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Regioni.it

n. 4228 - giovedì 3 febbraio 2022

Sommario
- Mattarella: il valore del ruolo e dello spazio delle autonomie. Apprezzamento dalle Regioni
- Covid-19: l'ultimo decreto del Governo recepisce gran parte delle richieste delle Regioni
- Antivirali: Figliuolo, domani l'avvio della distribuzione alle Regioni
- Green pass fino al 2023: Commissione Ue propone estensione
- Pnrr: lo stato di avanzamento
- Scuola e pandemia: nuove norme dal 7 febbraio

+T -T
Pnrr: lo stato di avanzamento

(Regioni.it 4228 - 03/02/2022) Il Mipaaf, il ministero delle politiche agricole e forestali, fa sapere oggi di aver trasmesso a Palazzo Chigi “lo stato di avanzamento del PNRR sul fronte delle progettualità di competenza delle Politiche Agricole. Secondo quanto si evince dai documenti tutti gli avanzamenti del Piano relativi al 2021 sono stati centrati e non si intravedono criticità sul 2022”.
Il Consiglio dei Ministri del 2 febbraio ha infatti effettuato una ricognizione della situazione dei principali obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Il Governo ha così valutato positivamente lo stato di attuazione degli investimenti e delle riforme di competenza dei Ministeri coinvolti nell'attuazione del Pnrr.
Al 31 gennaio 2022 le amministrazioni hanno emanato 113 bandi e avvisi per un importo complessivo pari a circa 27,86 miliardi di euro. Ad oggi risultano aperti 48 bandi per un ammontare di risorse da assegnare pari a 23,17 miliardi. Dei 45 obiettivi previsti entro giugno 2022, tre risultano già conseguiti.
Nel 2022 l’Italia deve conseguire complessivamente 100 obiettivi per il PNRR di cui 83 milestone e 17 target. Di questi 45 sono da conseguire entro il 30 giugno 2022, a cui è collegata una rata di rimborso di € 24,13 miliardi, e 55 entro 31 dicembre 2022, per la quale è associata una rata di rimborso pari a € 21,83 miliardi.
“Dopo la fase uno, più procedurale, - spiega il ministro Enrico Giovannini - la fase due è più concentrata sull'avvio degli investimenti, il che richiede anche un monitoraggio diverso, più rivolto alle stazioni appaltanti. Ad esempio, per il mio ministero, entro lo scorso dicembre abbiamo distribuito il 98% dei 61,4 miliardi di nostra competenza alle stazioni appaltanti".
"Ora – prosegue il ministro alle Infrastrutture - spetta ai soggetti attuatori, bandire una serie di appalti, cioè a Rete ferroviaria italiana per i progetti ferroviari, ai comuni per quelli di riqualificazione urbana, alle autorità portuali per la modernizzazione dei porti, alle Regioni per l'acquisto di autobus e treni per i pendolari".
Nel contempo il Governo valuta “nuovi interventi normativi volti a semplificare e velocizzare ulteriormente le procedure".
Le ricadute del Pnrr sul territorio avvengono in diversi settori, ad esempio l'assessore alla Sanità della regione Lazio, Alessio D'Amato, evidenzia che  ora dobbiamo vincere questa sfida “tutti insieme facendo squadra. Dobbiamo pensare e realizzare una nuova sanità che guarda ai bisogni delle persone e dei territori. Nuovi ospedali, ma anche sanità del territorio e nuove tecnologie per una offerta di prossimità che permetterà alle persone di percepire un reale cambio di passo”.
Ma Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, rivela di aver “scritto al presidente Draghi perchè nel Pnrr non ci sono opere strategiche per la Calabria. C'e' l'Alta velocita' ferroviaria che e' finanziata con il fondo complementare, ma che produrra' effetti dal 2030 in poi. Ma intanto abbiamo tante opere che sarebbe importante realizzare - a cominciare dalla strada statale 106 - che pero' non sono finanziate”.
Mentre la regione Piemonte “sta già lavorando con grande attenzione a questo problema che colpisce molti settori della nostra vita e della nostra economia - afferma il presidente Alberto Cirio -. Ciò a cui stiamo assistendo, questa siccità così marcata, ci pone davanti a problematiche su cui interverremo in modo incisivo anche attraverso i fondi del PNRR".
Il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta sullo stato di avanzamento del Pnrr sottolinea l’importanza della riforma del pubblico impiego, e in particolare l’entrata in vigore delle norme abilitanti, la milestone che il Piano nazionale di ripresa e resilienza assegna alla Pubblica amministrazione entro il primo semestre 2022.
La milestone M1C1-56 è stata, in realtà, già ampiamente attuata durante lo scorso anno, con il decreto legge n. 80/2021 sulla riforma del lavoro pubblico e con l’art. 10 del decreto legge n. 44/2021 che ha sbloccato, velocizzato e digitalizzato i concorsi. I due decreti hanno rappresentato gli interventi legislativi abilitanti rispetto alle attività organizzative e di implementazione su cui il Dipartimento della Funzione Pubblica sta attualmente lavorando e che saranno completate entro il primo semestre 2022. Tali attività consentiranno di anticipare alcuni interventi relativi alla milestone M1C1-58 con scadenza 30 giugno 2023, sempre relativa alla riforma del pubblico impiego.
Gli interventi principali entro giugno 2022 riguardano: la modifica del Dpr 487/1994 sui concorsi; l’estensione delle funzionalità del portale del reclutamento InPA; il rinnovo dei Ccnl (a opera di Aran) per il comparto funzioni centrali (firmato il 5 gennaio 2022) e per i comparti sanità ed enti locali; l’adozione di linee guida e indirizzi da parte di Scuola Nazionale dell'Amministrazione (Sna) sull’accesso alla dirigenza e di direttive del ministro e circolari del Dipartimento con riguardo all’applicazione delle nuove norme;  l’attuazione delle norme sul Piao, Piano integrato di attività e organizzazione (approvazione Dpr e Dm).
Per Brunetta “il presidente Mattarella, nel suo straordinario discorso dopo il giuramento in Aula, ci ha indicato con chiarezza la rotta: costruire un'Italia più europea, più unita, più giusta. Un'Italia la cui agenda politica è definita dal Next Generation Eu e dalla sua declinazione nazionale, il Pnrr”.

 

 



( gs / 03.02.22 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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