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Emergenza Covid-19: rinviate le elezioni, lo stabilisce un decreto legge
Slittano anche le regionali: critici i Presidenti di Puglia, Liguria, Veneto e Campania
[Puglia] NOTA CONGIUNTA EMILIANO, DE LUCA, TOTI, ZAIA.
[Liguria] CORONAVIRUS, ELEZIONI, PRESIDENTI TOTI, DE LUCA, ZAIA, EMILIANO: GARANTIRE AGLI ELETTORI L’INALIENABABILE DIRITTO DI ESPRIMERSI. IL GOVERNO ALLARGHI LA FINESTRA DEL VOTO”
Dl elezioni: Zaia, scandalosa decisione governo su data voto
Coronavirus, Toti: governo rinvia elezioni, non è democrazia ""In Italia voto diventato un optional""
Consultazioni elettorali per l'anno 2020, Decreto-legge 20.04.2020, n. 26: Gazzetta Ufficiale n. 103 del 20.04.2020

++ Coronavirus: Zaia, su elezioni informeremo Mattarella ++ Decisione data non condivisa con le Regioni

ORDINANZE REGIONALI
DECRETI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
ORDINANZE DEL CAPO DELLA PROTEZIONE CIVILE
DECRETI LEGGE IN GAZZETTA UFFICIALE
( red / 21.04.20 )
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Coronavirus: in vista del piano riaperture
"Se apertura regionalizzata vuol dire 'fate voi' - afferma il presidente della regione Veneto, Luca Zaia - viene meno il principio fondamentale del parare del Comitato tecnico scientifico nazionale che è stato il faro di tutte le decisioni politiche fino ad oggi, e che secondo me, si deve esprimere fino all'ultimo giorno su tutto quello che dovremo fare".
Sulla ripartenza, afferma il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, "il discorso con il Governo è solo agli inizi, però un punto che credo sia stato accettato dal Governo è quello di superare i codici Ateco nella individuazione delle diverse attività, perché non sono più assolutamente corrispondenti alla realtà. Così come una prima indicazione di massima sarebbe quella di ritornare alla riapertura dei cantieri che sono una di quelle attività che potrebbe ripartire senza problemi. E' chiaro che questa ripartenza deve essere fatta con estrema attenzione e predisposizione di tutte le precauzioni fondamentali per evitare che il virus possa ripartire. Non possiamo permetterci una ripresa dell'epidemia perché sarebbe per noi di una gravità assoluta".
"E' necessario adesso uscire dalla logica emergenziale e avviare una fase di condivisione e definizione della programmazione futura", dichiara il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano. "Le Regioni - spiega Emiliano - non possono che procedere rimodulando le risorse a disposizione, per questo la Puglia è riuscita a mettere in campo 450 milioni di euro derivanti da fondi Fsc e Por".
Contatti fra ministro dell'Interno e quella delle politiche agricole alimentari e forestali sulla questione delle regolarizzazioni dei cittadini stranieri. Che non riguarderà 600mila persone e sarà limitata al settore agricolo, e istituito presso il ministero dell'Istruzione un Comitato di esperti che avrà il compito di formulare e presentare idee e proposte per la scuola con riferimento all'emergenza sanitaria in atto.
( gs / 21.04.20 )
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Coronavirus: nuovi servizi sanitari e l'epidemia che arretra
Tabella potenziamento servizi sanitari
Sull'App per limitare la diffusione del coronavirus "credo che ne serva una nazionale per evitare mille rivoli territoriali", afferma il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.
La mappatura del contagio da coronavirus con app Immuni sul cellulare "è essenziale" e scaricare l'app sarà "su base volontaria e chi non vorrà scaricarla non avrà limitazioni negli spostamenti", annuncia il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante le comunicazioni in Senato sull'emergenza Coronavirus.
"Quella del Friuli Venezia Giulia è una generosità che non conosce confini, oltre che capace di superare gli ostacoli e gli egoismi che in momenti come questo talvolta emergono", sostiene il vicepresidente con delega alla Salute e alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi. "Anche in questo periodo di emergenza la nostra regione ha saputo contraddistinguersi per quello spirito di solidarietà che ha portato, nell'ordine, a: curare nelle terapie intensive delle nostre strutture ospedaliere alcuni pazienti gravi provenienti per lo più dalla Lombardia, offrire dispositivi di protezione a regioni che altrimenti non avrebbero avuto modo di curare adeguatamente le persone, e infine, aiutare, attraverso la Protezione civile regionale, la città di Zagabria, colpita lo scorso mese da una forte scossa di terremoto".
Nel Lazio sono giunti i primi pazienti nei nuovi 20 posti di terapia intensiva nella struttura di Alto Bio-Contenimento dell'Istituto nazionale di malattie infettive Lazzaro Spallanzani. L'Istituto ha avuto a disposizione i locali dalla Protezione Civile Nazionale meno di un mese fa e siamo riusciti ad allestirli con tutte le dotazioni tecnologiche in meno di 3 settimane", annuncia l'Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato.
"Il commissario straordinario Domenico Arcuri, - osserva il presidente della regione Liguria, Giovannoi Toti - che si sta spendendo per questa emergenza con risultati talvolta soddisfacenti, altre volte no come in questo caso, ha detto che i test saranno vidimati da Iss, Ministero della Salute e dalla struttura commissariale non prima del 29 aprile", e aggiunge: "Si chiede alle Regioni di fare test che la Liguria sta eseguendo a sue spese e responsabilita' - dichiara Toti - ma ancora non vengono fatti su larga scala sulla popolazione italiana perche' il Governo non ha stabilito qual e' il protocollo da seguire, quale la tipologia di test".
Test su larga scala, un'elevata capacità di tracciare i contatti e isolamento degli individui potenzialmente contagiosi: sono i tre punti dai quali non si può prescindere per poter riaprire dopo il lockdown, secondo l'appello sottoscritto da alcuni rappresentanti della comunità scientifica italiana.
Coronavirus: Tabella relativa ai potenziamenti sanitari nelle Regioni - Aggiornata al 21.04.2020
CORONAVIRUS. ARCURI: RISPETTO PRIVACY E SICUREZZA SU CONTACT TRACING
++ Arcuri, mascherine argomento chiuso, ce n'è riserva ++
( gs / 21.04.20 )
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Aggiornato il dossier sulle disposizioni regionali a favore del sistema produttivo
La pandemia ha comportato notevoli ripercussioni sul sistema produttivo, ma "le Regioni e Le Province Autonome - si legge nell'introduzione al dossier - si sono mosse in maniera tempestiva mettendo in campo un complesso di policy, introducendo, in linea generale, un potenziamento degli strumenti già esistenti in termini di risorse e alcune modifiche per ampliare la platea dei soggetti destinatari con un indirizzo, dove possibile, verso i settori maggiormente interessati dalla crisi. Inoltre, sono stati promossi interventi strettamente connessi alle politiche nazionali, con l'obiettivo di potenziare le relative risorse finanziarie già assegnate".
Le principali linee di intervento riguardano "le misure volte a favorire l’accesso al credito bancario per le PMI e a ridurre i costi connessi (Fondi di garanzia, potenziamento confidi ecc); l’introduzione o la rimodulazione a condizioni più favorevoli dei finanziamenti agevolati per le PMI, i finanziamenti a fondo perduto, il microcredito, strumenti di finanza alternativa e altri strumenti finanziari, che hanno comportato spesso la riprogrammazione dei Programmi operativi legati all’utilizzo dei Fondi strutturali. A ciò si aggiungono: la sospensione dei mutui relativi a programmi di finanziamento regionali; le misure di alleggerimento delle procedure burocratiche riguardanti le PMI nonché le semplificazioni regolamentari (anche nel campo degli appalti pubblici); le misure volte a ridurre o posticipare l'onere fiscale per le PMI, come il rinvio delle scadenze fiscali, l’esenzione da anticipi d'imposta; le misure per l’accelerazione delle procedure di erogazione di finanziamenti regionali alle imprese in modo da assicurare maggiore liquidità al tessuto produttivo (es. erogazione anticipata di contributi pubblici). Infine, vi sono gli interventi volti a preservare i livelli di occupazione e a sostenere i lavoratori temporaneamente disoccupati delle PMI, come gli incentivi per il lavoro agile e le indennità di disoccupazione, inclusi gli stanziamenti regionali a integrazione della cassa integrazione in deroga introdotta a livello nazionale. Per tali interventi sono state messe sul campo risorse per più di 1 mld di euro".
Quadro di ricognizione delle disposizioni a favore del sistema produttivo emanate da Regioni e Province Autonome in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19
( red / 21.04.20 )
Documenti della Conferenza delle Regioni del 31 marzo e dell'8 aprile
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Covid-19: proposte per il Decreto sul potenziamento del servizio sanitario nazionale

(Regioni.it 3824 - 21/04/2020) Il disegno di legge di conversione in legge del DL 18/2020 "misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19" è stato esaminato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in videoconferenza, il 31 marzo e l’8 aprile. Il tema era all'ordine del giorno Conferenza Unificata del 31 marzo, ma è stato rinviato. Tornato poi sul tavolo della stessa Conferenza Unificata l'8 aprile, non è stato esaminato perchè la seduta è stata sospesa.
In un primo documento approvato il 31 marzo la Conferenza delle Regioni aveva "preso atto positivamente dell’impegno del Governo per l’incremento delle risorse destinate alla tutela della salute e far fronte all’emergenza: il Fondo Sanitario Nazionale di 1410 milioni di euro e il Fondo di Protezione Civile di 1.650 milioni di euro" e aveva "proposto una serie di emendamenti ritenendo prioritaria e fondamentale una norma per la salvaguardia degli equilibri dei bilanci delle Regioni e delle Province autonome, in quanto i minori gettiti di entrate di competenza mettono a rischio sia gli equilibri di bilancio, sia la realizzazione degli avanzi oltre al pareggio che sono tenute a realizzare secondo le manovre di finanza pubblica, sia il finanziamento dei livelli essenziali delle prestazioni oltre che delle funzioni proprie regionali. Si ricorda che le autonomie territoriali secondo la Costituzione non possono finanziare spesa corrente con debito". Nello stesso le Regioni "hanno chiesto l’apertura di un tavolo tecnico per la sospensione di tutti i mutui di Cassa Depositi e Prestiti sia per le Regioni che per le Province autonome estendendo la portata dell’art. 111 del decreto ed "hanno segnalato la necessità della sospensione dei termini dei commissariamenti in Sanità".
L’8 aprile, le Regioni hanno approvato un ulteriore documento che sospende l'espressione del parere, in attesa di avere chiarimenti in ordine a:
- utilizzo del Fondo di protezione civile, pari a 1,650 mld, anche per il rimborso alle Regioni delle spese da queste finora effettuate finalizzate al contrasto della pandemia;
- convocazione dei tavoli di confronto con le Regioni a Statuto speciale e le Province autonome;
- modalità di convocazione e di funzionamento della Cabina di regia Covid-19.
Ma come si è detto la seduta della Conferenza Unificata dell’8 aprile è stata sospesa e il punto non è stato esaminato.
Il documento approvato è stato comunque trasmesso al Ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, al Presidente della Commissione Bilancio Senato Daniele Pesco, e al Presidente della Commissione Parlamentare per le questioni regionali, Emanuela Corda.
Si riportano di seguito i link ai due documenti della Conferenza delle Regioni e ai report della Conferenza Unificata.
Documento della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome dell'8 aprile: Posizione in merito al parere, ai sensi dell'articolo 2, comma 5, e articolo 9, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di conversione in legge del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, recante "misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19"
Conferenza Unificata del 31 marzo: Report
( red / 21.04.20 )
Documento della Conferenza delle Regioni del 12 marzo
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Edilizia e prestazione energetica: emendamenti al Decreto

(Regioni.it 3824 - 21/04/2020) Parere favorevole della Conferenza Unificata - svoltasi il 12 marzo in videoconferenza - al decreto legislativo recante attuazione della direttiva Ue 2018/844 del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la Direttiva 2010/31/ue sulla prestazione energetica nell'edilizia e la direttiva 2012/27/ue sull'efficienza Energetica.
Il via libera dela Conferenza delle Regioni e delle Province autonome è stato però condizionato dall’accoglimento di alcune proposte emendative, contenute in un documento della Conferenza delle Regioni, inviato per via telematica al Governo.
Si riportano di seguito i link relativi al Documento delle Conferenza delle Regioni e all'atto della Conferenza Unificata.
Documento della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome del 12 marzo: Posizione sullo schema di decreto legislativo Recante attuazione della direttiva (Ue) 2018/844 del Parlamento europeo e del consiglio che modifica la Direttiva 2010/31/ue sulla prestazione energetica nell'edilizia e la direttiva 2012/27/ue sull'efficienza Energetica
Link all'atto della Conferenza Unificata del 12 marzo 2020: Parere, ai sensi dell'articolo 23, comma 2 della legge 4 ottobre 2019, n. 117, sullo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (Ue) 2018/844 del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell'edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica
( red / 21.04.20 )

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
via Parigi, 11 - 00185 - Roma
Progetto grafico: Stefano Mirabelli, Giuseppe Schifini
Registrazione r.s. Tribunale Roma n. 106, 17/03/03