(Regioni.it 4178 - 09/11/2021) Nel Pnrr dell’Italia ci sono "23 obiettivi su 51" ancora da centrare entro l'anno, spiega il ministro dell'Economia Daniele Franco: “stiamo monitorando la situazione e tutto il governo è impegnato su questo. Contiamo di chiudere questi impegni entro la fine dell'anno”.

“Stiamo dialogando con tutte le regioni – afferma invece Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile – “per far sì che anche il Fondo sviluppo e coesione venga programmato secondo le categorie del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

Per Giovannini gli investimenti del Piano nazionale ripresa e resilienza (Pnrr) e del fondo complementare possono fare la differenza: “ma le priorità e gli assi con cui il Pnrr e' articolato possono diventare riferimento comune che moltiplica le risorse disponibili, crea sinergie e un effetto leva su cui anche il settore privato puo' investire”.

Giovannini evidenzia il cambiamento di prospettiva che impone il Pnrr: “si finanziano progetti ma non si danno fondi per poi fare la progettazione e questo è un cambiamento importante. Ma i fondi del Pnrr e il fondo complementare non sono gli unici disponibili". Quindi Giovannini ribadisce che “il Pnrr non esaurisce gli strumenti finanziari”.

Per Giovannini “anche il Fondo sviluppo e coesione, che è a disposizione per la programmazione delle regioni, 15 miliardi che con la Legge bilancio diventano 23 nei prossimi anni, deve essere programmato secondo le categorie del Pnrr. In questo dialogo con le Regioni – spiega Giovannini – stiamo riscontrando una rispondenza positiva all'accettazione delle linee principali del Pnrr che guideranno anche le scelte di allocazione del Fondo di sviluppo e coesione che le singole regioni stanno facendo”.

“Lo Stato finanzia – aggiunge Giovannini - una serie interventi ma non dimenticate le priorità, mettete anche voi fondi in modo complementare o per rafforzare gli interventi del piano. Questa logica - afferma Giovannini - deve guidare anche gli 83 miliardi dei fondi ordinari di coesione europei 2021-2027 che spetterà a Stato e Regioni programmare”.

Intanto arrivano dal Piano nazionale ripresa e resilienza (Pnrr) 313 milioni di risorse per riqualificare la rete idrica delle regioni meridionali e in particolare per ridurre la dispersione di un bene che diventa sempre più prezioso come l’acqua.

Sono interessate le reti idriche di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia e sono gli obiettivi del bando del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili pubblicato in Gazzetta Ufficiale e in base al quale, entro 45 giorni, gli Enti d’Ambito delle cinque Regioni del Sud potranno presentare progetti volti a migliorare la qualità e la gestione del servizio, anche attraverso l’impiego delle migliori tecnologie digitali per il monitoraggio delle reti e il miglioramento della resilienza.

I 313 milioni di euro – spiega il Ministero - sono risorse europee del programma React Eu messe a disposizione dal Ministro per il Sud e la Coesione territoriale e gestite dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si tratta di fondi europei del Pon Infrastrutture e Reti 2014-2021.

E' inoltre online sul sito del Mite la graduatoria dei progetti per il trasporto scolastico sostenibile finanziati dal "Decreto Clima", che ha stanziato 20 milioni di euro.

Il finanziamento, destinato ai Comuni con piu' di 50 mila abitanti interessati dalle procedure di infrazione comunitaria sulla qualita' dell'aria, prevede la realizzazione di nuove linee di trasporto scolastico da attivare mediante scuolabus e/o miniscuolabus ad alimentazione ibrida o elettrica di nuova immatricolazione.