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Regioni.it

n. 3820 - mercoledì 15 aprile 2020

Sommario
- Sanità: prosegue l'impegno delle Regioni per l'emergenza Covid-19
- Coronavirus: problemi economici, Europa e fase 2
- Coronavirus: norme e ordinanze tra gestione dell'emergenza e ripartenza
- Covid-19: proposte per utilizzare al meglio il "Quadro temporaneo per le misure di aiuti di Stato " dell'Ue
- Agricoltura: considerare anche il sorgo nel Piano gestione rischi 2020
- Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e il contrasto della cimice asiatica

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Coronavirus: problemi economici, Europa e fase 2

Tabelle richieste e interventi

(Regioni.it 3820 - 15/04/2020) In audizione parlamentare la Banca d’Italia rileva che “all'avvio dell'emergenza sanitaria  l'economia italiana non si era ancora interamente ripresa dalla doppia recessione degli scorsi decenni ed  era in sostanziale stagnazione. Pure in questo contesto, le condizioni  finanziarie di famiglie e imprese erano complessivamente solide e le banche, che  avevano superato una lunga fase di difficoltà, stavano rafforzando i propri bilanci".
E’ anche allarme sul fabbisogno aggiuntivo di liquidità delle imprese, che secondo una relazione sempre della banca d’Italia è stimato tra marzo e luglio in 50 miliardi di euro. Nel terzo mese dell'anno si calcola un calo del 15% della produzione industriale. L'istituto sollecita un rapido dispiegamento delle risorse approvate dal Governo, ipotizzando anche modalità di tracciamento - ad esempio versandoli su conti dedicati – dei finanziamenti erogati. E liberare il capitale e utilizzarlo per sostenere l'economia. Per le banche più fragili si ipotizza anche il sostegno pubblico per favorire processi aggregativi. Serrve un rapido dispiegamento delle risorse approvate dal governo e una semplificazione dei canali per accedervi. Bene la costituzione della task force anti-covid. Intanto il debito pubblico sale a febbraio a 2.446,9 miliardi, con un incremento di 2,7 miliardi rispetto a gennaio.
Il calo improvviso del reddito per la paralisi economica legata al coronavirus può creare difficoltà alle famiglie nel pagare i debiti. Per la Banca d’Italia l'impatto “delle misure di contenimento della pandemia sul reddito disponibile delle famiglie e sulla disoccupazione dovrebbe esseremitigato dall'ampio ricorso alla cassa integrazione guadagni (Cig)”.
“L'aumento dell'incertezza e i vincoli alla mobilità graveranno comunque fortemente sui consumi privati. L'improvvisa riduzione del reddito, o per alcune categorie di lavoratori il completo venire meno, può tradursi in difficoltà di rimborso dei debiti”.
L'Europa guarda alla ripartenza, e la parola d'ordine è gradualità. Lo spiega la presidente della commissione Ue Ursula Von der Leyen presentando linee guida che, sottolinea, 'non sono un segnale per togliere le misure di contenimento'. Serve un nuovo Piano Marshall, con investimenti pubblici e privati, e la chiave sarà 'un nuovo, potente bilancio pluriennale'.
Le azioni finora rappresentano quasi tremila miliardi di euro, altre misure arriveranno. Digitale e green deal i pilastri della ripresa, spiega il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Con priorità alla riparazione del mercato unico europeo e allo sviluppo di un'imponente strategia d'investimento.
Utilizzo su base "volontaria" e raccolta dati in forma "anonima e aggregata": sono due capisaldi secondo la Commissione Ue per lo sviluppo di app contro il contagio. Le app, scrive Bruxelles, "possono aiutare a interrompere le catene di contagio in modo più rapido ed efficiente rispetto alle misure generali di contenimento, riducendo il rischio di diffusione massiccia del virus" e, di conseguenza, dovrebbero essere un "elemento importante nella strategie d'uscita" dalla quarantena "integrando altre misure come l'aumento delle capacità di test".
Per il Fondo monetario internazionale l'Italia è fra i paesi più colpiti dal coronavirus. “La reazione di bilancio è stata forte e appropriata, la sosteniamo. Sta alla politica italiana decidere se usare il Mes”.
Le perdite del pil mondiale per Covid-19 ammontano a quasi 9.000 miliardi di dollari fra il 2020 e il 2021, più delle economie di Giappone e Germania messe insieme, afferma il Fondo monetario internazionale, sottolineando che per la prima volta dalla Grande Depressione sono in recessione sia le economie avanzate sia quelle in via di sviluppo. L'economia italiana si contrarrà del 9,1%. Solo la Grecia, con una decrescita del 10%, farà peggio.
Per quanto riguarda invece il Dl imprese e la sua applicazione serviranno quattro passaggi per ottenere il credito garantito dallo Stato attraverso la procedura che vede coinvolta Sace. Lo prevede il vademecum, sviluppato dalla società in task force con l'Abi, che Sace ha inviato alle banche per la gestione delle richieste.
La procedura parte con (1) la presentazione della richiesta di finanziamento all'istituto finanziatore da parte dell'assistito; quindi prosegue (2) con l'invio della richiesta di garanzia a Sace da parte del soggetto finanziatore; (3) l'esito della richiesta di garanzia SACE; (4) l'erogazione del finanziamento.
Orari differenziati d'ingresso e d'uscita per uffici pubblici, industrie e aziende. Sarebbe questa una delle ipotesi cui starebbe lavorando il Governo in vista del 3 maggio, e sarebbe strettamente collegata ad un altro dei nodi centrali sui quali starebbe lavorando anche la task force guidata da Vittorio Colao: la riorganizzazione dei trasporti pubblici. Prevedere ingressi e uscite 'scaglionate' consentirebbe infatti di alleggerire la pressione sui trasporti, che saranno comunque soggetti a regole.
“Nei momenti di crisi bisogna ripartire dai punti di forza. E il settore economicamente piu' forte dell'Italia e' storicamente quello dell'agricoltura". Cosi' l'assessore all'Agricoltura della Regione Calabria Gianluca Gallo rivolgendo al ministro alle Politiche agricole Teresa Bellanova una richiesta per un "sostegno per la promozione dei prodotti agroalimentari sui mercati. C'e' bisogno di maggiore attenzione e di un aiuto immediato da parte del governo”.
“Liguria regione pilota? E' quello che  proviamo a fare. Credo che abbiamo provato ad adattare norme nazionali ad esigenze locali. Oggi riunirò le categorie della Liguria per capire come si potrà affrontare una stagione turistica e anche una ripresa  alla vita. Bisogna trovare delle regole che ci consentano di ripartire ma guardando il mondo qualcosa si trova. L'Olanda e' già ripartita, la Francia e la Spagna stanno pensando di farlo a maggio, se si lavora  qualche idea viene". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
Pubblicata  la delibera del 10 aprile scorso con cui la Giunta regionale ha stabilito come erogare gli aiuti alle famiglie della Sardegna in difficolta' per l'emergenza Covid-19. Il testo, con gli allegati, indica - tra l'altro - i criteri di riparto dei 120 milioni di euro autorizzati dal Consiglio regionale la scorsa settimana, l'avviso pubblico necessario per dar via alle domande e il modello per presentarle, oltre a quello dell'autocertificazione da allegare.
La regione Puglia ha autorizzato l'utilizzo di nuovi fondi per l'edilizia scolastica, provenienti da economie residue dei Bilanci autonomi delle precedenti annualità. Ora si autorizza l'utilizzo di altre economie residue, provenienti dal Piano Triennale di Edilizia scolastica 2007/2009, per finanziare interventi finalizzati al ripristino delle normali condizioni di operatività scolastica, a seguito di incidenti come furti, incendi, allagamenti o a seguito di fenomeni locali di sforamento dei solai, accertate dagli organi competenti, per un'entità massima pari a 40.000 euro. 
Il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, spiega che "mentre gestiamo l'emergenza sanitaria, costruiamo le condizioni per la nuova fase. Obiettivo: Tavoli provinciali per la sicurezza nei luoghi di lavoro, Protocolli operativi condivisi, piena disponibilita' di dispositivi di protezione individuale, sistemi di sanificazione, distanze previste. Nessun via libera in assenza di questi requisiti".
"Siamo partiti - scrive Bonaccini - da una priorita', garantire condizioni di piena sicurezza per tutti i lavoratori, e decisoinsieme di definire in una settimana un progetto da sottoporre al Governo che permetta una graduale ripresa delle attivita' nelle filiere a valenza internazionale - con l'export asse portante dell'economia regionale - e di far avanzare i cantieri delle opere pubbliche. Intanto, pronti due milioni di mascherine per lavoratori e lavoratrici"."In Emilia-Romagna - afferma Bonaccini - facciamo squadra con categorie economiche, sindacati, imprese, enti locali, professioni, Universita', Terzo settore per gestire la ripartenza confrontandoci con tutti e senza contrapporre mai la sicurezza sanitaria con la necessita' economica".
Infine il presidente della regione Veneto Luca Zaia dichiara: "Fase 2 già iniziata, ma ripartire con gradualità".


 



( gs / 15.04.20 )
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