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Regioni.it

n. 3823 - lunedì 20 aprile 2020

Sommario
- Regioni al Governo: Bonaccini, poste 4 priorità per la “ripartenza”
- Sanità: via libera dal Comitato di settore all’ACN per i medici di medicina generale
- Emergenza Covid-19: Regioni a statuto speciale e Province autonome a confronto col Governo
- Coronavirus: si avvicina la Fase 2, la ripartenza
- Coronavirus: riqualificare e superare anche l'emergenza sanitaria
- La nascita delle Regioni: il dibattito nell'assemblea Costituente

+T -T
Regioni al Governo: Bonaccini, poste 4 priorità per la “ripartenza”

Servono linee guida nazionali, ma anche autonomia regionale

(Regioni.it 3823 - 20/04/2020) Sabato 18 aprile si è tenuta, in modalità di videoconferenza, la “cabina di regia Governo-Regioni-Enti locali” per l’emergenza Covid-19.  “Abbiamo posto al Governo alcune questioni relative alla ‘fase 2’, soprattutto perché riteniamo necessaria una condivisione fra l’esecutivo e le Regioni su “come” affrontare la fase della riapertura, in base ad indicazioni precise del comitato tecnico-scientifico e della task force diretta da Vittorio Colao”, ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Stefano Bonaccini.
“Le questioni poste – ha spiegato Bonaccini - riguardano essenzialmente 4 aree.
1. Coordinamento delle fasi della “ripartenza”
Bisogna che siano adottate linee guida nazionali, previo accordo con le parti sociali, che fissino le regole di carattere generale per la riapertura secondo fasi ben precise e graduali, lasciando autonomia alle Regioni per contemplare le singole specificità regionali in ordine agli aspetti relativi ai dati geografici, economici e sociali. Definire modalità (dispositivi di protezione, test, app, ecc.) che devono essere omogenei su tutto il territorio nazionale per evitare confusione; valutare obbligo per tutta la popolazione dei dpi, anche prevedendone la diffusione presso la grande distribuzione organizzata, anche per calmierare i prezzi.
2. Revisione dei tempi delle città
Bisogna graduare la riapertura delle attività lavorative e dei servizi delle città e riorganizzare la mobilità della popolazione, prevedendo l’adeguamento del trasporto pubblico locale per far fronte alle esigenze della riapertura. Occorre considerare – sottolinea il Presidente della Conferenza delle Regioni - la necessità di distanziamento, Dpi (dispostivi di protezione individuale), eventuale scaglionamento degli orari di lavoro, diversi flussi; da qui il maggiore costo economico a cui far fronte. E’ necessario posticipare, rispetto alla prima fase della riapertura, la mobilità extraregionale.
3. Riavviare il motore economico del Paese
Si può prevedere a tale scopo – ha proseguito Bonaccini -  la possibilità di riapertura, anche dal 27 aprile:
- dei cantieri edili, in particolare quelli all’aperto; valutare una procedura semplificata per la ripresa immediata dei cantieri del terremoto attraverso norme in grado di far ripartire gli investimenti
- di alcune filiere produttive maggiormente esposte alla concorrenza internazionale, per evitare la sostituzione di tali quote di mercato a vantaggio dei competitor stranieri.
Più in generale, bisogna poi superare la disciplina di apertura e chiusura delle attività produttive sulla base dei codici ateco e del regime autorizzatorio delle prefetture; risulta preferibile prevedere una disciplina organizzata sulla pianificazione della riapertura di alcune filiere produttive - particolarmente rilevanti o maggiormente sicure - per il territorio e/o di settore, con la collaborazione di Regioni e Prefetture e la partecipazione delle rappresentanze delle parti sociali, delle Aziende Sanitarie e delle INAIL. Serviranno invece modalità omogenee, concordate e programmate, per una prossima e graduale riapertura degli esercizi di somministrazione al pubblico (bar e ristoranti). Così come emerge una necessità sempre più forte di programmare per le modalità e i tempi di riapertura delle attività turistiche. Infine, è necessario prevedere misure efficaci di sostegno allo smart working.
4) Infanzia e scuola
Occorre affrontare le riaperture tenendo conto del sostegno all’infanzia, verificando soluzioni per la cura dei bambini in considerazione della chiusura di scuole, nidi e centri estivi. Possibilità di consentire, nel rispetto delle regole, una graduale ripresa della socialità dei bambini. C’è poi – ha concluso Bonaccini - la necessità di concordare col ministero dell’Istruzione progetti specifici per la riapertura delle scuole da definire in netto anticipo rispetto alle date che verranno fissate, per consentire appunto una adeguata programmazione di tutte le attività necessarie correlate”.
"Anche i rappresentanti dei governi locali hanno espresso adesione al disegno dell'esecutivo di adottare un piano nazionale contenente linee guida omogenee per tutte le Regioni, in modo da procedere, ragionevolmente il 4 maggio, a una ripresa delle attività produttive attualmente sospese, secondo un programma ben articolato, che contemperi la tutela della salute e le esigenze della produzione", ha sottolineato il premier Giuseppe Conte, al termine della cabina di regia tra Governo, Regioni ed enti locali sullo schema di lavoro per la 'fase 2' "Nel frattempo - assicura Conte - continua incessantemente il lavoro del Governo a un programma nazionale che possa consentire una ripresa di buona parte delle attività produttive in condizioni di massima sicurezza, che tenga sempre sotto controllo la curva epidemiologica e la capacità di reazione delle nostre strutture ospedaliere". "Un piano così strutturato dovrebbe garantirci condizioni di massima sicurezza nei luoghi di lavoro e sui mezzi di trasporto - sostiene il premier - Dovremo proseguire nel confronto con tutte le parti sociali e le associazioni di categoria per ribadire la comune volontà di rafforzare il protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro, già approvato lo scorso mese di marzo, e di continuare sulla strada del potenziamento dello smart working". 
"Gli effetti positivi di contenimento del virus e di mitigazione del contagio si iniziano a misurare, ma non sono ancora tali da consentire il venir meno degli obblighi attuali e l'abbassamento della soglia di attenzione", scrive poi in un post su Facebook lo stesso Conte, al termine della riunione della Cabina di regia : "ho voluto aggiornare la delegazione di governatori, sindaci e presidenti di provincia sullo schema di lavoro per la 'fase due' che l'Esecutivo sta portando avanti, coadiuvato dalla Task force di esperti e dal Comitato tecnico scientifico". 
Al Governo "abbiamo chiesto di avere alcune peculiarità regionali riconosciute all'interno delle linee guida nazionali" per la fase 2. Lo ha spiegato il presidente Regione Liguria e Vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti nel punto stampa quotidiano sull'emergenza Covid. "Abbiamo chiesto linee guida nazionali perché l'Italia è una, ma anche un margine di autonomia: è evidente che le esigenze sono diverse e non si può pensare di gestire in ugual modo dalle funivie della Valle d'Aosta ai vigneti di Pantelleria", ha detto Toti. "Ieri abbiamo avuto un ulteriore confronto prima tra i governatori delle Regioni e poi con il Governo - ha spiegato - C'era il presidente Bonaccini a rappresentare le Regioni. Si è cominciato a discutere di fase 2. Certamente nulla accadrà prima del 25 aprile poi vedremo le valutazioni dei tecnici e delle varie task force governative a quali risultati arriveranno".
La Lombardia vuole "offrire un contributo decisivo per la ripartenza di tutta Italia": è la stessa Regione a sottolinearlo in una nota in cui si ricorda che "per prima ha affrontato l'emergenza sanitaria in Europa". Ed è per questo che parla di "grande soddisfazione" per il fatto che "nella cabina di regia Covid-19 anche gli altri governatori abbiano condiviso la necessita' di valutare alcune riaperture, a partire dai cantieri edili cosi' come suggerito espressamente dal presidente Attilio Fontana, che ha lanciato le cosiddette '5 D': diagnosi, digitalizzazione, distanza, dispositivi e diritti". La "ripartenza - si ribadisce nella nota - dovrà avvenire nella massima tutela della salute e delle disposizioni sanitarie" e "Dalla cabina di regia e' uscito che si sarebbero date linee generali per tutto il Paese, sono state esaminate le aperture considerando non i codici Ateco ma le filiere, in modo da mettere assieme cose omogenee tra di loro".
"E' importante che ora Governo e Regioni, con il supporto della comunita' scientifica, lavorino insieme con un obiettivo comune: riaprire nei tempi giusti e in piena sicurezza", scrive su Facebook il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. "E' possibile farlo, senza polemiche. Come ieri nella cabina di regia e' stato deciso, ora occorrono presto le linee guida nazionali su 'come' riaprire per permettere alle Regioni di dare alle famiglie e alle imprese certezze sui comportamenti e sui provvedimenti da adottare - aggiunge -. Un altro passo avanti da fare insieme come sistema Paese per organizzare la rinascita". 
"I colleghi presidenti in cabina di regia con il Governo mi dicono che la discussione è stata interlocutoria, tranquilla e serena". Lo ha riferito il presidente del Veneto Luca Zaia. "C'è ancora qualche giorno di tempo - ha proseguito Zaia - ed è probabile che ci siano decisioni in via sperimentale da prendere, ma mi sembra di capire che il 4 maggio rappresenti una data importante per la ripartenza. Vedremo qualità e quantità della ripartenza, spero che il tema si affronti altrimenti è difficile da affrontare con i cittadini", ha concluso.Ma "Per la ripartenza la mascherina è condizione sine qua non"", ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia in video conferenza su Facebook.  "Per quanto riguarda il futuro - ha ricordato Zaia - ieri c'è stata una video conferenza con i colleghi presidenti delle regioni alle 16, poi la cabina di regia si è riunita con Conte per il tema della ripartenza. Come presidenti di regione abbiamo riportato in un documento delle richieste chiare".
Il 18 aprile  -ha detto a Sky TG24 Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia."prima che si riunisse la cabina di regia, abbiamo fatto un incontro in videoconferenza tra tutti i presidenti di Regione e c'è una posizione unitaria da parte di tutte le Regioni sul sottolineare, chi con più forza chi con qualche dubbio in più, la necessità di iniziare in modo prudente e soprattutto cercando di mettere insieme la sicurezza sanitaria e le necessità economiche, dando delle linee guida molto chiare alle imprese che vogliono ripartire e pensando anche alla mobilità dei lavoratori. Serve anche particolare attenzione a determinati settori, come ad esempio quelli particolarmente coinvolti nell'export, perché in questo momento Paesi stranieri ci stanno rubando fette di mercato e il rischio è che il 4 maggio alcune imprese non riaprano, non perché c'è un nuovo dpcm, ma perché non hanno più la forza di stare sul mercato. Su questo come Regioni avevamo fatto presente al Governo una necessità di ipotizzare una riapertura, seppur controllata e limitata, antecedente al 4 maggio''.
Secondo  Donato Toma, presidente della Regione Molise, (anche lui fra i partecipanti della pre-riunione tra i Presidenti) il coordinamento per la Fase 2, la cosiddetta 'riapertura', "deve avere un respiro nazionale perché serve omogeneità di azione. Anche se sul complesso delle misure da adottare deve essere possibile applicare anche una dose di elasticità nel caso in cui il quadro dei contagi dovesse migliorare ancora. Tuttavia visto che sul mio territorio il virus è arrivato più tardi sono pronto di conseguenza a 'riaprire' tutto più tardi, questo per avere la possibilità eventualmente di controllare meglio un'ondata di nuovi contagi. E per vedere cosa accadrà dobbiamo dare tempo al tempo". 
"E' stato concordato che per ripartire è giusto che lo Stato elabori linee generali, i criteri per ripartire e chi e in che modo potrà ripartire. Solo in base a queste linee, Regioni e Province autonome insieme ai datori di lavoro e alle parti sociali concorderanno la ripartenza",  ha detto il Presidente altoatesino Arno Kompatscher  che ha ha firmato la ventunesima ordinanza dallo scoppio della pandemia di coronavirus. La nuova disposizione consente la produzione di prodotti e di servizi (non quelli ancora fermi, ovvero commercio, ricettivita' alberghiera e ristorazione) all'interno delle sedi aziendali avvalendosi fino al massimo di cinque addetti con la possibilita' si svolgerle anche sugli spazi esterni della sede aziendale qualora l'installazione o la messa in opera sia connessa con l'attivita' produttiva.
Nella cabina di regia con le Regioni - osserva il ministro per gli Affari regionali, Francseco Boccia "abbiamo iniziato a vedere quali attività e quando possono riaprire con gradualità. In ogni caso è positiva la richiesta delle Regioni e dei Comuni allo Stato di linee guida nazionali; non si deve improvvisare nulla, la tutela della salute resta al primo posto. Non si fanno sconti su questo tema. E lo Stato ha il dovere di usare tutta la sua forza per far osservare le regole". Sul divieto di spostamento dalla regione e dal comune: "E' una delle misure che stiamo studiando per valutarne l'impatto. Io sinceramente sono favorevole a conservare questo divieto con possibilità di deroga (lavoro o salute)". Quanto alle richieste di procedure semplificate, il ministro spiega che la trasformazione dei burocrati in semplificatori è una proposta del governo e si farà il massimo per venire incontro a chi lo richiede. E a proposito delle zone rosse: "Resteranno situazioni d'interdizione dove l'emergenza sanitaria lo motiverà". Sulla politica 'smarrita' di cui parla Bonomi, Boccia replica che "la politica sa dove andare. Se poi lo fa in maniera diversa da quella che propone il presidente Bonomi, ebbene questo non vuol dire che non sappia cosa fare. E' sorprendente questo ragionamento; quando si è in un momento drammatico come questo sarebbe cosa giusta che la classe dirigente si facesse carico" del "senso di responsabilità, a cominciare dalle parole".
 

Bonaccini (Regioni) al Governo: poste 4 priorità per la “ripartenza”



Fase 2: Fontana, da cabina regia linee generali per tutto Paese =


Coronavirus: Fontana, rischio se alcune Regioni aprono prima


==Coronavirus:Boccia,giusto vietare spostamenti tra Regioni


CORONAVIRUS: FEDRIGA, 'REGIONI D'ACCORDO SU RIAPERTURA PRIMA DEL 4 MAGGIO' =


CORONAVIRUS: COMITATO SCIENTIFICO SICILIA, 'DAL 4 MAGGIO GRADUALE RIAPERTURA' =


Coronavirus: Zaia, in cabina regia discussione tranquilla


Coronavirus:Lombardia,bene ok Regioni nostra proposta Fase 2


Toma, in Molise pochi contagi, però sono prudente per Fase 2


Coronavirus, Zaia: per ripartenza mascherina condizione sine qua


CORONAVIRUS: ZINGARETTI"GOVERNO-REGIONI LAVORINO INSIEME,NO POLEMICHE"


>>>ANSA/ Conte accelera piano fase 2, Regioni chiedono autonomia


[Lombardia] LNews-CORONAVIRUS, LOMBARDIA: SODDISFAZIONE PER CONDIVISIONE ALTRE REGIONI SU NOSTRA PROPOSTA RIAPERTURE'


CORONAVIRUS. F.BOCCIA: GRAZIE AI NUOVI VOLONTARI DELLA TASK FORCE OSPEDALI CRITICI AL NORD ORA RESPIRANO, 97 INFERMIERI IN CORSIA


Intesa cabina regioni su linee nazionali e categorie rischio


Coronavirus: verso nuova riunione cabina di regia mercoledì


CORONAVIRUS: CONTE, 'PRIMI EFFETTI POSITIVI MA NON ABBASSARE ATTENZIONE' =


**CORONAVIRUS: CONTE, 'AL LAVORO SU APP, TEST E COVID HOSPITAL'** =


CORONAVIRUS: CONTE, 'DA REGIONI ADESIONE A LINEE GUIDA OMOGENEE PER RIPRESA 4/5' =


Fase 2: Kompatscher, elabori Stato linee generali per ripartire =


++ Toti,chiesto margine autonomia per Regioni in fase 2 ++


CORONAVIRUS: TOTI "STIAMO ANDANDO NELLA DIREZIONE GIUSTA"


Coronavirus: Toti, su lavoro task force seguirà un confronto


CORONAVIRUS: TOTI, 'CHIESTO A GOVERNO LINEE GUIDA NAZIONALI E MARGINE DI AUTONOMIA REGIONI' =


CORONAVIRUS: COMITATO SCIENTIFICO SICILIA, 'DAL 4 MAGGIO GRADUALE RIAPERTURA' =

 



( red / 20.04.20 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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