(Regioni.it 4222 - 26/01/2022) Sono da rivedere i prezzi delle opere. L’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia preoccupa i presidenti Fugatti, Zaia e Fontana per la realizzazione delle opere pubbliche e in particolare quelle collegate alle Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026.

Il Viceministro alle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, Alessandro Morelli, ha riunito i rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome interessate dall'organizzazione delle Olimpiadi invernali 2026 “per discutere della ripartizione dei 324 milioni stanziati in legge di Bilancio per la realizzazione degli interventi infrastrutturali - strade, ferrovie e Tpl - collegati all'evento olimpico". All’incontro hanno partecipato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, della Regione Veneto, Luca Zaia, della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, e il vicepresidente della Provincia autonoma di Bolzano Daniel Alfreider.

Morelli ha quindi condiviso “la necessità di rivedere i costi stimati delle opere alla luce dell'aumento dei prezzi delle materie prime che rischia di complicarne la realizzazione”.

I presidenti della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e del Veneto, Luca Zaia, e il presidente della Provincia autonoma di Trento,  Maurizio Fugatti, e il vicepresidente della Provincia autonoma di  Bolzano, Daniel Alfreider, condividono “le preoccupazioni  espresse dal viceministro alle Infrastrutture e mobilita'  sostenibili, Alessandro Morelli, chiediamo al Governo di attivarsi  con urgenza con meccanismi che consentano di compensare la revisione dei prezzi stimati delle opere pubbliche, alla luce degli aumenti dei  materiali e dell'energia, che stanno mettendo a rischio la capacita' di programmazione delle istituzioni territoriali".

"Il rischio - aggiungono i presidenti Fontana, Zaia, Fugatti, Alfreider  - e' che non si  riesca a chiudere il pacchetto delle opere pubbliche che derivano dal  Pnrr e anche, per quelle che si riferiscono alle Olimpiadi invernali  di Milano Cortina 2026", se non dovessero arrivare “meccanismi che consentano di compensare la revisione dei prezzi stimati delle opere pubbliche alla luce degli aumenti dei materiali e dell'energia”.

Pertanto Fontana, Zaia, Fugatti, Alfreider  chiedono al Governo “di attivarsi con urgenza con meccanismi che consentano di compensare la revisione dei prezzi stimati delle opere pubbliche, alla luce degli aumenti dei materiali e dell'energia, che stanno mettendo a rischio la capacità di programmazione delle istituzioni territoriali”.