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Regioni.it

n. 3818 - venerdì 10 aprile 2020

Sommario
- Emergenza Covid-19: cabina di regia al lavoro sulla"fase 2"
- Coronavirus: Pasqua a casa, nuovi provvedimenti fino a maggio
- Coronavirus: sanità, epidemia e contrasto al contagio
- Coronavirus: accordi e questioni economiche ancora aperte
- Il fondo inquilini morosi incolpevoli va prorogato al 31 dicembre 2020
- Associazionismo comunale: tabella risorse regionali 2019 utile per riparto somme statali 2020

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Emergenza Covid-19: cabina di regia al lavoro sulla"fase 2"

(Regioni.it 3818 - 10/04/2020) "È prematuro parlare di date per la ripartenza. Dobbiamo fare tutti insieme altri sforzi per vincere questa battaglia di contenimento del virus. Ne discuteremo in Consiglio dei Ministri e questa fase che inciderà sul modo in cui vivremo nei prossimi mesi dovrà avere come punto fermo la cabina di regia, di cui ha parlato il presidente Conte. Le decisioni dovranno essere prese con un confronto permanente tra maggioranza e opposizione, Regioni ed enti locali, parti sociali e comunità scientifica"". Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, su Radio Capital. "La fase 2 è l'interruttore generale del Paese che si rimette su 'on'. Ma non c'è un solo interruttore e questo lavoro delicato va fatto con estrema cautela e attenzione. Sarà necessario valutare il grado di rischio di ciascuna attività produttiva, condividendo le modalità di riapertura"", ha aggiunto.
"E' in atto "un confronto permanente" da parte del governo nella "cabina di regia con dentro Regioni, Enti locali, parti sociali". e qunato alle riaperture mirate in Regioni meno colpite per il Ministro Boccia "è presto per dirlo. In futuro potrebbero esserci valutazioni differenziate. Boccia ha ricordato che "Il lockdown, che è doloroso e costoso, ha impedito decine di migliaia di ulteriori vittime, diciamoci tutta la verità e diciamola anche a tutti coloro che in questo momento fanno pressing per ripartire subito". Poi "Ripartiremo ma non per far contento qualcuno qualche settimana prima ma per tenere in sicurezza e in un mondo migliore gli italiani e gli europei. In questi giorni della Santa Pasqua le restrizioni dovranno essere ancora ferree. Poi capiremo le classi di rischio delle diverse attività economiche e decideremo tutelando prima la salute e poi l'economia", osserva Boccia e conclude: "Conosco perfettamente le esigenze del mondo produttivo, ma se il Paese non è in sicurezza rischiamo un disastro dal quale non ci rialziamo mai più".
Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, , insieme ai Presidenti dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e al Presidete della Lombardia, Attilio Fotana. ha preso parte il 9 aprile , in video conferenza da Palazzo Orleans, all'insediamento della Cabina di regia tra Governo e Regioni con il premier Giuseppe Conte per l'emergenza Coronavirus. Presente anche l'assessore alla Salute Ruggero Razza.
Nel suo intervento, Musumeci si è detto favorevole a confermare la linea del rigore e della fermezza, concordando con Palazzo Chigi la proroga, quindi, fino al 3 maggio delle attuali restrizioni, procedendo solo succesivamente a una riapertura parziale e graduale delle attività.Tra le proposte avanzate dal Presidente siciliano anche quella di valutare, "se a maggio i numeri dei contagi ci daranno ragione", la ripartenza dei cantieri stradali, nei quali il distanziamento sociale è assicurato. "Lavori - ha detto Musumeci - che possono essere svolti anche con una riduzione dei disagi per gli utenti, visto che le strade sono deserte".
Un altro tema posto dal presidente della Regione è stato quello dell'autorizzazione alle attività di prevenzione degli incendi boschivi, in vista della prossima stagione estiva.Musumeci ha chiesto, infine, a Conte la possibilità di inserire nel prossimo decreto una semplificazione delle procedure di gara per la distribuzione alle famiglie delle risorse stanziate dalla Regione Siciliana ai Comuni.
Il nodo della sburocratizzazione è stato tra i temi affrontati nella riunione tra il premier Giuseppe Conte, Regioni, Anci e Upi. A portare il tema sul tavolo anche la sindaca di Roma Virginia Raggi: servono più deroghe in capo ai sindaci sulle procedure di gara, con il cantiere per il Ponte di Genova come modello, è stato il suo ragionamento. Mozione appoggiata in pieno anche dal vicepresidente dell'Anci, il sindaco di Biella Roberto Pella. E, secondo quanti si apprende, il premier non ha chiuso assicurando i suoi interlocutori che il governo sta lavorando su quest'ipotesi, per consentire una ripresa la più rapida possibile.
Il capo del governo, spiega chi ha partecipato all'incontro, ha assicurato un percorso di massima condivisione per la preparazione della fase 2, con la messa in campo, a breve, di un gruppo di lavoro che istituisca un raccordo costante con enti locali e associazioni di categoria.
Tra i temi oggetto del dibattito, inoltre, quello della riapertura delle attività produttive. Più di un interlocutore ha posto al premier - presenti per il governo anche i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza - il rischio che, con una chiusura troppo lunga, tante aziende perdano quote di mercato sull'export e commesse internazionali. Mentre il Presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha sottolineato l'opportunità di permettere l'ingresso nelle aziende per le operazioni si sanificazione e per la manutenzione. La riunione si è conclusa dopo circa due ore e mezza.
Sul fronte delle attività prpduttve "L'obiettivo condiviso - spiegano gli assessori del Friuli Venezia Giulia Sergio Emidio Bini e Alessia Rosolen - è quello di lavorare su un protocollo aggiuntivo a quello nazionale, siglato dal Governo e le parti sociali il 14 marzo scorso, con validazione dell'autorità sanitaria e scientifica, sul quale strutturare specifici corsi di formazione per i lavoratori rispetto all'emergenza, individuando nel tavolo della Prefettura la sintesi in cui fa convergere le nostre proposte. Un protocollo - proseguono i due esponenti dell'esecutivo Fedriga - in cui focalizzare una particolare attenzione nella definizione dei percorsi di riapertura da attuare in piena sicurezza, tutelando i lavoratori e iniziando in modo graduale partendo dalle aziende più strutturate".
L'assessore Rosolen ha ribadito la necessità di una riflessione condivisa sul riavvio e sulle modalità. "Tenuto conto che dobbiamo attendere le indicazioni che arrivano dal Governo nazionale, se riuscissimo a convergere su un protocollo condiviso e specifico per la nostra regione che ha come base di partenza il documento nazionale, faremo un'ulteriore assunzione di responsabilità oltre che un servizio per la nostra comunità".
L'assessore alle infrastrutture e mobilità della Regione Basilicata, Donatella Merra sta elaborando i programmi post emergenza da mettere in campo per l’edilizia, i trasporti e le strutture turistico ricettive. Il dipartimento regionale alle infrastrutture e mobilità sta lavorando in questi giorni per programmare le attività da mettere in campo quando la curva dei contagi da Coronavirus sarà in fase discendente. Le azioni di rilancio riguarderanno tre settori prioritari: edilizia, trasporti e turistico ricettivo.
A Bolzano via libera della Giunta alle modifiche normative necessarie alla Provincia autonoma per adottare misure economiche a sostegno di imprese, lavoratori autonomi e startup ma anche di famiglie e fasce deboli. Dopo aver stabilito la settimana scorsa le linee guida delle misure economiche da adottare a supporto di economia, famiglie e imprese con il "Pacchetto Alto Adige", oggi (7 aprile) la Giunta provinciale ha approvato una serie di modifiche normative necessarie a porre le basi per le programmate misure economiche straordinarie a sostegno di imprese, lavoratori autonomi e startup che abbiano avuto consistenti perdite di fatturato a causa delle restrizioni legate al nuovo coronavirus. Si tratta della modifica di norme esistenti, consentendo così di procedere concretamente con le misure pianificate. Fra le iniziative che questo disegno di legge rende possibile c'è quella dei prestiti a fondo perduto per le piccole imprese fino a 12 dipendenti, provvedimento per il quale la Provincia ha già posto tutte le basi amministrative necessarie. Una ulteriore decisione della Giunta che consentirà di attuare il pacchetto di misure - in questo caso senza la necessità di una legge ad hoc - riguarda l'accordo con le banche e le cooperative di garanzia. La firma del protocollo da parte del presidente Kompatscher è prevista per le prossime ore e i suoi effetti avranno durata iniziale di un anno, fino al 31 marzo 2021.Le misure previste e la loro ratio sono state esposte dal presidente della Provincia Arno Kompatscher nella conferenza stampa virtuale quotidiana. "Più rapide e mirate saranno le misure, meglio riusciremo a gestire la situazione" ha aggiunto Kompatscher, anticipando per i prossimi giorni la pubblicazione delle numerose misure, anche alla luce delle norme nazionali in fase di definizione. Per questo i contatti con Roma sono costanti, per poter collaborare alle misure in fase di elaborazione a livello nazionale. Le misure adottate ieri dal Governo per garantire liquidità alle imprese in collaborazione con le banche, gli istituti di credito e le cooperative di garanzia, ad esempio, segnano la strada anche per le politiche provinciali, consentendo alla Provincia di farsi garante per i prestiti anche oltre l'attuale limite dell'80% previsto dalla legge.
 
 
 
 
 
 


( red / 10.04.20 )
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