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Regioni.it

n. 3831 - mercoledì 29 aprile 2020

Sommario
- Fase 2: le impostazioni prudenti del Governo
- Fase 2: iniziative, preoccupazioni e interventi sul territorio
- Emergenza Covid-19: dopo sollecitazioni Regioni, il tema infanzia al centro dell’agenda di Governo  
- Il tema "infanzia" e la fase 2, iniziative delle Regioni
- Coronavirus: gli effetti del virus su sanità ed economia
- Coronavirus: le osservazioni del Comitato tecnico scientifico

+T -T
Coronavirus: le osservazioni del Comitato tecnico scientifico

Domani conferenza stampa dell'Istituto Superiore di Sanità

(Regioni.it 3831 - 29/04/2020) “Appare raccomandabile la sperimentazione delle misure (magari considerando una riapertura  parziale delle attività lavorative, ad esempio del 50%) per un arco  di tempo di almeno 14 giorni accompagnata al monitoraggio dell'impatto del rilascio del lockdown sulla trasmissibilità di Sars-Cov-2". Lo si legge in un report del Comitato tecnico scientifico i cui contenuti sono stati sintetizzati il 28 aprile da diverse agenzie di stampa.
In particolare, "il modello evidenzia come sia ipotizzabile attivare  i seguenti settori Ateco a patto che vengano adottate tutte le misure  di distanziamento sociale e di igiene personale ed ambientale:  settore manifatturiero; settore edilizio; settore commercio correlato alle precedenti attività e con, in fase iniziale, l'esclusione delle  situazioni che generano forme di aggregazioni (esempio mercati e  centri commerciali); trasporto locale correlato alle attività  manifatturiere ed edili".
Il modello assume come presupposti che "vengano mantenute tutte le attività in smart working e/o lavoro agile, le attività scolastiche rimangano chiuse e le attività di aggregazione siano interdette".
L'Istituto superiore di sanità (Iss), il Ministero della Salute, la Fondazione Bruno Kessler e l'Inail hanno sviluppato dei modelli previsionali. Lo precisa lo stesso Istituto Superiore di Sanità che. in relazione a quanto riportato da alcuni organi di stampa, sottolinea anche che tali modelli, "funzionali a supportare l'individuazione di scenari possibili per le prossime settimane in Italia sono stati discussi e fatti propri dal Comitato Tecnico Scientifico (Cts). Il documento fa parte dei verbali dello stesso Cts e non ha caratteristiche di segretezza".  Nella prossima conferenza stampa, che è fissata per il 30 aprile alle 12, rende noto l'Iss, "dedicheremo uno specifico approfondimento ai contenuti di quella analisi". 
Il report del Comitato tecnico scientifico che analizza l'emergenza coronavirus – reso noto da diversi organi di informazione - si sofferma anche sulla limitata evidenza scientifica per quel che concerne l'uso di mascherine per la popolazione generale.
Ma "L'analisi della sola soglia epidemica associata ai diversi scenari di riapertura suggerisce che  una riduzione del 20% circa dei contatti rilevanti per la trasmissione epidemica potrebbe  essere sufficiente a contenere il numero di riproduzione sotto la soglia critica. Questo significa che l'utilizzo diffuso di misure di precauzione (mascherine, igiene delle mani, distanziamento sociale), il rafforzamento delle  attività di tracciamento del contatto e l'ulteriore aumento di consapevolezza dei rischi epidemici nella popolazione  potrebbero congiuntamente ridurre in modo sufficiente i rischi di trasmissione per la maggior parte degli  scenari sin qui considerati".
Forti perplessità su un’eventuale riapertura delle scuole:  "I risultati mostrano che riaprire  le scuole innescherebbe una nuova e rapida crescita di epidemia di  Covid-19. In particolare, la sola riapertura delle scuole potrebbe portare allo sforamento del numero di posti letto in terapia intensiva attualmente disponibili a livello nazionale".
Sulle possibili riaperture nelle attività produttive il report sottolinea che "Assumendo che i contatti in comunità non aumentino, la riapertura dei settori manifatturiero, edile, commercio e ristorazione avrebbe un impatto minimale sulla trasmissibilità dell'infezione. Tuttavia, mentre per il settore edile e manifatturiero questo scenario può considerarsi realistico, per il settore commerciale e di ristorazione un aumento di contatti in comunità è da considerarsi un'inevitabile conseguenza dell'apertura di tali settori al pubblico, e può potenzialmente innescare nuove epidemie".
Preoccupazione netta nel caso in cui si decidesse adesso di superare del tutto i lockdown per la tenuta dei raparti di terapia intensiva: decidesse di superare  del tutto il lockdown, “si stima che il picco delle terapie intensive verrà raggiunto entro l'8 giugno con la richiesta di 151mila posti.
Infine i "Dati forniti dalla piattaforma Google, resi pubblici nel Covid-19 Community mobility report del 16 Aprile, suggeriscono un abbassamento del 90% nella mobilità in Italia in seguito all'insorgenza dell'epidemia".
"Noi stiamo seguendo una linea, una direttrice, abbiamo un rapporto costante con il Comitato tecnico scientifico ma il governo decide sulla base della valutazione di tutta una serie di aspetti". Lo ha detto il ministro per le Infrastrutture Paola De Micheli, arrivando alla prefettura di Cremona assieme al premier Giuseppe Conte, nell'ultima tappa nella visita alle zone più colpite dal coronavirus.
"Dobbiamo dare la certezza che si ritornerà gradualmente a una certa normalità di convivenza conil virus, ma va fatto per gradi soprattutto nelle prime settimane. Torneremo alla nostra normalità. Però io invito, anche il Comitato tecnico scientifico, a fare chiarezza, dicendo quello che può essere fatto e non essere fatto. E’ come quando devi spiegare un intervento chirurgico a un paziente. Ecco adesso al paziente Italia dobbiamo dire: serve questo, attraverso questo otterremo questo e i rischi sono questi e i vantaggi saranno questi, ma se non lo spieghiamo meglio, si crea confusione”.

[IlSole24Ore] Scuole, ristoranti, tempo libero: se riapre tutto fino a 430mila in terapia intensiva

[QuotidianoSanità] Coronavirus. “Con riapertura totale entro metà giugno 151 mila malati in terapia intensiva”


[La Repubblica] Coronavirus, il report che ha convinto Conte a frenare la fase 2: "Con riapertura totale 151mila malati in terapia intensiva"

[Corriere della Sera] Coronavirus, cosa succederebbe in Italia se si riaprisse tutto? «Fino a 151 mila persone in terapia intensiva»


>>>ANSA/ Fase 2, aprendo tutto rischio 151 mila in rianimazione


CORONAVIRUS: REPORT COMITATO, CON SCUOLE APERTE RAPIDA IMPENNATA EPIDEMIA =


CORONAVIRUS: REPORT COMITATO, CON -20% CONTATTI EPIDEMIA SOTTO CONTROLLO =


**CORONAVIRUS: REPORT COMITATO, ATTIVITA' FISICA VICINO CASA** =


**CORONAVIRUS: REPORT COMITATO, MASCHERINE DA INDOSSARE MA DUBBI SU EFFICACIA** =

 



( red / 29.04.20 )
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