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Regioni.it

n. 3876 - martedì 7 luglio 2020

Sommario
- Decreto "Semplificazione", via libera dal Consiglio dei Ministri
- Pandemia: la nostra crisi vista da Banca d'Italia, Istat, Ocse e Commissione Ue
- Sistema elettorale: verso la doppia preferenza di genere in Liguria e in Puglia
- Boccia: su Mes ascoltare parere presidenti Regioni
- 50 anni Regioni: Lazio e Lombardia ricordano anniversario
- Distillazione di crisi: sancita l'intesa sul decreto

+T -T
Sistema elettorale: verso la doppia preferenza di genere in Liguria e in Puglia

(Regioni.it 3876 - 07/07/2020) In Liguria si procede a passi spediti verso l'introduzione nel sistema elettorale della doppia preferenza di genere e del limite del 60% dei candidati del medesimo sesso per la formazione delle liste regionali per garantire un’adeguata rappresentanza di entrambi i sessi. E’ questa la modifica approvata dalla Giunta regionale alla legge elettorale in vigore la n. 43 del 1995.
Il disegno di legge approvato dalla Giunta prevede infatti modifiche alla legge elettorale della Regione Liguria e in particolare che nelle liste provinciali concorrenti i candidati del medesimo sesso non possano eccedere il 60% del totale, e la possibilità, per l’elettore di esprimere fino a due voti di preferenza per candidati appartenenti alla medesima lista. In caso di espressione di due preferenze, le stesse devono essere espresse a favore di candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.
Per consentire la formazione di liste di candidati che permettano di garantire effettivamente la rappresentanza di entrambi i generi, si prevede che le liste di candidati di ogni circoscrizione siano composte da un numero di candidati pari ai seggi da assegnare nella stessa, aumentati di un terzo, in quanto nelle circoscrizioni provinciali con un minor numero di seggi da attribuire, il suddetto rapporto non risulterebbe garantito in base alle norme attualmente vigenti. 
“Siamo una delle poche regioni che non ha ancora questo genere di opportunità che ci è stata sollecitata da alcune Associazioni e dal governo, attraverso il Presidente del Consiglio che potrebbe usare poteri sostitutivi per farlo direttamente – ha spiegato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – Non farlo, pertanto, richiederebbe di far iniziare la prossima legislatura sotto una selva di ricorsi. Siamo ben consapevoli che sulla legge elettorale non vi è un vincolo di maggioranza e che occorre una maggioranza qualificata che coinvolga anche le opposizioni, ma non sarebbe certo un bel segnale che il consiglio regionale della Liguria si facesse imporre un simile atto di civiltà da un altro ordinamento dello Stato”. Il presidente Toti ha ribadito di aver voluto dare uno stimolo al consiglio regionale affinché procedesse in tal senso, per evitare che il governo possa esercitare poteri sostitutivi verso l’assemblea regionale. 
La modifica introdotta dalla Giunta regionale comporta alcuni cambiamenti: a cominciare dall’allungamento delle liste e anche dalle modifiche nella composizione del listino del presidente dove è prevista una rappresentanza di genere e un’alternanza di genere.
“In pratica – ha spiegato Toti – il listino partirà dal nome del presidente candidato, il secondo esponente sarà una donna, il terzo un uomo, il quarto una donna, il quinto un uomo e il sesto una donna. Se non dovesse scattare l’intero listino composto da sei candidati più il presidente, ci si fermerà a tre persone di cui due donne e un uomo”.
Nel corso della riunione di Giunta alcuni partiti come la Lega, il gruppo Toti e FdI hanno dichiarato di essere disponibili a ulteriori ragionamenti, ad esempio sull’abolizione del premio di governabilità attraverso il listino.
“Il nostro lavoro di amministrazione – ha concluso Toti – si ferma qui, se poi i gruppi politici vorranno ampliare la discussione potranno farlo visto che non vi sono vincoli di maggioranza. Oggi solleciterà il presidente della commissione elettorale in consiglio regionale Vaccarezza e il presidente del consiglio Piana a un solerte disbrigo della pratica per consentire l’adeguamento della legge elettorale, in zona cesarini”.-
Sul tema era giunta nei giorno scorsi la sollecitazione  del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. "Ti invito con la massima urgenza ad allineare le disposizioni della normativa elettorale della tua Regione alle disposizioni" sulla doppia preferenza di genere. 
Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano rispondendo a Conte, rinfgraziandolo dell'intervento "che rappresenta pienamente la mia posizione sul tema. L’introduzione nella legge elettorale pugliese della doppia preferenza di genere per garantire una effettiva rappresentanza delle donne negli organi legislativi è un punto del nostro programma di governo della Regione. Essendo stato scritto dal basso, da migliaia di cittadini, quel programma esprime fortemente la volontà popolare. La competenza è del Consiglio regionale che, malgrado le mie ripetute sollecitazioni e richieste, non ha ritenuto finora di mettere in agenda la discussione sulla doppia preferenza. Ho immediatamente inoltrato al Presidente del Consiglio regionale la Tua lettera unitamente a una mia nota per sollecitare a intervenire in tal senso. In caso di mancato adeguamento nell’arco dei prossimi giorni da parte del Consiglio regionale - ha concluso Emiliano - considero l’intervento del Governo nazionale annunciato nei giorni scorsi a favore della introduzione della doppia preferenza di genere nella prossima tornata elettorale un atto legittimo e di assoluta condivisione”.

 
[Liguria] LEGGE ELETTORALE, REGIONE LIGURIA, PRESIDENTE TOTI: APPROVATA IN GIUNTA LA DOPPIA PREFERENZA DI GENERE. SI TRATTA DI UN OBIETTIVO DI CIVILTA’. ORA AL VIA ITER CONSILIARE
 
++ Regionali: Conte, urgenti norme preferenza di genere ++ Scrive a governatore Puglia, tra Regioni che non hanno applicato


[Puglia] DOPPIA PREFERENZA DI GENERE, IL PRESIDENTE EMILIANO RISPONDE ALLA LETTERA DEL PREMIER CONTE



( red / 07.07.20 )
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