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PNRR: Gelmini, firmato un protocollo su "Progetti bandiera" delle Regioni
I commenti di Zaia e Fugatti
(Regioni.it 4276 - 14/04/2022) Durante il Consiglio dei Ministri di ieri sera, con i colleghi titolari di investimenti Pnrr di interesse regionale, ho sottoscritto il Protocollo tra il Dara e altri ministeri - una sorta di Accordo quadro' - che ha come obiettivo primario quello di individuare un Progetto bandiera' proposto da ogni Regione e Provincia autonoma, di favorirne la realizzazione e di monitorarne sistematicamente i vari step di attuazione".
Lo afferma in una nota Mariastella Gelmini, ministra per gli Affari regionali. "Il Pnrr rappresenta un'occasione storica per il Paese. Regioni, Province e Comuni, partecipando ai bandi e aderendo ai diversi progetti finanziati dal Piano, avranno l'opportunita' di intervenire concretamente per migliorare infrastrutture materiali e digitali, per ammodernare i presidi sanitari, per accelerare la manutenzione dei territori e la transizione ecologica, per promuovere cultura e
formazione, solo per fare alcuni esempi. Con i Progetti bandiera vogliamo esaltare il protagonismo dei territori per la messa a terra del Recovery. Ogni Regione o Provincia autonoma potra' proporre un progetto di particolare rilevanza strategica per la propria comunita': 21 macro interventi che saranno il cuore pulsante del Pnrr declinato negli enti territoriali. Dal rafforzamento del Centro Marconi di Bologna al Parco Erzelli di Genova, dall'Hydrogen Valley del Piemonte ai progetti per la Pa digitale a Trento e Bolzano, dai '10 km di scienza' di Roma ad una Sicilia piu' verde con opere di decarbonizzazione, e cosi' via".
"Grazie al Protocollo firmato ieri, ciascun ministero, in relazione alle proprie competenze e alle proprie mansioni, sara' al fianco delle Regioni per sviluppare questi progetti da qui e fino al 2026. Il Dipartimento per gli Affari
regionali e le autonomie - che ha gia' istituito il Nucleo Stato-Regioni, per supportare le amministrazioni locali e soprattutto i piccoli Comuni nei processi di accesso ai bandi e di utilizzo degli investimenti - coordinera' il dialogo tra enti locali e Governo per spendere presto e bene le risorse europee e per condurre in porto la corretta realizzazione di queste opere. Una sinergia, quella tra esecutivo e Regioni, che nei 14 mesi di Governo Draghi ha registrato
risultati concreti e tangibili, un metodo positivo che continueremo a perseguire. Il Protocollo, oltre che dal ministro per gli Affari regionali e le autonomie, e' stato sottoscritto dal ministro per l'Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, dal ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, dal ministro per il Sud e coesione territoriale, Mara Carfagna, dal ministro per le Politiche giovanili, Fabiana Dadone, dal ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, dal ministro dell'Economia e delle finanze, Daniele Franco, dal ministro dello Sviluppo economico,
Giancarlo Giorgetti, dal ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, dal ministro per la
Transizione ecologica, Roberto Cingolani, dal ministro delle Infrastrutture e della mobilita' sostenibili, Enrico Giovannini, dal ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, dal ministro dell'Universita' e della ricerca, Maria Cristina Messa, dal ministro della Cultura, Dario Franceschini, dal ministro della Salute, Roberto Speranza, e dal sottosegretario con delega allo Sport, Valentina Vezzali.
Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia commenta favorevolmente la decisione del Consiglio dei Ministri, annunciata dal Ministro per gli Affari Regionali, Maria Stella Gelmini, di sottoscrivere un protocollo tra il Dipartimento per gli affari regionali della presidenza del Consiglio e altri Ministeri, che ha come obiettivo quello di individuare un 'Progetto bandiera' proposto da ogni Regione e Provincia autonoma, di favorirne la realizzazione e di monitorarne sistematicamente i vari step di attuazione. "Stiamo lavorando già da qualche mese al progetto bandiera, di cui avevo parlato con il Ministro Gelmini. Ben venga questa scelta del Governo perché questi progetti, uno per regione, saranno quelli che qualificheranno delle scelte strategiche territoriali. Siamo in dirittura d'arrivo per fare la nostra proposta"". Così il""Da tempo chiedevo un maggiore coinvolgimento delle Regioni nell'attuazione del Pnrr, così da individuare investimenti su misura per i territori. Siamo pronti - ha concluso il governatore - per regalare al Veneto il progetto che si merita"".
Lo afferma in una nota Mariastella Gelmini, ministra per gli Affari regionali. "Il Pnrr rappresenta un'occasione storica per il Paese. Regioni, Province e Comuni, partecipando ai bandi e aderendo ai diversi progetti finanziati dal Piano, avranno l'opportunita' di intervenire concretamente per migliorare infrastrutture materiali e digitali, per ammodernare i presidi sanitari, per accelerare la manutenzione dei territori e la transizione ecologica, per promuovere cultura e
formazione, solo per fare alcuni esempi. Con i Progetti bandiera vogliamo esaltare il protagonismo dei territori per la messa a terra del Recovery. Ogni Regione o Provincia autonoma potra' proporre un progetto di particolare rilevanza strategica per la propria comunita': 21 macro interventi che saranno il cuore pulsante del Pnrr declinato negli enti territoriali. Dal rafforzamento del Centro Marconi di Bologna al Parco Erzelli di Genova, dall'Hydrogen Valley del Piemonte ai progetti per la Pa digitale a Trento e Bolzano, dai '10 km di scienza' di Roma ad una Sicilia piu' verde con opere di decarbonizzazione, e cosi' via".
"Grazie al Protocollo firmato ieri, ciascun ministero, in relazione alle proprie competenze e alle proprie mansioni, sara' al fianco delle Regioni per sviluppare questi progetti da qui e fino al 2026. Il Dipartimento per gli Affari
regionali e le autonomie - che ha gia' istituito il Nucleo Stato-Regioni, per supportare le amministrazioni locali e soprattutto i piccoli Comuni nei processi di accesso ai bandi e di utilizzo degli investimenti - coordinera' il dialogo tra enti locali e Governo per spendere presto e bene le risorse europee e per condurre in porto la corretta realizzazione di queste opere. Una sinergia, quella tra esecutivo e Regioni, che nei 14 mesi di Governo Draghi ha registrato
risultati concreti e tangibili, un metodo positivo che continueremo a perseguire. Il Protocollo, oltre che dal ministro per gli Affari regionali e le autonomie, e' stato sottoscritto dal ministro per l'Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, dal ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, dal ministro per il Sud e coesione territoriale, Mara Carfagna, dal ministro per le Politiche giovanili, Fabiana Dadone, dal ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, dal ministro dell'Economia e delle finanze, Daniele Franco, dal ministro dello Sviluppo economico,
Giancarlo Giorgetti, dal ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, dal ministro per la
Transizione ecologica, Roberto Cingolani, dal ministro delle Infrastrutture e della mobilita' sostenibili, Enrico Giovannini, dal ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, dal ministro dell'Universita' e della ricerca, Maria Cristina Messa, dal ministro della Cultura, Dario Franceschini, dal ministro della Salute, Roberto Speranza, e dal sottosegretario con delega allo Sport, Valentina Vezzali.
Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia commenta favorevolmente la decisione del Consiglio dei Ministri, annunciata dal Ministro per gli Affari Regionali, Maria Stella Gelmini, di sottoscrivere un protocollo tra il Dipartimento per gli affari regionali della presidenza del Consiglio e altri Ministeri, che ha come obiettivo quello di individuare un 'Progetto bandiera' proposto da ogni Regione e Provincia autonoma, di favorirne la realizzazione e di monitorarne sistematicamente i vari step di attuazione. "Stiamo lavorando già da qualche mese al progetto bandiera, di cui avevo parlato con il Ministro Gelmini. Ben venga questa scelta del Governo perché questi progetti, uno per regione, saranno quelli che qualificheranno delle scelte strategiche territoriali. Siamo in dirittura d'arrivo per fare la nostra proposta"". Così il""Da tempo chiedevo un maggiore coinvolgimento delle Regioni nell'attuazione del Pnrr, così da individuare investimenti su misura per i territori. Siamo pronti - ha concluso il governatore - per regalare al Veneto il progetto che si merita"".
In Trentino, tramite il Pnrr, sono già stati stanziati 60 milioni di euro. Per il sistema sanitario sono previsti altri 65 milioni, 16 per l'edilizia residenziale pubblica, 72 per l'istruzione (soprattutto per la scuola dell'infanzia) e quasi 9 milioni di euro per le politiche attive del lavoro. Le risorse previste in Trentino ammontano invece a "1,3 miliardi, la gran parte, 930 milioni, sono sul
tema della circonvallazione. Un tema legato al Pnrr perché la volontà di spostare il traffico dalla gomma alla rotaia è tema ambientale e che riguarda il futuro", ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, nel corso della tappa di Trento di "Italia Domani - Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza". "Ci sono anche risorse per la salute e la sanità territoriale, perché in epoca post Covid si ritiene ci voglia più attenzione sui territori. E poi come PA, il Governo ha chiesto dei progetti bandiera e noi ne abbiamo proposto uno sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione perché crediamo nella possibilità di ampliarla sul territorio e crediamo possa essere utile", ha aggiunto. Il presidente ha menzionato poi i fondi per i progetti ""per la salute e sanità territoriale"", come le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità, "preziosi in un ambito post-Covid nel quale si ritiene di rafforzare l'attenzione sui servizi ai cittadini". Non meno importante il progetto per la transizione digitale della pubblica amministrazione. ""Il governo ha chiesto ai territori dei progetti pilota, o meglio 'bandiera' secondo la terminologia del Piano. Noi abbiamo proposto questa iniziativa sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione, in quanto crediamo fortemente nello sviluppo dei servizi pubblici innovativi e digitali sul nostro territorio"", ha aggiunto Fugatti. Nell'incontro sono stati evidenziati i dettagli delle dotazioni assegnate al Trentino in base alle 6 missioni del Piano. Fra gli importi figurano 58,7 milioni per le infrastrutture e la mobilità sostenibili, 55,8 milioni per la rivoluzione verde e la transizione ecologica, 2,9 milioni per Coesione e inclusione, 71,8 milioni per Istruzione e ricerca (con focus su scuola e servizi per l'infanzia 0-6 anni). Ancora l'assegnazione di 8,7 milioni di euro per il programma Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL), che punta a coinvolgere 6.000 beneficiari entro il 2022, i fondi per la sanità territoriale con 64,7 milioni di euro, il progetto per la riqualificazione del borgo di Palù del Fersina e della Valle dei Mocheni del valore di 20 milioni di euro.
Il ministro Messa si è soffermato sugli stanziamenti per il mondo universitario italiano e per il sistema della ricerca, che in Trentino vede l'ateneo al fianco dei centri di ricerca. ""Sono contenta perché questo è un territorio che sta partecipano molto attivamente ai bandi relativi alla formazione superiore. Gli obiettivi sono favorire l'accesso all'università, lavorando su residenze e borse di studio, ampliare le competenze, formando in modo moderno i giovani di oggi, e riformare i dottorati di ricerca"". Proprio riguardo ai dottorati, ha precisato Messa, sono previste 7.500 borse triennali da avviare entro il 31 dicembre 2022, di cui circa 109 destinate all'università di Trento. Oltre ai 34 dottorati classici ci sono le borse compartecipate dalle aziende dell'industria, un elemento ""che avvicina ulteriormente i mondi della ricerca e dell'impresa"", ha concluso.
( red / 14.04.22 )
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