organizzazione di Regione Liguria ha provveduto a fornire indicazioni a tutti i dipendenti regionali, emanando comunicazioni susseguenti del 25/02, 28/2, 06/03, 13/03 e circolari del 05/03, 06/03, 24/3. Tali documenti hanno illustrato ai dipendenti le procedure straordinarie per la richiesta dell'attivazione dello smart working emergenziale e hanno altresì fornito le modalità organizzative e tecniche da adottare per lo svolgimento del lavoro in remoto. In generale, le giornate in lavoro agile sono state estese a 5 giorni la settimana per le attività ordinarie o comunque per tutte le attività gestibili in smart working. Per quanto concerne le funzioni essenziali legate alla gestione dell’emergenza sono stati previsti presidi fisici, ove possibile a rotazione. Per le attività non gestibili in modalità agile e non essenziali è stato chiesto ai dipendenti di fruire di ferie, recuperi, congedi.

Risultano usufruire di tale modalità n. 1010 dipendenti.

Lombardia

La Regione Lombardia, con Circolari del 24 e del 25 febbraio 2020 del Direttore Funzione Specialistica di Organizzazione e Personale, ha provveduto ad integrare la Regolamentazione per l’applicazione del lavoro agile in occasione dell’emergenza legata al Coronavirus. Con Decreto del Segretario Generale n. 3288 del 12 marzo 2020 si è provveduto a disciplinare le modalità organizzative straordinarie legate all’emergenza Covid-19, prevedendo il lavoro agile quale modalità ordinaria della prestazione lavorativa e individuando, altresì, i dipendenti con necessaria presenza in sede.

Risultano usufruire di tale modalità n. 2987 dipendenti, di cui n. 2594 unità derivanti dall’attivazione nella fase emergenziale, n. 292 unità di smart working ordinari e n. 101 telelavoratori ordinari.

Marche

La Giunta regionale delle Marche ha approvato, a seguito dei primi DPCM emergenza Covid-19, la deliberazione n. 256 del 2 marzo 2020 per la definizione dei criteri generali di attuazione in materia di telelavoro. Con successiva deliberazione n. 309 del 9 marzo 2020 la Regione ha approvato le misure urgenti per l’attivazione del lavoro agile in via straordinaria per far fronte all’emergenza Covid-2019. Con Nota Servizio Risorse Umane del 10 marzo 2020, integrata da successiva nota dell’11 marzo 2020, sono state adottate le misure di sostegno ai dipendenti per assenze dovute all’Emergenza Coronavirus, in cui si informava il personale dell’intera digitalizzazione del processo di attivazione del lavoro agile. Con Nota Servizio Risorse dell’12 marzo 2020 si sono adottate ulteriori misure organizzative per la riduzione del personale in servizio.

Risultano usufruire di tale modalità n. 1304 dipendenti su un totale di n. 2079 dipendenti assegnati alle strutture della Giunta Regionale, dell’Agenzia Regionale Sanitaria e dell’Agenzia Servizi al Settore Agroalimentare delle Marche. A questi si aggiungono n. 10 dipendenti in telelavoro.

Molise

La Giunta regionale del Molise, con deliberazioni dell’11 e del 13 marzo 2020, ha provveduto ad adottare la disciplina transitoria del “lavoro agile” e a individuare le attività amministrative regionali “indifferibili da rendere in presenza”. Con circolari del Dipartimento Valorizzazione del capitale umano del 9, del 12 e del 16 marzo 2020, sono state impartite a tutte le strutture dell’Amministrazione regionale le necessarie indicazioni operative per l’immediata e coerente applicazione delle misure previste dalla normativa statale emergenziale in materia di contenimento della diffusione della epidemia COVID-19.

Dato non pervenuto.

Piemonte

La Direzione generale della Regione Piemonte, con Note del 25 febbraio e del 2 marzo 2020 ha provveduto a fornire le prime indicazioni operative in merito alle modalità di lavoro durante l’emergenza Coronavirus. Con successive Circolari del 4, dell’8 e del 10 marzo 2020 sono state impartite disposizioni in merito alla possibilità di espletare l’attività lavorativa in modalità di “lavoro agile”, che diviene modalità ordinaria di lavoro.

Risultano usufruire di tale modalità n. 1711 dipendenti su un totale di n. 2954 unità. A questi si aggiungono n. 305 già operativi in telelavoro domiciliare.

Puglia

La Regione Puglia, con Delibera di Giunta regionale del 5 marzo 2020 e successiva D.D. della Sezione Personale e Organizzazione del 6 marzo 2020, ha provveduto ad adottare il ricorso al lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa. È stato previsto che per le attività indifferibili e urgenti venga garantito un contingente minimo di personale anche attraverso forme di rotazione dei dipendenti. Con Note del 9 e 11 marzo 2020, del Capo di Gabinetto della Giunta, è stato disposto che, nel caso di attività che non possono essere oggetto di lavoro agile, il personale usufruisca delle ferie residue maturate.

Risultano usufruire di tale modalità n. 1311 dipendenti.

Sardegna

La Direzione generale dell’organizzazione e del personale della Regione Sardegna, con Circolari del 27 febbraio, del 4, del 6 e del 9 marzo 2020, ha provveduto ad adottare le misure per l’espletamento del lavoro a distanza. Con successiva Circolare del 13 marzo 2020, è stato previsto il ricorso al lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa. È stata anche prevista la possibilità, per i dirigenti, di valutare le attività che non possono

essere eseguite a distanza perché indifferibili o strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza.

I dipendenti in servizio risultano essere n. 2547, di cui n. 542 presenti in ufficio.

 

Provincia autonoma di Trento

La Provincia autonoma di Trento, con Circolare del 12 marzo 2020 del Dipartimento Organizzazione, personale e affari generali, che sospende gli effetti della precedente circolare dell’11 marzo 2020, ha previsto la garanzia delle attività indispensabili e la sospensione, sino al 20 marzo 2020, di tutte le attività non indispensabili. Per quanto concerne le attività non indispensabili, la circolare dispone la sospensione dell’attività lavorativa, usufruendo delle ferie arretrate. Per quanto concerne le attività indispensabili, i dirigenti devono garantire la presenza in sede, mentre per il personale dell’area non dirigenziale viene prevista la modalità di lavoro agile.

Dato non pervenuto.

 

Umbria

La Direzione Risorse, Programmazione, Cultura e Turismo della Regione Umbria, con Direttiva dell’11 marzo 2020, ha provveduto ad attuare lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile durante il periodo emergenziale, fermo restando la possibilità di individuazione, da parte dei singoli Dirigenti, delle attività strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza e alle attività indifferibili per l’utenza interna/esterna da svolgere presso le sedi degli uffici regionali.

Risultano usufruire di tale modalità n. 680 dipendenti su un totale di n. 1106 dipendenti.

Valle d’Aosta

La Regione Valle d’Aosta, con Circolare del 10 marzo 2020 del Dipartimento personale e organizzazione, ha adottato le misure relative all’implementazione delle modalità di lavoro agile. Con successive Note dell’11 e del 12 marzo 2020, è stata predisposta una modulazione delle attività di ufficio, prevedendo l’estensione ai dipendenti delle modalità di lavoro agile, salvaguardando in ogni caso i servizi necessari e quelli svolti dalle strutture maggiormente interessate dall’emergenza in atto.

Risultano usufruire di tale modalità n. 1330 dipendenti su un totale di n. 2.450 unità complessive che includono anche il Corpo forestale valdostano e il Corpo regionale dei vigili del fuoco ed il personale addetto alla cantieristica stradale.

Veneto

Il Dipartimento Organizzazione e personale della Regione del Veneto ha adottato n. 3 provvedimenti amministrativi aventi ad oggetto le misure di implementazione del lavoro agile. La Nota del 26 febbraio 2020 ha previsto l’estensione delle giornate di lavoro agile ai già fruitori e l’attivazione per il restante personale in modalità straordinaria, individuando i criteri di priorità per i richiedenti. La Nota dell’8 marzo 2020 ha provveduto a dare ulteriore impulso al lavoro agile, disponendo la proroga di tutte quelle autorizzate disponendo l’estensione su cinque giorni settimanali. La nota del 12 marzo 2020 ha disposto quale modalità ordinaria di prestazione lavorativa il lavoro agile. I lavoratori con attività non compatibili con tale modalità vengono collocati in ferie.

Risultano usufruire di tale modalità n. 1428 dipendenti su un totale di n. 2749 dipendenti.

 

Dati provvisori relativi all'implementazione delle modalità di lavoro agile nelle Regioni e Province autonome

 

REGIONE

PERSONALE IN MODALITA’ LAVORO AGILE

Basilicata

Risultano usufruire di tale modalità n. 613 dipendenti su un totale di n. 1253 dipendenti.

Provincia autonoma di Bolzano

Risultano usufruire di tale modalità circa 2800 dipendenti.

Calabria

Risultano usufruire della modalità di lavoro agile n. 944 dipendenti su un totale di n. 2050 dipendenti.

Emilia-Romagna

Risultano usufruire di tale modalità n. 404 smart worker ordinari, n. 1831 straordinari e n. 461 telelavoristi su un totale di n. 3420 dipendenti.

Friuli-Venezia Giulia

Risultano usufruire di tale modalità n. 1818 dipendenti su un totale di n. 3325 dipendenti. A questi si aggiungono n. 34 dipendenti in telelavoro.

Lazio

Risultano usufruire di tale modalità n. 4340 dipendenti su un totale di n. 4493 dipendenti.

Liguria

Risultano usufruire di tale modalità n. 1010 dipendenti.

Lombardia

Risultano usufruire di tale modalità n. 2987 dipendenti, di cui n. 2594 unità derivanti dall’attivazione nella fase emergenziale, n. 292 unità di smart working ordinari e n. 101  telelavoratori ordinari.

Marche

Risultano usufruire di tale modalità n. 1304 dipendenti su un totale di n. 2079 dipendenti assegnati alle strutture della Giunta Regionale, dell’Agenzia Regionale Sanitaria e dell’Agenzia Servizi al Settore Agroalimentare delle Marche. A questi si aggiungono n. 10 dipendenti in telelavoro.

Piemonte

Risultano usufruire di tale modalità n. 1711 dipendenti su un totale di n. 2954 unità. A questi si aggiungono n. 305 già operativi in telelavoro domiciliare.

Puglia

Risultano usufruire di tale modalità n. 1311 dipendenti.

Sardegna

I dipendenti in servizio risultano essere n. 2547, di cui n. 542 presenti in ufficio.

Umbria

Risultano usufruire di tale modalità n. 680 dipendenti su un totale di n. 1106 dipendenti.

Valle d’Aosta

Risultano usufruire di tale modalità n. 1330 dipendenti su un totale di n. 2.450 unità complessive che includono anche il Corpo forestale valdostano e il Corpo regionale dei vigili del fuoco ed il personale addetto alla cantieristica stradale.

Veneto

Risultano usufruire di tale modalità n. 1428 dipendenti su un totale di n. 2749 dipendenti.

 
 
CORONAVIRUS. DADONE: SMART WORKING, GRANDE PLAUSO A VENETO E LOMBARDIA DIRIGENTI NON LO OSTACOLINO MA LO PROMUOVANO


Coronavirus, Dadone: da PA fortissima capacità di reazione ""Il mio plauso alle Regioni Lombardia e Venete""

 
[Ministero Pubblica amministrazione] Online la sezione Lavoro agile e Covid-19


[Piemonte] SMART WORKING, MARNATI: «A FINE EMERGENZA COLLEGHEREMO ON LINE TUTTE LE SCUOLE CON O SENZA IL GOVERNO. LA POSA DELLA BANDA ULTRA LARGA NON E’ PIU’ PROROGABILE»

 
[Valle d'Aosta] Firmate due ordinanze: la prima in materia di igiene e sanità pubblica, la seconda riguarda la chiusura dei cantieri e contrasto alle forme di assembramenti di persone.

 
[Confindustria] Gli effetti sui lavoratori dello smart working - 4.03.2020 -

 
[Agenzia per l'Italia Digitale] Smart working: vademecum per lavorare online in sicurezza - 17.03.2020 -



 



( red / 26.03.20 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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