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Regioni.it

n. 4175 - giovedì 4 novembre 2021

Sommario
- Vaccini: entro Natale fascia 5-11 anni
- Aceto balsamico: le Regioni spronano il Governo, si avvii procedura di contestazione su norma tecnica slovena
- Piano nazionale infanzia e Piano per il contrasto alla violenza maschile contro le donne: via libera in Conferenza Unificata
- Figliuolo: circolare per programmare terza dose
- Musumeci, Solinas: storico riconoscimento insularità in Costituzione
- Trasporto pubblico locale: intesa con Regioni e Enti locali sul riparto di 3,6 mld per le metro, 1,3 mld per l’acquisto di bus ecologici e 836 mln per le ferrovie regionali

Documento della Conferenza delle Regioni del 3 novembre

+T -T
Piano nazionale infanzia e Piano per il contrasto alla violenza maschile contro le donne: via libera in Conferenza Unificata

Le osservazioni delle Regioni sul piano nazionale di azione di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva

(Regioni.it 4175 - 04/11/2021) Il 3 novembre "in Conferenza unificata, ho portato il Piano Nazionale Infanzia e Adolescenza e il Piano strategico nazionale per il contrasto della violenza maschile contro le donne 2021-2023. Si tratta - ha spiegato ministra per le Pari opportunita' e la famiglia Elena Bonetti - di due provvedimenti strategici per i prossimi anni, che considero importante condividere con tutti i livelli territoriali.
Il nuovo Piano Infanzia punta a mettere le nuove generazioni al centro delle politiche pubbliche anche nel metodo. Per la prima volta, questo Piano è scritto a partire dall'ascolto dei bambini e dei ragazzi, che sono cittadine e cittadini già oggi al pari del mondo adulto. La loro voce deve entrare da protagonista nella decisione delle politiche pubbliche destinate all'infanzia e all'adolescenza".
Sul 5° piano nazionale di azione di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva la Conferenza delle Regioni e delle Province autonomeha espresso un parere favorevole con alcune osservazioni di carattere generale e la richiesta di alcune modifiche migliorative ed il Diparimento ha assicurato che terrà conto di tali osservazioni nella stesura defintiva del piano.
"Complessivamente - si legge nel documento della Conferenza delle Regioni - emerge l’estrema centralità riservata al sistema scolastico negli interventi previsti e un certo "spostamento" sempre più in area sanitaria delle problematiche relative al maltrattamento minorile. L'area territoriale sociale appare meno centrale nella realizzazione degli interventi. Lo “spostamento” sul versante sanitario e ospedaliero appare eccessivo, stante la necessità di adottare un approccio globale che coinvolga tutti i contesti di vita del minorenne, soprattutto se guardiamo alle situazioni caratterizzate da una complessità che richiede la capacità di operare in maniera integrata e sinergica tra i servizi a vario titolo coinvolti nella presa in carico tanto dei minori quanto delle figure adulte di riferimento, con particolare riguardo al ruolo dei servizi sociosanitari territoriali più prossimi alla potenziale utenza, oltre che delle agenzie educative. Ci si riferisce a diverse aree fra cui ad esempio, quella del rischio di abuso (azioni 23/24) e maltrattamento, dove è ancora più evidente un accentuato riferimento ai servizi sanitari e ospedalieri in particolare. Si condivide l’opportunità di individuare equipe di eccellenza a livello regionale presso aziende ospedaliere e/o una equipe multidisciplinare specializzata in ogni azienda sanitaria. Ma il potenziamento della rete dei servizi deve prevedere necessariamente la costituzione e l’operatività di equipe integrate socio sanitarie territoriali di base, che vedano il raccordo fra servizi sociali, sanitari di base e specialistici, servizi educativi, e servizi giudiziari se del caso, attraverso accordi di programma o protocolli di intesa che ne definiscano il raccordo operativo. All'interno di queste equipe, è da valorizzare il ruolo del servizio sociale professionale cui compete un compito preciso nella tutela dei minori, in stretto raccordo con i servizi consultoriali, fin dalla fase di rilevazione di situazioni di maltrattamento/abuso, sospetto o conclamato, e per tutto l’iter procedurale (protezione, valutazione, trattamento). Importante altresì il lavoro di rete tra questi servizi di primo livello e figure centrali per la rilevazione precoce quali possono essere i pediatri di libera scelta e i MMG.
Ad ogni modo, in generale, nelle schede relative al tema della tutela delle persone di minore età - sottolinea la Conferenza delle Regioni - parrebbe che si tenda a prevedere per ogni situazione l’istituzione di equipe multidisciplinari specifiche per ogni ambito di azione, dimenticando che a volte andrebbe solo maggiormente potenziata la rete territoriale dei servizi che è fondamentale per garantire i LEA di cui si parla e supportare eventualmente un secondo livello più specialistico.
Inoltre, nella sezione dedicata all’Empowerment, potrebbe essere opportuno un riferimento anche alla rete dei care leavers, oggi supportata con progetti regionali molto significativi, grazie anche alla sperimentazione nazionale.
Infine, non si evince a quali coperture finanziarie si intende fare riferimento per il potenziamento dei servizi, richiamato in più parti del documento (es. Consultori, psicologia scolastica, equipe integrate specializzate, etc) considerato che la fonte di finanziamento sembra essere soltanto quella del Fondo Intesa Famiglia"
"Con il nuovo Piano antiviolenza, che vogliamo finalmente strutturale, rafforziamo la rete territoriale e l'attività di prevenzione e accompagnamento per le donne vittime di violenza e investiamo fortemente in misure di protezione e di formazione per gli operatori. Il contrasto della violenza di genere - ha concluso la ministra - deve diventare scelta strutturale del Paese, al fianco delle donne e di tutta la rete antiviolenza. Sono grata alle Regioni, ad Anci e Upi e alla ministra Gelmini per questo lavoro che ci vede cooperare tutti per le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi, le donne del nostro Paese".
Recentemente sul sito del dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio è stato pubblicato il decreto di approvazione della graduatoria dei progetti finanziati a seguito dell’Avviso pubblico del 18 dicembre 2020, con il quale è stata data attuazione all’articolo 26 bis del decreto legge 14 agosto 2020, n.104, con l’obiettivo di favorire la prevenzione ed il contrasto della violenza maschile sulle donne promuovendo il recupero degli uomini autori di violenza attraverso il finanziamento, per un importo massimo di 1 milione di euro, di progetti volti all’istituzione e al potenziamento dei centri di riabilitazione per uomini maltrattanti. Si tratta di 18 progetti, presentati da Regioni e Province Autonome, che potranno essere avviati rapidamente dopo la sottoscrizione dei relativi atti di concessione.


( red / 04.11.21 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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Capo redattore: Giuseppe Schifini
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