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Fase 2: il dibattito fra le Regioni e il Governo sulla ripartenza e sulle competenze regionali
Tabelle leggi e ordinanze
Al Presidente del Consiglio replica il Presidente della Liguria Giovanni Toti: "Conte invoca quei 'pieni poteri' contro cui si era scagliato qualche mese fa. Oltre al virus, dalla Cina deve essere arrivata una strana voglia di emulare quel Paese: forse il nostro premier si crede Xi Jinping, per fortuna non ne ha i poteri, forse neppure le capacità". E secondo Toti "I provvedimenti delle Regioni sono pienamente legittimi"
Di diverso avviso il Presidente della Liguria, Giovanni Toti: "Non credo ci sia nulla da impugnare: le Regioni non hanno impugnato il decreto legge di marzo, il 19/20, che per molti aspetti, a mio avviso, aveva profili di incostituzionalità e illegittimità. Eviterei, fossi il governo, anche solo di immaginare provvedimenti di tipo analogo verso le regioni".
"Se il ministro per gli Affari Regionali si accorgesse che la maggior parte delle Regioni, con colori politici molto diversi, ha scelto una strada di applicazione lievemente difforme da quanto ha deciso il governo nazionale, si renderebbe conto che ad essere fuori strada probabilmente è il governo" ha aggiunto Toti. Oggi, con le altre Regioni di questo tema si e' dibattuto, ha ricordato il presidente della Liguria e "abbiamo rivendicato non solo la possibilità, ma la assoluta necessita' che le Regioni tornino ad esercitare i propri poteri, perche' applicare regole uguali a territori diversi produce ingiustizie. Pretendiamo dal governo il rispetto costituzionale".
Il riferimento del Presidente della Regione Liguria è alla lettera - sottoscritta da tutti i Presidenti di Regione sostenuto da una maggioranza di centro-destra, diffusa nel pomeriggio del 29 aprile - inviata al presidente dela Consiglio, Giuseppe Conte e al ministro per gli affari regionali, Francesco Boccia (e per conoscenza al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidene dela Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, e al Presidente della Camera, Roberto Fico). In questo testo si sottolinea che "la Fase 1 dell’emergenza Covid ha visto un accentramento dei poteri normativi in capo al Governo, secondo lo schema decreto-legge + DPCM attuativi che ha posto problemi di compatibilità con la Costituzione, sia con riferimento al coinvolgimento parlamentare, sia con riferimento al rispetto delle competenze regionali". Un accentramento "responsabilmente accettato dalle Regioni a causa dell’assoluta emergenza e del principio di leale collaborazione tra livelli di governo, ma il protrarsi, anche nell’attuale fase di superamento della stretta emergenza, di risposte eccezionali, date rigidamente con atti del Presidente del Consiglio dei Ministri sprovvisti di forza di legge, potrebbe portare alla luce criticità anche notevoli circa la tenuta di un impianto giuridico basato su atti amministrativi che, in quanto tali, sono sì successivamente sindacabili innanzi al giudice amministrativo e, per ciò che concerne le Regioni, anche presso la Corte Costituzionale, ma che sfuggono al controllo preventivo da parte del potere pubblico e costituzionale".
Quanto alle Regioni che vogliono riaprire in anticipo, il ministro osserva: "Fino al 18 monitoriamo la situazione, dopo si potranno fare scelte differenziate sulla base dei contagi. Io non minaccio e non fermo nessuno. Impugnare le ordinanze e' l'ultima ratio sulla base della Costituzione. Tutto qui. Ma per il bene della nazione invito i presidenti delle Regioni a seguire ciò che dico a me stesso, unità, serietà', responsabilità".
"II ministro Boccia - spiega Stefano Bonaccini in un'intervsta al Corriere di Bologna - dopo la riunione della cabina di regia, ha annunciato che dal 18 maggio potranno essere le singole Regioni a modulare le riaperture sulla base dell'andamento del contagio. Io stesso avevo chiesto di poter anticipare le date indicate, inizio giugno, perla riapertura di attività economiche a cui va dato un orizzonte più ravvicinato, se ce ne saranno le condizioni. Per questo è giusto che possano anche prepararsi e organizzarsi fin d'ora. Se siamo arrivati alla ripartenza anticipata, da lunedì scorso, il 27, di distretti e imprese del settore manifatturiero la cui attività è rivolta prevalentemente all'export, e di molti cantieri, è proprio grazie a questo modo di ragionare. Ho anche chiesto indicazioni chiare per la scuola e i servizi per l'infanzia: va assicurato l'obbligo formativo e vanno aiutate famiglie e genitori. Anche su questo siamo già al lavoro e abbiamo avanzato una proposta importante".
"Da presidente della Conferenza delle Regioni - prosegue bonaccini in un altro passaggio dell'intervista - ho tenuto una linea di massima possibile condivisione fra noi e al tavolo di confronto col governo. E il momento dell'unità. Da questa situazione se ne esce solo insieme come Paese, non con le polemiche. Con i miei colleghi Fontana e Zaia ci sentiamo quotidianamente fin dal primo giorno della crisi, essendo state le nostre regioni da subito le più colpite. Sull'autonomia non arretro di un passo: se qui abbiamo retto è stato grazie alla sanità regionale che abbiamo costruito in questi anni. Se qualcuno proponesse il ritorno ad una gestione centralizzata della nostra sanità, sarebbero per primi i nostri cittadini a ribellarsi. Un conto è pretendere livelli essenziali di assistenza garantiti a tutti i cittadini, altro conto è pensare che la gestione statale sarebbe più efficiente. Qui non ci crederebbe nessuno".
"la Provincia di Bolzano - ribadisce Kompatscher - percorrerà il complesso iter legislativo per far ripartire passo dopo passo la vita e l'economia in Alto Adige". "Avremmo preferito che il Governo avesse fatto un passo indietro e che ci avesse accordato spazio di manovra. In tal modo avrei potuto regolare con un'ordinanza la fase 2 per l'Alto Adige". Intanto In Provincia fervono già i lavori per la predisposizione del disegno di legge con il quale la Provincia intende regolamentare le graduali riaperture e ripresa di attività. La Giunta provinciale intende approvare già domani (giovedì 30 aprile) il disegno di legge per presentarlo al Consiglio provinciale. "La legge indicherà non solo quali settori potranno ripartire, ma anche in che forma questo dovrà avvenire", fa presente il presidente della Provincia sottolineando: "È nostra volontà riammettere possibilmente tutte le attività economiche e prevedere con attenzione le relative modalità". "Terremo sotto stretto controllo naturalmente gli ulteriori sviluppi epidemiologici e adotteremo se necessario le eventuali corretture, ma dipende da tutti noi affrontare la fase 2 in modo responsabile e solidale", così Kompatscher responsabilizza tutti i cittadini, perché è necessario imparare a convivere con il virus.
Quello avuto ieri con il minisro Boccia "E' stato un incontro utile per capire le intenzioni del governo e per confrontarci su come affrontare la Fase 2. Gran parte dei presidenti chiedono di avere una certa flessibilità nel gestire la Fase 2, nell'ambito di linee guida nazionali e una libertà di attivare misure più o meno restrittive in relazione alle caratteristiche sanitarie, economiche e sociali della propria regione". E' quanto ha detto il presidente della Regione Molise, Donato Toma. "Io sono a favore del fatto di avere la flessibilità nel decidere le riaperture nell'ambito di un quadro nazionale, poi non è detto che io riapra prima però deve essere una prerogativa dei presidenti delle Regioni decidere". Riguardo al rischio che con le ordinanze regionali si arrivi a un conflitto istituzionale davanti alla Consulta, Toma ha sottolineato: "Finora non ho avuto problemi, ho cercato di mantenere le ordinanze nell'ambito di un leale e corretta collaborazione istituzionale, ma laddove non ci fossero identità di vedute potrebbe aprirsi un confronto da evitare", ha continuato Toma facendo riferimento ai rischi di arrivare a un conflitto fino alla Consulta. Il dpcm, secondo Toma, dovrebbe essere "più permissivo" lasciando alle Regioni la possibilità di valutare: "Ad esempio in Molise io non sono propenso a una riapertura di parrucchieri, ristoranti e bar l'1 giugno, sarei più per rivalutare a inizio maggio la possibilità di una riapertura il 18".
Il Presidente della Regione Valle d'Aosta, Renzo Testolin, che unitamente agli altri Presidenti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, ha partecipato il 29 aprile alle due riunioni in videoconferenza (la prima con il Ministro per gli affari regionali e autonomie, Francesco Boccia, alla presenza del Capo dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli e del Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, e la seconda con il Ministro della Salute, Roberto Speranza) ha reso noti i principali temi trattati. Al primo video-incontro, sono stati trattati, in particolare, il tema riguardante la normativa sugli aiuti di Stato e l’illustrazione della nuova Task force di volontariato della Protezione civile, per il tramite della quale anche la Valle d’Aosta potrà attingere a nuove risorse in termini di medici, infermieri e OSS. Nel corso della videoconferenza è stato effettuato anche un aggiornamento rispetto ai dispositivi di protezione individuali ed in particolare sulla possibilità di utilizzare le mascherine lavabili in tessuto da indossare per fare la spesa. Particolare attenzione è stata, infine, posta dal Ministro Boccia, all’armonizzazione delle ordinanze relative alle misure della Fase 2. A tal proposito, la principale richiesta avanzata al Ministro, da parte delle Regioni, è stata quella di avere la possibilità di apportare modifiche a quanto previsto dal DPCM in relazione a situazioni particolari che caratterizzano i diversi territori regionali. Nella successiva riunione, svoltasi sempre in streaming con il Ministro Speranza, l’accento è stato, invece, posto sul delicato tema che riguarda il sistema di monitoraggio sull’evoluzione epidemiologica, relativamente all’utilizzo delle App, all’evoluzione dei sistemi di monitoraggio sierologico e all’importanza di interventi sempre più tempestivi.
ORDINANZE REGIONALI
DECRETI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
ORDINANZE DEL CAPO DELLA PROTEZIONE CIVILE
DECRETI LEGGE IN GAZZETTA UFFICIALE
CORONAVIRUS. CONTE RIVENDICA LEGITTIMITA' DPCM: C'E' DI MEZZO LA SALUTE

[Basilicata] Bardi al Governo: più competenze alle Regioni nella Fase 2
Il post sulla pagina facebook del Presidente Stefano Bonaccini relativo all'intervista al Corriere Bologna

[Friuli Venezia Giulia] Coronavirus: da Regioni cdx richiesta di passare da divieti a regole

[Bolzano] Fase 2: La Provincia di Bolzano sceglie la via legislativa

[Sicilia] Coronavirus: Musumeci, ecco cosa chiediamo a Conte

[Sardegna] PRESIDENTE SOLINAS SCRIVE CON ALTRI 10 GOVERNATORI E LE PROVINCE AUTONOME A CONTE: INIZIARE DAVVERO LA FASE 2, ALCUNE REGIONI POSSONO RIPARTIRE IN SICUREZZA

CORONAVIRUS: F.BOCCIA "A PRESIDENTI REGIONI CHIEDO RESPONSABILITÀ"

Fase 2: Zingaretti, bene Boccia su riaperture differenziate
Fase 2: Toti,fossi governo eviterei impugnare ordinanze Regioni
CORONAVIRUS: TOMA (MOLISE), 'PER FASE2 LINEE GUIDA NAZIONALI MA FLESSIBILITA' A REGIONI'
[Molise] LETTERA PRESIDENTI REGIONI CENTRODESTRA
[Valle d'Aosta] Il Presidente della Regione Renzo Testolin in videoconferenza con il Ministro Boccia e poi con il Ministro Speranza
Coronavirus: Toti, Conte si crede Xi Jinping
( red / 30.04.20 )
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Fase 2: l'economia in vista dei nuovi provvedimenti del Governo
Tabelle richieste e interventi
'La Commissione europea non ha ancora preso decisioni sull'implementazione dell'accordo' sull'uso del Mes 'e comunque tutto il sistema di monitoraggio o di sorveglianza sarà in linea con l'accordo politico raggiunto dall'Eurogruppo e dal Consiglio europeo'. Così la portavoce della Commissione europea per l'economia, Marta Wieczorek.
"Il Recovery plan, da quanto si apprende, potrebbe consistere in 1.000 miliardi di euro, di cui 50 per allungare di due anni la programmazione dei fondi di coesione regionali in scadenza nel 2020", osserva Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, secondo cui questa è "certamente una boccata d'ossigeno, ma ben poca cosa rispetto alle risorse che servono ai territori e alle Regioni per ripartire". Rossi sottolinea che "se sostenuti e coinvolti nell'attuazione del Recovery plan, come amministrazioni locali siamo pronti a fare la nostra parte, anche con bandi a fondo perduto rivolti all'industria, alle piccole e medie imprese, alle start-up e al mondo della ricerca". In Toscana "per sostenere la ripresa abbiamo calcolato che è necessario un piano di investimenti di almeno 5 miliardi all'anno".
Secondo l'Istat ll Pil italiano nel primo trimestre 2020 è calato del 4,7% sul trimestre precedente e del 4,8% sull'analogo periodo dello scorso anno. La flessione del Pil 'è di un entità mai registrata dall'inizio del periodo di osservazione dell'attuale serie storica che ha inizio nel primo trimestre del 1995'. La variazione del Pil acquisita per il 2020 è di -4,9%.
Quindi via libera alle misure per la privacy della app Immuni: ogni dato personale sarà cancellato o reso anonimo a fine anno.
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( gs / 30.04.20 )
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Coronavirus: la sanità tra contagio e ripartenza
Tabella potenziamento servizi sanitari
La logica del documento epidemiologico elaborato dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss) con la Fondazione Bruno Kessler è riaprire il Paese cercando di capire quale variabile ha più peso nella diffusione del virus, dichiara il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), Silvio Brusaferro, nella conferenza stampa organizzata dall'Istituto. "E' uno studio nazionale che dovrà essere modulato sui dati regionali ed è focalizzato alla riapertura", ha aggiunto, e i "modelli dovranno essere aggiornati periodicamente e tarati sulle realtà regionali".
"La stima" dell'indice di contagiosità "Rt in tutte le regioni è sotto l'1, anche considerato il range che utilizziamo per la stima, e questo è un dato molto positivo, conseguenza delle misure adottate nel nostro Paese e dell'adesione dei cittadini a queste misure". L'84% di chi e' morto aveva più malattie, due o tre. i decessi totali sono oltre 25mila, rende noto Brusaferro.
Lo studio con le previsioni sulla curva epidemiologica in base alle varie riaperture, fornito al Governo per la fase 2, "e' basato sui dati, non ci sono errori", sottolinea Brusaferro. "Qualcuno ha detto che abbiamo sbagliato i conti, ma sono giusti - ha spiegato Stefano Merler della fondazione Kessler, che ha collaborato all'elaborazione dei dati - Chi ha criticato ha fatto un calcolo sul rapporto terapie intensive/infezioni, ma si dimenticano dei decessi per covid che non sono entrati in terapia intensiva. Il conto giusto e' 3-400 in terapia intensiva in quel periodo piu' i decessi, uguale 13.000, non 1.300 come ha calcolato chi critica lo studio. E sappiamo inoltre che i positivi reali rispetto a quelli noti sono 10-20 volte tanto".
Pertanto la curva dell'epidemia da coronavirus continua a decrescere sia come casi che per numero di sintomatici e il tasso di contagiosità Rt è sotto 1 in tutte le regioni. Si è ridotto anche il numero delle zone rosse: sono 74 comuni in 7 regioni.
Intanto in Emilia-Romagna si lavora anche sulla prevenzione dalle zanzare. Conosci, previeni, proteggi: con questo messaggio la Regione Emilia-Romagna invita i cittadini a difendersi dalle zanzare, che alle soglie dell'estate puntualmente si presentano e possono trasmettere malattie virali anche pericolose. Parte infatti sabato 2 maggio la campagna di comunicazione messa a punto dal Servizio sanitario regionale 'Zanzare e altri insetti, impara a difenderti', che quest'anno si presenta con una novità: una app, 'Zanzarer', che fornisce consigli e informazioni utili per facilitare la collaborazione dei cittadini nella lotta alle zanzare.
Coronavirus Fase 2: Tabella relativa ai potenziamenti sanitari nelle Regioni - aggiornata al 30.04.2020
CORONAVIRUS. MOTORE SANITÀ: ECCO DICHIARAZIONI ESPERTI IN WEBINAR SU TERAPIE
++ Coronavirus: Iss, curva continua a decrescere ++
++ Vaccino Oxford anti-Covid già a 320 volontari,è sicuro ++
++ Coronavirus: Brusaferro,Rt sotto 1 in tutte le regioni ++
Coronavirus:Iss,studio epidemiologico modulato su regioni
++ Coronavirus: tempo insorgenza sintomi 6.6 giorni ++
CORONAVIRUS: OMS EUROPA, 'PER ORA USO REMDESIVIR SOLO IN TRIAL'
++ Coronavirus: Iss, ridotte zone rosse, sono 74 comuni ++
CORONAVIRUS: DE MICHELI "ALLO STUDIO APP AFFOLLAMENTO MEZZI PUBBLICI"
[Istituto Superiore Sanità] Valutazione di politiche di riapertura utilizzando contatti sociali e rischio di esposizione professionale - 30 aprile 2020 -
[Istituto Superiore Sanità] Covid-19, il documento: valutazione di politiche di riapertura utilizzando contatti sociali e rischio di esposizione professionale - 30 aprile 2020 -
[Istituto Superiore Sanità] Covid-19, aggiornamento sull'evoluzione della pandemia - 30 aprile 2020 -
( gs / 30.04.20 )
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Bonaccini e Grieco: non penalizziamo Terzo settore, bene azioni Governo
Bonaccini, Grieco (Regioni): non penalizziamo Terzo settore, bene azioni Governo
Terzo settore, Catalfo: fornisce contributo fondamentale A studio nuovi interventi per Enti
CORONAVIRUS. INSEDIATA CABINA DI REGIA TERZO SETTORE, LE RICHIESTE ALL'UPI DE PASCALE: GOVERNO ESTENDA A ASSOCIAZIONI MISURE PREDISPOSTE PER IMPRESE
CORONAVIRUS: CABINA REGIA TERZO SETTORE, VECCHI "INCONTRO POSITIVO"
( red / 30.04.20 )
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Emergenza Covid-19: Comitato di Settore Regioni-Sanità, soddisfazione per protocollo Regioni-Sindacati
(Regioni.it 3832 - 30/04/2020) Grande soddisfazione da parte dei Presidenti del Comitato di Settore Regioni-Sanità, Davide Carlo Caparini (Assessore Regione Lombardia) e Vittorio Bugli (Assessore Regione Toscana), per la firma del protocollo tra la Conferenza delle Regioni e delle province autonome e le Organizzazioni Sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl. Un testo a cui il Comitato ha contribuito attivamente perché è giusto che in questo momento di gestione dell’emergenza Covid-19 che gli operatori sanitari ricevano un riconoscimento.
Ecco perché occorre che siano recepite le proposte del protocollo nel più breve tempo possibile. L’abnegazione dimostrata, anche nei momenti più difficili, merita un intervento per incrementare le risorse disponibili anche con stanziamenti ulteriori da parte del Governo, superando i limiti posti dalle attuali normative per la spesa del personale.
Comitato di Settore Regioni-Sanità: soddisfazione per la firma del protocollo Regioni-Sindacati che riconosce lo sforzo degli operatori sanitari nell'emergenza Covid-19
[CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME - FP CGIL - CISL FP - UILFPL] Coronavirus. Regioni e sindacati, destinare risorse e tutele aggiuntive al personale impiegato nell'emergenza
( red / 30.04.20 )
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Protocollo Regioni e sindacati: destinare risorse e tutele aggiuntive al personale impiegato nell'emergenza Covid-19
On line il testo siglato il 29 aprile
[CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME - FP CGIL - CISL FP - UILFPL] Coronavirus. Regioni e sindacati, destinare risorse e tutele aggiuntive al personale impiegato nell'emergenza
link al testo del: Protocollo per l'individuazione e destinazione di specifiche risorse finalizzate a remunerare le particolari condizioni dei lavoratori impegnati nell'emergenza Covid-19 negli enti e aziende del Servizio Sanitario Nazionale fra la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpll
( red / 30.04.20 )

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
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