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Regioni.it

n. 3817 - giovedì 9 aprile 2020

Sommario
- Emergenza Covid-19 e Quadro temporaneo per Aiuti di Stato Ue: semplificare le procedure
- Covid-19: l'impegno delle Regioni per uscire dall'emergenza
- Coronavirus: su risorse regioni "speciali" chiedono incontro con Governo
- Coronavirus: la ripartenza economica è legata all'Europa
- Formazione a distanza ed e-learning nell'emergenza Covid-19: accordo per modifica linee guida
- Report della Conferenza Stato-Regioni e della Conferenza Unificata dell'8 aprile

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Covid-19: l'impegno delle Regioni per uscire dall'emergenza

Chiarimento fra il Governo e le istituzioni regionali sulla questione dei rimborsi per l'acquisto di dispositivi

(Regioni.it 3817 - 09/04/2020) Il 7 aprile l'assessore al Bilancio della Regione Lombardia, Davide Caparini aveva reso noto che "la Protezione civile aveva comunicato che lo Stato non intende sostenere le spese delle Regioni sui dispositivi di protezione individuali e le spese per gli apparecchi medicali, quindi cio' che noi abbiamo acquistato dobbiamo pagarcelo" sottolineando che comunque avrebbe posto - nella sua veste di coordinatore della Commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni "la questione in Conferenza Stato-Regioni" l'8 aprile.
Per il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, si è trattato di una polemica sterile perché "i rimborsi dei fondi anticipati dalla Regione Lombardia e dalle altre Regioni nella stessa condizione" "saranno erogati e non c'è stata alcuna comunicazione in senso contrario". "Quello che la Protezione Civile attende da tutte le Regioni è la rendicontazione delle spese effettuate, mai pervenute. Sugli acquisti effettuati non può essere fatta confusione: lo Stato garantisce gli strumenti che servono ad affrontare l'emergenza medica e continuerà a farlo secondo le necessità richieste" ha spiegato Boccia.
Nel corso della Conferenza Stato-Regioni anche il commissario Domenico Arcuri ha offerto chiarimenti sulle procedure per usufruire dei fondi messi a disposizione dalla Protezione Civile,": "Lo strumento necessario per garantire trasparenza è la pubblicazione sul sito della Protezione Civile di tutte le spese sostenute dallo Stato a sostegno delle Regioni. Anche perché è giusto che ogni Regione sia a conoscenza dell'insieme dei finanziamenti erogati. 
L'assessore alle Finanze della Regione Friuli Venezia Giulia, Barbara Zilli, al termine della riunione della Conferenza Stato-Regioni ha detto che "Il Governo ha accettato la nostra richiesta di fare chiarezza in merito al rimborso delle spese anticipate per l'approvvigionamento di dispositivi e apparecchiature medicali acquistati per fronteggiare l'emergenza Coronavirus. L'esecutivo nazionale ha garantito, infatti, che tutte le spese sostenute saranno coperte. Adesso aspettiamo gli atti formali promessi dal ministro per gli Affari regionali e autonomie Francesco Boccia, dal commissario straordinario per l'emergenza Domenico Arcuri e dal capo del Dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli".
"Ieri, in sede di Commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome - ricorda Zilli - le Regioni, in assenza di informazioni chiare da parte del Governo su questo tema così delicato, avevano minacciato di congelare il loro parere sulla conversione in legge del decreto che stabilisce le misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19". "In questo momento - sottolinea l'assessore - abbiamo assoluto bisogno di garanzie su questi rimborsi soprattutto per la tenuta dei nostri bilanci. È fondamentale dare risposte concrete all'intero sistema economico del Friuli Venezia Giulia".
Si continua poi a lavorare sulle modalità relative alla fase 2.  "Ho parlato con il ministro Speranza, sembra che il governo prima di Pasqua - ha detto il Presidente del Veneto Luca Zaia - scrivera' il Dpcm. Lo spero ma spero anche che ci sia una videoconferenza con il governo per poter dare dei suggerimenti. Io dico: abbiamo ancora il virus nella nostra comunità quindi non si facciano salti di gioia con quasi 300 persone ancora in terapia intensiva". "Ho l'impressione che almeno il 60% delle aziende abbia riaperto, mi sa che molti sono già ripartiti - ha continuato - ora dobbiamo fare in modo che i lavoratori possano essere messi in sicurezza. Ma se non hai i dispositivi perche' possono essere confiscati che piano e'? Gli imprenditori si pagherebbero mascherine, i test, di tutto pur di ripartire in sicurezza ma dobbiamo sbloccare la situazione".
"Questa epidemia ci ha messo di fronte a molti cambiamenti. Uno di questi riguarda la riorganizzazione della rete ospedaliera. È ormai chiaro che servono più posti letto, più terapie intensive, piu' personale e più assistenza domiciliare anche attraverso i medici di medicina generale e l'impiego delle nuove tecnologie. Dopo averla risanata, siamo pronti a rivoluzionare la sanita' pugliese e applicare tempestivamente i durissimi insegnamenti di questa epidemia", scrive in un post il presidente della Regione, Michele Emiliano, che chiarisce i sei provvedimenti approvati in giunta e riguardanti la sanita'. Delibere che partono da una constatazione derivante dalla emergenza sanitaria: il modello che rispetta vincoli e regole imposte dal governo negli ultimi dieci anni - stop al turnover e riduzione dei posti letto - non funziona. Da qui, l'iniziativa di rendere permanenti i posti letto creati ad hoc per gestire la pandemia, curare in Puglia i pugliesi che ogni anni preferivano compiere viaggi verso gli ospedali del Nord e dare vita a due ospedali completamente dedicati alla cura del coronavirus in vista del probabile secondo picco epidemico previsto in autunno. Il Presidente sintetizza cosi' i contenuti delle delibere: "Aumentano i posti letto e le terapie intensive, stop ai piani ospedalieri inadeguati alle pandemie, si' a piani di emergenza Covid per ospedali, residenze e centro diurni e laboratori di analisi inseriti nella pianificazione dei servizi socio-sanitari". Nelle delibere c'e' spazio anche per le cliniche private accreditate: molte hanno interrotto le loro attivita' e stanno ricoverando pazienti Covid. Per questo la Regione sta anticipando il budget mensile - pari a 100 milioni di euro - per le cliniche private".
Numerosi i provvedimenti varati dalla Giunta regionale dell'Emilia-Romagna. Fra questi, 20 milioni di euro per la nascita qui dell'Hub nazionale terapie intensive, poi fondi alle strutture alberghiere per dotarsi di sistemi di sanificazione, per il settore della cultura, il sostegno a oltre 18 mila tirocinanti, fra cui 3.500 persone con disabilità (fino a 900 euro di contributo), casa e welfare. Ancora: risorse per le società e le associazioni sportive, la scuola digitale e i Tavoli provinciali per la sicurezza nei luoghi di lavoro, per quando si potrà ripartire. Liquidità al settore agricolo e piano da 120 milioni di euro per il potenziamento del sistema ferroviario regionale  Un riconoscimento in media di 1.000 euro a ognuno dei circa 60mila medici, infermieri, operatori sociosanitari dell’Emilia-Romagna, per il lavoro straordinario che stanno facendo ogni giorno in prima linea per fronteggiare l’emergenza sanitaria e curare le persone. Compresi i medici di medicina generale. Attraverso lo stanziamento di 65 milioni di euro deciso dalla Giunta regionale, insieme a un pacchetto di misure a sostegno di famiglie, imprese, lavoratori, studenti, per la sicurezza nei siti produttivi e a investimenti per un totale di quasi 320 milioni di euro. “In queste settimane la nostra sanità ha retto un urto mai visto prima- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- e questo lo dobbiamo soprattutto a chi ogni giorno assiste pazienti spesso in condizioni gravissime, facendo i conti col dolore e la sofferenza. Sia chiaro, il loro lavoro non ha prezzo, a partire dal fatto che loro stessi sono donne e uomini che si trovano a dover coniugare affetti e vita privata con ritmi e situazioni durissime. A tutti loro saremo grati per sempre, ma al grazie abbiamo voluto aggiungere un primo riconoscimento economico, quale gesto che l’intera comunità regionale rivolge loro, tuttora impegnati in una difficile battaglia. Nessuna ripartenza è possibile se prima non fermiamo la pandemia- prosegue Bonaccini- ma già da ora possiamo e dobbiamo lavorare per costruire le condizioni di questa ripartenza. Da qui le decisioni di oggi, con le quali vogliamo sostenere lavoratori, famiglie e imprese, ma anche pensare già alle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro, per essere pronti nel momento in cui si potranno riattivare almeno alcuni settori economici. Per una nuova stagione di sviluppo all’insegna della sostenibilità, dell’innovazione e dell’attenzione alle persone più fragili”.
“Riusciamo a intervenire in più direzioni grazie a conti in ordine e all’opera che ogni assessore sta facendo di ripulitura e riorientamento delle poste di bilancio, affinché nessuna risorsa possa rimanere non utilizzata in un momento di crisi così grave, nel quale la leva pubblica è fondamentale e ancora di più lo sarà nei prossimi mesi- sottolinea il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi-. La concertazione con le parti sociali è un tratto distintivo della nostra azione di governo già dalla scorsa legislatura e il fare sistema rappresenta la strada attraverso la quale, insieme, usciremo dalla fase che stiamo attraversando” (la sintesi dei provvedimenti assunti nel comunicato della Regione).
Infine il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, annuncia che "con un ulteriore straordinario sforzo nel reperimento di risorse, il fondo per il Piano Socio Economico della Regione Campania è stato portato a 900 milioni di euro. L'incremento di altri 300 milioni in aggiunta ai 600 già stanziati, consentirà di aumentare tutte le pensioni al minimo e gli assegni sociali. Intanto si sta completando il lavoro per la definizione della platea dei beneficiari di tutte le misure di sostegno previste dal Piano della Regione, e per l'attivazione della piattaforma informatica che consentirà di accedere alle stesse.
Inoltre, a conclusione di un lungo lavoro cominciato nei mesi scorsi, si è concluso l'iter per un'altra misura straordinaria di sostegno alle imprese, con l'operazione finanziaria dei “mini bond” garantiti dalla società della Regione “Sviluppo Campania”. Un'operazione di sostegno al credito importante che va a integrare il Piano Socio Economico della Campania”, e che sarà utilissima nei prossimi mesi”.


Coronavirus: Tabella relativa alle leggi e alle ordinanze regionali - aggiornata al 09.04.2020


Coronavirus: Tabella relativa ai potenziamenti sanitari nelle Regioni - Aggiornata al 09.04.2020

 


( red / 09.04.20 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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