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Regioni.it

n. 4111 - mercoledì 14 luglio 2021

Sommario3
- Scuola: i risultati delle prove Invalsi 2021
- Il 17 luglio il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, interverrà al congresso della FISH
- 11 nuove Bandiere Arancioni e 251 confermate: sono 262 i borghi premiati dal Touring in tutta Italia
- La salute prima della pandemia in un Paese che continua ad invecchiare: report Istat 2019
- Zona Franca Urbana: 77 milioni a imprese e lavoratori autonomi per i comuni colpiti dal sisma del 2016
- Decreto Sostegni-bis: le proposte prioritarie e gli emendamenti

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Scuola: i risultati delle prove Invalsi 2021

(Regioni.it 4111 - 14/07/2021) Sono state pubblicate le rilevazioni degli apprendimenti nelle classi II e V primaria, nella classe III della scuola secondaria di primo grado e dell’ultima classe della scuola secondaria di secondo grado.
Il Decreto legislativo n. 62 del 13 aprile 2017 ha introdotto importanti cambiamenti nella valutazione degli studenti, coinvolgendo anche le prove INVALSI e modificandone in parte l’impianto e la relazione con l’esame di Stato conclusivo del primo e del secondo ciclo d’istruzione, poiché le prove avvengono in un momento diverso e separato.
Le prove INVALSI 2021 si sono svolte a conclusione di un anno scolastico molto particolare, ancora profondamente influenzato dalla presenza del COVID-19. Si tratta delle prime prove standardizzate rivolte a tutti gli studenti dopo lo scoppio della pandemia. Rappresentano dunque la prima misurazione su larga scala degli effetti sugli apprendimenti di base conseguiti (Italiano, Matematica e Inglese), dopo lunghi periodi di sospensione delle lezioni in presenza a causa dell’elevato numero dei contagi.
Nonostante le difficoltà organizzative dovute alla pandemia, la partecipazione delle scuole è stata accompagnata da una capillare campagna informativa da parte di INVALSI e ciò ha consentito di raggiungere elevati livelli di copertura, anche nella scuola secondaria di primo e di secondo grado.
Le prove INVALSI 2021 hanno coinvolto oltre 1.100.000 allievi della scuola primaria (classe II e classe V), circa 530.000 studenti della scuola secondaria di primo grado (classe III) e circa 475.000 studenti dell’ultima classe della scuola secondaria di secondo grado.
La scuola primaria riesce a garantire risultati analoghi a quelli riscontrati nel 2019. Il confronto degli esiti della scuola primaria del 2019 e del 2021 ci restituisce un quadro sostanzialmente stabile. La scuola primaria è riuscita quindi ad affrontare le difficoltà della pandemia garantendo risultati pressoché uguali a quelli riscontrati nel 2019.
I risultati della scuola primaria sono molto simili in tutte le regioni del Paese e difficilmente le differenze sono significative in senso statistico. Tuttavia, emergono già alcune indicazioni che possono lasciare intravedere aspetti problematici che nel ciclo secondario contribuiscono a determinare risultati molto diversi sul territorio nazionale e tra le scuole.
- I risultati medi di Italiano al termine della II primaria e della V primaria sono molto simili all’interno di ciascun grado scolastico in tutto il Paese e si riscontra un leggero incremento degli allievi che si trovano nei livelli più alti di risultato (livelli 4-5-6). Per Matematica, invece, si osserva un leggero calo del risultato medio complessivo rispetto al 2019 e una piccola riduzione del numero degli allievi che raggiungono risultati buoni o molto buoni (livelli 4-5-6).
- Buoni i risultati d’Inglese degli allievi della scuola primaria italiana. Il 92% degli allievi della V primaria raggiunge il prescritto livello A1 del QCER nella prova di lettura (reading) e l’82% di allievi il prescritto livello A1 del QCER nella prova di ascolto (listening). Al Nord e al Centro gli allievi che raggiungono il livello A1 di reading sono circa il 90%, mentre al Sud circa l’85%. Per il listening, invece, gli allievi che si collocano al livello A1 sono circa l’87% al Nord e al Centro, mentre circa il 77% al Sud.
Già a partire dal ciclo primario, in Italiano, in Inglese e ancora di più in Matematica si riscontra una differenza dei risultati tra scuole e tra classi nelle regioni meridionali. Ciò significa che la scuola primaria nel Mezzogiorno fatica maggiormente a garantire uguali opportunità a tutti, con evidenti effetti negativi sui gradi scolastici successivi.
Per quanto riguarda i risultati della scuola secondaria di primo grado, la prova CBT (computer based testing) per la III secondaria di primo grado (grado 8) consente di fornire gli esiti mediante livelli crescenti di risultato (da 1 a 5 per l’Italiano e la Matematica e da pre-A1 ad A2 per l’Inglese). Si può ritenere adeguato ai traguardi delle Indicazioni nazionali il livello 3 per Italiano e Matematica. Per l’Inglese il livello A2 è esplicitamente previsto dalle Indicazioni nazionali per la scuola secondaria di primo grado.
Rispetto al 2019 i risultati del 2021 di Italiano e Matematica sono più bassi, mentre quelli di Inglese (sia listening sia reading) sono stabili.
A livello nazionale gli studenti che non raggiungo risultati adeguati, ossia non in linea con quanto stabilito dalle Indicazioni nazionali sono:
- Italiano: 39% (+5 punti percentuali rispetto sia al 2018 sia al 2019)
- Matematica: 45% (+5 punti percentuali rispetto al 2018 e +6 punti percentuali rispetto al 2019)
-  Inglese-reading (A2): 24% (-2 punti percentuali rispetto al 2018 e +2 punti percentuali rispetto al 2019)
- Inglese-listening (A2): 41% (-3 punti percentuali rispetto al 2018 e +1 punto percentuale rispetto al 2019)
In tutte le materie le perdite maggiori di apprendimento si registrano tra gli allievi che provengono da contesti socio-economico-culturali più sfavorevoli. Inoltre, tra questi ultimi diminuisce di più la quota di studenti con risultati più elevati. Si riduce quindi l’effetto perequativo della scuola sugli studenti che ottengono risultati buoni o molto buoni, nonostante provengano da un ambiente non favorevole (i cosiddetti resilienti).
I divari territoriali tendono ad ampliarsi. In alcune regioni del Mezzogiorno (in particolare Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna) si riscontra un maggior numero di allievi con livelli di risultato molto bassi, che raggiunge il 50% e oltre della popolazione scolastica in Italiano, il 60% in Matematica, il 30-40% in Inglese-reading e il 55-60% in Inglese-listening. Prove INVALSI 2021.
Emergono forti evidenze di disuguaglianza educativa nelle regioni del Mezzogiorno sia in termini di diversa capacità della scuola di attenuare l’effetto delle differenze socio-economico-culturali sia in termini di differenze tra scuole e, soprattutto, tra classi.
Rispetto ai risultati dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado (slide 4) le prove sono costruite per fornire risultati su una scala unica per Italiano, Matematica e Inglese in funzione dei traguardi previsti dalle Indicazioni nazionali/Linee guida al termine del secondo ciclo di istruzione. Indipendentemente dal percorso di studi frequentato, le prove sono costruite in modo tale da fornire a ciascun allievo la possibilità di raggiungere i risultati più alti.
Rispetto al 2019 i risultati del 2021 di Italiano e Matematica sono più bassi, mentre quelli di Inglese (sia listening sia reading) sono stabili.
A livello nazionale gli studenti che non raggiungono risultati adeguati, ossia non in linea con quanto stabilito dalle Indicazioni nazionali sono:
- Italiano: 44% (+9 punti percentuali rispetto al 2019)
- Matematica: 51% (+9 punti percentuali rispetto al 2019)
- Inglese-reading (B2): 51% (+3 punti percentuali rispetto al 2019)
- Inglese-listening (B2): 63% (+2 punti percentuali rispetto al 2019)
Rispetto al 2019 si riscontra:
-  un calo di circa 10 punti in Italiano a livello nazionale, ma con forti differenze tra le regioni;
-  un calo di circa 10 punti in Matematica a livello nazionale, ma con forti differenze tra le regioni con percentuali molto elevate di allievi al di sotto del livello minimo nelle regioni del Mezzogiorno, in particolare in Campania e Puglia
- nessuna perdita di apprendimento per Inglese-reading e Ingleselistening.
In tutte le materie le perdite maggiori di apprendimento si registrano in modo molto più accentuato tra gli allievi che provengono da contesti socioeconomico- culturali più sfavorevoli, con percentuali quasi doppie tra gli studenti provenienti da un contesto svantaggiato rispetto a chi vive in condizioni di maggiore vantaggio.
I divari territoriali si ampliano maggiormente passando dalle regioni del Centro-nord a quelle del Mezzogiorno. In molte regioni del Mezzogiorno oltre la metà degli studenti non raggiunge nemmeno la soglia minima di competenze in Italiano (Campania 64%, Calabria 64%, Puglia 59%, Sicilia 57%, Sardegna 53%, Abruzzo 50%). In Matematica le percentuali di studenti sotto il livello minimo di competenza crescono ancora (Campania 73%, Calabria e Sicilia 70%, Puglia 69%, Sardegna 63%, Abruzzo 61%, Basilicata 59%, Lazio 56%, Umbria 52%, Marche 51%). Le percentuali di allievi che non raggiungono il traguardo previsto al termine dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado (B2 del QCER) divengono molto preoccupanti, se non addirittura drammatiche, sia per Inglese reading (Campania 68%, Puglia e Calabria 67%, Sicilia 66%, Sardegna 63%, Basilicata e Abruzzo 61%, Umbria 56%, Lazio 55%) e per Inglese-listening (Calabria 82%, Campania 81%, Sicilia 80%, Basilicata 80%, Puglia 78%, Abruzzo 76%, Sardegna 71%, Umbria e Molise 67%, Lazio 65%, Marche 61%, Toscana 59%, Liguria e Piemonte 54%, Emilia-Romagna 53%, Veneto 51%).
La pandemia potrebbe avere aggravato il problema della dispersione scolastica, soprattutto nelle sue componenti più difficili da individuare e quantificare. La disponibilità di dati censuari sugli apprendimenti, confrontabili su base nazionale, permette di individuare quegli studenti che, pur non essendo dispersi in senso formale, escono però dalla scuola senza le competenze fondamentali, quindi a forte rischio di avere prospettive di inserimento nella società non molto diverse da quelle degli studenti che non hanno terminato la scuola secondaria di secondo grado. Tale forma di dispersione scolastica è stata definita dispersione scolastica implicita o nascosta.
Nel 2019 la dispersione scolastica implicita si attestava al 7%, vale a dire che il 7% degli studenti delle scuole italiane nel 2019 ha conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado, ma con competenze di base attese al massimo al termine del primo biennio della scuola secondaria di secondo grado, quando non addirittura alla fine del primo ciclo d’istruzione. Purtroppo la pandemia ha aggravato questo fenomeno e la percentuale della dispersione scolastica implicita ha raggiunto il 9,5% e in alcune ragioni del Mezzogiorno essa ha superato ampiamente valori a due cifre (Calabria 22,4%, Campania 20,1%, Sicilia 16,5%, Puglia 16,2%, Sardegna 15,2%, Basilicata 10,8%, Abruzzo 10,2%), fenomeno particolarmente preoccupante poiché nelle stesse regioni anche il numero di dispersi espliciti (coloro che hanno abbandonato la scuola prima del diploma) è considerevolmente più alto della media nazionale.

[INVALSI] I Risultati delle prove INVALSI 2021

[Trento] INVALSI 2021: ottimi i risultati della scuola trentina

[Bolzano] INVALSI, resi noti i dati relativi alle scuole di lingua italiana



( red / 14.07.21 )

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Il 17 luglio il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, interverrà al congresso della FISH

(Regioni.it 4111 - 14/07/2021) Il Presidente Massimiliano Fedriga parteciperà alla seconda giornata del congresso annuale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) che si terrà venerdì 16 e sabato 17 luglio in modalità online ed intitolato “Capiamo il presente per orientare il futuro. Pandemia, Disabilità e Resilienza”. Nel corso della due-giorni, si alterneranno sessioni dedicate ai temi dell’isolamento e della segregazione delle persone con disabilità, della salute, della scuola, del lavoro, della vita indipendente e della discriminazione multipla vissuta dalle donne con disabilità.
Il 16 luglio (ore 15-19), dopo gli interventi dei vari consiglieri nazionali della Federazione, introdotti dal presidente Vincenzo Falabella, è prevista una tavola rotonda moderata da Gian Antonio Stella. Tra gli interventi previsti quelli di: Giuseppe Conte, Enrico Letta, Giorgia Meloni, Ettore Rosato, Matteo Salvini, Roberto Speranza, Antonio Tajani e Giovanni Toti. 
Il 17 luglio nella seconda giornata del Congresso (dedicata al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e quali atti e finanziamenti esso preveda, in favore delle persone con disabilità e delle loro famiglie) prevede nel corso della mattinata (dalle ore 9.00) un confronto con i Ministri Erika Stefani (Disabilità) e Andrea Orlando (Lavoro e Politiche Sociali), con il Sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso, con il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga, con il Presidente dell’Anci Antonio Decaro, cui parteciperanno anche Mauro Palma, il Garante Nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, e Giampiero Griffo, coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità.
Il Congresso del 16 e 17 luglio della FISH sarà aperto a tutti e visibile in streaming sul sito della Federazione https://www.fishonlus.it/congresso-2021/ dove sarà possibile consultare anche il programma completo dell’evento. Sarà possibile, inoltre, seguirlo anche sul canale Youtube e sulla pagina Facebook della Federazione.

[Fish] Capiamo il presente per orientare il futuro: al via il congresso 2021 della FISH - 14.07.2021


( red / 14.07.21 )

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11 nuove Bandiere Arancioni e 251 confermate: sono 262 i borghi premiati dal Touring in tutta Italia

(Regioni.it 4111 - 14/07/2021) Oggi, nell'ambito dell'iniziativa Bandiere Arancioni del Touring Club Italiano sono state infatti assegnate le 262 Bandiere Arancioni del triennio 2021-2023: 251 sono state confermate a Comuni che già avevano ricevuto il marchio di qualità turistico-ambientale negli anni passati; 11 invece sono le località che lo ricevono per la prima volta.
Ecco le nuove Bandiere Arancioni:  - in Piemonte, Canelli (AT), Castagnole delle Lanze (AT), Revello (CN), Rosignano Monferrato (AL), Susa (TO) e Trisobbio (AL) - in Liguria, Badalucco (IM) e Vallebona (IM) - in Lombardia, Ponti sul Mincio (MN) - in Umbria, Nocera Umbra (PG) - nel Lazio, Subiaco (RM) 
Sono 23 anni che il Touring - tra i primi enti in Italia - attraverso l'iniziativa Bandiere Arancioni ha colto ed evidenziato il potenziale turistico dei piccoli centri dell’entroterra. Insieme a Regioni, Comuni e altre reti, ha contribuito a mutare radicalmente consapevolezza, percezione e modello di sviluppo dell’Italia interna, dei borghi e dei piccoli comuni, contribuendo ad evolverli da ambito marginale a destinazione di tendenza. “L’iniziativa è un esempio concreto dell’impegno della nostra associazione nel prendersi cura dell’Italia come bene comune -  afferma Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano - con l’obiettivo diffondere la conoscenza dei territori, soprattutto quelli meno noti, educando alla bellezza del paesaggio e dell’ambiente.”
La Bandiera Arancione è pensata dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita: viene assegnata alle piccole località dell'entroterra (devono avere meno di 15mila abitanti) che non solo godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sanno offrire al turista un’accoglienza di qualità.
Il marchio ha una validità temporanea: ogni tre anni i Comuni devono ripresentare la candidatura ed essere sottoposti all’analisi del TCI che verifica la sussistenza degli standard previsti e garantisce così ai viaggiatori un costante monitoraggio della qualità dell’offerta turistica e alle amministrazioni uno stimolo al miglioramento continuo.
Per il nostro turismo l’estate 2021 appare promettente e i borghi, che sanno essere laboratori di innovazione, sapranno rispondere in modo ospitale e creativo, accogliendo i viaggiatori - principalmente italiani - che li visiteranno. Il turismo nelle Bandiere Arancioni è un turismo slow, autentico, accogliente e soprattutto rispettoso dell’ambiente e delle comunità ospitanti
Le 262 Bandiere Arancioni assegnate oggi rappresentano delle eccellenze che hanno superato un’approfondita e attenta selezione. Su oltre 3.200 candidature analizzate in questi 23 anni, solo l’8% ha ottenuto il riconoscimento. Inoltre - attraverso piani di miglioramento ad hoc -  Touring Club Italiano accompagna i territori verso l’innalzamento della qualità dell’offerta: 46 Comuni (circa il 18% dei certificati) hanno ricevuto la Bandiera Arancione in seconda istanza, dopo aver attuato i suggerimenti ricevuti da TCI. La Bandiera Arancione porta benefici reali e tangibili (+ 45% arrivi e + 83% di strutture ricettive in media, dall’anno di assegnazione) e supporta un vero e proprio “circolo virtuoso”: i dati raccolti restituiscono un quadro estremamente positivo, in molti casi in controtendenza rispetto al resto del Paese. LA CLASSIFICA DEI BORGHI BANDIERA ARANCIONE REGIONE PER REGIONE Ecco dove si trovano i 262 borghi Bandiera Arancione: - Piemonte, 40 borghi Bandiera Arancione - Toscana, 38  - Marche, 23 - Emilia Romagna, 21 - Lazio, 20 - Liguria, 17 - Lombardia, 16 - Puglia, 12 - Veneto, 11 - Umbria, 10 - Trentino Alto Adige, 8 - Friuli Venezia Giulia, 7 - Abruzzo, 7 - Sardegna, 7 - Calabria, 6 - Campania, 5 - Molise, 5 - Basilicata, 5 - Valle d'Aosta, 3 - Sicilia, 1
Valorizzare i piccoli centri italiani ""è esattamente nella direzione di quello che dobbiamo fare come Paese: stiamo cercando di indirizzare l'azione del ministero su sostanzialmente due linee guida: ampliare offerta turistica nel tempo e nello spazio, nel tempo per godere dei nostri luoghi tutto l'anno e nello spazio nel senso non solo dei grandi attrattori, ma in tutta la bella Italia"". Lo ha detto il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, intervenendo alla premiazione delle Bandiere arancioni del Touring Club Italiano. "Per fare questo serve valorizzare la bellezza dell'Italia poco conosciuta - ha aggiunto Garavaglia -. Lo si fa con la qualità che consente di vendere meglio il prodotto Italia. Vogliamo creare un'offerta turistica cha raggiunga tutta la nostra nazione".
Particolarmente soddisfatta  l’Assessora al Turismo ed Enti locali della Regione Lazio, Valentina Corrado: “La premiazione del Lazio con 20 Bandiere Arancioni di cui una nuova a Subiaco, ci riempie di quel sano orgoglio che non è campanilismo anacronistico. E’ invece la consapevolezza di quanto la nostra Regione sia ricca di patrimonio artistico, culturale, naturalistico, di artigianato e tradizioni, e insieme eccellenze, qualità e innovazione. La certificazione di Touring Club Italiano attesta anche la capacità di un territorio di migliorarsi, dal punto di vista dell’offerta, di accogliere il turista in modo ospitale e creativo, offrendo servizi di qualità. E’ senz’altro un periodo d’oro per la riscoperta dei nostri borghi e dobbiamo sostenerli nella promozione per intercettare la nuova domanda turistica che si orienta sempre di più verso i piccoli centri, tesori da scoprire, valorizzare e salvaguardare”.
Per maggiori informazioni su tutti i borghi certificati, sito web www.bandierearancioni.it.

 

 



( red / 14.07.21 )

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La salute prima della pandemia in un Paese che continua ad invecchiare: report Istat 2019

(Regioni.it 4111 - 14/07/2021) La situazione relativa alla salute degli anziani (over 75) prima della crisi pandemica, mostrava un quadro di complessivo miglioramento. A confermarlo sono i dati le condizioni di salute della popolazione anziana in Italia nell’anno 2019, pubblicati oggi in un report dell’Istat.
Marcata però la differenza fra uomini e donne. Infatti, ad eccezione delle malattie croniche gravi, più diffuse tra gli uomini (46,0% contro 41,1% delle donne), le donne hanno condizioni peggiori per tutti gli altri indicatori di salute. E la demenza e la depressione sono le patologie più diffuse tra le donne over85.
Il report dell’Istat sottolinea, poi, l’esistenza di almeno tre patologie croniche per oltre metà degli anziani.
Forti anche le differenze territoriali a svantaggio del Sud e delle Isole e le disuguaglianze sociali nella salute. Circa un terzo degli over 75 presenta una grave limitazione dell’autonomia e per un anziano su 10 questa incide sia sulle le attività quotidiane di cura personale che su quelle della vita domestica (8,5% nell’Ue22).
Se è vero che la cronicità peggiora al Nord e migliora al Sud, gli indicatori di salute riferiti alla multimorbilità e alla cronicità grave confermano lo svantaggio del Sud rispetto al Nord. Il divario territoriale maggiore (considerandole differenze della distribuzione per età) si riscontra tra gli uomini anziani per la multimorbilità (38,2% nel Nord e 49% nel Mezzogiorno) e tra le donne della stessa età per la cronicità grave (rispettivamente 34,9% e46,5%).
Analizzando congiuntamente multimorbilità e presenza di malattie croniche, gravi e meno gravi, è possibile scomporre il totale della popolazione anziana in gruppi mutuamente esclusivi secondo livelli di complessità del quadro morboso via via crescenti. Nel 2019,quasi il 15% degli anziani non presenta patologie croniche; il 24% ne riferisce almeno due tra quelle classificate non gravi; il 18% almeno tre non gravi(dunque un segmento di anziani in condizioni già più critiche rispetto ai precedenti); l’11% ha almeno una patologia cronica grave, ma non presenta multimorbilità e, infine, il 32,3% è la quota di anziani con il quadro morboso più complesso, perché oltre ad avere almeno una patologia cronica grave soffre delle complicanze dovute alla multimorbilità. Le differenze territoriali sono pronunciate.
Nel Mezzogiorno la quota delle donne anziane che hanno la condizione peggiore, vale a dire che sono affette da almeno una patologia cronica grave e da multimorbilità, è pari al 40% contro il 27% nel Nord e il 30,4% nell’Italia centrale, ma – rileva l’Istat si osservano per gli uomini analoghe distanze fra i territori.

Istat: Le condizioni di salute della popolazione anziana in Italia nel 2019 - Testo integrale e nota metodologica





( red / 14.07.21 )

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Zona Franca Urbana: 77 milioni a imprese e lavoratori autonomi per i comuni colpiti dal sisma del 2016

(Regioni.it 4111 - 14/07/2021) Il ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il provvedimento con gli elenchi delle imprese e i lavoratori autonomi ammessi alle agevolazioni fiscali e contributive previste per la Zona Franca Urbana, istituita nei comuni delle regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpiti dagli eventi sismici susseguiti dal 24 agosto 2016.
Per usufruire dei contributi assegnati con il bando 2021, pari complessivamente a 77 milioni di euro, l’Agenzia delle entrate fornirà a breve il codice da riportare nel modello F24.

Per maggiori informazioni: Zona Franca Urbana Sisma Centro Italia

[Mise] ZFU Sisma Centro Italia, 77 milioni a imprese e lavoratori autonomi - 14.07.2021

 



( red / 14.07.21 )

Documento della Conferenza delle Regioni del 17 giugno

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Decreto Sostegni-bis: le proposte prioritarie e gli emendamenti

(Regioni.it 4111 - 14/07/2021) La Conferenza Unificata del 17 giugno ha registrato il parere favorevole delle Regioni sul Decreto Imprese, lavoro, giovani e salute (noto anche come Decreto Sostegni bis), ma nei termini indicati in un documento e negli emendamenti ritenuti prioritari, inviati per via telematica al Governo.
Lo stesso documento è stato poi inviato anche ad Emanuela Corda, Presidente della Commissione Parlamentare per le questioni regionali.
Si riporta di seguito il testo nel quale si fa riferimento alle questioni considerate "prioritarie" dalle Regioni,. il documento integrale , con tutti gli emendamenti, è stato pubblicato nella sezione "rapporti istituzionali/Conferenza Unificata" del sito www.regioni.it.
Posizione in merito al parere al decreto - legge 25 maggio 2021, n. 73, recante “misure urgenti connesse all’emergenza da Covid-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali” (c. 3132)
Punto 2) O.d.g. Conferenza Unificata
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome con le premesse di seguito rappresentate, esprime parere favorevole al provvedimento nella considerazione che alcuni dei punti di attenzione evidenziati nelle precedenti interlocuzioni con il Governo sono stati risolti e auspica che, nell’ottica della consueta leale collaborazione, possano trovare soluzione accogliendo  gli emendamenti allegati, ovvero, che si possa formalizzare un accordo in Conferenza Stato-Regioni, anche ai fini del loro recepimento nei prossimi provvedimenti normativi in itinere.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome prende atto che nel DL 73/2021 sono state recepite le disposizioni approvate nell’Accordo Accordo in materia di “interventi strategici a favore delle Regioni e delle Province autonome” del 20 maggio scorso che, considerate insieme a quelle inserite nei vari decreti legge che si sono succeduti in questi primi mesi dell’anno, specificatamente nel DL 41/2021 “Sostegni”, hanno dato, in parte, risposta alle tematiche prioritarie segnalate a febbraio 2021.
Lo spirito di leale collaborazione fra il Governo e le Regioni e Province autonome ha permesso di consolidare un proficuo percorso di continuo confronto, già in atto da vari anni, propedeutico ai provvedimenti di finanza pubblica, per individuare soluzioni alle principali criticità di sistema evidenziate dalle Regioni.
Si prende atto positivamente dell’incremento del Fondo per il sostegno delle attività economiche particolarmente colpite dall’emergenza epidemiologica per ulteriori 120 milioni di euro per l’anno 2021, di cui 20 milioni di euro destinati ad interventi in favore dei parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici (art.8, c.2). A riguardo si evidenzia che la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome aveva raggiunto un accordo per il riparto del Fondo e richiesto il suo inserimento in legge in modo da procedere celermente all’erogazione delle somme.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome auspica di continuare nell’interlocuzione con il Governo affinché possa nel proseguo dell’iter parlamentare di questo decreto e degli altri decreti legge che si stanno succedendo, si possano trovare soluzioni anche per le altre tematiche prioritarie che non hanno trovato ancora risposta, di seguito indicate:
1. analisi e aggiornamento, alla luce del DEF 2021 – 2023, per le RSO e RSS dell’entità delle minori entrate e conseguente sostenibilità finanziaria dei bilanci regionali anche alla luce dell’ulteriore proroga del periodo di sospensione delle attività dell’agente della riscossione prevista all’art. 9;
2. un concreto segnale d’attenzione sul finanziamento degli interventi per la qualità dell’aria (peraltro investimenti) a tutela della salute cittadini;
3. l’attivazione dei Tavoli sulla ristrutturazione del debito e la conseguente rinegoziazione del debito di cui all’articolo 39, comma 12, del decreto-legge 30 dicembre 2019, n.162, anche ai fini di ridurne l’onere correlato alle risorse di cui alle anticipazioni di liquidità;
4. istituire un tavolo politico Stato- Regioni, Enti Locali e Associazioni rappresentative delle aziende di trasporto pubblico locale, che affronti e monitori le problematiche attinenti i mancati ricavi e l’andamento dei tavoli prefettizi per la quantificazione delle risorse necessarie ai servizi aggiuntivi;
5.1 completare lo sforzo sul versante Sanità sia sostenendo il sistema nella “riconversione” e assistenza per le patologie no- Covid che su quello del pieno riconoscimento delle spese rendicontate per l’emergenza;
5.2 assicurare la copertura finanziaria completa dei risarcimenti ai soggetti danneggiati da complicanze irreversibili causa vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati.
Non da ultimo si richiama nuovamente l’attenzione sulla necessaria e non più rinviabile di emanazione dei seguenti decreti attuativi della normativa vigente:
- decreto del MEF, che definisce le modalità di attribuzione alle RSO della quota del gettito riferibile al concorso della Regione nell’attività di recupero fiscale in materia di IVA ai sensi dell’articolo 9 del D.lgs 68/2011 (in attuazione della legge 42/2009);
- decreto del MEF per la definizione dei compensi degli amministratori di società pubbliche (Testo unico in materia di società pubbliche -D.lgs. n. 175/2016, articolo 11, comma 6). Ad oggi la mancanza del decreto ha provocato l'ultrattività della disciplina transitoria che perdura oramai da quasi cinque anni, generando non pochi problemi applicativi. Tale inerzia è stata a più riprese stigmatizzata dalla stessa Corte dei conti che da ultimo (v. sezione di controllo del Lazio, Delib. n. 15/2021/VSG) ha disposto, ai sensi dell’art. 1, comma 8, del D.L. n. 174/2012, la trasmissione della deliberazione in questione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero dell’Economia e Finanze, anche al fine di sollecitare l’adozione del decreto ministeriale previsto dall’art. 11, comma 6, del d.lgs. n. 175/2016.
Roma, 17 giugno 2021
Indice dell'allegato relativo agli emendamenti  al Decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, recante misure urgenti connesse all’emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali (C 3132)
1. Spese sostenute per l’emergenza da COVID-19 ed equilibrio economico – finanziario in sanità. 
2. Modifiche all’art. 26 in materia di liste di attesa e utilizzo flessibile delle risorse
3. Indennizzi emotrasfusi
4. Incremento fondo per indennizzi categorie colpite dalla pandemia
5. Interventi per il miglioramento della qualità dell’aria.
6. Aggiornamento delle le tipologie di investimento rilevanti ai sensi dell’articolo 119, sesto comma della Costituzione
VERSIONE 1
VERSIONE 2
7. Tesoriere
8. Iniziative nel campo dell'edilizia sanitaria valutabili dall'INAIL
9. Valorizzazione turistica del Paese in relazione alle Olimpiadi invernali 2026 e ai XX Giochi del Mediterraneo 2026
10. Eventi metereologici avversi
11. Rinnovo del Contratto collettivo nazionale relativo agli addetti al sistema idraulico forestale
12. Modifica all’art. 10 bis del DL 137/2020, convertito dalla legge 176/2020
13. Disposizioni in materia di società a partecipazione pubblica
14. Modifica all’articolo 57 incremento fondo RSS
15. Clausola di salvaguardia nelle Regioni a statuto speciale e nelle Province autonome di Trento e di Bolzano
POLITICHE SOCIALI/ISTRUZIONE
16. Rifinanziamento fondo per le funzioni relative all'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali
POLITICHE SOCIALI
17. Misure urgenti di solidarietà alimentare e di sostegno alle famiglie per il pagamento dei canoni di locazione e delle utenze domestiche
AFFARI ISTITUZIONALI E GENERALI
18. Modifiche art. 52. (Misure di sostegno all’equilibrio di bilancio degli enti locali, proroga di termini concernenti rendiconti e bilanci degli enti locali e fusione di comuni)
SPORT
19. Modifica art.10
SALUTE
20. Modifiche articolo 26 - Disposizioni in materia di liste di attesa e utilizzo flessibile delle risorse
21. Modifiche all’articolo 30 Misure per lo sviluppo della sanità militare e della capacità produttiva nel settore vaccinale e antidotico
LAVORO
22. Art. 40 Ulteriori disposizioni in materia di trattamenti di integrazione salariale
23. Art. 41 Contratto di rioccupazione
24. Assegno ordinario per cessazione attività
25. Accordo di ricollocazione
TRASPORTI 
26. Norma di salvaguardia dei bilanci delle Regioni e le Province autonome
27. Compensazione mancati introiti tariffari delle aziende di TPL)
28. Corrispettivi aziende TPL
29. Proroga affidamenti TPL
SVILUPPO ECONOMICO
30. Detassazione indennità regionali o provinciali
SICUREZZA LUOGHI DI LAVORO
31. reclutamento straordinario dei profili professionali sicurezza luoghi di lavoro
OSSERVAZIONI SUL CONTRIBUTO SERVIZIO PER L’ACCESSO AL CREDITO DELLE IMPRESE

Link al documento approvato della Conferenza delle Regioni del 17 giugno: Posizione in merito al parere al decreto - legge 25 maggio 2021, n. 73, recante “misure urgenti connesse all’emergenza da covid-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali” (c. 3132)

Link all'atto della Conferenza Unificata del 17 giugno: Parere, ai sensi dell'articolo 9, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di conversione in legge del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 recante: "Misure urgenti connesse all'emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali"

( red / 14.07.21 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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