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Regioni.it

n. 3824 - martedì 21 aprile 2020

Sommario
- Emergenza Covid-19: rinviate le elezioni, lo stabilisce un decreto legge
- Coronavirus: in vista del piano riaperture
- Coronavirus: nuovi servizi sanitari e l'epidemia che arretra
- Aggiornato il dossier sulle disposizioni regionali a favore del sistema produttivo
- Covid-19: proposte per il Decreto sul potenziamento del servizio sanitario nazionale
- Edilizia e prestazione energetica: emendamenti al Decreto

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Coronavirus: nuovi servizi sanitari e l'epidemia che arretra

Tabella potenziamento servizi sanitari

(Regioni.it 3824 - 21/04/2020) “Se qualcuno pensa in futuro di gestire la sanita' da Roma e lo viene a spiegare in Emilia-Romagna trovera' l'ostilita' degli emiliano-romagnoli”, così il presidente Stefano Bonaccini.
“Non ho mai difeso da presidente della Conferenza le Regioni in quanto tali - premette Bonaccini- ognuno risponde del buon governo di se stesso, che dipende sempre dalle qualita' della classe dirigente". E aggiunge: "Credo che le riforme si possano attivare anche in quel senso, ci mancherebbe. Ma se qualcuno pensa in futuro di gestire la sanita' da Roma e lo viene a spiegare in Emilia-Romagna, non trovera' l'ostilita' di Bonaccini ma degli emiliano-romagnoli. In questi giorni ho letto cose di gente che non sa neanche come e' fatto il sistema sanitario, ne' nazionale ne' regionale. Non scherziamo". Secondo Bonaccini, "adesso e' bene continuare a combattere per sconfiggere il coronavirus, un minuto dopo discuteremo anche di ingegneria istituzionale. Ma credo che in questo momento non freghi niente a nessuno”.
Il commissario Domenico Arcuri rileva che “ci sono ancora 2573 italiani ancora in terapia intensiva, ma ci sono anche 2659 ventilatori che servono a combattere questo virus e a salvare vite. Ieri per la prima volta il numero dei ventilatori ha superato quello dei pazienti in terapia intensiva”. E sull’app Immuni chiarisce: 'rispetterà sicurezza e privacy, l'alternativa è ancora la privazione della libertà” e assicura: “resterà volontaria”. Sulle mascherine, “argomento chiuso, ce n'è riserva, presto risolto il problema del prezzo massimo”.
“Siamo tutti consapevoli il contact  tracing è uno strumento importante, ma non basta convincerci che  serve: bisogna anche che rispetti la sicurezza e la privacy. E' uno  strumento utile, forse indispensabile ma bisognare trovare un
soddisfacente equilibrio per cui venga messo in campo rispondendo a  due requisiti fondamentali ossia il rispetto della sicurezza e il  rispetto della privacy”, ribadisce Arcuri, e "nulla accadrà se non nel rispetto delle  leggi sulla privacy nazionali e sovranazionali".
Sull'App per limitare la diffusione del coronavirus "credo che ne serva una nazionale per evitare mille rivoli territoriali", afferma il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.
Per il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, "l'alternativa all'applicazione e' mettersi sulla porta dell'ospedale e aspettare che arrivino i malati”. E’ quindi favorevole sull'applicazione che dovrebbe consentire di tracciare i contatti in modo da tenere sotto controllo eventuali contagi da coronavirus. "Mutuiamo l'esperienza gia' fatta in Cina ed in Corea", continua Zaia evidenziando di non avere "nessuna applicazione da promuovere" ma di rifarsi semplicemente alle dichiarazioni dei tecnici, che "scrivono che l'app funziona solo se almeno il 60% della popolazione la usa". E, per questo, "se fosse individuata un'applicazione a livello nazionale per me dovrebbe essere resa obbligatoria".
La mappatura del contagio da coronavirus con app Immuni sul cellulare "è essenziale" e scaricare l'app sarà "su base volontaria e chi non vorrà scaricarla non avrà limitazioni negli spostamenti", annuncia il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante le comunicazioni in Senato sull'emergenza Coronavirus.
A Vo'dopo i due campionamenti, la Regione Veneto fa partire la fase 3 con un nuovo studio nella stessa località euganea. Lo hanno annunciato il presidente delnVeneto Luca Zaia e il virologo Andrea Crisanti. "Lo studio vuolencapire cosa succede quando si trasmette il virus da un individuo all'altro - ha spiegato Crisanti - ma vogliamo anche studiare lagenetica di tutti gli abitanti di Vo'". Per questo progetto "molto costoso", ha aggiunto, sono stati ricevuti "finanziamenti nazionali e internazionali".
Il Consiglio dei Ministri del 20 aprile in considerazione dell’evoluzione del contesto emergenziale e al fine di consentire la prosecuzione degli interventi previsti (acquisto di dispositivi di protezione individuale, di attrezzature medicali e di ogni genere di bene strumentale utile a contrastare l'emergenza, nonché all'ampliamento delle strutture ospedaliere sia temporanee che definitive destinate alla cura dei pazienti affetti da coronavirus), ha deliberato un ulteriore stanziamento per complessivi euro 900.000.000 in favore del Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali.
"In Umbria c'è stata un'attenzione molto forte al territorio, - afferma il presidente Donatella Tesei - cercando di tenere le persone, una volta individuati i positivi, a casa per poi monitorarli, grazie ai medici di medicina generale e alla task force che abbiamo costituito".
Una "sinergica attività" che "ci ha permesso di lavorare ad una riorganizzazione importante del settore grazie alla disponibilità del sistema sanitario e ad un comitato tecnico scientifico con il quale siamo riusciti subito a comprendere quale era la strada da percorrere". "Ci siamo preoccupati - prosegue Tesei - di aumentare subito le terapie intensive, perché quelle che avevamo erano molto poche. Siamo riusciti ad ottenere questi risultati con lo sforzo di tutti, dalla Protezione civile ai privati che ci hanno aiutato ad acquistare ventilatori polmonari".
"Quella del Friuli Venezia Giulia è una generosità che non conosce confini, oltre che capace di superare gli ostacoli e gli egoismi che in momenti come questo talvolta emergono", sostiene il vicepresidente con delega alla Salute e alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi. "Anche in questo periodo di emergenza la nostra regione ha saputo contraddistinguersi per quello spirito di solidarietà che ha portato, nell'ordine, a: curare nelle terapie intensive delle nostre strutture ospedaliere alcuni pazienti gravi provenienti per lo più dalla Lombardia, offrire dispositivi di protezione a regioni che altrimenti non avrebbero avuto modo di curare adeguatamente le persone, e infine, aiutare, attraverso la Protezione civile regionale, la città di Zagabria, colpita lo scorso mese da una forte scossa di terremoto".
Nel Lazio sono giunti i primi pazienti nei nuovi 20 posti di terapia intensiva nella struttura di Alto Bio-Contenimento dell'Istituto nazionale di malattie infettive Lazzaro Spallanzani. L'Istituto ha avuto a disposizione i locali dalla Protezione Civile Nazionale meno di un mese fa e siamo riusciti ad allestirli con tutte le dotazioni tecnologiche in meno di 3 settimane", annuncia l'Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato.
"Il commissario straordinario Domenico Arcuri, - osserva il presidente della regione Liguria, Giovannoi Toti  - che si sta spendendo per questa emergenza con risultati talvolta soddisfacenti, altre volte no come in questo caso, ha detto che i test saranno vidimati da Iss, Ministero della Salute e dalla struttura commissariale non prima del 29 aprile", e aggiunge: "Si chiede alle Regioni di fare test che la Liguria sta eseguendo a sue spese e responsabilita' - dichiara Toti - ma ancora non vengono fatti su larga scala sulla popolazione italiana perche' il Governo non ha stabilito qual e' il protocollo da seguire, quale la tipologia di test".
Test su larga scala, un'elevata capacità di tracciare i contatti e isolamento degli individui potenzialmente contagiosi: sono i tre punti dai quali non si può prescindere per poter riaprire dopo il lockdown, secondo l'appello sottoscritto da alcuni rappresentanti della comunità scientifica italiana.
 




Coronavirus: Tabella relativa ai potenziamenti sanitari nelle Regioni - Aggiornata al 21.04.2020


CORONAVIRUS. ARCURI: RISPETTO PRIVACY E SICUREZZA SU CONTACT TRACING


++ Arcuri, mascherine argomento chiuso, ce n'è riserva ++



( gs / 21.04.20 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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