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Regioni.it

n. 3819 - martedì 14 aprile 2020

Sommario
- Emergenza Coronavirus: le prime proposte delle Regioni per la fase 2
- Emergenza Coronavirus: le nuove ordinanze regionali
- Coronavirus: interventi sanitari tra controlli, emergenze e vaccini
- Si continua a restare in casa: le disposizioni del Decreto del 10 aprile
- Covid19: proposte sulle problematiche relative a trasporti, contratti pubblici ed edilizia residenziale pubblica
- Agricoltura: le priorità per fronteggiare l'emergenza Covid-19

Documento della Conferenza delle Regioni del 31 marzo

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Agricoltura: le priorità per fronteggiare l'emergenza Covid-19

(Regioni.it 3819 - 14/04/2020) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome del 31 marzo, che si è svolta in videoconferenza, ha approvato un documento sulle priorità per affrontare l’emergenza Covid-19 nel settore agricolo, della pesca e dell’acquacoltura, al fine di svolgere nel modo migliore il confronto con il Ministro delle Politiche Agricole, alimentari e forestali.
Confronto che ha poi portato a risultati concreti, anche a livello comunitario, come ha sottolineato successivamente il ministro Teresa Bellanova, grazie alla collaborazione istituzionale: "Richieste italiane accolte. Lavoriamo su strategia europea per sostenere pesca e acquacoltura".
Le proposte inserite nel documento della Conferenza delle Regioni riguardano i seguenti ambiti d’intervento: semplificazioni e proroghe e alleggerimenti amministrativi; liquidità alle aziende; assorbimento del prodotto italiano che trova difficoltà di collocazione; PAC E PSR; aiuti di Stato: richieste alla Commissione Europea.

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome evidenzia di seguito alcune priorità di intervento per fronteggiare gli effetti della pandemia sul settore agricolo e della pesca e acquacoltura per il confronto con il Ministro delle Politiche Agricole, alimentari e forestali.
Semplificazioni e Proroghe e alleggerimenti amministrativi
Disporre di proroghe sulla gestione dei bandi FEAGA, FEASR e FEAMP sia per quanto riguarda gli adempimenti dettati dalle stesse lex specialis emanate che da atti ministeriali e vincoli posti da regolamenti comunitari (esempio presentazione domande PAC e PSR superfici, adempimenti OCM Olio, controlli OCM latte, ecc). Derogare a normativa DURC e Antimafia o innalzare le soglie per le quali sono previsti i controlli, esempio controllo antimafia per misure a superfici sopra il 25.000 euro, portare a 150.000, controllo DURC solo per importi superiori al milione. Chiedere alla Commissione la non applicazione di sanzioni (mancato riconoscimento della spesa/disimpegno) agli organismi pagatori per quanto riguarda i vincoli di pagamento (esempio 30 giugno, 15 ottobre, n+3, ecc) piuttosto che rivedere le tempistiche previste per monitoraggio e relazioni annuali PSR e aiuti di stato. Disporre di proroghe e deroghe su adempimenti non prettamente legati all’erogazione di contributi ma di impatto sull’attività agricola anche se di competenza di altri ministeri, (ad esempio deroga all’utilizzo agronomico del siero di latte/latticello, proroga validità patentini utilizzo prodotti fitosanitari, proroga certificazione macchine irroratrici, patentini trattori, proroghe concessioni di derivazione d’acqua (attivarsi con il MAATM, procedure aia semplificate, dichiarazione dei consumi e delle domande principali del gasolio agricolo, ecc) Derogare alla registrazione nel “Registro nazionale degli aiuti di Stato” per gli aiuti riconosciuti per far fronte all’emergenza epidemiologica dovuta al COVID19 Garantire l’assegnazione di almeno il 50% del carburante agricolo agevolato alla sola presentazione del libretto UMA al rivenditore, con possibilità di giustificare l’assegnazione e la chiusura dell’annualità precedente a conclusione della pandemia da COVID19 Prevedere per il 2020 una semplificazione per la presentazione delle domande per il gasolio agricolo agevolato, in particolare riconoscendo la possibilità di presentazione di dichiarazioni unilaterali rispetto ai titoli di conduzione al di sotto dei 5000 mq. ripristinare il meccanismo di voucher semplificati per l'acquisizione a termine di manodopera per i lavori agricoli stagionali e fronteggiare il mancato ingresso di lavoratori da Stati esteri
Liquidità alle aziende
È assolutamente necessario garantire liquidità alle aziende attraverso l’attivazione delle seguenti azioni:
Richiesta alla Commissione di aumentare la percentuale degli anticipi su programmazione sia FEASR e FEAGA Richiesta alla Commissione di consentire i pagamenti FEASR e FEAGA sulla base dei soli controlli amministrativi, derogando ai controlli in loco per cause di forza maggiore (OCM ortofrutta, OCM Vino, condizionalità, ecc) Prevedere proroga dei termini di pagamento degli adempimenti fiscali, ma soprattutto minori oneri per le aziende agricole ad esempio prevedendo una diminuzione del 25% dei contributi agricoli unificati Prevedere da subito l’innalzamento de minimis a 25.000 e nel frattempo chiedere alla Commissione l’innalzamento di tali limiti sia per le aziende agricole che per quelle agroindustriali. Per gli aiuti di stato: inserimento delle circostanze eccezionali tra le categorie rientranti nel Regolamento UE 702/2014 di esenzione e nel regolamento (UE) n. 651/2014 in analogia agli aiuti per calamità naturali Prevedere delle forme di accesso al credito agevolato o altri strumenti finanziari per il superamento dello stato di crisi (esempio per aziende di latte bovino e bufalino, florovivasimo, agriturismi, ecc) Prevedere l’istituzione di un fondo speciale per il florovivaismo ai quali si possa attingere per il ristoro delle mancate vendite modificare il regolamento (UE) 130/2013 per inserire la possibilità dell’anticipo anche alle misure (consulenza e trasferimento conoscenze) diverse dagli investimenti materiali e dai premi a superficie 
Assorbimento del prodotto italiano che trova difficoltà di collocazione
Incentivare bandi che assorbano prodotto nazionale come quelli per gli indigenti e che diano sfogo alle produzioni che in questo momento non trovano collocazione sul mercato; Chiedere alla Commissione l’attivazione di ammassi privati su determinati prodotti (ad esempio latte, carni suine, ecc); Incentivare le aziende italiane che ritirano una maggiore quantità di prodotto italiano rispetto al 2019 mediante l’istituzione di un credito d’imposta calcolato sul valore dell’incremento da portare in detrazione per i 5 anni successivi; Prevedere forme di agevolazioni fiscali per l’acquisto di taluni prodotti agricoli, esempio bonus verde per settore florovivaistico, sgravio iva su prodotti deperibili, ecc.. attivare le procedure di ritiro ed ammasso fino al 15% del vino in giacenza.
Di seguito si specificano alcune urgenti questioni per i diversi ambiti.
PAC E PSR
Per le misure a superficie
Aumentare la percentuale di anticipazione delle domande per superficie dell’annualità 2020, dal 50 al 70% per il primo pilastro (regime di pagamento unico), dal 75 all’85% per il secondo pilastro (PSR misure a superficie) da erogare a partire dal 1 luglio, anche con procedure semplificate; Autorizzare il pagamento dei saldi delle domande per superficie del primo e secondo pilastro per le annualità precedenti al 2020 anche per le domande estratte a campione per le quali non sia ancora definito un esito del controllo in loco o di condizionalità, rimandandone la chiusura in fase successiva al pagamento; Valutare un’ulteriore proroga, in funzione dell’andamento della pandemia, per la presentazione di domande per superficie, del primo e secondo pilastro per l’annualità 2020, per la quale il Governo italiano ha già ottenuto lo spostamento al 15 giugno; Prorogare la scadenza dei termini di pagamento ai beneficiari, previsti all’art. 75 del Reg. (UE) 1306/2013 per domande per superficie del primo e secondo pilastro, al 31 dicembre 2020, per annualità 2019, senza alcuna riduzione dei pagamenti da parte della UE fino a tale data.
Misure strutturali
Innalzare la percentuale di anticipo dal 50% al 70% anche per le misure strutturali del PSR, modificando la previsione di cui all’articolo 45 del Reg. UE 1305/2013, senza la modifica preventiva dei Programmi, per consentirne l’applicazione immediata. Prorogare, per le misure finalizzate a favorire l’insediamento dei giovani agricoltori, i termini per la conclusione dei Piani di Sviluppo Aziendale (Reg (UE)1305/2013 – art. 19 comma 4) e per l’acquisizione delle competenze (Reg. (UE) 807/2014 - art. 2 comma 3). Attivare, in via straordinaria e anche con aiuti di Stato, tutti gli strumenti previsti dal PSRN, con particolare riferimento allo strumento di stabilizzazione del reddito previsto dall’art. 39 del regolamento (UE) n. 1305/2013, poiché l’emergenza sanitaria è classificabile come una calamità naturale, ai sensi del TFUE, e determina una diminuzione drastica e duratura del reddito delle imprese. Prorogare, a favore dei beneficiari, le date per la presentazione, nonché la durata dei provvedimenti autorizzativi finalizzati alla realizzazione di progetti finanziati con i PSR e rilasciati da Enti diversi dalle Regioni /P.A. (es. Comuni per permessi di costruire) in analogia con quanto già proposto dal Ministero per gli affari regionali nell’ambito della bozza DL EMERGENZA SANITARIA, come di seguito: “Per i provvedimenti autorizzativi già rilasciati alla data del presente decreto, i termini stabiliti dal DPR 6 giugno 2001 n. 380, dal decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e dal decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387 per la realizzazione dei progetti assentiti sono prorogati di 12 mesi. Le amministrazioni competenti provvedono ad adeguare i provvedimenti rilasciati alla presente disposizione”
Tutte le misure
Semplificare le procedure di controllo, prevedendo controlli ex post a campione, al termine dell’emergenza, per pagamenti al di sotto di 1 milione di euro e riportando il minimo previsto per informativa e comunicazione a 150.000 euro per tutte le tipologie di fondi. Posticipare al 30 settembre 2020 l'invio della relazione annuale di attuazione (RAA) del PSR, prevista al 30 giugno 2020 dal regolamento sullo sviluppo rurale.  PSR 2014-2020: per l'anno 2020 prevedere la deroga all’applicazione della regola N+3, con la possibilità, in caso di mancato raggiungimento dell’importo soglia, di rimodulare l’impegno del 2017 sulle annualità successive. Piano Strategico Nazionale 2021-2027: anticipo al ciclo 2014-2020, attraverso una revisione dei regolamenti di transizione, di due annualità del ciclo 2021-2027 per tutte le misure del PSR 2014-2020. Attribuzione automatica delle due predette annualità ai PSR 2014-2020, senza richiesta da parte dello Stato membro e a prescindere dal livello di avanzamento dei PSR.
Aiuti di Stato: richieste alla Commissione Europea.
Riconoscimento dello stato di calamità e attivazione dei processi di deroga degli artt. 107 e 108 del Trattato sul funzionamento della Unione Europea. L’articolo 107 paragrafo 2 lettera b) in presenza di eventi eccezionali, oppure l’articolo 107, paragrafo 3, lettera b) che consente alla Commissione UE, in presenza di condizioni di mercato eccezionali, di considerare compatibili con il mercato comune gli aiuti destinati “a porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno stato membro” consentendo la concessione di un “importo di aiuto limitato” di entità superiore alla soglia indicata nei regolamenti “de minimis” al momento stabilita a 200.000,00 euro per l’extra agricolo, 20.000,00/25.000,00 euro per le attività di produzione primaria, e 30.000,00 euro per la pesca, nell’arco di tre esercizi finanziari.Il massimale degli aiuti da poter temporaneamente erogare a ciascuna impresa è di € 500.000,00 euro per l’extragricolo, € 100.000,00 euro per le attività di produzione primaria e € 100.000,00 euro per la pesca); Inserimento dell’emergenza sanitaria/epidemiologica da COVID 19 nell’ambito delle circostanze eccezionali da ricondurre tra le categorie rientranti nei regolamenti di esenzione: articolo 25 del Regolamento UE 702/2014 di esenzione ABER, articolo 50 del Regolamento (UE) n. 651/2014 GIBER e articolo 44 del Reg UE 1388/2014 FIBER, in analogia agli aiuti per calamità naturali, eventi atmosferici assimilabili a calamità;
In subordine, a quanto sopra, procedure semplificate e con approvazione in tempi brevi delle notifiche, come per il regime danese SA.56685 (approvazione in 24h), per i regimi di aiuto di sostegno al comparto danneggiato dal COVID 19;
Consentire alle imprese agricole e agrituristiche di poter computare l’aiuto del Fondo Centrale di Garanzia (controgaranzia) sui finanziamenti per investimenti in regime di esenzione. La comunicazione di esenzione va fatta ai sensi del regolamento Ue n. 702/2014 o ai sensi del Regolamento Ue n. 651/2014, dal soggetto gestore attraverso il MISE. (L’operazione è necessaria per favorire la ripresa economica e colmare un gap a sfavore del settore agricolo che è costretto a registrare tali aiuti come de-minimis contrariamente a quanto avviene per tutti gli altri settori economici. da eliminare); Attivazione di fondo di solidarietà europeo. Dichiarazione dello stato di calamità e attivazione del fondo di solidarietà nazionale, previa congrua dotazione di fondi;
Pesca e Acquacoltura
Moratoria per le imprese di pesca dei contributi previdenziali e assistenziali, tasse e imposte, rate mutui, prestiti, esposizioni bancarie, a partire dal mese di marzo 2020 e per almeno 12 mesi; Intese con sistema bancario per flessibilità nella concessione di fidi e aperture di credito verso imprese della pesca e dell’acquacoltura; Estensione applicazione della CIGS in deroga a tutto il settore della pesca e dell’acquacoltura (ivi compresa la piccola pesca artigianale); Rinvio dei termini e delle scadenze correlati a progetti di investimento finanziati con fondi FEAMP con revisione dei cronoprogrammi, al fine di evitare il disimpegno automatico, e possibilità di rimodulazione nei vari Obiettivi tematici destinandole alle misure necessarie al rilancio del settore della pesca a seguito della crisi “Covid19”; Derogare il termine di 90 giorni dalla presentazione della domanda di pagamento entro il quale il beneficiario deve ricevere l’importo totale della spesa pubblica ammissibile. A tal fine, si propone un emendamento all’art.132, paragrafo 2, che dopo la lett. b, preveda l’inserimento della lett. “c) causa di forza maggiore” Differire il termine per raggiungimento dell’obiettivo di spesa fissato per il 2020 al 31 dicembre 2021, al fine di non incorrere nel disimpegno automatico. Indennizzo per i produttori che subiscono loro malgrado danni diretti o indiretti (mancata vendita, crollo dei prezzi di mercato per scarsa domanda, ecc.); Raddoppio soglia “de minimis” (aiuti di Stato) per il settore pesca, dall’attuale valore di
€ 30.000/imbarcazione/triennio ad un valore di € 60.000/imbarcazione/triennio; Aumento per un triennio della percentuale degli sgravi contributivi alle imprese di pesca previsti dalla Legge 30/98; Per l’anno 2020 deroga dell’applicazione della regola N+3, con possibilità, in caso di mancato raggiungimento del target, di rimodulare il valore relativo all’anno 2017 sulle annualità successive. Anticipazione del fermo pesca (fermo biologico) da agosto ad aprile di tipo emergenziale volontario esteso a tutte le attrezzature di pesca (non solo strascico), con conseguente aiuto economico per lavoratori e armatori; Scomputo delle giornate di pesca perse sul prossimo fermo pesca; Sblocco ed erogazione dei pagamenti per il fermo pesca già effettuati e non ancora pagati.
OCM Ortofrutta, vino, api, latte, carni e uova
Stante la rigidità dei tempi del bilancio FEAGA e la necessità di non bloccare le attività, anche per garantire un flusso finanziario determinante per le imprese, è necessario un intervento urgente presso la Commissione Europea per ottenere di poter:
Liquidare gli aiuti previsti per le attività svolte e gli investimenti realizzati sulla base dei controlli amministrativi, derogando (deroga per circostanze eccezionali/cause di forza maggiore, legate alla “pandemia” da Covid-19) dai vincoli di controllo in loco previsti in diversa percentuale per le varie OCM: pagamento Programmi Operativi OCM pagamento aiuti per Misure OCM Vino pagamento aiuti OCM Api e Olio verifica requisiti per riconoscimento o mantenimento riconoscimento OP e altri controlli in loco funzionali alla liquidazione
in subordine, ma solo per alcune situazioni, si può immaginare un recupero di controlli in loco ex post
Derogare o prorogare controlli ulteriori: incrementare la soglia prevista del 65% all’85% del Valore della Produzione Commercializzata (VPC), nel caso il prezzo dei prodotti agricoli della OP abbiano una diminuzione di valore così come previsto dall’allegato al DM 8867 del 13/08/2019 art. 13. Valutare possibili proroghe alla realizzazione delle attività programmate in considerazione delle difficoltà operative (es Misura Investimenti, RRV e Promozione paesi terzi x OCM Vino) Per l’OCM Paesi terzi prevedere la possibilità di presentare una o più varianti (compreso cambio Paese o Paesi) per progetto, mantenendo lo stesso budget approvato; prevedere la mancata applicazione di penalità nel caso in cui una o più aziende partecipanti rinuncino al progetto; prevedere la mancata applicazione di penalità prevista per spesa rendicontata inferiore all'80% del budget totale del progetto; possibilità di rimodulare il progetto riducendo la spesa e mantenendo invariato il contributo approvato (in deroga alle riduzioni di punteggio conseguenti alla minor percentuale di contributo chiesto) Intervenire sulla normativa nazionale (applicativa) in tutti i casi opportuni per proroghe sulla tempistica (es domande autorizzazioni nuovi impianti viticoli, varianti promozione vino, esclusione dell’applicazione delle sanzioni in caso di rinuncia al progetto di promozione o se inferiore ad una certa soglia ecc ) concesse nel 2017 ed in scadenza e per le autorizzazioni nuovi impianti vigneti anno 2020 ed in scadenza il 31 marzo 2020); Sospendere e derogare le scadenze dei controlli previsti da norme comunitarie finalizzate alla gestione di OCM latte, olio, carni e uova, per il mantenimento di requisiti Valutare l’attivazione di interventi di ammasso privato per produzioni agricole temporaneamente eccedenti e con difficoltà di sbocco di mercato, particolarmente per quelle deperibili (non esclusa la distillazione x il vino).
Roma, 31 marzo 2020
Link al documento della Conferenza delle Regioni del 31 marzo 2020: Documento sulle priorità per fronteggiare l’emergenza Covid-19


( gs / 14.04.20 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
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Progetto grafico: Stefano Mirabelli, Giuseppe Schifini
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