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Regioni.it

n. 4221 - martedì 25 gennaio 2022

Sommario
- Emergenza Covid-19: Regioni unite per semplificazione regole
- Proposte della Conferenza in merito alle misure per il contrasto alla diffusione del Covid-19
- Presidenti delle Regioni: posizione unitaria e forte rispetto alla situazione Covid-19
- Pnrr: possibile revisione dei Piani di ripresa presentati
- Omicron: iniziano prove del vaccino
- Peste suina: incontro costruttivo tra i presidenti Toti, Cirio e i ministri Patuanelli, Speranza.

+T -T
Presidenti delle Regioni: posizione unitaria e forte rispetto alla situazione Covid-19

(Regioni.it 4221 - 25/01/2022) Oggi i presidenti delle Regioni italiane si sono incontrati a Roma (vedi notizia precedente) e hanno "preso una posizione forte rispetto alla situazione del Covid", asottolinearlo al termine della riunione è il  presidente del Veneto Luca Zaia, che chiarisce: "Bisogna cambiare approccio di fronte a un cambio totale di scenario", e anticipa: "è in corso di predisposizione un documento da inviare al ministro Speranza". La richiesta è di applicare le direttive dell'Ecdc, e quindi "pensare di concentrarci solo sui soggetti sintomatici rispetto alle regola da seguire, e di togliere la suddivisione delle Regioni in colori, naturalmente mantenendo il monitoraggio sull'andamento dei posti letto in area medica e in terapia intensiva", spiega Zaia. Per quanto riguarda le scuole, poi, "bisogna fare in modo che vadano in isolamento solo i ragazzi sintomatici e gli altri restino a scuola", precisa il presidente veneto. "Il principio generale è quello della semplificazione dell'approccio prendendo atto della mutata realtà, che ci dice, ad esempio, che il contact tracing è saltato, perchè con 20.000 positivi al giorno in una Regione ci sono 200.000 persone da contattare. È evidente che il modello attuale non funziona, come si è visto con il caos tamponi che non ha assolutamente risolto il problema". 
Tesi ribadite dal presidente della Lombardia Attilio Fontana. La proposta delle Regioni al governo "sarà quella di superare il sistema dei colori, concentrare il tracciamento solo sui soggetti sintomatici, calcolare i ricoveri Covid escludendo i pazienti positivi in ospedale per altre patologie. Proposta che come Lombardia avevo già avanzato la scorsa settimana".
"Con i colleghi presidenti di Regione - ha aggiunto Fontana - siamo d'accordo. La situazione epidemiologica è in netto miglioramento in tutto il Paese, quindi occorre impostare una nuova strategia che consenta ai nostri territori di riprendere a far correre l'economia e ai cittadini di tornare a vivere con più serenità". "La nostra proposta sarà quella di superare il sistema dei colori concentrare il tracciamento solo sui soggetti sintomatici, calcolare i ricoveri Covid escludendo i pazienti positivi in ospedale per altre patologie. Proposta che come Lombardia - ha ricordato - avevo già avanzato la scorsa settimana".
Bisogna semplificare le regole anticovid nelle scuole secondo il presidente della Lombardia Attilio Fontana. "Sono sempre più numerose le segnalazioni di famiglie bloccate in casa dal caos di regole complicate, spesso attuate diversamente da dirigenti scolastici che faticano a raccapezzarsi. Serve - ha detto dopo la riunione dei governatori a Roma - una semplificazione e soprattutto una continuità didattica per i ragazzi, per gli insegnanti e per le famiglie". "Crediamo che la strategia più appropriata - ha concluso -sia focalizzare l'attenzione sugli studenti positivi sintomatici, soprattutto alla luce della protezione data dai vaccini".
"Tra le priorità che sottoponiamo al Governo c'è la necessità di rivedere le norme per la gestione a scuola dei casi di Covid",  scrive su Facebook il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, al termine della riunione. "Bisogna semplificare, perché per le famiglie e il nostro sistema sanitario è molto difficile affrontare la complessità delle regole imposte a livello nazionale - aggiunge Cirio -. Chiediamo anche che ai bambini vaccinati alle elementari vengano applicate le stesse regole per continuare a seguire in presenza che ci sono per le medie e le superiori. Sui congedi parentali serve poi un intervento a sostegno dei genitori bloccati a casa per restare al fianco dei propri bambini".
"E' giunto il momento di semplificare la vita a coloro che hanno completato le vaccinazioni" anti-Covid, che "nel Lazio rappresentano il 63% della popolazione over 12 anni. Questi cittadini, indipendentemente dai luoghi di lavoro, studio, socializzazione, devono essere liberi senza certificazioni e tamponi. In assenza di sintomatologia, tutte le attività, comprese quelle scolastiche, devono essere mantenute". Lo dichiara l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, in occasione dell'incontro fra i presidenti di Regione. "Oggi le varie circolari ministeriali, soprattutto in ambito scolastico, rendono difficile la vita alle famiglie", osserva D'Amato in una nota. Inoltre, "valgono le stesse regole sia per coloro che hanno completato il percorso di vaccinazione che per coloro che non si sono vaccinati - evidenzia - tutto ciò generando procedure amministrative e operative assurde. Bisogna fare la corsa al vaccino, non ai tamponi", precisa l'assessore, rimarcando che "ieri nel Lazio" si è registrato un "record assoluto di testing, oltre 150mila. Auspico che il Governo ascolti la voce delle Regioni", si augura D'Amato. 
"Le attivita' scolastiche non vanno sostituite dalla Dad quando bambini e ragazzi sono vaccinati e non ci sono sintomi. Su questo c'e' bisogno di un intervento chiaro a tutela delle famiglie e della scuola. Si puo' combattere il Covid e semplificare vita persone con regole chiare". Cosi' in un tweet il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
"Oggi abbiamo ribadito che il sistema del conteggio dei malati covid, che tiene conto anche di coloro che risultano positivi ma ricoverati per altre patologie, come il sistema dei colori delle regioni e il sistema del tracciamento sono tutte cose che appartengono al passato: non sono più coerenti con la situazione della pandemia oggi e, pertanto, vanno modificate e in fretta". Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, al termine della riunione con gli altri governatori a Roma. "Ci siamo, poi, soffermati sul tema del finanziamento alle Regioni perché è evidente che i costi gestiti dalle Regioni per affrontare e dare risposte alla pandemia non sono minimamente considerati nel quadro economico del governo. E questo può avere effetti devastanti sui cittadini". Per il governatore, inoltre, "è necessario, nell'applicazione del Pnrr, ripensare ai contratti della medicina del territorio, in modo che possano essere resi coerenti con quello che andiamo a sviluppare. Questo significa inserire sempre di più i medici di medicina generale nel contesto dello sforzo sanitario pubblico. Poi, occorre programmare meglio il futuro, aprendo il numero chiuso delle Università di medicina, che ormai è un tappo vero e proprio alla programmazione delle nuove assunzioni sanitarie". Infine, conclude Toti, "abbiamo chiesto modifiche anche per quanto riguarda le scuole, nell'ottica di semplificare il sistema, che deve funzionare in modo semplice: i sintomatici stanno a casa, tutti gli altri continuano con la loro vita, specie se vaccinati".
"Basta caos nelle scuole : chi è vaccinato con tre dosi non deve andare in dad. Restino a casa solo i positivi e chi non è vaccinato". Sottolinea così una delle richieste delle Regioni al Governo, il presidente della Toscana, Eugenio Giani, al termine della riunione. "I presidenti delle Regioni, di vario orientamento politico sono tutti compatti: serve un salto di qualità con un adeguamento delle misure Covid all'andamento della pandemia". Lo ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani, al termine di una riunione con i governatori, segnalando che "questa è un'esigenza che sente chi è vicino ai territori".
"Oggi, insieme ai presidenti delle altre Regioni, abbiamo deciso di inviare al Governo un documento unitario con il quale poniamo l'attenzione sulla necessità di superare il sistema dei colori, come pure di limitare la sorveglianza ai soli soggetti sintomatici", ha confermato il Presidente del Molise, Donato Toma, a margine della riunione. "Per quanto riguarda la scuola, al fine di semplificare le procedure - ha spiegato - abbiamo giudicato opportuno che vengano posti in isolamento solo i soggetti sintomatici, senza interrompere l'attività in presenza. Nei bollettini dei ricoveri Covid, infine, abbiamo chiesto di non conteggiare i pazienti che vengono ricoverati per altre patologie e che risultino positivi".
"Abbiamo predisposto -  conferma il presidente della Regione Basilicata,  Vito Bardi - un documento unitario da sottoporre al  Governo per cambiare il sistema dei 'colori', per concentrare tutte  le misure solo sui sintomatici e per costruire nuove regole per le  scuole".
"E' emersa la richiesta di tutte le Regioni al Governo nazionale di rivedere il sistema delle colorazioni che - a fronte dell'evoluzione della pandemia che ha caratteristiche diverse - rischia di non essere più compresa né sotto il profilo scientifico né dalla popolazione - sottolinea il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. L'altra richiesta di tutte le Regioni al Governo è di una semplificazione delle regole Covid per la gestione delle scuole: nonostante in Trentino siano state fatte modifiche al protocollo nazionale per renderlo più semplice, le problematiche sono tante e le famiglie non le comprendono". Altro tema trattato è quello dei turisti stranieri: "Abbiamo poi posto il problema dei turisti stranieri che vengono in Trentino e per il quale c'è un problema di riconoscimento del Green pass: il Governo ha garantito alle Regioni che ci sarà un intervento a breve per risolvere la problematica" conclude il presidente Fugatti.



( red / 25.01.22 )
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